Quellidellelica Forum BMW moto  il più grande forum italiano non ufficiale

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killxbill 18-09-2014 17:37

I consigli di amministrazione e gli azionisti se ne sbattono di quel che fai e/o vendi, l'obiettivo è fare numeri positivi e possibilmente grandi.
i budget a disposizione dei tecnici sono ridicoli ed oltre minimizzare i costi di produzione si tagliano anche i costi d'ingegneria.
Risultato?
materiali di mer.. cambi, coppie coniche e frizioni che si triturano in 30000km, e dulcis in fondo anche il design da idromassaggio, mah

da K1100RS

EnricoSL900 18-09-2014 21:37

Quote:

Originariamente inviata da SKITO (Messaggio 8221917)
cosa c'era di sbagliato sulla NR ? dimmi dimmi!!!

Il fatto che non funzionasse lo ritieni sufficiente? :-o

Miluzzz 19-09-2014 11:06

Enrico, anche tu pretendi un po troppo da una moto a buon mercato come quella...:)

A parte le battute, impegno voto 10 risultato voto 5.
A volte a puntare troppo in alto si sbaglia, ma credo ci siano passati tutti...

mototarta 19-09-2014 11:59

Beh

Se mettiamo in discussione un capolavoro di tecnica motoristica come la NR750 oval piston allora meritiamo che producano questi obbrobri perchè le cose belle non le sappiamo apprezzare.

SKITO 19-09-2014 12:10

Quote:

Originariamente inviata da EnricoSL900 (Messaggio 8223320)
Il fatto che non funzionasse lo ritieni sufficiente? :-o

non funzionava? non mi risulta !!!!!
Forse molti rimasero delusi dalle sue prestazioni ! questo si, ma bovinamente pensavano che chissà come dovesse andare, invece le prestazioni (giustamente) erano simili agli altri V4 HONDA .
La moto fu costruita per esibire un esercizio di potenza tecnologina non per correre in pista e tutti gli esemplari costruiti (100) se non ricordo male, furono venduti TUTTI prima che venissero assemblati
Ogni pezzo di quella moto è una opera d'arte ingegneristica !!!! ...... inavvicinabile da chiunque altro costruttore !!!!!
Un aneddoto di quella moto e di chi fosse HONDA prima del disgraziato NC!
Mister Soichiro quando seppe che il progetto aveva rallentato il suo corso proprio per le indecisioni e dubbi sulla messa in commentio della NS, si incazzo come un mostro imponendo (allora era ormai DIRETTORE SUPREMO) la velocizzazione della messa in produzione della moto!
Un uomo con le palle al quale poco importava i freddi numeri statistici di vendita, quanto invece il prestigio del suo cognome !!! ( e della sua inventiva)
Uomini così non ne esistono più! ...................... anzi, forse no ....... due altri ancora ci sono !!!!!!!!!! ed incredibilmente sono gli unici che ancora vendono ahahahaha

Miluzzz 19-09-2014 16:21

Quote:

Originariamente inviata da mototarta (Messaggio 8223953)
Beh

Se mettiamo in discussione un capolavoro di tecnica motoristica come la NR750 oval piston allora meritiamo che producano questi obbrobri perchè le cose belle non le sappiamo apprezzare.

Sí...un capolavoro della tecnica...pure bella...punto...
Un sacco di soluzioni nuove e inesplorate che sono state presto abbandonate...
Hanno fatto benissimo a farla, per carità, ma poi l'hanno abbandonata lì...
Chiedo a Skito che lui saprà: quali novità ,sperimentate sulla NR,hanno usato su altre moto?
E non era stata studiata per dominare le gare di endurance? Magari ricordo male, ma mi pare di aver letto ciò...

mototarta 19-09-2014 16:33

No, è stata un'esercitazione tecnica e basta, fin da subito era dichiarata la serie limitata e la fine della produzione. Io ricordo ancora il motore in fiera... con lo spaccato che lo mostrava.

Una meraviglia di tecnica, fine a se stessa certo, ma non credo nessuno di quei pochissimi che sono riusciti ad averne una l'abbia interpretata diversamente.

https://www.youtube.com/watch?v=M__p0LjSOOA

EnricoSL900 19-09-2014 22:07

Skito, la NR non funzionava e lo sai sicuramente meglio di me. La stradale è nata dall'ostinazione di non ammettere che quel motore era una cazzata inverosimile, nient'altro. D'altra parte il motore a pistoni ovali a inizio Anni Ottanta era a sua volta figlio della presunzione di battere i 500 due tempi con un quattro tempi di pari cilindrata e a parità di frazionamento... in pratica travestendo un V8 da V4. Solo che quel motore oltre a non andare una ceppa era fragile come un vaso di cristallo, e la dimostrazione pratica è che dai 21000 giri dei primi esemplari da corsa, che comunque non andavano nemmeno a buttarli giù da un dirupo, il 750 della stradale fu precauzionalmente calmierato ai 14000, per erogare 115 cavalli alla ruota (rilevati al tempo da Motosprint, di cui ho ancora la prova) che sarebbero usciti tranquillamente anche da un motore tradizionale, più affidabile e di sicuro meno complicato. Tra l'altro la moto pesava come un autotreno con rimorchio, complice anche un cervellotico e pesantissimo scarico otto-in quattro-in due-in uno-in due, evidentemente indispensabile per passare le omologazioni con quel motore.
E allora arriviamo al concetto "filosofico": cos'è un'opera d'arte, se parliamo di tecnica motociclistica? Possiamo definire "opera d'arte" un motore sempicemente per la sua complessità, una volta appurato che quella complessità non serve assolutamente a niente? Io credo di no, ma sono stato abituato a pensare che lo stato dell'arte di una motocicletta sportiva è tanto più vicino quanto migliore è il rapporto fra la sua efficacia e la sua semplicità realizzativa.
A cosa serve un motore così complicato, se non va più forte di un motore più semplice? A far gonfiare il petto di orgoglio ai dementi che hanno pensato tale idiozia? Francamente faccio fatica a capirlo, ma sono certo che Skito mi illuminerà...

mototarta 19-09-2014 22:23

Enrico

No non sono d'accordo.

Solo il fatto di aver risolto il problema della tenuta dei segmenti dei pistoni ovali , teoricamente irrisolvibile...zittisce qualsiasi critica.

Anche la Rc 30 in versione omologata andava come una qualsiasi 750 4 cilindri, poi con il kit guadagnava 30 cavalli e vinceva al tt. Stessa cosa per la Fzr 750 Yamaha e per la OW 01... perchè comprarle se costavano il doppio delle altre ed andavano uguale? Semplice, perchè per l'uso stradale dovevasno garantire 100.000 chlometri solo facendo i tagliandi.

la moto era volutamente addomesticata per l'uso stradale ma liberata dai vincoli necessari all'omologazione poteva andare piuttosto forte, tanto è vero che con Loris Capirossi a Nardò ottenne diversi record mondiali di velocità , su miglio e chilometri lanciati toccando i 300 orari e senza accusare noie di nessun genere.

Il motore Guzzi 8 cilindri a V dell'Ing carcano è universalmente riconosciuto come il più straordinario motore motociclistico da corsa della storia, eppure non ebbe mai sbocchi nelle competizioni. Quindi anche Carcano era un imbecille e tutti quelli che restano a bocca aperta davanti a quel motore sono fessi ?
evidentemente i parametri per giodicare l'arte meccanica non sono solo quelli della praticità, del costo o via discorrendo. Poi non bisogna dimenticare che sul motore NR c'erano una valanga di brevetti che poi singolarmente sono stati utilizzati per altri motori quindi la ricerca Honda non è certo stata fine a se stessa.

EnricoSL900 19-09-2014 22:52

Del Guzzi V8 purtroppo non sapremo mai, ma se conosco bene la storia gli esordi erano promettenti. La sua fine fu decretata dal ritiro congiunto dalle competizioni di Guzzi Gilera e Mondial, nel 1957, mentre alla Honda con il motore NR ci provarono eccome. Ci provarono rimediando unicamente figuracce, con mancate qualificazioni seguite da ripescaggi quanto meno sospetti, rotture, motori in fiamme e varie amenità... tanto che alla fine si convinsero che il solo modo di battere le due tempi era fare una due tempi.
Quanto alla tenuta dei segmenti dei pistoni ovali... chissà se quel problema lo hanno mai risolto del tutto; quello che contesto io è la stupidità nell'ostinarsi a porselo, quando si erano ormai resi conto che nemmeno a livello puramente prestazionale erano all'altezza della concorrenza.
La differenza fra la RC30 e la NR era appunto lì: la RC30 kittata guadagnava 30 cavalli e vinceva in pista, mentre il motore NR fu necessario addomesticarlo fortemente perché non si rompesse ogni tre per due.
Quanto ai record di Capirossi, è inutile dire che con probabilità sarebbero stati alla portata di qualsiasi motore 750 dell'epoca: d'altronde se non ricordo male la prima MV F4 di serie, solo sei anni più tardi fu cronometrata oltre i 290 orari di punta massima...

mototarta 19-09-2014 23:01

Beh ma quello che era impossibile era il fatto che il 4 tempi da corsa dovesse avere pari cilindrata dei due tempi, era una sfida titanica ma loro ci hanno provato o stesso, e solo per questo io faccio tanto di cappello.
Se, come per l'avvento delle Motogp. il regolamento avesse permesso un 1000... questo sarebbe stato in pratica un 8 cilindri 1000 che avrebbe surclassato qualsiasi 500 2 tempi.

EnricoSL900 19-09-2014 23:52

La differenza sta proprio lì, nella presunzione di essere più forti delle leggi della meccanica. Se poi ci sbatti il muso e fai una figura di merda di dimensioni storiche non puoi nemmeno dire che non lo sapevi.
Se si parla di corse, meccanica e fiumi di soldi da spendere io non vedo niente di romantico nel percorrere una strada che palesemente non ha possibilità di successo. Vedo solo dei presuntuosi giapponesi prendere delle gran facciate sul muro dell'ovvietà... e quasi quasi mi scappa da ridere... :lol::lol::lol:

mototarta 20-09-2014 07:34

la sfida la potevano vincere eccome, era solo palesemente sbagliato il regolamento. Era sopraggiunto il limite massimo dei cilindri che prima era libero, ma era ingiusto costringere il 4 tempi ad avere pari cilindrata. E se ne sono ben accorti all'introduzione della Motogp quando al 4 tempi è stata concessa cilindrata doppia.

A me non scappa da ridere, ho tanta ammirazione per loro per averci provato lo stesso. Se dovessimo ritenere ridicola ogni sfida tecnica ai limite dell'impossibile avremmo macchine e moto tutte uguali e lo sviluppo sarebbe uniformato e fermo a vent'anni fa. Dire che una strada non ha palesemente possibilità di successo è facile col senno del poi, ma per fortuna ci sono tecnici che hanno il coraggio di mettersi in gioco, magari rischiando il fallimento ma magari aprendo strade inesplorate. Al tempo pareva impossibile che i freni a disco funzionassero, che una formula uno turbo vincesse a Montecarlo, si sghignazzava quando qualcuno diceva che il diesel un giorno avrebbe surclassato il motore a benzina e via discorrendo. Adesso non ride più nessuno, eppure anche il diesel sembrava non avere palesemente possibilità di successo e quelli di Audi sembravano allo stesso modo presuntuosi sapientoni col delirio di onnipotenza.

vabbè ognuno la pensa come crede, io per come amo la meccanica preferisco 'quella' Honda, presuntuosa nel voler tentare strade tecniche romantiche ed impossibili, a questa Honda presuntuosa nel pretendere di farci apprezzare queste moto ridicole.

jocanguro 20-09-2014 16:39

Quote:

io per come amo la meccanica preferisco 'quella' Honda, presuntuosa nel voler tentare strade tecniche romantiche ed impossibili, a questa Honda presuntuosa nel pretendere di farci apprezzare queste moto ridicole
quotone, e vale anche per tanti altri mezzi o cose d'uso contemporaneo, monumenti, cucine, auto , soprammobili,
chi intraprende queste strade certo rischia molto, ma spesso ottiene cose che in tanti non si sognano nemmeno,
non è anche questa la forza degli Italiani ?
Un popolo di poeti ,viaggiatori, inventori , artisti, architetti straordinari ?

Il mondo ammira in noi questa fantasia e capacità di uscire dalle situazioni imprevedibili,
se si ragionasse solo in termini di ritorno economico, finiremmo per fare solo fiat punto o honda sh150
(sai che noia !!!)

PMiz 20-09-2014 17:48

Quote:

Originariamente inviata da EnricoSL900 (Messaggio 8224829)
... cos'è un'opera d'arte, se parliamo di tecnica motociclistica? Possiamo definire "opera d'arte" un motore sempicemente per la sua complessità, una volta appurato che quella complessità non serve assolutamente a niente? Io credo di no, ma sono stato abituato a pensare che lo stato dell'arte di una motocicletta sportiva è tanto più vicino quanto migliore è il rapporto fra la sua efficacia e la sua semplicità realizzativa.
A cosa serve un motore così complicato, se non va più forte di un motore più semplice? ...

Se cosi fosse non si capisce perche' c'e' chi e' disposto a spendere cifre notevoli per orologi meccanici complicatissimi che sono comunque meno precisi e con meno funzioni di un digitale al quarzo da 10 Euro ...

SKITO 20-09-2014 17:57

Enrico ti hanno risposto gli altri per conto mio !!!!
Pero' ti voglio bene lostesso !!!!! ;)

ilprofessore 20-09-2014 18:31

Quote:

Originariamente inviata da mototarta (Messaggio 8225045)
vabbè ognuno la pensa come crede, io per come amo la meccanica preferisco 'quella' Honda, presuntuosa nel voler tentare strade tecniche romantiche ed impossibili, a questa Honda presuntuosa nel pretendere di farci apprezzare queste moto ridicole.

Il cambio a doppia frizione su una moto non e' proprio una cosa ridicola.
E solo Honda e' riuscita a farlo; sono 5 anni che c'e' e nessuno ha nemmeno tentato di copiarlo.

DIELLE 20-09-2014 19:14

Non sono un esperto di moto(come molti di voi ed e' un vero piacere di cultura motociclistica leggervi).

Mi sono occupato per diversi anni di marketing,credo che la risposta(o una delle piu' plausibili) e' che oggi OGNI SANTISSIMO PRODOTTO e' in mano a ominidi,piu' o meno ignoranti ,che decidono il famoso "target" del prodotto,secondo lunghissime slide ,"torte",grafici,indagini "ecc ..moltissime volte sbagliano(non devo spiegarlo io,la storia commerciale di moltissimi prodotti e' ricchissima...

Il"prodotto" Moto ha,forse, resistito per molti anni,perche' "il tecnicismo che stimola la passione" di questo o di quel marchio ha sempre avuto la prevalenza..

Oggi (e credo per sempre) non sara' piu' cosi',le decisioni verranno prese da un ristrettissimo numero di commerciali-fighetti-Trendy thinking ecc che mai hanno guidato neanche un Ciao..

Ma che guidano le aziende.


Se tutto questo e' accettabile per un assorbente intimo,ad uno che la moto la compera ancora su proprie cognizioni,cultura e varie "eccitazioni" tecniche non piacera' mai...

mototarta 20-09-2014 19:15

Vero per il Dct, e non ho nessun dubbio che se Honda volesse potrebbe, il fatto è che hanno pensato di guidare il pubblico ad un appiattimanto verso il basso, per fortuna gli altri costruttori non li hanno seguiti altrimenti la moto come veicolo di passione sarebbe morta da un bel pò.

Dentro di me spero che con la nuova At diano una sterzata a 180 gradi e tornino indietro, staremo a vedere.

jocanguro 21-09-2014 10:29

Quote:

guidare il pubblico ad un appiattimanto verso il basso
Questo pero' è riscontrabile anche su altre marche, cioè di cose emozionali soprattutto nel segmento piccole cilindrate non ce ne sono !!!
è la dura legge del marketing che comanda , e della "comodità"..

è più comoda una fiat 500 a 12000 euro , e la mamma è più serena ?
è più comodo e veloce un viaggio lowcost in europa piuttosto che arrivarci in moto ?
certo che si ...

ecco già con queste 2 cose che l'effetto emozione della moto si sgonfia e le nuove leve del motociclismo .. spariscono...


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