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scendo subito nel parcheggio sotto l'ufficio a staccare le pipette di tutti i ktm che trovo.... dovrei fare anche abbastanza presto:lol:
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Ci sono tante persone che vivono grazie a KTM, tanti italiani.
Boicottare KTM o Husky significa rovinare il business che ruota intorno al costruttore. E il business è fatto di uomini e donne, lavoratori austriaci ma anche italiani. In genere preferisco valutare un'azienda in base al suo prodotto. Se investono in ecosostenibilità o non delocalizzano può essere solo un valore aggiunto. Fiat per tanti anni ci ha inculcato queste stronzate ed intanto mentre le altre Case investivano in innovazione e prodotto ed esportavano noi ci siamo ritrovati con un'Azienda che si cullava sugli allori grazie a quelle 4 vendite che cmq gli italiani ed il Governo le assicuravano, diventando di anno in anno sempre meno competitiva. Certo è, non si può rimanere indifferenti a tali sfoghi soprattutto pensando che l'operazione finanziaria di Pierier è quanto meno sospetta ed è sbagliata. Nei modi e nei tempi. E che qualche garante avrebbe dovuto provvedere. Perché invece non mandare una lettera con tutte le ns firme a KTM diretta a Mr. Pierier? Io ci sono |
Io intendevo la produttività è basta.
Il costo del lavoro, che và sempre comparato alla produttività, lo ignoro, ma logicamente in Cina è comunque bassissimo. |
Mi sfugge cosa c'entra KTM con questa questione?
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Se fosse così c'è molto marcio e malafede. |
tutto subito, quando ho visto il servizio televisivo sulla KTM che comprava Husqvarna ho pensato la stessa cosa
"che pezzi di m... questi austriaci!" poi quando ho sentito "Husqvarna eccellenza Italiana" i 4 neuroni hanno incominciato a funzionare ... "ma quale eccellenza Italiana? Husqvarna era svedese!" spiace per i dipendenti Italiani, ma i primi trombati sono stati i lavoratori Svedesi al tempo di Cagiva che spostò la produzione qui, loro, in fondo, sono gli unici a poter rivendicare la paternità del marchio |
Inutile boicottare quando i nostri imprenditori per primi producono all'estero,quando lo stato non promuove il made in italy e con la burocrazia soffoca le imprese,quando la gente piange miseria e non si rabbocca le maniche. penso che se fossimo un minimo al passo con i tempi,se internet fosse pane comune potremmo vivere di solo turismo,perchè l'Italia è meravigliosa e se fossimo tutti un pò più "partigiani" tanti soldi resterebbero in casa. Poi i politici,i sindacati,la criminalità.....troppa roba. comunque se ktm fosse Italiana non saremmo qui a discutere.
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A me sta benissimo difendere il prodotto italiano, visto poi che ho comprato italiano, ma in italia dovrebbero imparare a lavorare meglio con più qualità e attenzione al prodotto e non ultimo a trattare il cliente come si deve!!!
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quando comprate la birra...che marca comprate?...made in italy?......
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E di Yamaha a Gerno di Lesmo ci siamo già dimenticati?
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Si Si. Boicottiamo la KTM.
Così và in crisi, ha bisogno di vendere e ribassa il prezzo della ADV 1190 !!!! :D Scherzi a parte ormai il mercato è globale. (e non è una frase fatta) Per restare sul mercato e mantenere competività ogni operazione è lecita. Anche delocalizzare o acquisire marchi concorrenti. Non possiamo vedere queste operazioni dal punto di vista del singolo operatore o singolo lavoratore che rischia il posto di lavoro. La vita dell'Azienza è ubi major. Voglio restare sul territorio? Voglio salvaguardare i livelli occupazionali locali? O vendo un prodotto di eccellenza o, se mi devo confrontare con i mercati, sono destinato a chiudere. E' triste e politicamente non corretto, ma la realtà è questa. |
beh se ha parlato MARONI!!!!! allora si è deciso, basta: BOIK8!!
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La colpa non e' di KTM che, onore a Lei, ha portato lavoro nella sua terra.
Il problema e' che l'Italia non e' assolutamente piu' competitiva come sistema. Io sono socio in una attivita' e devo onestamente ammettere che la burocrazia e' a dir poco "soffocante" ... ed il trend in questi ultimi anni purtroppo non e' stato migliorativo, anzi si sono sempre aggiunti nuovi lacci e lacciuoli a creare impicci (e quindi costi) ... Sinceramente non ci sono valide ragioni perche' una multinazionale decida di aprire una qualsiasi attivita' produttiva in Italia ... |
Gli imprenditori non fanno beneficenza.
Più che scrivere che bisogna boicottare KTM che ha spostato la produzione in Austria, perchè non scriviamo di boicottare chi ha permesso ciò? Forse KTM/Husqvarna è una fabbrica che non ha mai avuto agevolazioni da parte dei governi italiani, come molti dei nostri grandi capitani di industria che sono tali con i soldi pubblici e non con i propri. Forse Pierer ha messo le mani solo nelle sue di tasche e ha visto che a questi prezzi non gli conveniva più restare perchè ci avrebbe rimesso. Del resto molte industrie medie e piccole del nordest si sono o si stanno spostando in Austria... Chissà perchè.... |
Giovanni Castiglioni si fa avanti
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...se otterrà aiuti pubblici, saranno altri soldi buttati nel cesso..
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Bias magari è come dici tu, ma i Castiglioni, con tutti i loro difetti, sono quelli hanno fatto di più per la moto italiana.
La Ducati esiste ancora grazie a loro, l'husky è sopravvissuta grazie a loro. Poi c'è l'MV risorta. Lo sò che non sono storie propriamente di successo, ma qualcosa è rimasto. |
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