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principi, dritti e doveri sono scritti nella roccia. provare a contestualizzare l' "idelae" nella realtà che ci circonda non è da tutti. più hai ingerenze dall'ambiente esterno o più lo vivi quotidianamente, più la mediazione diventa l'unico sfogo per continuare a tirare avanti e non tirare la spoletta del giubbetto imbottito di tritolo che dovresti portare. |
concordo al 100% con l'approccio pragmatico, (per lavoro ho spesso a che fare con le normative barr. arch. che tengo nel massimo rispetto, privatamente per fortuna solo in relazione a carrozzine e passeggini), ritengo che un piccolo avanzamento pratico, in un ambiente in cui le risorse sono limitate e vanno ripartite al meglio, vale più di mille proclami.
A postare frasi d'effetto che garantirebbero l'applausone del pubblico di ballarò, lasciando poi tutto come prima, sarei capace anch'io. |
Il problema è che anche la mentalità dovrebbe cambiare , finchè il disabile sarà considerato solo tale i problemi saranno risolti solo in percentuali infinitesimali...è una questione mentale e culturale ancor prima di mezzi limitati e contesti vari....
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A Salerno...dove abbiamo un sindaco, che sta facendo molto per rendere la cittá fruibile da tutti, nei posti riservati a i disabili si erge un cartello "vuoi il mio posto...?. prendi il mio handicap"... questa frase ti porta a riflettere.....
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cazzo hai detto Ze?....:scratch:.................................. ............:lol::lol::lol: |
Educare le persone al rispetto dei bisogni/necessità altrui è fattibile, con calma ma è fattibile, imporre l'abolizione delle barriere architettoniche nelle nuove strutture è fattibile anch'esso.
In Italia si "sale" sul treno, in altri paesi basta procedere orizzontalmente. |
http://i49.tinypic.com/fng0e8.jpg
la vera sfida risiede nel garantire, anche a queste persone, di poter gestire tutte le operazioni collaterali alla guida in senso stretto (salire, scendere, aprire le porte..... chi è stato il genio che ha costruito il posto che si vede nella foto.:mad: foto scattata col cellulare. questa mattina Luogo Rezzato provincia di Brescia |
Fosse il peggiore dei problemi, saremmo a posto (basta entrare in retro...)
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Le strisce zebrate stanno di solito dalla parte dello sportello lato guidatore, percio' c'e' da presumere che in quel parcheggio debba entrare a marcia indietro.
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Mi sono sempre chiesto una cosa :
il normodotato sale e scende gradini e rampe il diversamente abile sale e scende solo rampe. PERCHE' non facciamo solo rampe ?? in modo di aiutare anche chi non ha la fortuna di avere 2 gambe attive ?? |
per fare pendenze fattibili in carrozzina servono rampe molto più lunghe delle scale equivalenti..
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io nel mio piccolo in azienda ho tolto gradini e scale. Ho un ragazzo in carozzina. Al posto dei gradini ho fatto mettere rampe. e per raggiungere i piani superiori ho messo degli piccoli ascensori. ...adesso siamo tutti contenti. :lol: piccola spesa massima resa |
Come gia scritto da Rasu, la rampa dovrebbe avere una pendenza del 5%, una rampa di 4 metri per lo stesso dislivello di un gradino con 30 cm di battuta circa.
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bravo Loris!...... anche nelle scuole ormai son tutte rampe e montascale.....e ci mancherebbe!
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dimenticavo..... sto cercado persone valide che mi aiutino a rovinare quei CRETINI che parcheggiano nei posti riservati ai diversamente abili. In cosa consiste la richiesta ?? Semplice... quando vai in un centro commerciale (es Piramidi . Palladio ecc) prima di entrare .... fare un giretto nel zone dedicate a chi è meno fortuanto. Nel caso il veicolo non abbia esposto il permesso...... telefonatina ai vigili. Posso garantire che arrivano in 5 min. e fanno una bella multa al cretino che parcheggia dove NON deve. |
A bomba sull'Eicma: basterebbe inondare di email le case espositrici (e l'ente fiera) in merito a questo problema. Poco o tanto (se non sono incivili) la capiscono, e (forse) piano piano..
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anche perchè i dislivelli sono minimi e le soluzioni facilmente realizzabili.
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Pensate che il pluricelebrato e tanto osannato ponte Calatrava di Venezia, costruito di recente, e' senza percorso per disabili, di recente provato con mia figlia in carrozzina, attraversarlo e' stato un vero calvario, con tutti quei gradoni,se non fosse stato per l'aiuto ricevuto da altri meravigliosi ragazzi, non
riuscivo piu' andare avanti o indietro! Chiedendo spiegazioni, mi è stato detto che i disabili per attraversare il canale in quel punto, tramite un pulsante di chiamata devono aspettare e prendere un vaporetto!!!!!!!!!! Adesso pazienza l'EICMA, pazienza il secolare ponte di Rialto, ma costruzioni recenti ancora cosi' concepite e costruite sono a dir poco offensive! p.s. il problema degli scalini, esiste anche per mamme e papa' con piccoli nel passeggino! |
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