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...fatti un giro sui NG di automobili, di qualche marchio di lusso e ti renderai conto di quanto sono felici i proprietari di macchine pagate 120 milioni di vecchie lire e più che si fermano per difetti di varia natura ...con le moto è tutto grasso che cola (visto che parlavamo di Guzzi :lol: ), credimi |
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si... dopo che i bug sono stati risolti. |
...ma 'nfatti :lol: ...c'è gente pagata di proposito per "ottimizzare i costi" e poi stiamo quì a menarcela con l'affidabilità ...già sarebbe difficile perseguirla ragionando come ragionava Mercedes Benz 30 anni fa ...se poi di proposito oggi si cerca di tagliare tutto il tagliabile è un esercizio perfettamente inutile ...il mercato è "di sostituzione" e quindi nessuno costruisce con l'intento di rendere indistruttibili i prodotti ...l'idea che una moto costosa sia o debba essere più affidabile di una da 4 soldi è il risultato di anni di lavoro del marketing
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Per quello che so, nessun problema ai paraoli... se ci sono stati sono passati inosservati e quindi mi sento di dire che l'evento, se c'è stato, è stato molto raro.
Sull'affidabilità in generale io posso solo portare la mia esperienza: poco più di due anni, poco più di 70k km e nessuna rogna importante. Non so se durerà, lo scoprirò nei prossimi mesi. In merito alle foto di inizio discussione, ricordo un intervento di uno stelvista francese sul forum della stevio dove, secondo quanto raccontava, c'erano stati alcuni casi in francia. In italia non mi pare di averne notizia. |
Beh...Posso renderVi noto che la mia V50III, nel lontano 1983 mi lasciò a piedi in un bagno d'olio a soli 9.000 Km... Si era semplicemente staccato parzialmente il riporto al Gilnisil (se non ricordo male il nome) del cilindro sx...Mai più Guzzi da quel giorno!:lol::lol::lol:
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Sì, alla mia Transalp nel lontano 1987 si ruppe il raccordo del tubo freno, olio dapperutto e anche corrosivo, allora passai alla bmw ma tornai alla Honda subito dopo:lol:
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Intervengo per dare giustizia ad un marchio italiano che tenta con onesta'
di ricostruirsi un'immagine rovinata da precedenti gestioni fallimentari. La Moto Guzzi prestigiosa fabbrica di motocicli lariana fino agli anni '70 ha prodotto grandi moto innovative, affidabili e sicure. Dalla sua fondazione fino a che gli uomini chiave dell'azienda come Carlo Guzzi, Giulio Cesare Carcano e altri collaboratori come Tonti sono rimasti sul ponte di comando Guzzi e' stata pioniera dell'innovazione, ne piu' ne meno di come lo e' oggi la BMW o la Ducati. Purtroppo come scrive la storia, l'azienda lariana successivamente e' finita in mani di imprenditori che ne hanno sfruttato il nome per guadagnarci sopra. E il risultato e' quello che abbiamo visto fino al 2005. Ora io ho letto i vostri commenti sicuramente suggeriti dalla buona fede ma sono tutti basati su “sentito dire “ o leggende metropolitane o semplici sentenze da bar. Premesso che sarete daccordo con me che per giudicare bisogna prima provare, non trovo giusto infangare un marchio italiano che ha scritto in gran parte la storia del motociclismo mondiale mentre tenta di rialzarsi con onore dopo aver respirato per troppi anni l'odore del tappeto. Il forum dal quele e' stato ripreso il link, si definisce guzzista, ha stretto la mano al signor Colaninno durante la cerimonia di presentazione del monumento dedicato a Carlo Guzzi a Mandello ma ai fatti e' sempre pronto a sparare ad alzo zero contro la Piaggio e contro qualsiasi nuovo modello che esca dalle mura di via Parodi. Oggi senza la Piaggio la Guzzi sarebbe solo storia. Gli inquilini di codesto forum sono proprietari per lo piu' di moto storiche che al massimo arrivano al California EV o la V11 e non comprerebbero mai una Guzzi del nuovo corso. Molti di loro giudicano senza aver provato una nuova Moto Guzzi. Quindi vi invito a prendere con le molle e non come oro colato quello che leggete su quel forum. La controprova sta' nel fatto che esiste un forum dedicato al modello della Guzzi Stelvio che raccoglie 900 iscritti proprietari di questa endurona. Tranne alcune problematiche di secondo piano risolvibili nell'intervallo di un normale tagliando nessuno e ripeto nessuno di questi 900 incoscenti che hanno sperperato i loro quattrini per comprare una moto italiana ha mai evidenziato i problemi descritti dal topic che ha generato questa discussione. Ora vi spiego esattamente come stanno le cose sulla affidabilita' della Stelvio. Il progetto Stelvio e il motore V2 4 valvole nasce nel 2001 sotto la gestione degenerata di Aprilia. Quando Guzzi e' stata rilevata da Aprilia la Guzzi si e' riempita di gente venuta da Noale. Chi lavorava da una vita in Guzzi alla fine ha scelto due strade possibili: - prendere il pedale da Aprilia, come ha fatto coi progettisti Guzzi, - oppure andarsene via da solo, di propria volonta'. Cosi' di Moto Guzzi oggi resta solo il marchio. Ai dirigenti Aprilia la Guzzi era vista come una zecca sullo scroto. Guzzi quando e' stata rilevata da Aprilia nel 2000 era praticamente ridotta ad un cumulo di macerie. Dentro in fabbrica si lavorava ancora con attrezzi e macchine degli anni '60 e '70. Pur nonostante la California e la Nevada erano riuscite a mantenere in vita il marchio, grazie a poche ma costanti vendite. Aprilia in Guzzi, ha fatto solo che danni. Il V11 aveva parecchie rogne tra le quali la molletta del cambio che si rompeva ogni 1000 Km e per sostituirla bisognava smontare il cambio. Alla California hanno messo una frizione bidisco che si bruciava in 4000 Km e le punterie idrauliche che si rompevano. La Nevada ha ricevuto un nuovo cambio che non durava piu' di un anno. In Aprilia attraverso i concessionari hanno speso soldoni per sostituire i pezzi in garanzia. Quando e' arrivata la Piaggio a dicembre 2005, che voleva l'Aprilia per la sua tecnologia sullo sviluppo dell'elettronica delle moto, apriti cielo. I dirigenti di Noale hano remato per il loro mulino e la Guzzi e' sempre rimasta nel buio come Cenerentola. Cosi' Aprilia e' andata in SBK e ha vinto un mondiale ma a livello pratico il risultato non ha sortito nessun effetto mediatico ne e' stato un incentivo per le vendite. Ma non vi pare strano? Se la BMW o la Ducati o la Kawasaki avesse vinto un mondiale in SBK un minimo di ritorno economico si sarebbe stato, non vi pare? Se Piaggio stanzia 100, a Guzzi arriva 0,5 e 99,5 se li mangia Aprilia. Prima si fanno le moto per le gare in SBK di Aprilia e dopo se avanza tempo si cura la produzione di Guzzi. Pensate che correre in SBK e sfornare il progetto RSV4 sia costato nulla? parliamo di decine di milioni di euro. E non credo che le 200 Aprilia RSV4 vendute all'anno possano far rientrare il danaro speso. Ma allora cosa corrono a fare se poi l'Aprilia ha i conti in rosso? La Dorsoduro 1200 altro flop commerciale. Piaggio da gennaio 2006 ci mette quasi due anni per capire come riorganizzare i marchi. Intanto i dirigenti Aprilia prendono momentaneamente il timone del gruppo, almeno per quanto riguarda il marketing e la progettazione. Le moto di gamma Guzzi sono state deliberate da Aprilia nel 2001 e presentate a partire dal 2005 con la Breva 1100. L'affidabilita' che oggi ha una Guzzi e' ottima e rispetto a 10 anni fa, siamo su un altro pianeta se paragonata al V11. La California non ha mai dato problemi tranne quando Aprilia ha provato a migliorare il motore per poi tornare sui suoi passi. Comunque e' chiaro che in Piaggio fino ad ora hanno comandato gli uomini chiave Aprilia, la mia paura era che Guzzi facesse la fine della Gilera o della Laverda (marchi Piaggio). Altro esempio: le GMG 2011 non volevano farla, anzi era qualche anno che non le facevano piu'. Perche' nel 2011 hanno fatto le GMG? Semplice, perche' sono stati obbligati dai migliaia di motoclub che Guzzi ancora puo' vantare nel mondo. E la sorpresa per Piaggio e' stata tanta quando hanno visto 20.000 persone venute da ogni dove a Mandello per celebrare una casa tenuta in vita da un autorespiratore. Hanno incassato oltre un milione e mezzo di euro in due giorni. Forse qui, in quel momento, in Piaggio (uomini Piaggio!) hanno aperto gli occhi e hanno realizzato che la Guzzi non e' da buttare. Fino ad ora hanno investito milioni in Aprilia per moto all'avvanguardia, di assoluto pregio tecnico ma che il mercato non premia nelle vendite. Puo' essere un problema di immagine, di storia del brand o di incompetenza manageriale, non si sa' ma questo e' il quadro di Aprilia oggi. Guzzi da sola tira a campare aspettando il miracolo economico promesso da Colaninno, una fabbrica rinnovata, moto e motori nuovi. Le moto in Piaggio/Aprilia le sanno fare ma ci vuole gente con la passione, col cuore, che vada in moto e sappia cosa sta' disegnando. Ci vorebbero manager del marketing come Carlo Talamo, che ha risollevato marchi che in Italia erano morti. Anche la KTM nel 1991 era fallita eppure oggi e' una realta'. E allora io mi chiedo, perche' anche Moto Guzzi non puo' risorgere e trovare una sua posizione di mercato? E' solo questione di volonta' e passione, che in questo momento manca a chi sta' navigando a vista dal ponte di comando della Piaggio. E intanto come le stagioni cambiano gli amministratori, i direttori, le concessionarie, gli ispettori di zona, etc. E' un vero peccato. Intanto qualcuno a Pontedera si accorge che la Guzzi (Cenerentola) pur se lasciata allo stato brado, soppravvive con numeri costanti di vendita. Ma siamo gia' al 2010.Cominciano a saltare le teste degli uomini Aprilia e Piaggio si accorge, o almeno cosi' ho sentito da voci di corridoio, che forse fino ad ora hanno puntato sul marchio sbagliato. Tutto questo crea confusione nel cliente che non conosce Guzzi, magari proviene da una affidabilissima Japp e vuole prendersi una Stelvio o una V7. Poi va su certi forum legge quello che leggete anche voi, si fa due conti e...non comprera' mai una Guzzi. Le moto europee, rispetto alle Japp qualche problemino di carattere lo hanno in piu', ma con la Guzzi ci sono stati problemi nelle passate gestioni e ora risolti. La Guzzi Stelvio viene presentata in fretta e furia nel 2008 ancora grezza con pochi mesi di collaudo alle spalle. Ma voglio precisare che non si tratta di una moto nata male. Tutt'altro, il progetto e' valido perche' la Stelvio si guida veramente bene. Le prime 70 Stelvio che sono delle pre-serie che vengono messe a disposizione come prova clienti alle concessionarie non hanno avuto alcuna rogna. Quelle andavono bene. Sono state le 400 Stelvio modello 2008 consegnate successivamente ad accusare problemi alla distribuzione delle valvole. Perche'? Ve lo dico. Perche' a Pontedera qualche neo laurato in economia aziendale da appendere per lo scroto, ha deciso di cambiare azienda fornitrice per limitare i costi. Cosi' le camme e i bicchierini della distribuzione non erano gli stessi dei modelli pre-serie. I nuovi pezzi avevano una cementificazione scadente e i pezzi una volta andato il trattamento indurente si usuravano rapidamente.Sulla 2008 hanno cambiato 3 tipi diversi di bicchierini valvole e due tipi di camme, perche' la cementificazione non durava. Nel primo richiamo che hanno fatto sulle Stelvio che tornavano con un forte battito in testa non hanno fatto altro che prendere il kit dal magazzino ricambi e sostituirlo a quello appena sgretolato, ma erano uguali, quindi? Dopo poco la moto tornava indietro. Alla fine qualche persona intelligente da deciso di ritornare a servirsi della prima fabbrica che produceva questi componenti sulle Stelvio pre- serie. E finalmente il caso e' stato risolto. Tutte le Stelvio 2008 hanno ricevuto i nuovi componenti e se nel caso qualcuna non avesse ricevuto la modifica per qualche motivo, la Guzzi interviene anche fuori garanzia. Dopo un anno dalla presentazione della Stelvio 2008 arriva la 2009 che oltre agli aggiornamenti alla distribuzione ha nuovi iniettori e un nuovo airbox per migliorare la coppia ai bassi. In piu' arriva l'ABS disinseribile. 2011, la Piaggio mette mano sull'unica Guzzi che si vende con numeri interessanti, la Stelvio. Rinnova la linea e ci mette un bel serbatoio da 32 litri che permette alla Stelvio di percorrere 550 Km senza scalo. Tanto per dire, il vecchio serbatoio della Stelvio 2008-2010 era composto da ben 16 elementi. Il nuovo serbatoio da 32 litri e' un pezzo solo. Razzionalizzazione, ottimizzazione e contenimento dei costi. Altre novita' della Stelvio 2011 sono una nuova centralina Magneti Marelli con gestione ottimizzata Efi a due sonde lamda e un radiatore dell'olio maggiorato per abbassare la rumorosita' del motore. Ma si tratta di una evoluzione della 2008, che era gia' buona, la 2011 non e' una moto stravolta ma ottimizzata. La Stelvio 2011 e' una buona moto alla pari delle altre maxi e con una buona dotazione e ricordialmolo un ottimo rapporto qualita'/prezzo/dotazioni ma non fa i numeri che potrebbe fare, probabilmente perche' nell'immaginario collettivo la Guzzi per i motociclisti significa un cancello che piscia olio. Qua non discuto, uno compra la moto che vuole. Rimettere in piedi la Guzzi si puo' ma non e' uno scherzo. Per esempio una parte importante la fanno le concessionarie. Piaggio sta' ancora riorganizzando la rete assistenza perche' oltre le storiche concessioanrie molte altre che prima vendevano solo scooter Aprilia o Piaggio si sono ritrovati a fare tagliandi anche a moto come la Stelvio o la RSV4 senza una esperienza storica del prodotto moto. Ecco che sono arrivati ulteriori danni d'immagine per incompetenza o negligenza da parte dell'officina che curava la moto di un cliente che magari per cazzate non risolte ha perso fiducia nel marchio, ha venduto la moto e non comprera' mai piu' una Guzzi e se potra' ne parlera' male a vita su tutti i forum. Ma in questo caso la moto non ha colpa, non merita di essere gettata dal burrone. La colpa e' del cattivo concessionario. Per esempio nei motori V2 lariani con testata 4 valvole per cilindro la Guzzi raccomanda di mettere un olio 10W60 mica a caso perche' l'olio nel motore oltre che lubrificare e raffreddare il motore ha anche la funzione meccanica di sollevare e tendere i cilindri dei tenditori della catena di distribuzione, se un concessionario per motivi vari o un cliente privato mette un olio diverso di gradazione, accade che a caldo l'olio e' troppo liquido e non riesce a riempire i bicchierini dei tenditori perche' scappa via e la catena di distribuzione comincia a battere sui pattini e se si lasca abbastanza da uscire dalla guida dei camme addio motore, la frittata e fatta. Ma anche in questo caso la moto non ha colpa. La colpa e dell'uomo che mette un olio diverso da quello prescritto dalla Guzzi. Questi sono motori nati per fare chilometri e fino ai 100.000 basta fare il solito talgiandino purche' sia fatto a dovere da mani esperte. La catena di distribuzione va controllata e nel caso sostituita appena dopo i 130.000 Km. Molti pezzi del motore sono di origine automobilistica. Non esiste che una frizione duri solo 40.000 Km. A 80.000 Km questi motori sono ancora pari al nuovo se non meglio sempre se il talgiandino da 200 euro e' stato realmente eseguito ogni 10.000 Km. Concludendo vi dico che io ho una Stelvio modello 2010 e in 13.000 Km fatti sono soddisfatto di questa moto, zero problemi e consumi costanti attorno ai 17 Km/litro di media. In inverno consuma un po' di piu' specie in citta' e si puo' scendere a 14 Km/litro in ciclo urbano, in extra invece il consumo rimane uguale. In autostrada a 110 costanti arrivo a sfiorare i 20 Km/litro. Questo perche' il motore ha bisogno di circa 3 Km per andare in temperatura e in citta' si sa che i consumi sono maggiori. Mio cognato ha una Stelvio 2008 che ha fatto sia il richiamo dei bicchierini e camme sia la sostituzione del motorino d'avviamento che era difettoso. Bene la sua moto ora ha 40.000 Km e va meglio della mia che e' ancora legata avendo ancora pochi Km. Perche' e' vero che le Guzzi piu' Km fanno e meglio vanno. Sui forum ho incontrato possessori di Stelvio 2010 ma anche 2008 che sono arrivati ai 50.000 e pure agli 80.000 Km fatti in due anni senza senza nessun problema e sono soddisfatti del mezzo che guidano. Ora Piaggio sta' lavorando alla nuova California e pare faranno anche la V12 nacked proposta all'Eicma 2009. L'importante e' che lavorino bene per rilanciare bene il marchio. La California sara' la prima moto Guzzi dell'era Piaggio. Da quel che vedo parlando con i concessionari, le vendite della Guzzi sono per il 50% rappresentate dalla Stelvio. La Stelvio e' l'unica moto della Guzzi che si vende bene senza dover rinunciare al profitto del concessionario gia' di per se misero. Ricordo che un quarto del valore di una moto se ne va con l'iva. E per esempio sugli scooter alle volte per prendere un cliente si rinuncia anche a quei 100 euro di utile nella speranza di riprenderli con i tagliandi. Mediamente con la crisi di oggi, una concessioanria specie se Guzzi, non e' che vende 12 mesi l'anno. Per esempio i mesi di gennaio e febbraio sono a zero come vendite. Tenete presente che Guzzi si fa pagare le moto appena scaricate dal camion e possono rimanere nella concessionaria anche tre anni, ovviamente bisogna pagare le tasse etc...alla fine si vive di tagliandi e passione movimentando decine di migliaia di euro con fideilusioni bancarie da 250-300.000 euro per poi ricavare a fine mese poco piu' che una paga di operaio (spesso e cosi') al netto delle tasse. Tutti gli altri modelli Guzzi si dividono l'altro 50% di vendite con un leggero vantaggio su tutti per la piccola Nevada. La California ormai e' finita e vende circa una decina di pezzi all'anno. La Norge 1200 8V vende meglio all'estero che in Italia, me ne sono reso conto alle GMG 2011 contando quante Norge estere erano presenti. Devo dire che in generale l'affidabilita' Guzzi e ottima, e i clienti della Stelvio sono sopratutto gente che arriva da altri marchi, quindi non i soliti guzzisti. Ho incontrato persone che hanno in box sia la BMW RT per viaggiare che la Stelvio per andare in montagna. A loro (utenti BMW) ho chiesto un'opinione sulla Stelvio e sulla Guzzi in generale. Mi hanno detto che e' un ottimo prodotto assolutamente ignorato dal mercato che per certi versi e' migliore di altre marche. Della Stelvio, hanno apprezzato il motore generoso e il sound coinvolgente del V2. Insomma la Guzzi non si vende piu' solo ai guzzisti e meno male dico io, bisogna far provare le moto e far parlare la gente dopo le prove, perche' il passaparola di internet e' la miglior pubblicita' possibile. Io sono fiducioso e vedo un futuro roseo per Guzzi. Dalle 4000 unita' vendute nel 2011 penso che tra qualche anno si possa arrivare a vendere 10.000 moto, sopratutto se i nuovi modelli andranno bene da subito e dalla presentazione dell'Eicma saranno disponibili nelle concessionarie gia' a partire dal mese di febbraio, senza aspettare troppo. Ho cercato di essere chiaro e dettagliato per meglio capire la situazione. Anche se difendo il marchio Guzzi, per simpatia nei suoi confronti e per rendere onore alla sua storia non mi reputo il classico guzzista talebano, anzi non lo saro' mai, perche' la passione per la moto e' una sola e l'amicizia non ha confini ne bandiere. Chi in questi ultimi anni mi ha ascoltato e ha avuto fiducia di comprare una Guzzi mi ha ringraziato ed e' un cliente felice del prodotto Guzzi perche' guida una moto che da soddisfazione alla guida e lo dico onestamente dopo 9 moto coprate, tra le quali ultime in ordine di tempo sono state due Kawasaki, una KTM, una BMW e due Guzzi di fila. bradipo |
amen :) ;)
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Urca Bradipo, quando scrivi mica scherzi:lol::lol:
Vabbè dai, aspetto fine anno e forse farò il collaudatore privato della nuova California, sperem....:rolleyes: |
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chapeau :!: :!: :!: |
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qualcuno che ha letto tutto ci fa una sintesi in poche righe...grazie.
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Speriamo bene...
lunga vita alla guzzi, e che facciano buone moto !!! :D:D |
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poi c'è stato un lento declino, culminato nella fallimentare gestione Aprilia, che ha dato la mazzata finale. Piaggio, negli ultimi 2/3 anni, sta cercando di risollevare la situazione. La Stelvio è un ottimo progetto che ha patito scelte scellerate di riduzione drastica dei costi dei componenti, ma a questo s'è posto rimedio e le ultime versioni non presentano più difetti delle pari segmento, anzi, molti ci fanno decine di migliaia di km senza guasti importanti, purchè le manutenzioni programmate e le specifiche della casa vengano seguite scrupolosamente. VIVA GUZZI !! :lol: :lol: |
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non e' colpa della moto se va male. Le cause vanno ricercate tra chi progetta senza passione o ne cura la manutenzione in modo superficiale o disonesto o chi la guida in modo errato partendo a tutto gas col motore ancora freddo. Non esiste la moto perfetta e tutte le moto sono affidabili finche' non si rompono.;) |
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non sparano a zero sui modelli (l'indice di gradimento di stelvio, norge, breva, v7, griso e' piuttosto altino in AG), ma su come vengono trattati, assemblati e gestiti e curati dalla piaggio. Dato che hai informazioni cosi' precise manda una mail a pauldaytona. |
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p.s. ne posseggo uno del '77.......:cool: |
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Praticamente... valgono anche i discorsi sul tipo di guida e sulla sapiente e regolare manutenzione. Un ciao è più semplice di un WR450... però guidare un ciao in una cava... tra il ciao e il WR non so chi possa garantire maggiore affidabilità e/o durata. |
Ogni scarrafone è bello a mamma sua......
Bradipo girerebbe in Guzzi anche a costo di spingerla.... |
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