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Sia chiaro: comprare una obsoleta è una faccenda che riguarda l'amore per certe cose, non il risparmio economico ne la furbizia nel fare affari.
Nel mio caso l'amore per certe cose, che in questo argomento equivale ad amare delle vecchie moto evocative che risvegliano emotività personali, deve essere appoggiato da una concreta capacità manuale per la risoluzione di problemi meccanici, sostituzione e/o riparazione di parti, saldature, verniciature. Senza queste premesse, senza uno spazio adeguatamente illuminato, dotato di banco da lavoro e attrezzi, senza l'economia che permette di affrontare certe spese senza sacrificarne altre ben più importanti il progetto di possedere una vecchia moto mantenendole l'originalità è destinato al fallimento. Detto questo, succede che poi quando si pensava di aver concluso la parte più importante del restauro, dopo aver cominciato a scorrazzare felici in sella sotto il sole primaverile....ecco che esce fuori il rumore mai sentito, come ad esempio la ruota libera avviamento oppure i gommini frizione. Secondo me si sostituisce il vecchio col nuovo perchè è inutile montare roba vecchia su una moto già vecchia, ma si deve essere in grado di farlo da soli. Per la cronaca i ricambi BMW sono generalmente meno cari di quelli giapponesi a parità di epoca storica, se non altro perchè fondamentalmente le moto giapponesi erano più complicate e dotate di soluzioni tecnologicamente più avanzate di quelle europee. Poi magari tali soluzioni sono state abbandonate (vedi cerchioni anteriori da 16" o i carburatori , per esempio) perchè rivelatisi inutili o invisi al mercato o superati dalla moderna tecnologia ma la cosa comunque fa salire il prezzo dei ricambi di una moto con QUATTRO cilindri. Inserisco una foto prima del covid, spero che si veda. Per i puristi: gli ammo posteriori erano marzocchi rossi, nella foto erano YSS, ora sono originali Showa. https://i.ibb.co/BfLMnf5/fullsizeoutput-4963.jpg |
[QUOTE=sailor;6375099]io invece sbavo per questa, la Suzuki Katana 1100!!!
Da quante ce n'è una vicino a casa mia la scimmia è salita!! ......credo che anche questa sia lontana :confused: |
Overtorque :
:D:D:D:D:D bellissima , perfetta... ecco questo è sano nel collezionismo, mantenere al massimo il modello come quando uscii dalla casa madre... (tutte le minch.. di taroccature tipo cafe racers sono da arresto...:mad:) |
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Peraltro quella carena immensa era certamente molto valida per gran turismo. E credo fosse la stessa per la bol d'or e per la cbx (quella col monoammortizzatore) |
Pesava 250 kg, un macigno . Unica moto che non sono riuscito ad iscrivere fmi perché mi bocciarono le foto
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anche la cbx1000 era un macigno. E con sezione di ruote 90 davanti e 120 dietro :-o (se ricordo bene)
Davanti la faceva fuori in un attimo, in curva sembrava scavare l'asfalto, toccava tenerla sempre in tiro. La guidavo con un certo impegno. Era una moto rifinita e curata in maniera superba, un motore godurioso ancora oggi, ma sulla ciclistica meglio lasciar stare, era piu' godibile la R100. Ancora piu' godibile la kawa mach 3, un vero furetto. Che , per curiosita'.....aveva la gomma dietro da 130 , e la forcella da 36 contro i 35 della honda che pesava 100 kg in piu' ed era del 1980 quando il kawa del 73. Stranezze....la honda aveva anche il disco dietro di diametro superiore ai due davanti. Penso anche le bol d'or avessero le stesse ruote. |
Si , le comstar
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A proposito dei cerchi Comstar.
La CB750FB di cui ho parlato aveva due magagne serie: 1) la batteria che non veniva caricata. 2) i cerchioni ovali. 1) batteria non si carica, cosa poteva essere? Regolatore di tensione, un cavo dei tre che porta la corrente alternata dall'alternatore al regolatore, la batteria vecchia, lo statore dell'alternatore, il rotore dell'alternatore. Ovviamente l'ipotesi più costosa, cioè il rotore dell'alternatore; ho dovuto fare un cazzo di trubleshooting e alla fine mi sono atteso all'evidenza di doverne comprare uno nuovo aftermarket a 150€ oppure far riparare quello vecchio a 150€; buona la prima, non metto pezzi vecchi su una moto già vecchia se ho la scelta di metterne di nuovi. 2) cerchi storti; dopo 40 anni, 34mila Km e 3 proprietari sarebbe il minimo che può capitare e cerchioni Comstar nuovi non esistono. Questi cerchi sono in lega di alluminio e sono ASSEMBLATI, cioè le razze sono rivettate al canale e mozzo secondo una modalità costruttiva antica come quella delle ruote in legno delle carrozze del 1800 e non si possono disassemblare allegramente, pena la perdita di geometria. Quindi o li spedivo da Scardino col rischio che tornassero non perfettamente dritti oppure ne trovavo un paio vecchi ma dritti. Buona la seconda ma ovviamente non erano perfettamente verniciati data l'età; allora trova un verniciatore che si mette li a sabbiare e verniciare ed escono altri soldi, mitigati dal fatto che poi li ho sabbiati io usando una sabbiatrice di un bergamasco trasferito ad Alghero con tutta la sua officina: risparmiato 100€. Cazzo di Comstar!!:lol::lol::lol: |
Over... Aspes...
interessanti queste disamine e avventure sui restauri... leggo sempre volentieri. :D:D:D Aspes, mi pianse il cuore quando ti sei disfatto delle tue 3 obso, almeno una dovevi tenertela...:( Over, ma sei di alghero ? Bellissimo paesino...:D:D Per i cerchi storti, se si tratta solo di bozzetti da buche si raddrizzano con facilità, a milano scardino e qui a roma c'è Vespa cerchioni che è bravissimo, fatto fare varie volte, sempre risultati perfetti. e anche riverniciati. |
Jocabguro,
eh..se fossero stati bozzetti sarebbe stato diverso. Ma alla fine, dopo aver constatato che la moto sobbalza non per la cattiva tallonatura e/o difetto dello pneumatico, per determinare se son bozzetti o vere piegature bisogna smontare, mettere a comparatore e capire l'entità del difetto e le sue tolleranze, quindi operare la scelta tra una spedizione presso uno specialista (con l'incognita se riuscirà nell'intento di raddrizzare) oppure la ricerca del cerchione usato ma sano possibilmente plug&play presso la rete di "malati" di obsolete. Buona la seconda, al lordo della verniciatura. Sono nato e cresciuto a Milano 49 anni fa ma da quest'anno vivo ad Alghero. |
per me i cerchi comstar, a dispetto della fama che alcuni gli attribuiscono, erano un capolavoro di tecnologia all'epoca.
Molto piu' leggeri dei cerchi in lega fusi monolitici delle altre marche, e anche piu' elastici. Se poi qualcuno si era scentrato non e' destino diverso dai cerchi in lega o a raggi se prendono colpi. |
Sono pure belli
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ancora più belli erano i comstar seconda serie
https://img1.croooober.com/api/v1/ph...04008199s0.jpg https://www.motorcyclespecs.co.za/Ga...50E%20%201.jpg |
non avete citato la VF con i freni imboard [emoji28]
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Ne cercavo una ma erano abbastanza rare, poi mi è passata la voglia di vecchie jap
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Ma ve lo immaginate che finezza era un 4 cilindri 400 a V 16 valvole? oggi non esistono piu' motori del genere in quelle cilindrate. |
vf400 me ne ero quasi presa una, poi ho optato per la xl... la 400 era veramente un gioiello fuori dall'ordinario, a parte la gommatura oggi ridicola e i freni inboard
la 500 faceva tutto meglio ma aveva un'aria molto più comune e un'estetica meno armoniosa gli inboard li ebbero vf400 e cbx 400-550 (versioni naked e semicarenate) e vt500 oltre a vari modelli mai arrivati in europa il 550 addirittura con doppio disco davanti, le altre singolo. era l'unico modo per i jap, che non sopportavano la polverina ossidata della ghisa, di usare quel materiale per i dischi freno. guzzi, ad esempio, se ne fregava e metteva i brembo in ghisa potentissimi che ti facevano fermare dieci metri prima delle jap anni 80 |
Ma quanto è bello il CX 650 :D :D :D
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