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bella discussione, io non ho preso parte a qs. tipi di corsi ma posso dire che la frequentazione della pista mi ha insegnato a guidare molto meglio su strada ( meglio, non necessariamente più veloce)
ho imparato a curare le linee, gli inserimenti, la gestione dei pesi, del bilanciamento, ecc. ho imparato che per quanto corri su strada sei sempre fermo rispetto a quello che puoi fare in pista e che quindi non serve correre; ho imparato che è molto più bello percorrere una curva a 90 Km/H e fare la stessa velocità in rettilineo piuttosto che fare i 180 in rettilineo, staccare e curvare a 60 Km/h; ho imparato a non usare praticamente mai i freni quando vado in giro per strada; ho scoperto che mi diverto di più e non rischio la vita; ho imparato che mia moglie adesso mi chiede di uscire in moto, prima dovevo chiederglielo io; provo una soddisfazione enorme quando chi mi segue dice che segue le mie linee e mi invidia la guida. bye |
laddove lo stato latita -o semplicemente frega la gente- vi sono comunque strumenti che permettono di ovviare.
Un'associazione di categoria potrebbe difendere gli interessi delle scuole serie. Istituendo un curriculum che includa tutti gli aspetti riguardanti la parte tecnica e didattica. Organizzando corsi di formazione, sia iniziale che ricorrente, delle sessioni di esami con susseguente certificazione. Verificando puntualmente che gli standard vengano rispettati. Cosi` facendo si darebbe al consumatore la possibilita` di fruire di un marchio di qualita`. La pista e` utilissima per migliorare la guida ed imparare i concetti ben espressi da Illupo. Pero` la linea che assicura il miglior tempo sul giro in un circuito non e` la medesima che permette una condotta difensiva sulle strade. Sicuramente piu` utile un istrutture qualificato che Stoner per insegnarci a divertirci e portar a casa la pelle durante le nostre scorribande. |
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anche perche se non avessi capito ste cose dopo 40 anni di due ruote, sarebbe quantomeno opportuno darsi all'ippica. :lol: |
teodoro scusami in anticipo ma sinceramente non colgo il senso del tuo intervento anche se spiritoso. tutti quanti a mio parere siamo capaci di andare in moto come molti sono capaci di sciare o fare altre attività. Trottalemme non sbaglia a scrivere ciò che tu hai postato andare in moto in sicurezza e nella giusta maniera è una cosa complessa fatta di tanti particolari In molti siamo autoditatti o meglio motodidatti ma ciò non è garanzia di percorrere le strade nella giusta maniera e questi 3d hanno il solo scopo di mettere i piloti in gioco e di comprendere se hanno qualcosa da imparare Io personalmente al di là di questo argomento penso che si abbia sempre da imparare nella vita l'importante è imparare solo da gente qualificata
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infatti voleva solo essere una battuta....
ho avuto l'opportunità di seguire più di un corso e non posso affermare che sia stato tempo perso anzi. Dire che abbia dovuto re-impostare il modo di stare in sella sarebbe esagerato,ma qualche piccola "finezza" o "trucchetto" l'ho fatto mio. Forse gioca molto l'età in tal senso. E' pur vero che non si finisce mai di imparare nella vita, ma è anche vero che cose di questo genere hanno un impatto diverso dei hai 20 anni o ne hai 50. Fra le tipologie di corso (strada e pista) francamente ho preferito il secondo, se non altro perchè l'ho trovato più "spinto" e tutto sommato, con qualche modifica sostanziale, ciò che si impara lo si può anche applicare alla strada. :) |
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...quoto il tutto ma per ovvi motivi lo faccio solo in parte. Il discorso che lo Stato latita, è vero solo a metà, a mio avviso. Le associazioni di categoria al momento sono, correggetemi se sbaglio, quelle legate alle Autoscuole dove un utente va per il conseguimento della patente e sappiamo tutti i limiti fisiologici di dette strutture, nonché della Motorizzazione con i suoi Ingegneri "tromboni" che ti esaminano. Dato che alle prime, non interessa cambiare (altrimenti qualcuno si sarebbe già dato da fare) ne tantomeno alla Motorizzazione ...perchè non creare o meglio implementare una licenza di Scuola Guida con successivi corsi e qualifiche di Guida Sicura?? Di sicuro l'utente medio, storcerebbe il naso per il costo aggiuntivo ma, se poi diamo la possibilità di avere sconti su assicurazioni e cose simili, penso che possa essere una giusta direzione... Forse, gli attuali dententori di titoli e capacità che svolgono corsi "privati" dovrebbero/potrebbero muoversi in questa direzione. |
però sarebbe da fare un giro.
In 8 max. 6 che han fatto uno di questi corsi 2 che non ne fatto nessuno. su tracciato impegnativo ovviamente. così vediamo le differenze. |
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comunque, il garzone del mio fornaio da quarant'anni gira con due ceste di pane sul motorino, una davanti e una dietro, ma quando lo vedo girare capisco che non si è mai posto il problema se sta guidando in sicurezza oppure no... dunque l'anzianità di servizio non garantisce proprio nulla... ...con rispetto parlando, naturalmente! |
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E tracciato impegnativo che vuol dire? Tipo? Cosa?
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per me è sicuramente quello dal letto al bagno, specie se preso prima delle 8.30.
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in Svizzera per ottenere la licenza di condurre i neo motociclisti devono seguire un corso che include la materia dei corsi di guida sicura.
Ovviamente per essere riconosciuti questi corsi devono essere organizzati da strutture e persone qualificate, leggi maestri conducenti-. Mi pare una buona cosa che i giovani ricevano delle nozioni che noi invece ci siamo procurati con l'esperienza, commettendo pure errori e stupidaggini. Poi vi sono i corsi di perfezionamento aperti a tutti; idem come sopra per chi li organizza. In questo caso buona parte dei costi sono rifusi ai partecipanti dal varie istituzioni che si occupano di sicurezza stradale. http://www.tcs.ch/main/it/home/kurse.../motorrad.html E` pacifico che per imparar qualcosa e` necessaria una minima apertura mentale. Gli "iosotutto" della situazione si trovano in ogni campo e situazione. |
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però un punto nicola (e lo stesso maiale, in altra osservazione) lo coglie.
i corsi non sono mai andati così forte, come numero di persone coinvolte: i primissimi erano dei master di velocità avanzatissimi per raffinare le doti di piloti giovani o di non primissima fascia, con istruttori del livello di marchetti, lucchinelli, foti... era crema per produrre altra crema. se andavi lì solo con gli assegni, per quanto grossi fossero, e non partivi subito da un livello alto, ti dicevano papale papale di lasciare perdere, che la moto non era una cosa per te. da allora molto è cambiato. eppure, la quantità di gente che in strada fa robe non imprudenti ma TECNICAMENTE raccapriccianti, non fa che aumentare. ovvio che non è colpa dei corsi. però, sarò eastwoodian-reaganianouna seconda volta, c'entra un po' col diffondersi dell'idea della "pillolina", del trucco, del "me ne fotto di come sto al mondo e delego alla pillolina (a volte sotto sembianze umane) di rimettermi in sesto". la mentalità del "poi tanto risolvo con" la bacchetta magica di turno, secondo ma fa molto, e non solo nell'ambito motociclistico, della sciatteria imperante. |
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per quello che vorrei vedere all'opera qualcuno di quelli diplomati a settembre. |
C'è qualcuno che si vanta di aver fatto un corso? Io non ne conosco di gente che dice: 'Ah, come so' bello, come so' figo .... io ho fatto un corso di guida e adesso so' come Barry Sheene!'
Nè fare un corso ti esenta dal fare cazzate immonde, che capitano sempre (quasi) anche ai fighi del manubrio! |
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Una volta i ragazzini sognavano tutti il motorino, non c'erano PC ed Internet, moltissimi cominciavano presto dal cinquantino e poi via via il 125, il 250 e via a salire. Poi avveniva la selezione naturale e restavano motociclisti solo quelli veramente appassionati. Oggi molti giovani saltano lo step perché i genitori lo impediscono in quanto pericoloso, quindi l'età formativa passa senza o con minimi contatti con le due ruote. La moto arriva dopo, spesso molto dopo, come mezzo per sfuggire al traffico o perché di moda e fa figo. Chiaramente il motociclista che ha cominciato presto non è uguale a quello del secondo tipo e questa è per me la causa principale dell'aumento drammatico dei "raccapriccianti". |
c'entra niente, commodoro.
io ho preso una GS 1150 che non ero alla mia prima moto, ma lo stesso non sapevo distinguere un manubrio da una sella, e non ho MAI invaso l'altra corsia nemmeno una volta. andavo per curve a una velocità che forse facevo prima a piedi. ma non ho MAI BARATO, non ho mai messo la vita completamente a caso su un piatto votivo alla sorte. al contrario, mi sono dedicato a trovare qualcuno da cui imparare, qualcuno di professionale, e di amatoriale molto dotato, e di amatoriale abbastanza più dotato di me da "tirarmi" e abbastanza intelligente da non massacrarmi, e che mi piacesse come persona; e gli ho trovati, perché tanare i cazzari è una delle doti che ho sviluppato meglio, quelle sì, fin da piccolo (tant'è vero che, scegliendo tuttora i compari di gite nuovi molto spesso solo da come digitano in un forum, non mi trovo mai MALE a girare; e invece con qualcuno che qualche volta si portano dietro, a mia insaputa, invece sì). a loro devo tutto. e da alcuni di loro, imparo ancora e imparerò sempre. è la mentalità che fa la persona facilona, non l'età. certo, una lunga e precoce esperienza ha ottime chances di averti sgrezzato nel momento in cui si impara prima e meglio. ma non c'è nessuna legge ferrea che impone che un trentenne non possa fare altro che disastri se è alla sua prima moto. certo, deve accettare che, per dirla con stoner, la sua ambizione non abbia troppa foga di sopravanzare di gran lunga il suo talento. |
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