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Quelli che trovo assolutamente inutili ( ma è una mia personalissima opinione ) sono i quoto fine a se stessi e quelli che intervengono perchè nn vogliono che altri discutano di un certo argomento, se un argomento è una stronzata , nn verrà partecipato ..... nessuno offende nessuno , per cui ma che problema ci sta ? |
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Essendo di Napoli ho chiarimenti a tal proposito; I poliziotti "Falchi" non usano il casco in quanto quelli che lo portano di solito sono i "killer" della camorra, ragion per cui girano senza per farsi riconoscere e non essere scambiati per "avversari" malavitosi che potrebbero trovarsi in un quartiere "sbagliato". Ci sarebbe da dire ancora ma...non fatevi troppe domande, la dura realtà di Napoli bisogna viverla e non solo giudicarla, troppe cose andrebbero cambiate.
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bugiardo, sono daccordo che si può discutere su tutto, ma pretendere (come credo di capire da qualche intervento) che anche chi fa un mestiere difficile come quello dei falchi rispetti le regole fino in fondo, beh.... ce ne corre....
qualcuno può arrivare a dire che in un inseguimento non devono passare la linea continua, mettere la freccia, non fumare in servizio, dare del lei.....:mad::lol::lol: ma i post che hanno scritto i napoletani li leggete? |
Il casco rovina il look e la pettinatura ....;)
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senza casco??
embè?? io darei licenza di uccidei ai poliziotti di quella città |
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condivido in pieno quello che hai detto e ti sono molto vicino per il lavoro che fai tutti i giorni, per quello che riguarda il casco indossato dai falchi propio non mi interessa.........mi interessa sapere che a Roma i politici si sono dimenticati di Napoli e in particolare del Meridione, lasciando questi meravigliosi posti in mano alla criminalità e alla camorra. Da Emiliano...... mi ritengo essere stato molto fortunato a nascere qui, anche noi abbiamo i nostri difetti ci mancherebbe.......ma qui la giustizia e lo Stato sono più presenti, anche se non vorrei mai aver a che fare con nessuno dei due, mi auguro per te e tutti i cittadini onesti di Napoli di riuscire al più presto a trovare una soluzione a questa "tragedia", in modo che anche i vostri figli un domani, ne avranno beneficio. Un saluto e un abbraccio.:) |
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stessa situazione |
[QUOTE=Mansuel;3368204]
Ora che mi fai sapere che il vostro sindacato si sta muovendo in questo senso sono molto contento, è la prima spinta per cercare di cambiare le cose. Perché, anche economicamente, costa molto meno pagare i dispositivi di protezione idonei (anche speciali se occorre) che risarcire un infortunio sul lavoro, una invalidità o un decesso. QUOTE] E' proprio questa la leva che intendiamo fare al ministero ovvero i costi sproporzionati tra l'acquisto di materiale per proteggersi e i costi sociali per un infortunio serio ovviamente maggiori. Del resto è legge dello stato la 626. Una cosa è certa e vorrei che entrasse per bene nella testa di tutti. Siamo i primi a cui importa riportare la pellaccia a casa nonostante non ci si tiri mai indietro di fronte ad un'emergenza per la quale non c'è ginocchiera o casco che tenga. Si devono fare purtroppo delle scelte di ordine pratico e quindi il male minore e la migliore alchimia (pratico/caratteriale) per essere al passo della delinquenza o quantomeno non essere impreparati all'imprevisto. Sempre giusto per precisare, i Falchi svolgendo il proprio lavoro in borghese non hanno una divisa da consumare ma i loro abiti che il ministero non rimborsa. Qualche anno fa fu dato loro un giubbino della Scotland e niente più. I più intelligenti (o stupidi, decidete voi) hanno messo mano al portafogli e hanno acquistato giacche più tecniche, altri continuano a lavorare con quello che hanno avuto perchè non possono permettersi altro. C'è qualcuno che si è addirittura comprato un corpetto antiproiettile da indossare sotto gli abiti civili ma questa è un'altra storia. Alè |
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bella robbbbba
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Guarda che anche da noi la criminalita' comincia a far veramente paura anche perche' e' una criminalita' piu' nascosta ... E poi vuoi paragonare il numero di abitanti di Napoli a quelli di Reggio Emilia o Bologna ? Se vai a Milano di sera vedrai che non ti sentirai tanto tranquillo nemmeno la ! Napoli e dintorni sono posti stupendi . Il problema che anche i Napoletani ( come del resto incominciano gia' a fare anche i siciliani ) devono capire che solo loro possono aiutare loro stessi a debellare la criminalita' ... Devono imparare a votare persone NON colluse con la camorra ! |
Ma i NOCS e i GIS dei Carabinieri la cintura di sicurezza la metteranno......? E' fondamentale...!
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Non fate gli ingenui per favore......come ha giustamente notato craa ormai qui a Napoli il casco lo usano tutti. I falchi non lo usano per due motivi semplicissimi. Per la loro specifica funzione(praticamente sono la squadra antiscippo e antirapina) sono dei soggetti ancora più una schifezza di quelli a cui danno la caccia, si infilano in dei posti della città dove il casco non lo usano e quindi non possono farsi riconoscere al volo e soprattutto a causa del tipo di intervento che spesso sono costretti ad eseguire, ossia aggressioni fisiche a delinquenti di vario genere il casco sarebbe di intralcio. Vi assicuro che gente che guida la moto come quelli ce n'è poca.....e soprattutto sono gli unici polizziotti che davvero sono temuti e rispettati dai fetenti proprio perchè della stessa loro pasta
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Beh, se i non Napoletani non sono soddisfatti di tutti questi interventi di Napoletani... ;)
Chissà, forse davvero questo post nella sua inutilità (detto in senso bonario), ha aiutato qualcuno ad aprire gli occhi su quello che a volte si è costretti a fare per vivere 'meglio'. |
basta leggere "Gomorra" di Roberto Saviano per capire che il casco è l'ultima delle cose
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Mi chiamo maurizio, faccio il vvf a Biella. Qualche anno fa ho tirato fuori dalle lamiere della vettura di servizio i corpi di 2 carabinieri non sopravvissuti all'impatto dell'auto contro una infrastruttura in cemento, in quel momento chiamati ad espletare un servizio di emergenza (non un inseguimento). Mi interessa assai fare discorsi frivoli... Io, come i famigliari dei due ragazzi, piangiamo 2 vite in meno e non uccisi da un'arma da fuoco. Se si poteva evitare, per Dio, andava fatto! E' un discorso inutile? L'intervento dell'utente (perdona non ricordo il nome) poliziotto motociclista a Napoli diceva si che la realtà li è estrema e probabilmente non si può fare altrimenti per alcuni operatori di giustizia che "scendere in campo" ad armi pari con la delinquenza. Ma ha anche citato il numero di incidenti "quotidiani" e la scarsezza di dotazioni e dispositivi di protezione assegnati ai corpi di polizia. Le dotazioni che ci sono, se compatibili con l'azione che si sta intraprendendo, secondo me vanno usate. IMHO |
Non c'è dubbio che sarebbe meglio mettere il casco e le cinture ma stiamo parlando di "corpi scelti" (in qualche maniera) e quindi tutto ciò che è "usuale e legale" potrebbe (dico potrebbe) dar fastidio al loro tipo di lavoro.
Non credo, ad esempio, che durante un intervento (sia simulato sia vero) alcuni corpi speciali abbiano "pensiero" e/o "preoccupazione" se hanno messo o no il casco o le cinture di sicurezza, va bene la legalità e la sicurezza ma non diventiamo grotteschi! Avendo in passato fatto qualcosa di simile ti assicuro che le sopracitate cinture e casco sono gli ultimi dei tuoi pensieri, ti dirò di più, sono VIETATE (parlo delle cinture di sicurezza)! |
Quante belle parole e quante critiche!
Sorrido nel leggere giudizi di persone che dicono di conoscere NAPOLI per esserci stato venti volte o perchè ha fruito del molo beverello per un imbarco verso Ischia o Capri: Esistono Tomi su Napoli i suoi usi i suoi costumi e la sua gente. Io sono cresciuto a Napoli e come ogni ragazzo degli anni '80 almeno una volta ho assaggiato il sapore della canna della "92" di un Falco per un'infrazione di troppo o ho saggiato la forza di un loro ceffone perchè si girava in due sui motorini truccati. I FALCHI ormai fanno parte del costume napoletano, sono un'istituzione sono come il "cable car" di San Francisco o il bus a due piani di Londra............. mi piace molto questa descrizione di Saviano (anche se probabilmente è fuori da ogni geometria per chi non è cresciuto a NA): " E i falchi non hanno bisogno di vederti in flagranza di reato per intervenire. Se la faccia è nota arrivano, mazzeano, picchiano forte, ma così forte che difficilmente ti andrebbe di finire nuovamente tra le loro mani. I falchi del resto sembrano darsi arie da commissario Gilardi, il celebre personaggio interpretato da Thomas Milian nei suoi film-cult degli anni ’80. Ostentano le palette, sguardi feroci, non chiedono documenti, sembrano sapere già tutto, non vanno in giro col casco anche se nelle foto sui giornali — guarda caso — compaiono sempre cascomuniti. I falchi sono i centauri partenopei, i bravi del don Rodrigo-Stato, la Legge, con la «l» maiuscola come una sorta di materializzazione di carne, muscoli e pancetta della giurisprudenza. Su di loro le leggende nei vicoli si sprecano. Una volta nei pressi della stazione dei ragazzi fuori al bar Mexico mi raccontarono la loro versione: «Quelli quando li arruolano gli mettono le placche d’acciaio in testa» così possono viaggiare senza casco. C’è una sorta di intimità tra falchi e piccoli criminali. Un intimità che prescinde dai ruoli. Si chiamano per soprannomi anche i falchi, come i camorristi, ne hanno di divertenti come per esempio il celebre Hulk, falco degli anni ’80 o il famoso Pino Daniele, falco sosia del cantante, si rincorrono con i microcriminali nell’annosa dialettica guardia e ladri da sempre. I falchi saltano le mediazioni. Un ragazzino sospetto è allontanato a scapaccioni e pedate. Ai falchi si deve l’unico argine alla diffusione capillare della microcriminalità. Ed emerge dai documenti della Questura che oltre il 90 per cento della refurtiva recuperata viene raccolta dai falchi pochi minuti dopo il furto o la rapina. Ai falchi, ai loro presidi perenni si deve ogni successo contro il microcrimine. Nel breve termine sicuramente i vantaggi di una pratica del genere sono esponenziali poiché superano le mediazioni burocratiche, praticano strade ibride costellate di informatori, atteggiamenti paternalistici, prassi che potrebbero sottrarre i tempi di vantaggio per le attività criminali ma che sul lungo termine perpetuano all’infinito uno stato d’emergenza che continuamente abbisogna di ricorrere ad argini momentanei e mai a soluzioni. Sul lungo termine non si ha in queste zone una reale mutazione delle dinamiche, anzi spesso tra falchi e microcriminali sembra svolgersi una battaglia tra due club metropolitani che devono spartirsi il territorio con ugual metodo. Presidiare Napoli è divenuta una prassi da squadre militari, da bande istituzionali, è possibile che questo sia l’unico reale freno al crimine di strada, ma si dovrà avere la necessaria consapevolezza che ciò innescherà risposte che alcune parti della città daranno rivoltandosi come parte di una scacchiera dove ognuno esiste solo in contrasto all’altro." un saluto a tutti |
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