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Domani devo andare a comprarmi la moto nuova, forse era meglio che non leggessi il post, late già in me un forte senso di rischio e non ho bisogno di alimentarlo, mio padre è morto a trent'anni in un incidente stradale(io ero piccolo)mentre mia madre si è salvata per un pelo, sono cresciuto con il culto del pericolo sulle strade, solo quando salgo in moto mi sembra di dimenticare tutto.
Dani |
M sembra di aver letto questo Th mesi e mesi fa....E' stato ripescato o reinserito...?
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ripescato, vedi fine pagina precedente....
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...ero in attesa da un anno di avere notizie da DaveR.
Il suo racconto mi aveva colpito. Speravo ci fossero delle novita'...positive, ma ancora nulla.... |
Maggio 2001 percorrevo a bordo di un rt 850 il Corso Umberto,mi trovavo in accelerazione,quando,un'autovettura parcheggiata davanti ad un negozio di tabacchi esegue una inversione ad U sbarrandomi completamente il passaggio e rendendo inevitabile l'impatto.In seguito all'urto la moto si è infilata(nel vero senso della parola) dentro la Seat Ibiza rimanendo addirittura incastrata nel piantone della fiancata dx ed io sono letteralmente volato superando il tetto della macchina e cascando oltre l'incrocio.I presenti che hanno assistito all'incidente,in seguito mi hanno detto che il mio volo e il botto è stato impressionante e credevano che fossi morto.Eppure oggi sono qui a parlarne.
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...merito della RT ovviamente, una delle moto piu' sicure sul mercato...:):)
A parte gli scherzi, son cointento che non ti sia andata peggio...del resto credo che ognuno di noi sia un po' un miracolato, vista la quantita' di imbecilli al volante...:mad: |
Sorpassi....
Mi rendo conto di come ci si sente, alla mia età e con i tanti km sulle spalle mi sono preso con diversi incidenti.
Credo che nei sorpassi bisogna fare attenzione a una cosa: non si può fare un sorpasso mirandolo da distante, proprio perchè c'è il rischio di un inizio manovra di chi precede. Bisogna arrivare vicino, studiare la situazione ed eventualmente iniziare il sorpasso. Certo che se esce qualcuno lateralmente non c'è nulla da fare, però oggi purtroppo il 95% dell'attenzione va data a quello che possono fare altri utenti in relazione alla posto dove ci troviamo. E' così, mia figlia sta prendendo la patente e tutti i girno insito su questa cosa, non basta la nostra attenzione, per abbattere la soglia di rischio dobbiamo studiare i possibili comportamenti degli altri. |
....io ho smesso di sorpassare da tempo...
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la mia ragazza dopo aver visto un brutto incidente non ha più toccato la moto (era motociclista)
dopo oltre un anno di tentativi per farla risalire in sella, abbiamo optato per vendere la moto ora riesco a fatica a farla salire con me come zainetto :-( morale...se non ti senti sicuro e a tuo agio con la moto meglio decidere responsbilmente di abbandonare (magari temporaneamente) le due ruote. Guidare con la paura e l'ansia secondo me fa più male che bene...epoi non ci si diverte più. |
Quando capito'a me un grave incidente che mi tenne ingessato per 6 mesi, appena ebbi i soldi dell'assicurazione mi comnprai un tenere' nuovo fiammante. Ma avevo 20 anni. Qualche ano fa invece fui testimone di un incidente e vendetti la mia moto. Mi ci volle un anno per farmi tornare in strada. Credo che il comportamento sia soggettivo e dipenda anche dall'eta'.
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Mi riferisco al thread originale, che a suo tempo non avevo letto, approfittando del suo tristissimo ripescaggio ad opera di Leops.
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In buona parte, condivido l'opinione di Aldo; riporto la parte essenziale del suo post, che considero una vera lezione di comportamento su due ruote. Quote:
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Questo week end è un anno esatto da quell'incidente, me lo ricordo con precisone perchè è accaduto il giorno del compleanno della mia ragazza.
Purtroppo non ho più avuto nessuna notizia di quel ragazzo, la polizia non mi ha mai ricontattato e non so se questo può essere o no un buon segno. Per quanto riguarda me non ho mai smesso di andare in moto, ma il ricordo di quel pomeriggio mi accompagna sempre facendomi desistere ogni qualvolta mi viene in mente di compiere una manovra potenzialmente azzardata, o meglio anche semplicemente non propriamente sicura (anche se ho imparato che di sicuro c'è ben poco). E' passato un anno, 16.000 bellissimi km in sella alla mukka che spero aumenteranno nel prossimo, ma quel pomeriggio non mi ha lasciato indifferente, il mio comportamento è davvero cambiato, ora ho proprio un altro approccio mentale alla moto. Apprezzo moltissimo l'impegno di Wotan per la sicurezza, e non mi stancherò mai di ricordare quest' episodio per cercare di inculcare anche nella testa dei più scaramantici che alcune tragedie si possono evitare. Per quanto riguarda me, dopo quel pomeriggio, ho rivisto completamente il mio abbigliamento motociclistico e mi sono fatto un bellissimo e utilissimo corso di guida sicura di 4 giorni (GSSS) con amici elichisti e non. Questo week end è previsto bel tempo, e stasera parto per il mare in sella alla mia motina, da solo (ma con stivali alti, panatloni tecnici con protezioni, giacca idem e spidi back warrior sulla schiena) e soprattutto con tanta voglia di liberare la mente godendomi le bellissime curve dell'Aurelia, lasciando però sempre un posticino per quel brutto ricordo, l'unico vero limitatore montato sulla mia moto. |
Ciao DaveR,
piacere risentirti. Goditi il w.e. |
Accidenti Dave come scrivi bene, mi dispiace per la tua brutta esperienza.
Tutto passa, comunque riguardo il primo soccorso, non bisogna portare all'eccesso gli scrupoli, cioè non si prende in braccio il malcapitato, ma neanche lo si lascia schiacciare dalla sua moto... Buon W.E. |
Qualcuno pensa che col tempo, noi professionisti (io sono infermiere) ci "abituiamo " alla sofferenza, questo non è assolutamente vero, almeno per me, io faccio il soccorritore dal 1988, dal 1992 al 1994 ho svolto il servizio di elisoccorso della regione Liguria presso l'elinucleo dei vigili del fuoco di Genova e poi soccorritore 118.
Di interventi catastrofici ne ho visti a centinaia, a volte da non sapere da dove cominciare. Vi posso assicurare che non siamo diversi da voi per quanto riguarda il coinvolgimento emotivo, solo che riusciamo a controllarlo con diverse tecniche. Una cosa importante è la conoscenza e la pratica, se uno non sa cosa fare e/o come si fa si immobilizza e non riesce più ad operare o rischia di sbagliare, poi ci vuole una buona dose di autocontrollo e questa viene con un pò di esperienza, io ho scoperto che in questi momenti riesco ad estraniare tutto ciò che non è importante per concentrarmi nelle cose importanti, riesco a bloccare i sentimenti che sarebbero solo d'intralcio. Il problema viene dopo quando ormai tutto è tranquillo, quando hai consegnato il paziente ai colleghi dell'ospedale in quel momento, mi sono ritrovato parecchie volte a tremare come una foglia, è come se qualcuno avesse registrato le sensazioni che prima cercavo di evitare per poi farmele "rivivere" dopo. Sensazioni che ti porti a casa e ci pensi per giorni e giorni finché non ti ricapita un'altra situazione e tutto ricomincia da capo. Qualcuno potrebbe dirmi "ma perchè lo fai?" Io lo faccio, o per essere preciso faccevo, per la soddisfazione e l'orgoglio che si prova nel sapere di avere fatto un bel lavoro, sapere che insieme ai miei colleghi abbiamo aiutato una persona a tornare ad abbracciare una moglie, un marito, un genitore o degli amici, non ci sono parole per descriverlo. Ora dopo tanti anni, ho smesso di fare soccorso, non riuscivo più a sopportare, avevo raggiunto il limite, non riuscivo più neanche a sostenere le belle sensazioni, il carico emotivo mi stava consumando. Ho cambiato radicalmente reparto, ora, nel soccorso, mi limito a fare l'istruttore e a svolgere qualche intervento a titolo di volontariato nelle mie poche ore libere. Un consiglio che posso darvi è quello di seguire qualche corso di primo intervento per soccorritori laici, a volte basta imparare pochissime cose, anche facili da eseguire per salvare una vita o per renderla più vivibile dopo. Per quanto riguarda la paura di andare in moto io vi posso assicurare che io ho più paura di non avere paura, la paura mi fà stare più attento e mi impedisce di fare delle belinate |
Genovagerry, sei un grande, ancora ricordo chi, come te, mi soccorse, non li scordero' mai quegli angeli.
Grazie a nome di tutti quanti son passati attraverso queste sesperienze. Tank |
Non so se è già stato detto, non ho letto tutte le pagine, ma cmq credo che questi post sia bene ogni tanto riproporli, sopratutto per chi NON ha avuto esperienze simili..
Voglio dire che leggere una tragedia simile e ripensarci magari quando si è in moto, può senz'altro aiutarmi a salvarmi la vita, o cmq a riflettere che in un incidente tra auto e moto, indipendentemente da chi ha ragione, chi ci rimette è il motociclista... Grazie al Qde si può andare in moto con immagini che non necessariamente abbiamo vissuto in prima persona ( ma da questi racconti è come se lo avessimo fatto) che ci aiutano a portare a casa la pelle... |
vedrai che tra un mesetto inizieranno ogni lunedi' a postare cose del genere..... finche' PaoloB non si incazza e taglia tutto!:lol::lol:
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c'è sempre un limite a tutto :lol::lol:
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forza e coraggio per l'esperienza che hai vissuto, l'importante è fare sempre tutto con estrema prudenza e coscienza, poi solo il divino o chi per lui deciderà il momento......
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