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:D :D :rolleyes: :lol: :lol: auguri! |
Se riuscite a recuperarlo leggete un vecchio libro del '70: "Il prezzo della Luna".
I tre autori sono dei giornalisti USA e raccontano un' altra Luna. Quella dei senatori degli Stati Uniti negli anni '60 e dei personaggi che gli ruotavano attorno più o meno poco raccomandabili (sia i primi, che i secondi), del presidente Kennedy e di questa grande torta che era la parte economica del progetto Apollo da spartire tra tutti. Nelle pagine del libro si scopre il perchè sia nato il centro di controllo di Huston, quando già c' era Cape Canaveral in Florida, le negligenze dietro alle morti degli astronauti Grissom, White e Chaffee e tante altre piccole e grandi cose. Un libro sicuramente "diverso", ma che fa tornare con i piedi per terra: dietro alla facciata scientifica della corsa alla Luna, c' erano (inevitabilmente?) degli interessi economici e personali enormi |
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DogW |
Bè, se ricordi il film Apollo 13 c'era la Grumman, produttrice del motore del LEM e fabbrica di aerei e parti militari, che si era dissociata subito dall'uso "alternativo" del dispositivo di accensione, per poi felicitarsi del proprio prodotto quando questo dimostrò di funzionare in una maniera non testata.
L'economia muove tutto, un po' come il pelo di ....! Condor: complimenti per il tuo post, mi è piaciuto molto. Condivisibile o meno hai usato toni, modi e argomenti che... ce ne fossero di più nel forum...!!! |
Che poi, a quanto leggo, è stato Vladimir Ilyushin a tornare, primo uomo al mondo, vivo dallo spazio...
http://www.lostcosmonauts.com/ilyushinit.htm |
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e ricambio. il motivo del tono dei miei post è la necessità di comunicare. Il bello è li. Felici e serene feste! :wave: |
Auguri di buon Natale, soprattutto auguro di non essere dimenticati come quei poveracci di astronauti sparati nello spazio all'insaputa di tutti!
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A dire il vero non doveva essere Gagarin il primo uomo, il comonauta a cui era stata affidata lamissione mori pochi giorni prima nel rogo di una specie di stanza di addestramento.
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Qui si è parlato di propaganda. Bene, la propaganda funziona nelle due direzioni. La storia degli astronauti sovietici morti non è proprio nuovissima. Risale ad ancora prima del volo di Gagarin, a quella stessa epoca di guerra fredda e propaganda di stato. In quell'epoca i sovietici vennero variamente incolpati di aver ucciso astronauti lanciandoli in capsule che, a guerra fredda finita e documenti tecnici disponibili, si è scoperto essere troppo piccole per trasportare un carico umano. Le intercettazioni di Torre Bert sono figlie di quella stessa epoca (e sono state variamente messe in dubbio da parecchi tecnici. Tra l'altro, tutto quello che hanno captato prima del volo di Gagarin non sono voci, ma un battito cardiaco e un respiro che hanno affermato provenire da una capsula spaziale, quando le capsule Vostok conosciute non avevano trasmettitori automatici per questi dati). Certo, ai sovietici non piaceva pubblicizzare i fallimenti e, soprattutto, per loro era più facile nasconderli (anche se non ebbero grossi problemi ad ammetterne diversi) ma, in quella stessa epoca di guerra fredda e propaganda, trovandosi spiazzati dai successi dei sovietici nelle prime fasi della corsa spaziale, era certamente comodo per gli avversari affermare che la via sovietica allo spazio era lastricata di corpi umani, e accusarli di aver ottenuto per primi certi risultati "perchè loro non danno la stessa importanza che diamo noi alla vita umana". Come si poteva smentirli? Quello che sappiamo per certo, anche dai documenti oggi accessibili, è che i Sovietici, più degli americani, si specializzarono in missioni non pilotate. Prima di mettere un uomo su un razzo, spedirono in voli suborbitali di tutto. Mandarono manichini in orbita intorno alla Luna per misurare i livelli di radiazione. L'intero primo volo spaziale della Buran fu compiuto senza equipaggio, con la navicella telecomandata da terra. Se ne potrebbe dedurre che avessero una certa considerazione per la vita umana e volessero essere sicuri prima di rischiare gli astronauti ma, per qualche ragione, sembra che, quando si trattava di mandare uomini nello spazio, i sovietici diventassero degli incapaci, ed ecco che spuntano decine di astronauti dai nomi fantasiosi morti per cause tecniche. DogW |
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Non serve a niente nascondersi la verità. Sono stati persi, segretamente, essere umani nella gara spaziale. Non c'è nulla di male, tutto ciò è endemico dell'esplorazione... se non che questi atti eroici sono stati oscurati, cancellati. Questo dispiace. Così come dare il primato al primo uomo che ha avuto la fortuna di tornare vivo. Inoltre è come dici tu: Gagarin era un pilota di riserva. |
La scoperta di nuove frontiere è sempre stata nelle corde dell'uomo, per motivi non solo ideali ma anche economici, scientifici, politici.
Il prezzo da pagare è sempre stato quello di tante vittime umane, il risultato sempre un grande progresso dell'umanità. Basta pensare ai tanti morti dell'epopea del Polo, da Scott ad Amundsen e ai morti del dirigibile Italia. Allora i governi erano forse meno prudenti, ad esempio nel 1928 il governo fascista fece di tutto per minimizzare quella che visse come un onta dell'immagine italiana nel mondo (il che oltretutto non fu neppure). Probabilmente per questo i governi americano e sovietico (più abituati a giocare di tattica nella partita a scacchi della guerra fredda postbellica) hanno nascosto molte delle loro carte. |
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(per i NCUC cerchiobottismo deriva da: dare un colpo alla botte e uno al cerchio, della serie non prendere una posizione ma disquisire ambiguamente sul due posizioni opposte, senza esporsi apertamente) |
Condor, mi pare un po troppo "berlusconiana" l'affermazione secondo la quale ai tempi di Gagarin il 90% dei russi moriva di fame ..............
Forse non c'era il ben di Dio che c'era nel mondo occidentale , ma da li a morire di fame .......:( :( :( |
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E non mi dare del "qualcuno" perchè quel tale non sono sicuramente io! Chiacchiere di questo tipo, come le chiami tu, calamitano in modo inesorabile opinione, critiche e magari polemiche....anche se non ricercate intenzionalmente dagli autori delle suddette prelibatezze culturali. Non è nè un fatto politico, nè culturale, nè sociale....solo un'opinione. E non mi sembra nemmeno che tu accetti il civile confronto che vai predicando. Non ti scaldare troppo, stai prendendo un granchio, almeno nei miei confronti.;) ;) ;) |
io penso che JOHN HOLMES non abbia l'uccello più lungo del mondo... e di sicuro ci sono altri che lo superano e non sono diventati famosi come lui.
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Adesso ce lo dimostri :lol: :lol: :lol: |
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DogW |
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