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Ehhh! Blade. Vedo che è difficile da capire. Eppure è chiaro.
Non è un problema di pioggia. E' un problema di troppa pioggia (con ristagni). Che magari su un altro circuito poteva andare (e poi e poi). Lì no. Per la cronaca ci ho girato il 3/5. Turni in mezzo alla 200 miglia. Al 4° ha iniziato a piovere (normale) in alcuni tratti. Cartello Wet Race e dentro tutti (chi voleva). E' un circuito che raggiunge prima le condizioni limite. Come altri. Che di solito sono i più interessanti/affascinanti. Se accade giusto intervenire preventivamente. Il prezzo da pagare. Per me. |
chaz e non solo lui , mettevano in risalto i muretti troppo vicini, con vie di fuga brevi, che con il bagnato possono diventare troppo insidiose per un pilota che sta scivolando.
il problema è quindi strutturale e non può essere superato. la mia domanda è: ha senso omologare un circuito per le sbk ma non per la moto gp, visto che le loro prestazioni sono veramente vicine? |
Concedetemi un po' di dietrologia non fine a se stessa. A parti invertite la pista sarebbe andata bene? Intendo con bautista in netto vantaggio di competitività rispetto a rea e magari in svantaggio di punti con l'ultima occasione per recuperare?
Con i se e con i ma non si fa niente, possiamo concordare che senza bautista e la sua presa di posizione si sarebbe corso? Quindi ok dare voce ai piloti ma ditemi a quali condizioni. Perché l'organizzazione deve prendersi la sua fetta di responsabilità e potere di dettare regole che valgono dal fenomeno al brocco |
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Allora Pac se descaliamo non la omologhi nemmeno per il Civ perché non è che le SBK dell’Italiano vanno tanto più piano...il che vorrebbe dire la chiusura di uno dei circuiti più tecnici ad oggi ancora esistenti a discapito dei pistoni Arabi e Asiatici nel nulla [emoji17] |
Obiezione condivisibile quella di Pacpeter. Come dice Nico, pare esistano piloti, anzi vite, di seria A e di serie B.
Magari ha senso omologare solo per le Moto 3 che hanno prestazioni enormemente inferiore, ma già in una gara del National Trophy si viaggia con prestazioni non lontane da quelle del mondiale SBK. Credo , ed è triste dirlo, la differenza sia fatta più dalla 'mediaticità'' dell'evento che da vere giustificazioni tecniche. Un morto in Motogp o in Sbk ha molto più peso di un morto in una gara nazionale non coperta dalla televisione. Del resto, di quel 1 maggio 1994 il 90 per cento della gente ricorda la morte di Senna, non quella di Ratzenberger. Ed è cambiata la F1 perchè era morto Ayrton, non certo per Roland. |
comunque mi sembra di capire che, nonostante l'omologazione farlocca, siamo tutti d'accordo che con le Motogp, Sbk, o comunque con moto con più di 200cv a Imola, purtroppo, non si dovrebbe più correre. Ovviamente con gli standard di sicurezza attuali.
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Purtroppo sembra di rivedere il film già visto per Monza, che ha perso prima la Motogp, poi la Sbk ed ora le moto sono bandite praticamente del tutto. Monza sopravvive grazie alla F1 altrimenti vista l'aria che tira sarebbe già chiusa e smantellata, alla facia del patrimonio storico e della eggenda che il mondo ci invidia. Forse l'errore sta proprio nel pensare che grazie alla storia ed al prestigio certe lacune sul piano della sicurezza possano essee sorvolate in eterno. Io non so se le modifiche necessarie siano tecnicamente fattibili, forse per i muri si può fare qualcosa ma di certo non si possono modificare le caratteristiche geografiche. Per Monza esisteva un progetto che avrebbe permesso di bypassare il Curvone recuperando un vecchio tratto in disuso ma si sarebbero dovuti abbattere degli alberi, quindi ostracismo totale e perdita per sempre della Superbike. Imola ha anche problemi di 'vicinato' con gli abitanti della zona e questo certo non aiuta.
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Molto interessante l'intervista a Jarno Zaffelli che si è occupato anche dei lavori di ammodernamento a Imola. òa pista non è oggettivamente troppo pericolosa ed altri lavori sono in programma. Il problema del ristagno d'acqua è inevitabile e legato alla conformazione del tracciato. M sento di condividere il discorso della pericolosità percepita che può essere diversa da quella oggettiva.
https://www.youtube.com/watch?v=e37C...fT4mCYpllgWB4E |
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Il fatto che la F1 possa gareggiare in circuiti cittadini è sicuramente una anomalia non da poco....tuttavia non paragonerei assolutamente il grado di protezione di un abitacolo F1 con quello di un pilota di moto.....insomma, per dirla tutta, preferirei sbattere a Montecarlo dentro ad una F1 che scivolare a Imola in moto.
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L'omologazione è dovuta? Si deve correre ancora? |
Lo dice anche Zaffelli nel video, la pista in se non è eccessivamente periclosa ma il problema del ristagno d'acqua rimarrà sempre in alcuni punti come del resto succede in altri circuiti, e fa anche gli esempi. Non si può certo spianare la collina. pur con tutte le omologazioni del mondo.
Il rettilineo è fatto giusto, il problema è nei punti di variazione altimetrica. In tutti i circuiti coi aliscendi è così. La conformazione dell'asfalto a schiena d'asino è in senso trasversale, l'asse ongitudinale per forza di cose deve seguire le ondulazioni del terreno e negli avvallamenti l'acqua resta. Zaffelli secondo me dice una cosa molto giusta, i circuiti moderni con le vie di fuga in asfalto hanno abituato i piloti a forzare di più, perchè sanno che l'errore non porta quasi mai conseguenze. Così quando ci si ritrova su impianti vecchio stile con le vie di fuga in terra e quindi più corte, cambia la percezione del pericolo. |
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