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Zel 18-06-2008 18:05

Quote:

Originariamente inviata da Wotan (Messaggio 2930334)
Secondo me, le campagne Think! non sono particolarmente truculente, e hanno il pregio di farti capire chiaramente che cosa succede in certe circostanze. Sapere è prevenire.

sono eccellenti e utilissime. (forse in "take longer to look for bikes" due paroline andavano dette non solo a beneficio degli automobilisti, perché anche molti motociclisti parlano a vanvera di precedenze violate quando procedono a velocità tali che l'omino in macchina può evitare di non vederli solo a patto di trasformare lo slogan in "at a junction, look, look, then look again, and again, and again, please wait a moment, keep staying and looking till you grow older, and older, and older, then naturally die". in altre parole, a certi incroci un veicolo che arriva a ducento nun lo puoi vedere in tempo per non materializzarti sulla sua traiettoria abbasta vicino perché tu non possa tornare indietro o lui fermarsi. e non sarebbe male che anche noi bikers quando cianciamo di precedenze ci pensassimo un attimo.)

l'unica cosa è che si rivolgono a gente che è supposta "volere il proprio bene, costi quel che costi". e riguardano circostanze ben possibili ma relativamene anomale. una campagna "non tagliare deliberatamente le curve" o in generale "non prenderti tutta una carreggiata a doppio senso" non è pensabile come target, perché lì non ci devi andare a prescindere, non è la cacca di vacca o il tipo che svolta senza freccia.
il guaio con molti fenomeni non è una improvvisa chiazza di gasolio o un monovolume fermo di traverso poco dopo il centrocurva; è che in una curva, per quanto perfettamente pavimentata, la voglia di "fare i di più" mista all'idea che il restante 50% di carreggiata sia una riserva sempre disponibile se uno è un vero figo "che mica ci va a passeggio in moto", è una convinzione psicologica interiore e anteriore, nel senso di precedente al singolo fatto.

una campagna come perfect day può far riflettere su frequentissimi "imprevisti" e sul prezzo della distrazione, ma non su una faciloneria dovuta a un mix fra tracotanza, ambizione e presunzione. qualunque campagna di questo tipo mancherà per definizione un idiota incivile, sbruffone e spesso poco capace.

io penso che farebbero molto di più per certi aspetti, campagne in cui il loris o il vale di turno ti dicessero bello tondo "bel taglio ragazzo, si vede lontano un miglio che sei un fermo che non è buono a andare ma vuol fare il figo. rallenta un po' e dedicati ad imparare passo passo come mettere le ruote dove devono andare, così non ammazzi né te né altri e magari alla fine diventi bravo". una roba così. soltanto che non si può fare, perché la vox populi vuole che un fermo è un buon cittadino circolante, sicché dire a un pericolo pubblico che è un incapace e un fermo significa nella contorta mente perbenista istigarlo a un più grave delitto :cool::mad: peccato che è l'unico sistema con cui "toccare" la mente di uno fatto così.

r850gs 18-06-2008 18:41

Quote:

Originariamente inviata da Wotan (Messaggio 2930386)
Di tutta la descrizione della dinamica, la cosa che mi ha davvero colpito è questa.
I guardrail sono pressoché lisci, mentre i paletti di sostegno, assai pericolosi in caso di scivolata o di caduta, dovrebbero essere del tutto innocui nel caso di una strusciata, dato sono piuttosto arretrati rispetto alla superficie di contatto, a occhio e croce di un buon mezzo metro.
Com'è possibile allora che l'incidente sia iniziato con una gamba che urta il guardrail e vi rimane agganciata?
Per me è un fatto impossibile (a meno che il guardrail avesse una parte rotta sporgente e tagliente); ritengo che il motociclista sia prima caduto a terra, da solo o dopo l'urto con un'auto, e solo dopo la caduta abbia urtato il guardrail.
Oppure devo rivedere le mie convinzioni riguardo ai guardrail?

L'avevo notato anch'io, pensavo si potesse trattare di qualche giuntura fra due parti mal fatta o rotta a causa di un precedente incidente; a 200 basta poco se ci strusci con la gamba. Potrebbe comunque trattarsi di esagerazione del giornalista ...

blacktwin 18-06-2008 19:47

Belle riflessioni Zel, che in parte condivido.
Devo rileggerle altre volte, perchè alcuni passaggi non mi sono "immediati" (oggi sono stanco, ho letto e scritto per ore in inglese...), ma il senso generale l'ho compreso.
Ma io parto dal presupposto (sicuramente sbagliato), che una persona dotata di cervello "pensante", quindi intelligente, non abbia bisogno di essere "avvertita", "educata", "sensibilizzata" e via discorrendo. Sa capire ciò che la circonda, i suoi limiti e le sue conoscenze, e si regola di conseguenza. Poi, la fatalità esiste, certo. Però anche rifletto: in 30 anni di moto, e oltre 500.000 Km, possibile che a me non siano mai successe "fatalità"???
Sono un Prediletto degli Dei???
Ho fatto solo 3 scivolate su strada, nella mia carriera: una a 17 anni col 125, strada secondaria di campagna, volato dentro il fossato che correva a fianco della curva (io e la moto, un disastro, ed erano le 2 di notte, tornavo dalla fidanzatina, me l'aveva appena data, finalmente), una a 22 in montagna con la Yamaha RD 350 LC, stradina persa su per i monti, scoiattolo in traiettoria in curva "cieca", non ho avuto cuore di "passarci sopra", ho allargato quel tanto che non ho più avuta il margine di "finire la curva", e via dentro il bosco, e una a 27, in montagna d'inverno sulla neve, con il K 75... poi, mai più nessuna scivolata/incidente, nemmeno in auto (e con la M5 di mio padre, anni fa, andavo in Futa, e mi divertivo come in moto...).
Vero, ho investito soldi, e appena ho potuto (ancora ai tempi della RD) sono andato a girare in pista (Imola, Mugello... all'epoca giravo in pista da solo, o al massimo con altri 2 o 3 "pirla" come me, 30.000 lire e giravi tutto il giorno...), e mi sono pagato un corso di guida veloce a Misano con le Sierra Cosworth (risparmiando sulle pizze e le uscite al sabato sera con le ragazze), tenuto da Sthor e Truffo, quando mio padre, pilota della Scuderia del Portello per le Corse su strada prima, e i Rallye poi, non aveva più nulla da insegnarmi.
Non rinnego che quando "sento" e verifico che la cosa è possibile, il gas lo dò, con piacere e divertimento.
Ma non sono incosciente, ho rispetto per la mia vita e quella degli altri.
Ho sempre guidato con il cervello inserito, anche quando - per gradi - ho aumentato la mia velocità, o scelto deliberatamente di "camminare" un po' svelto. Non mi reputo un chissàchi, non credo assolutamente di essere un "fenomeno", credo però di aver sempre saputo valutare bene quando c'erano le circostanze adatte per "lasciare un po' la briglia". E il fatto che sia sempre tornato a casa senza un graffio, credo significhi che le mie valutazioni sono sempre state corrette. Non puoi pensare che mi sia sempre "andata bene".
Gli "imprevisti" li ho trovati pure io, in moto e in auto, e se mi sono "tirato fuori" forse dipende dal fatto che mi tengo sempre ampio margine (che non significa andare a 50 all'ora), e che conosco bene il mezzo che uso, le sue potenzialità, il suo "carattere", i suoi limiti, assoluti e relativi.
La prima cosa che ti insegnano (almeno, all'epoca, oggi non so...) in un corso di guida, è andare piano, e "ascoltare" la macchina (auto o moto), il suo "bilanciamento", il suo "carattere". E pian piano "destabilizzarla", a velocità sempre crescenti, e le tecniche di guida corrette per "recuperare" la situazione imprevista.
Quello che dici tu sui "messaggi dei piloti" è giusto, ma una dichiarazione verbale, uno spot, un manifesto, non serve a nulla.
Ricordo che sono arrivato al corso di guida in auto forse un po' con l'aria di "sufficienza" (solo perchè le "basi" le conoscevo già, me le aveva insegnate mio padre), e Sthor mi disse, dovo aver fatto 3 giri al mio fianco: "bravino, si vede che hai una certa dimestichezza, ma ora entra ai box che guido io, ti correggo gli errori che fai, e ti faccio vedere cosa significa "Pilotare", tu la macchina la guidi solamente, e quando Lei lo deciderà, avrà sempre il sopravvento su di te"
Fece 2 giri "full gas" a Misano, intraversando la macchina ad oltre 200 all'ora sul Curvone (differenziale autobloccante tarato al 50%, sennò mica ne uscivamo interi: è essenziale sapere cosa puo' fare la macchina, qual'è il suo equipaggiamento e le sue possibilità, senno' a fare un curvone "full gas" non sei un figo, ti uccidi solamente...), e alla staccata del Tramonto piantò i freni in un punto che io mi dissi "pollo, impossibile che tu riesca ad inserirla..." e mi sono attaccato al sedile... invece la curva l'ha fatta, in un modo che nemmeno mi sarei mai sognato di fare, e che la macchina fosse in grado di fare. In quel momento ho anche capito che non sapevo assolutamente "guidare veloce", ero un vero cretino ignorante, e che era meglio facessi meno il "pilota" quando guidavo... oppure che mi dessi da fare per imparare almeno un po'...
Ora io penso: nessuno ha fatto a me una "campagna di sensibilizzazione sui pericoli", ci sono arrivato da solo.
Nessuno mi ha "obbligato" a fare un corso di guida: ho capito di doverlo fare quando ho scoperto che "andare forte" mi piaceva, e quello che sapevo non mi bastava a garantire la mia sicurezza, e quella degli altri.
E io ho sempre dato del "Lei" ad una moto, all'inizio della mia "carriera" e per molti anni successivi, almeno fino a che non avevo fatto 10.000 Km, su tutte le strade, e in qualsiasi condizione meteo (a volte aspettavo la pioggia, per uscire apposta...). Oggi il "tempo di studio" è molto minore, perchè l'esperienza, e soprattutto il mio lavoro, mi ha affinato gli "utensili" per capirla in tempo più breve, ma il gas lo dò "davvero" solo quando la "sintonia" è profonda... e ci sono delle giornate che in 2 curve capisco che "non sono in vena", e chiudo subito manetta, e inserisco il "variatore"...

Ecco perchè quando vedo certi comportamenti, o leggo certe cose, non penso "bisognerebbe fare una campagna sulla sicurezza e il comportamento da tenere alla guida", ma penso: "... per fortuna ti sei ammazzato senza fare vittime innocenti".
Secondo me le campagne di sensibilizzazione sono tempo perso, perchè le "raccogliamo" solo noi con il sale in zucca, e già ci arriviamo da soli.
Farle significa accettare il fatto che abbiamo a che fare con stupidi e irresponsabili; ma la intelligenza non la insegni, forse il senso di responsabilità verso sè stessi e gli Altri, ma quello devi farlo prima, molto prima, quando è ancora un bambino, non quando ha già la patente, e ha "raddrizzato" già le curve... quello non lo recuperi più, perchè, come dici tu, dentro di sè è convinto di essere l'invincibile figo, il più veloce del quartiere, gli altri sono checche impediti...

Wotan, mistero spiegato:
su quel guard rail sono applicate, ad intervallo di tot metri, delle "squadrette" di acciaio, sulle quali sono attaccati i catarifrangenti, che sporgono rispetto al "piano ondulato" del guard-rail... e sono più o meno ad altezza del ginocchio di un motociclista...

meco 18-06-2008 23:12

Quote:

Originariamente inviata da blacktwin (Messaggio 2930724)
.........
ma la intelligenza non la insegni, forse il senso di responsabilità verso sè stessi e gli Altri, ma quello devi farlo prima, molto prima, quando è ancora un bambino, non quando ha già la patente, e ha "raddrizzato" già le curve... quello non le recuperi più, perchè, come dici tu, dentro di sè è convinto di essere l'invincibile figo, il più veloce del quartiere, gli altri sono checche impediti...

:!: perfetto !!!!
Non dico altro perchè non voglio rovinare questo pezzo.
Lo copio e me lo tengo via.
Grazie

Paro 19-06-2008 00:42

Io ho solo 32 anni, vado in moto solo da 16 ma il mio pensiero sulle campagne di sensibilizzazione è perfettamente sovrapponibile a quello di Blacktwin: vengono capite solo da chi è già "avanti", gli altri se ne fregano e continuano a dare gas... speriamo non mi centrino mai mentre me vado per i fatti miei...

pm1964 19-06-2008 01:40

Il mestiere del giornalista è quello di raccontare i fatti. Il suo unico metro di giudizio deve essere quello, non le conseguenze che dal racconto dei fatti potrebbero generarsi.
E' vero quello che ha scritto? Allora va bene. Non è vero? Cacciatelo. Dà fastidio quello che ha scritto? Non è importante, un giornalista non sta lì per dare questo tipo di giudizi. Sta lì, per informare al meglio delle sue possibilità, dopo aver verificato, sul campo, le notizie. Ha visto una gamba attaccata al guard-rail? Lo scriva. Questo è il mestiere dell'informazione in un paese libero.

Per quanto riguarda le campagne pubblicitarie (è il mio mestiere) nessuno può dire quale approccio sia più efficace per limitare i danni della guida veloce: i cambiamenti in questo genere di cose sono un meccanismo complesso e di difficile comprensione. Contribuiscono al formarsi dei nuovi comportamenti molti fattori di varia natura. L'unico certo è il tempo: ce ne vuole molto prima di vedere risultati, a prescindere dall'approccio, soft o hard, di una campagna pubblicitaria. Sul breve termine queste campagne servono solo ai pubblicitari che le fanno: ci prendono i premi e ci fanno i fichi.

Saluti e, qualsiasi cazzata abbia fatto, era un motociclista. Come me.

Wotan 19-06-2008 03:50

Quote:

Originariamente inviata da blacktwin (Messaggio 2930724)
Wotan, mistero spiegato:
su quel guard rail sono applicate, ad intervallo di tot metri, delle "squadrette" di acciaio, sulle quali sono attaccati i catarifrangenti, che sporgono rispetto al "piano ondulato" del guard-rail... e sono più o meno ad altezza del ginocchio di un motociclista...

I guardrail che conosco io hanno un profilo ondulato, con una concavità a mezza altezza nella quale sono montati i catarifrangenti, qualcosa di simile a quello della foto in basso.

http://www.artcraftpl.com.au/artcraf...elineator6.jpg

Oltre ad essere difficili da colpire, sono anche piuttosto cedevoli.

blacktwin 19-06-2008 11:41

Wotan, quelli sono i Guard-rail "classici"...

Su quella strada sono totalmente diversi, eccoti una foto, e il "cuneo" che vedi apparire in basso nell'inquadratura è il mio ginocchio, e sono in sella al mio Kappone...

http://digilander.libero.it/blacktwi...34%5B01%5D.jpg

Aggiungo che:
- per piegare il supporto ci vuole una forza non indifferente (non ci sono riuscito solo "spingendo" con la mano...)
- nel punto dove ha "impattato" il centauro (poco dopo l'inizio del curvone: come supponevo, non è riuscito a farlo...), il catadiottro è scheggiato e manca un pezzettino dell'angolo inferiore, ma la "base" è perfettamente integra, solo "un minimo" piegata verso avanti (in direzione di marcia)... se ha "toccato" col ginocchio quel catadiottro a 200 all'ora, capisco bene che gli strappato la gamba...

blacktwin 19-06-2008 18:55

Ah, aggiungo che (visto ora, tornando...):

sul lato sinistro (dove ha "strisciato"), sul guard-rail i catadiottri sono DOPPI (uno sopra l'altro), quindi le "squadrette" di supporto sono due, e l'area di "impatto" è doppia, in senso verticale, ed è quindi poco probabile che sia sfuggito a quel tipo di "contatto"...

Zel 19-06-2008 19:21

blacktwin, sarà stato anche il più deleterio dei fessi, ma quella roba lì in foto è satanica di per se stessa, e credo che anche impatti banali a seguito di sbandate a velocità codice lascino ben poche speranze con una terna di ghigliottine supplementari così... o no?

blacktwin 19-06-2008 22:00

Questo è indubbiamente vero, Zel...

Pensavo che i guard-rail avessero una "omologazione" - e fossero tutti quindi del tipo che ha postato Wotan - ma a quanto pare non è così, ed in effetti, questa "versione" è pericolosa per noi anche in caso di semplice, superficiale, "strisciata"... la gamba non te la strappa, ma di sicuro ti massacra un ginocchio...

r850gs 20-06-2008 12:11

E' una tagliola. E non è neanche il peggio fra quello che si vede nelle nostre strade.

Wotan 20-06-2008 12:40

Incredibile, non ho mai visto una trappola del genere. Vorrei capire se risponde alle normative oppure no.

ilmaglio 20-06-2008 15:23

Ho sentito al volo tecnici del settore. Vi trasferisco cosa mi hanno detto, senza aver potuto fare verifiche:
  • la presenza di catarifrangenti sui guard rail è prevista dal Codice della strada o dal suo Regolamento di attuazione
  • tali catarifrangenti possono sporgere per circa 9 centimetri
  • è da vedere se il supporto del catarifrangente sia a norma
  • escludono comunque che il catarifrangente possa aver causato il troncamento della gamba

Wotan 20-06-2008 16:12

Ma l'hanno vista la foto del "supporto" in questione? Credo di no.

Comunque, la norma attualmente in vigore per l'omologazione e l'installazione dei guardrail dovrebbe essere il Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 21 giugno 2004 n. 2367.
L'art. 2 di tale DM stabilisce quanto segue:
Finalita' dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali

Le barriere di sicurezza stradale e gli altri dispositivi di ritenuta sono posti in opera essenzialmente al fine di realizzare per gli utenti della strada e per gli esterni eventualmente presenti, accettabili condizioni di sicurezza in rapporto alla configurazione della strada, garantendo, entro certi limiti, il contenimento dei veicoli che dovessero tendere alla fuoriuscita dalla carreggiata stradale.
Le barriere di sicurezza stradale e gli altri dispositivi di ritenuta devono quindi essere idonei ad assorbire parte dell'energia di cui e' dotato il veicolo in movimento, limitando contemporaneamente gli effetti d'urto sui passeggeri.
La frase sottolineata non era presente nei decreti precedenti, e questo è già qualcosa.
Tuttavia, per le prove di omologazione dei vari tipi di barriere, il decreto rinvia alle norme EN 1317 parti 1-4.
In particolare, la EN 1317 parte 2 è quella che fissa le regole per l'omologazione delle barriere longitudinali, cioè dei guardrail.
Di tale norma sono uscite due edizioni, la EN 1317-2:2000 e poi la EN1317-2:2007, attualmente in vigore.
Com'è noto, le norme UNI sono a pagamento. Però ho trovato sul sito della Marcegaglia un estratto della EN 1317-2 (non so se 2000 o 2007), dalla lettura della quale spicca la totale assenza delle moto nelle prove di crash (introdotte solo adesso con la EN 1317-8):

In assenza di norme a favore dei motociclisti, l'unica parte che ci potrebbe interessare nel caso in questione è punto 4.2, dove si legge quanto segue:
Comportamento della barriera di sicurezza

La barriera di sicurezza deve contenere e rinviare il veicolo senza che gli elementi longitudinali principali della barriera si rompano completamente.
Nessuna parte importante della barriera di sicurezza deve staccarsi del tutto o presentare un pericolo improprio per il restante traffico, i pedoni o il personale in un'area di lavori in corso.
Nessun elemento della barriera di sicurezza deve penetrare nell'abitacolo del veicolo.
Non sono ammesse deformazioni o intrusioni, che possono causare lesioni gravi, nell'abitacolo in cui si trovano i passeggeri.
[...]
La parte sottolineata sembrerebbe non consentire l'installazioni di catarifrangenti come quello fotografato da Blacktwin, ma è solo una mia supposizione.
Bisognerebbe andare a cercare l'omologazione di quel guardrail e capire se essa comprende tali catarifrangenti, o se essi sono al di fuori del tipo omologato.

Zel 20-06-2008 16:17

insomma, che nun se stacchi ma al massimo te stacchi...


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