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mi permetti dei dubbi sulla tabella che hai esposto? ;)
2 mila euro di valore medio nel 2001 mi suona, come dire, un pò pilotato visto i prezzi che si sentono in giro (ma non ti dico che lavoro faccio :lol: ) |
Quote:
Non è una questione di fonti, come dice anche una mia amica che lavora in Gabetti. In quanto ai valori del grafico, essi sono relativi alla moneta del 2001. Dal 2001 al 2006 c'è stata un'inflazione non trascurabile. Basta fare il calcolo delle % composte e te ne accorgi. Bisogna appunto depurare il tutto dall'inflazione, lo si dimentica sempre... Inoltre, quei valori sono delle medie. E' chiaro che al loro interno ci sono andamenti diversi. Ad esempio, una città può aumentare più di un'altra, etc... Non è dappertutto come a Milano... |
perché non spostate gli aspetti prettamente tecnici su un altro post dedicato
e su questo continuiamo ad aiutarCI a cercar casa?! in questo momento mi curo poco della inflazione qualsiasi essa possa essere, qualsiasi possa essere il calo del mercato, qualsiasi possa essere la non rivalutazione della casa che vorrei acquistare TUTTO...TUTTO PIUTTOSTO CHE BUTTARE NEL CESSO 700 EURO DI AFFITTO OGNI MESE! |
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Non è un tecnicismo quello che qui abbiamo postato. Serve per capire e decidere. Si rispondeva proprio nel merito, dovrebbe essere chiaro... Quei 700 euro non li butti affatto nel cesso. Ti servono per abitare. Considerala come una proprietà a tempo (dopotutto tutte le proprietà sono così in ultima analisi). Se poi la casa ti piace o no è un'altra questione... Se invece che spendere 700 euro acquisti la casa hai come conseguenza: - mancato rendimento del capitale immobilizzato (è un onere finanziario) - maturazione di debiti pluriennali (mutuo) - spese di manutenzione - tasse Sostanzialmente, i primi due aspetti costituiscono un tutt'uno. Fai i tuoi calcoli (ma falli bene) e poi vedi cosa ti conviene. Io ti dico solo che la casa non è quasi mai un investimento redditizio. In questo senso, è meglio l'affitto, come ben sanno gli americani che pure non hanno un mercato gonfiato come il nostro... Ripeto ancora che i vantaggi principali della casa di proprietà non sono il rendimento finanziario, invero scarsino, bensì: - Valore psicologico (nessuno ti manda via) - Rischio economico minore rispetto altri investimenti ;) |
Guanaco non ti sopporto più! Quasi ogni volta che scrivi mi tocca quotarti al 100%!:lol:
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:lol: |
POSSO ANCHE ESSERE DACCORDO CON LA TUA ANALISI TECNICA
MA SAI QUANTO VALE QUELLO CHE TU CHIAMI " - Valore psicologico (nessuno ti manda via) " PER UN RAGAZZO DI 32 ANNI CHE PRIMA O POI DEVE METTER SU FAMIGLIA, CHE HA ALLE SPALLE DEI GENITORI PENSIONATI, CHE NON HA PROPRIETà CONSISTENTI CHE FRUTTINO REDDITO, CHE PER ORA STA BENE MA DEL DOMAN NON V'è CERTEZZA, CHE ALL'IDEA DI AFFIDARE I PROPRI RISPARMI (QUALI? dopo aver pagato 700 euro d0'affitto posso permettermi un paio di giri in moto la domenica...punto) ALLA BORSA O AI PIANI DI ACCUMULO DELLE BANCHE, STA MALE DALLA STRIZZA...E POTREI ANDARE AVANTI CON GLI ESEMPI PER ORE. SAI QUANTO VALE PER UNO DEL GENERE IL "VALORE PSICOLOGICO"? TANTISSIMO...GARANTISCO IO. CHI STA BENE ED HA UNA SOLIDITà ALLE SPALLE, CONCORDO CON TE, PUò IPOTIZZARE DI PRENDERE L'AUTO IN LEASING, LA CASA IN AFFITTO, IL CELLULARE IN COMODATO D'USO etc etc ma chi invece questa certezza non ce l'ha, sai cosa fa? cerca cerca cerca cerca una casa ; ne cerca una che, prima o poi, risulti essere in qualche modo un evidente investimento redditizio. e lo fa: a) perché è più tranquillo (e la mia tranquillità, siccome dipende solo da me, purtroppo, e non può essermi trasmessa da parenti mediamente benestanti, non ha prezzo) b) perché in questa situazione di incertezza punto su ogni briciolo di sicurezza e quindi investo nell'unico settore che sembra volersi almeno mentenere stabile. e' tutto maledettamente relativo e soggettivo a sto mondo! |
Pioneer, sono scelte... Ognuno fa la propria.
L'importante è che le carte siano messe sul tavolo con chiarezza, senza farsi fuorviare da quei furboni degli immobiliaristi. A quel punto si decide. In genere, una persona giovane è più propensa al rischio di una anziana. Questo non riguarda necessariamente l'opzione casa/titoli, ma anche il tipo di titoli che uno compra. Ci sono titoli che crescono poco, ma hanno il vantaggio di essere a basso rischio, come il mattone. Però ci sono anche giovani che non si espongono e anziani che speculano... In quanto al potere d'acquisto, direi che in linea teorica non è questa la discriminante. Potrei dirti che proprio perché non puoi contare al momento su liquidità sostenute non ti conviene acquistare una casa, sobbracandoti fiori di debiti. Lo faresti tra l'altro in un momento di sopravvalutazione degli immobili. Possono salire ancora di più? Certo esiste per contro anche quel rischio. Nessuno ha la sfera di cristallo. Io ragiono per statistiche e tipologie, categorie che però sono abbastanza consolidate, per quanto il mercato e le abitudini cambino. Il valore psicologico? Beh, hai ragione, quello non è monetizzabile e può fare una grande differenza. C'è chi alla casa propria ci tiene da matti e chi se ne frega. Dipende daicaratteri. Su quello non si può discutere. :) |
all'atto pratico ti do ragione
infatti ormai cerco da parecchi anni e tante volte mi sono arenato di fronte al fatto che per acquistare una casa, andrei aspendere almeno 13.000euro di spese varie. Questa cifra (sempre che il prezzo della casa tenga e non si svaluti) dovrebbe essere ammortizzata dalla rivalutazione. Ma In quanto tempo? e secondo quale mopdalità? beh...vallo a sapere! per questo infatti...mi sto orientando verso l'acquisto, su carta ,di una casa nuova. prenderla ancora prima della sua relaizazione (ok per i rischi..ma li devo correre) vuol dire garantirsi un minimo di rivalutazione al momento del completamento (è quello che succede e che sento spessissimo) se poi al fatto che la casa è rivalutata con la costruzione, ci metti anche che è in una posizione valida, allora le ipotesi di rivalkutazione si fanno ancora più ampie. è questo quello che intendo quando dico che occorre muoversi con cautela. non acquisterò certo un cesso degli anni 60/70, in palazzi che hanno dato tutto quello che potevano dare etc deve essere per forza un investimento performante alla rivalutazione dovrebbe aggiungersi la traqnuillità spero |
Spero anch'io per te.
Valuta comunque bene l'impresa che vende su carta. Deve essere affidabile, anzi superaffidabile. Ricorda che al minor prezzo d'acquisto corrisponde in questi casi un costo pagato in termini di rischio, proprio ciò che vorresti evitare rifugiandoti nel mattone. I soldi che tu hai dato loro in anticipo, li hai dati e basta... Non voglio fare il gufo, ma se qualcosa va storto loro sono abituati a pararsi con gli avvocati... Ammesso che non falliscono, ora che ti ridanno i soldi fai in tempo a diventare nonno. |
sgrat...
;) grazie |
guanaco scusa se mi permetto..ma hai scritto una stupidaggine grossolana secondo me.
è vero che tutte le proprietà sono a tempo (sgrat sgrat) ma.. se spendo 10 mila euro l'anno per un affitto dopo dieci anni ne ho spesi 100 mila (min chia sono un genio :cool: ) se spendo 10 mila euro di mutuo l'anno dopo dieci anni ne ho speso 100 mila (mi sto facendo pauraaaaaa :rolleyes: ) posto che la casa in entrambi i casi me la devo mantenere..dove sta la differenza? uhm vediamo.. :read2: ho studiato eh?!?!?! :read2: se ho comperato una casa in un posto normalmente commerciabile e se dopo 10 anni decido di rivenderela recupero i soldi versati sai com'è.. ;) |
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è uscita l'anno scorso una legge del berlusca che prevede la fideiussione obbligatoria sugli acconti versati dai clienti pena la completa nullità del contratto stesso ;) maledetto berlusssssssssssss :gib: :gib: :gib: :lol: |
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2 obiezioni: 1) difficilmente per la stessa casa paghi uguale mutuo e affitto. Infatti l'affitto e' tipicamente tra il 5% e l'8% del valore corrente di mercato della casa, che come ben puoi immaginare e' -ad oggi- pari pari l'interesse, ma non il capitale. La differenza tra affitto e rata mutuo ti resta in tasca, nel caso dell'affitto, e puoi investirla come credi. 2) poiche' ci occorre un tetto sulla testa, nasciamo tutti corti di una casa. Quindi la finalita' dell'acquisto della prima casa non e' di investimento, ma di copertura. Dalla seconda in poi puo' essere un investimento. E Guanaco si riferiva agli investimenti. Poi ci sono le case comprate col cuore e non con la testa, ma la felicita' non ha prezzo.... |
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Per dirla sinteticamente, tu non tieni conto di quello che si chiama "costo del denaro". Tantomeno, tieni conto dell'inflazione. Queste sono proprio le basi... sempre senza offese... davvero... Sei nella maggiornaza di coloro che credono che l'acquisto di una casa sia sempre molto remunerativo, il che corrisponde a una delle maggiori balle della galassia. Tutto quello che dovevo scrivere sul tema l'ho scritto (sia pure semplificando). Chi voleva capire ha capito. Scusa, ma non vorrei ripetere la pappardella. Se mi rileggi, vedrai che concorderai... ;) |
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Chi concede un mutuo applica una certa % d'interesse oltre il tasso d'inflazione. Questa % deve risultare remunerativa, come capita a chi concede un prestito. Inoltre, deve coprire possibili insolvenze e rischi vari. Infine, chi acquista col mutuo deve versare un anticipo più o meno sostanzioso (cosa che poi si può ripercuotere sull'entità del tasso medesimo), il che corrisponde a un capitale immobilizzato, che cioè non rende. Il confronto tra affitto e mutuo va ben al di là della semplice (ed errata) somma degli importi versati nel tempo... :) |
piccola osservazione... forse uno dei motivi per comprare...
oggi pago un fitto e a conti fatti (conti teorici) ci guadagno rispetto all'acquisto... un domani, nel caso dovessi superare i 60/70 anni, vorrei vivere quel poco che eventualmente mi rimane, tranquillo senza l'incubo di essere buttato fuori per far spazio a nuovi e facoltosi affittuari... VLamps molto pensierosi e tristi ... Nics... |
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Si tratta del cosiddetto "valore psicologico" (vedi sopra). Però, non si può monetizzarlo, anche perché varia da persona a persona, in funzione del carattere e dell'età. Chiaro che può fare la differenza e spingere all'acquisto, persino quando questo non è vantaggioso. ;) |
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Come dicevo, tutti nasciamo "corti" di una casa, cioe' necessitiamo di una casa che non ci piove dal cielo, ma dobbiamo procurarcela (beh, quasi tutti noi...). I contratti di affitto hanno una durata che non coincide con la vita dell'inquilino (non consideriamo neanche che l'inquilino possa VOLER traslocare...). Vivere in affitto significa correre il rischio che in un futuro il canone di locazione cresca (in termini reali) e quindi riduca il tenore di vita; c'e' ovviamente anche la possibilita' che il canone diminuisca, ma date le conseguenze "umane" del restare senza casa o del vedere il proprio reddito disponibile ridotto magari anche sostanzialmente, qui ci supporremo estremamente avversi al rischio. Comprare una casa (una!, non tante), non importa se sia quella in cui si abita o un'altra di analogo valore in analogo mercato, copre ed annulla questo rischio. Poiche' dal grafico postato dall'ottimo Guanaco si evince che i cicli del mercato immobiliare hanno durata circa decennale, e' sensato aspettare il primo "sboom" compatibile con le proprie risorse, e poi fare il sacrificio e comprarsi la "prima" casa. Questo vale in termini puramente finanziari. |
niente di nuovo dalle mie partiuno schifo uguale!!!! prima di trovare il mio ho visto di quelle schifezze immani
e se proprio proprio uno volesse fare il pignolo anche questo avrebbe qualcosa che non va........anche io in periferia... |
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