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Bisognerebbe esserci stati per dirne bene o male...
Come già scritto c'è il casello (e questo si era da abbattere...), gli impianti, un ristorante (stessa struttura) con una veranda stupenda, un parcheggio... Il museo in sè era bello, ben integrato, portava tanti visitatori, turisti, lavoro e soldi alla zona, e gli austriaci quando fanno queste cose le fanno bene (impatto ambientale, cura del territorio, gestione rifiuti, gestione/pulizia/manutenzione strade etc) Magari ce ne fossero altre, anche sulle ns montagne, di strutture così Fai un giro allo stelvio di domenica e fai i confronti, per dire... |
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A mio parere una bruttura è brutta a prescindere! :) |
Stelvio.... che tristezza tutto decadente... imparare dagli austriaci
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Q8 YUZA tutta la vita .
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ma è una disquisizione sugli eco mostri o sui Fahrzeugmuseum?
perchè, se vogliamo dirla tutta, anche il casinò di Campione è un delitto per gli occhi e aver perso il Farhzeugmuseum in cima al Rombo è un delitto fatto e finito, era meraviglioso |
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MA Nessuna invidia percarità e nessun astio. Se leggi bene ho specificato che ci sarei anche andato in visita nonostante tutto. Ma se l'avessero fatto a Innsbruck ci sarei andato lo stesso come amante delle moto. E mi sarei goduto di piu' il panorama della strada per arrivarci (al netto dei caselli in quota esclusi) come amante della montagna. Il fatto che ci piacciano le moto e ci piaccia guidarle in montagna non significa che un museo delle moto sia per forza bello in montagna come in una qualsiasi somma 2+2. Almeno non è cosi' per me che ci aggiungo qualche radice quadrata logaritmo e altra roba a caso per complicarmi la vita. Una cosa che cerco di fare è giudicare togliendo di mezzo i miei gusti ed interessi. Quanti sono i motociclisti? Quanti quelli interessati alle moto d'epoca? Quanto è importante per l'umanità poter vedere quelle moto in quel posto rispetto a vederle in altri posti e rispetto alla utilità e necessità di preservare i pochi paesaggi non antropizzati che abbiamo? E' tutto relativo ovviamente, e ci sta che per molti di voi fosse meglio farlo che non farlo. |
Quoto anch’io il messaggio #62 di Yuza.
Era davvero una bella realizzazione con un bel contenuto motociclistico ben esposto e molto ben organizzato. Tanto di cappello a chi ha reso possibile realizzarlo. |
Anche secondo me era bello e rispettoso di quanto aveva intorno.
Per farlo meno impattante avrebbero dovuto farlo trasparente........ |
Mi pare piuttosto difficile pensare che si sia salvato qualcosa a meno che non fossero state spostate prima
https://www.moto.it/news/il-top-moun...o-e-video.html Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Mi piange il cuore a vedere questo video...
...e mi rincazzo a pensare quante volte nel mio lavoro mi viene detto "no lo sprinkler no perchè è brutto e costa, non bastano le cassette UNI con idrante classico?" |
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Brein... condivido in gran parte quello che dici anche se salvo il principio ma non la soluzione.
"Brucia museo delle moto a Innsbruck e l'incendio coinvolge una scuola elementare, tra le vittime quindici bambini e tre insegnanti, distrutta anche una chiesa e la sua secolare biblioteca dove erano custoditi testi dal valore inestimabile. La costruzione del museo era stata in origine prevista sul Passo del Rombo ma le proteste avevano convinto i proprietari a spostare la struttura in città dove si diceva avrebbe avuto un minore impatto ambientale." Ecco fatto... come vedi c'è sempre chi piange... |
Magari se era in città o vicino, si salvava.Quanto ci han messo i feuerwher ad arrivare lassù?
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Ma si anche questo è vero... così come sono tantissime le cose fatte male e soprattutto costruite dove non dovrebbero stare... che vuoi che ti dica, alla fine non ci ha lasciato la pelle nessuno e le moto erano solo dei pezzi di ferro... amen.
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Quando leggo questi post tiro sempre un sospiro di sollievo. Siamo tutti diversi ma almeno non sono così tanto solo nell'universo. Per restare sul tecnico, su tutti i progetti (e in particolare quelli grandi) deve esserci una valutazione del rischio. I rischi sono poi selezionati e trattati in base alla probabilità e in base al danno potenziale (un incrocio delle due cose). Che io sappia a nessun ingegnere edile è chiesto di produrre edifici con attenzione ai danni da meteoriti sopra i 100 mt di diametro per dirne una. Allo stesso modo è difficile proteggersi dai vandali perché vista la loro intenzione useranno il cervello per colpire le debolezze. Probabilmente in questo caso valutazioni sono anche state fatte ma così, a pelle direi che forse non hanno tenuto conto del valore economico e storico del contenuto. Un conto è un ristorante, occupato dal pubblico per 6 o 7 ore al giorno, pubblico che all'occorrenza puo' intervenire sui focolai e/o uscire sulle proprie gambe. Un conto sono moto ferme lì 24 ore (quindi il triplo del tempo) e che non si muovono certo da sole. Mi viene poi il sospetto che sulla scelta del legno possano aver pesato vincoli burocratici e/o l'intenzione di ridurne virtualmente l'impatto ambientale almeno a livello di immagine. Vandali o no qualche errorino di valutazione purtroppo è stato fatto. |
Su questo tuo ultimo intervento ti do completamente ragione
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C’é scritto che sono arrivati in pochi minuti....
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La caserma più vicina è ha 6 km. Tra l'altro la strada per arrivare al museo penso sia pulita dalla neve visto i tanti impianti di risalita che ci sono.
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