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Quello è il lavoro che avrebbe dovuto fare quello che brontolava prima eheheheh
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il fascino di questo motore è appunto il suo essere imprevedibile.
Penso che rifletta perfettamente la sua genesi, progettato da un genialoide semi garagista americano che ovviamente cercava di poter evitare più possibile lavorazioni eccessivamente complicate e che richiedessero grandi numeri. Ecco quindi il proliferare di pezzi fatti dal pieno in alluminio o altri materiali. Poi Norton non ha industrializzato niente e l'ha prodotto come era, solo cambiando gli originali carburatori per omologarla E3 (non l'avesse mai fatto...) con l'iniezione. Quanto al tendicatena io penso sia fissato esattamente come molti altri tendicatena, da questo punto di vista non ci trovo niente di strano o rischioso. Sta in posizione tenuto da due bulloni da otto serrati alla giusta coppia. Le asole servono per la regolazione in altezza. Piuttosto è assurdo per dimensioni, cosa serve così esteso?, e tutto sommato anche per la presenza stessa. La catena è infatti talmente corta e dimensionata che non servirebbe probabilmente alcun tenditore sui bracci superiore ed inferiore. Oltretutto lì coppia se ne trasmette ben poca. |
Di solito i tendicatena hanno una molla, un elemento elastico, un pistoncino oleodinamico che ne tenga costante la spinta.
Se quello e' un mero blocchetto frizionato da 2 vitone e' una cosa da progettisti meccanico da 2 denari ... Io gli farei uno shampoo a chi mi progettasse un tenditore del genere ... Progettato male, realizzato bene ... come un salvagente di marmo ... :lol: |
Pmiz intendeva che quelle sono solo "guide", non propriamente tenditori. Ovvero non sono automatici, ma si imposta una posizione, si serra i bulloni e amen. Poi periodicamente bisognera' rivedere la registrazione manualmente. La cosa strana e irrazionale di quel motore e' (a parte la realizzazione dal pieno di varie parti), la dimensioni enorme del basamento stesso, le parti rotanti varie sono distanti parecchio e inutilmente, ci sono spazi vuoti che farebbero suicidare un progettista honda alla sola vista. Poi e' vero che il carter grosso e di forma obsoleta sta bene con l'estetica generale, ma nelle stesse dimensioni ci stava un 1400
ps: arrivati insieme Un po' di tensionamento serve comunque, o perlomeno quei blocchetti che impostano un pretensionamento, perche' altrimenti nel tempo gli assi a camme perdono la faasatura corretta.La morini 3 e mezzo aveva la cinghia, bella corta |
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Li ci va un tensionatore, non un blocchetto fisso ... |
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semplice per smontare il coperchio punterie (cosa abbastanza frequente) devi togliere i carburatori. per togliere i carburatori devi togliere la cassa filtro. per togliere la cassa filtro devi togliere il monoammortizzatore. ed è già una miglioria perche sul modello precedente, dicono, devi proprio estrarre il motore dal telaio mavammoriammortizzato:lol: |
l'ho chiamata guida nel senso che intendevi tu, non e' un tensionatore automatico, al massimo un pretensionatore regolabile manualmente.
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Vabbe' ... ma io non ricordo di avere mai visto un "tensionatore manuale" del genere sulla catena di distribuzione di un motore ...
Tutti i tensionatori che ho visto io hanno un elemento elastico per mantenere costante per l'appunto la tensione. Un tensionatore fatto in quel modo e' di fatto una molla con costante k infinita e corsa 0 ... |
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Ah ... ok ... allora magari il "genialoide semi garagista americano" aveva messo li quel pezzettone di nylon con 2 vitone, 2 rondellone e 2 asolone perche' "per fare il prototipo per il momento va bene cosi" ...
Pero' su un motore di serie non mi pare proponibile ... Pero' il pezzettone di nylon e' lavorato bene, pare ... |
Pmiz quei pattini, giustamente definiti pretensionatori da mio fratello fanno perfettamente la propria funzione, infatti a diecimila chilometri non serviva nemmeno regolarli e segni di usura zero. Ovviamente hai ragione quando parli di tensionatori che devono mantenere una spinta costante su altri motori, si utilizzano sempre con catene lunghe e strette. Qui è tutto il contrario, per me non serviva niente di niente, oltretutto l'ingranaggio 'veloce' non è calettato direttamente sull'albero motore e quindi non ne trasmette le fluttuazioni cicliche.
A mio modo di vedere quella catena lavora all'infinito anche senza pattini senza che la fasatura vari minimamente. PS diciamo che i pattini svolgono funzione analoga ai galoppini folli delle cinghie Ducati PPS ha ben altri errori progettuali...ci arriveremo |
le catene di trasmissione finale trasmettono coppie ben più elevate e raramente hanno il tenditore. oltretutto a tenderle troppo, anche se passa la paura di sbatacchiamenti e scavallamenti, le fai usurare di più aumentando il carico rispetto a quello dovuto alla sola coppia trasmessa. vedasi il recente pasticcio fatto in bmw con le k1200 frontemarcia...
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Beh, la catena e' un accoppiamento di forma e la cinghia un accoppiamento di forza. QUindi una catena non deve mai essere tesa, giusto quel tanto da garantire che non scavalli, e questo e' lo scopo delle varie crune e tendicatena che si trovano sulla finale delle moto da fuoristrada. Rese necessarie dalla ampissima escursione delle sospensioni.Altrimenti una cetena tesa sollecita solo i cuscinetti. E nele moto da fuoristrada ho visto di persona un motore spaccato in due all'atterraggio di un salto.La catena e' piu' robusta di un carter in alluminio. Una cinghia se non e' tesa slitta. e parlo delle cinghie classiche lisce o trapezoidali. Una cinghia dentata e' una via di mezzo, trasmette il movimento coon accoppiamento di forma ma ha i dentini tanto poco profondi che richiede dei galoppini, non a caso presenti pure sulle finali delle buell e HD. E del resto i dentini devono essere corti se no flettono. Ma sono numerosi, cosi' posos trasmettere tanta coppia con carico piccolo sul singolo dentino.
Ma una trasmissione della distribuzione anche se trasmette coppie molto inferiori deve essere precisa, cosa che sulla finale chi se ne frega . Ecco perche' dissento che quella catena possa lavorare senza niente. Per quanto corta. Invece una cinghia dentata corta e senza giri strani puo' non richiedere nessun galoppino, proproio come mi pare che fosse il morini 3 e mezzo, perche' un po' tesa lo e' comunque. Tra parentesi la norton poteva benissimo metterci una cinghia anche lei. percorso linearissimo. |
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Cioe' quell'ingranaggio piccolo non e' calettato direttamente sull'albero motore come sarebbe logico, visto che pare in asse con lo stesso? Cosa si sono inventati? :scratch: |
Non vorrei che quel pattino lo abbiano messo semplicemente perché, vista l'artigianalità dlel'accrocchio, con quella catena e quella distanza non riuscivano a trovare il giusto compromesso che avrebbe permesso di montare la catena senza niente.
Avevano in mano una catena, i pignoni sono venuti fuori a quella distanza e con le maglie a disposizione non ce la facevano ad accorciarla il giusto: o veniva troppo corta o troppo lunga... :) |
sì, il morini aveva una cortissima cinghia di derivazione industriale senza alcun tenditore... non dico di lasciarla lasca ma solo di recuperare il gioco. più e corta e meno ne prende, probabilmente è sufficiente regolare il pattino mobile ad ogni manutenzione programmata
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https://i.ibb.co/0MwSRyp/orig5.jpg E' calettato sull'albero dell'ingranaggio che, dall'altra parte del motore, fa da tramite nella primaria fra albero motore e gruppo frizione/cambio. Questo esploso smentisce anche la tesi fraterna che i carter siano sovradimensionati, copiano invece fedelmente la meccanica interna. E' lei che è sovradimensionata :confused: |
???
Cioè c'e' un albero che riattraversa il motore da sinistra a destra per mettere in rotazione l'ingranaggio piccolo della catena di distribuzione? ari-:scratch: |
è lo stesso albero che supporta l'ingranaggio della primaria, si
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