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Certamente manca ancora qualcosa :confused: |
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di fatto adesso e' un marchio di KTM. Il primo effetto e' stata la chiusura dello stabilimento di Biandronno. |
Aggiungiamoci pure che, dagli anni '70, gli stipendi dei manager, dei consulenti, degli amministratori delegati, dei dirigenti, politici e tutta la feccia che gira intorno alla politica, sono aumentati in modo esponenziale, mentre quelli del ceto medii, oggi ormai scomparso, sono rimasti fermi all'età della pietra, bloccando così di fatto buona parte dell'economia. L'andamento del mercato motociclistico, ne è una perfetta fotografia. Moto più venduta? Il GS da 20000€, al secondo posto l'economica nc/ncx da 30 e passa al litro. Tutto il resto è noia, diceva il mitico Franco...
Inviato con il coso e la talpalatopa |
a far le moto non dobbiamo imparare da NESSUNO. TUtti gli altri problemi esistono e non li si nega di certo, ma per favore non mettiamo in dubbio il prodotto.
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e' dall'istituzione dei Comuni intorno al 1200 che non ci si raccapezza |
certamente daccordo. ma da li a buttare nel cesso tutto, anche i meriti , ce ne passa, ma noi siamo specialisti nell'autolesionismo. Se i tedeschi avessero ducati o ferrari sarebbero pieni di orgoglio, o anche per aver inventato la vespa. E non mi si dica che oggi ducati e tedesca o ferrari americana, il prodotto e' italiano a tutti gli effetti
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MV è poco più grande di una bottega paragonata a certi colossi ma , oltre a fare opere d'arte moderna a due ruote (se guardate una F4 750 di 12 anni fa e' ancora bellissima al pari di una 916) e' l'unica Casa costruttrice ad avere segnato un +10% di aumento delle vendite e questo da parte di chi deve investire avrà avuto sicuramente la sua importanza . Poi che possano migliorare i propri prodotti può essere sicuramente possibile ma la base di partenza e' buona se non eccellente ;)
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Se permettete, abbiamo insegnato a vivere a tutto il mondo.
Poi sono il primo a incazzarmi per i nostri limiti, ma tedeschi, americani e cinesi non la vedono nemmeno con il binocolo la ns qualita' della vita ...la maggior parte di questi vive in posti geograficamente pietosi, mangiano merda e pagherebbero oro per avere 1/1000 del nostro patrimonio culturale. Quindi, va bene tutto e siamo una manika di stronzi, ma per il resto ci fanno solo delle grandi seghe |
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I cinesi ogni anno costruiscono 5000 km di nuove ferrovie, migliaia di locomotori, autostrade, grattacieli, e sono la prima potenza economica mondiale, la Germania la terza. Guarda che adesso la merda la mangiamo noi, forse se ti documentassi un po sull'economia mondiale non scriveresti queste cose. Ci siamo sputtanati anche la compagnia aerea...... Siamo pieni di debiti e tutti credono che la colpa è dei sindacati. |
Piange il cuore a fare certi discorsi, però io credo che si debba guardare avanti, non ci si può coprire gli occhi pensando che abbiamo avuto Leonardo, Michelangelo, il Colosseo e siamo stati santi e navigatori. E' da 30 anni che siamo in declino ma diciamo 'Epperò come stiamo noi non sta nessuno', ci siamo crogiolati in questa soffice certezza invece di reagire, e questo è il rusultato. Quanto dobbiamo andare avanti ?
Oggi non siamo più santi e navigatori, siamo in vendita al miglior offerente e ci suicidiamo perchè non abbiamo il lavoro e i soldi per pagare gli affitti. E i ragazzi appena laureati qui devono andare a Londra a fare i camerieri per campare... forse avremo anche insegnato a vivere al mondo ma abbiamo disimparato a farlo noi. Che americani e tedeschi oggi mangino merda e ammirino la nostra qualità di vita... io non me ne sono accorto. Forse apprezzano la pizza ma la qualità della vita è fatta di altro, altrimenti sarebbero i loro ragazzi a voler venire a vivere qui. Non si tratta di autolesionismo, ma di guardare in faccia la realtà. le cose di cui essere orgogliosi le avevamo, le abbiamo dovute vendere tutte. Ora ci stiamo vendendo pure le cave di marmo, le isole, le spiagge, per il Colosseo è questione di tempo, ie a quel punto saremo ancora lì a dire...eh ma abbiamo insegnato a vivere al mondo. |
il resto del mondo ha acquistato o partecipato aziende in italia per circa 47 miliardi di euro
l'italia, con le sue aziende, ha fatto acwuisti all'estero di aziende o parti di esse per 23 miliardi di euro (a marzo scorso i dati erano questi) il concetto di nazionalitá delle aziende é scomparso da qualche tempo ed é evidente che é uno spauracchio ideologico, non é quella la questione http://www.corriere.it/Primo_Piano/E...oloprede.shtml |
Con le dovute eccezioni... per i ragazzi di Biandronno dell'Husqvarna altro che spauracchio ideologico è stato, e parliamo solo di un'azienda del nostro settore ma di casi ce ne sono a decine. Chi acquista in Italia purtroppo ha quasi sempre il coltello dalla parte del manico.
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Tutte vere le cose che dici Yodel, ma continuo a non invidiare come vivono alcuni dei popoli che ho incontrato nei miei viaggi ...ovviamente dipende sempre da cosa s'intende per qualita' della vita (e ovviamente sono nato qui' ...ho le mie abitudini, i miei ritmi, ecc) ...avere l'alta velocita' o aziende all'avanguardia non sono cose che incidono direttamente su quello che faccio tutti i giorni ...o quantomeno non lo fanno in modo determinante ...avro' meno opportunita' di arricchirmi, questo si' ...il clima e la bellezza dei luoghi, piuttosto, per me sono fondamentali, cosi' come la qualita' del cibo ...poi, siccome siamo venuti al mondo per non essere bruti (parafrasando una celebre frase), da qualunque parte mi giri trovo cultura in ogni campo ...certo, oggi non siamo piu' all'avanguardia e non abbiamo moltissimo da insegnare ...ma la' e' questione che si diano una mossa le nuove generazioni per mettere sotto sopra il paese
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...la cosa sinceramente mi spiace un po' dato che è l'ennesima dimostrazione che in Italia l'accoppiata lavoro-economia sta traballando: vuoi fare impresa con buoni margini di guadagno e crescita? lascia l'Italia!
Dubito che nel lungo periodo arrivino i soldi esteri mantenendo la produzione in Italia, prima o poi lo straniero libera gli immobili, licenza la manovalanza e va dove l'insieme gli costa meno ed ha meno vincoli......che amarezza!!! |
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in economie globalizzate dove le aziende hanno proprieta' transnazionali queste cose sono la norma, fiat compra chrysler, BMW compra husqvarna, Piaggio compra Derbi. Piaggio ha chiuso gli stabilimenti Derbi in spagna, BMW ha investito una discreta quantita' di soldi nello stabilimento di Biandronno rimodernandolo (perche' il genio passionale di Caastilgioni ha anche fatto danni e husqvarna era ferma), ma la BMW ha fatto un buco nell'acqua, o ha ritenuto di aver fatto un buco nell' acqua. FCA vederemo cosa fara'. Questo per citare 3 casi macroscopici. Gli effetti, i danni in caso negativo o i vantaggi in caso positivo sono evidenti. L'italia non e' in liquidazione. Si stanno liquefacendo gli italiani (e non solo loro), ma perche' sta grippando un intero modello di sviluppo. |
si ma facciamo un calderone di tante cose diverse.
I problemi italiani sono arcinoti, sono direi in buona parte insiti nel nostro DNA esattamente come altri popoli hanno pregi e difetti. MA non confondiamo quei problemi con per esempio il disprezzo per nostri prodotti, sopratutto in campi (moto) dove abbiamo una storia passata e presente che non deve invidiare niente a nessuno. Non confondiamo la qualita' della vita con i problemi strutturali del paese, perche' la qualita' della vita deriva in larga parte dalla bellezza e dal clima dei posti, e qui ci fanno una pippa quasi tutti. Non e' un merito, daccordo, ma la nostra terra e' una delle piu' belle del mondo e questo non ce lo levera' mai nessuno. Non confondiamo l'economia rampante cinese con qualita' della vita, ci son stato piu' volte e la popolazione media ha una qualita' della vita estremamente peggiore della nostra media. Abbiamo un welfare che cinesi o americani sognano. Questo non vuol dire crogiuolarsi nei nostri difetti, significa solo saper discriminare e non pensare "e' tutto bello" oppure "e' tutto brutto".Occorre tornare a costruire come negli anni 60, io resto dell'idea che abbiamo ancora le capacita' per fare sfracelli, basterebbe riuscire a stroncare i mille impedimenti burocratici all'impresa. |
Il discorso è che è un circolo vizioso, il genio e la capacità in un contesto generale come quello italiano attuale servono a nulla, purtroppo. Anzi, è ancora maggiore l'amarezza. Tempo fa vidi a 'Report' un servizio su una piccola azienda lombarda, produce minuterie metallica. Azienda sorta tanti anni fa per la passione e la capacità di un piccolo imprenditore. Aveva fatto una piccola fortuna, l'azianda è passata al figlio e poi alla nipote. Che disperata raccontava di come facesse i miracoli per tirare avanti, tra costi del lavoro impossibili, clienti che non pagavano, fornitori che chiudevano ecc ecc ecc. Poi un giorno le arriva la proposta dal canton Ticino di trasferire l'azienda. lei per settimane si tormenta, ama l'Italia, è il suo paese, qui i suoi hanno creato dal nulla l'azienda ecc ecc ecc. Di là però ha la prospettiva di poter salvare l'azienda ed i posti di lavoro dei suoi dipendenti.
Ed alla fine si arrende. Va a parlare in Svizzera, questi si occupano d tutto, in quindici giorni ha i permessi, in pochissimo tempo le mettono a disposizione i capannoni, si occupano perfino di trasferire i macchinari, le fanno il vialetto di accesso e le insegne. Burocrazia inesistente, un solo ufficio fa tutto, dalle licenze all'iscrizione al servizio sanitario. Niente gir e trafile inutili, niente menate, niente difficoltà. lei è incredula, ritorna a vivere... con certo l'amarezza della resa, ma salvando l'azienda. Ed ormai anche dalla Svizzera, dove evidentemente sanno riconoscere ed apprezzare gli imprenditori validi, sono smepre più numerose le offerte di trasferire le attività. Alla fine io mi metto nei panni di chi qui deve impazzire tutti i giorni che alza la saracinesca, ed onestamente mettendo tutto sul piatto della bilancia l'orgoglio e l'attaccamento all'Italia fanno fatica a controbilanciare il ritorno alla vita. |
purtroppo il "genio" non e' sempre in grado di fare "impresa", se poi aggiungiamo che quest'ultima va fatta in italia di questi tempi...vi lascio immaginare.
parlo da imprenditore... |
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