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Che qualcuno banani skito che oramai si sta pacificizzando..
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Non c'è bisogno che mi rispondi Skito, ad ogni tuo post c'è un trionfo di concetti che li stamperi per rileggerli nei momenti bui...
PS Serio: Per il discorso risposta, volevo dire che Mario Ciaccia (nessun nome altisonante, solo chi ha firmato l'articolo e si è sentito dire di cambiare mestiere) non ha un nick su QdE pur conoscendolo e avendo girato con i Maiali nel Fango recentemente. Le discussioni sul Walwal son visibili nel WEB. Appena approvata l'iscrizione (cosa che farà l'amministratore), avendo già dato la disponibilità a rispondere alle domande, scriverà direttamente. |
Scrivo in merito al titolo del Topic e esprimo il mio parere...leggo Motociclismo da 35 anni e rimane la mia rivista di moto preferita .
Posso capire che a volte un tester possa scrivere qualcosa che non si condivide (una prova e' in fin dei conti un giudizio fatto di percezioni e come tali condivisibili o meno) ma parlare di malafede o diritti di sponsor penso onestamente che sia giustificato il risentimento dell'autore . Concludo affermando che apprezzo la rivista in questione , oltre che per la maggioranza dei contenuti, anche per i giudizi netti e sferzanti che il Direttore esprime nei confronti del " sistema" e della politica in ogni sua prefazione...l'ho conosciuto personalmente e ogni tanto ci scriviamo e non ho difficoltà a dire che e' persona per bene,competente,appassionata e non ultimo modesta (un signore a mio avviso). |
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nel post c'è scritto cambiate mestiere (in genere) frase scritta per esprimere il personale disappunto su come si fanno le prove OGGI! perchè non mi piacciono, tutto qui, non ho scritto Sig. Mario cambia mestiere !!! . Riguardo ai miei post, sono contento che almeno servano a qualcosa per Lei! i suoi invece non saprei !!!!! Poi che il Sig Mario si stia scrivendo a QdE mi può far solo piacere, ma è passato troppo tempo per rispondermi (ammesso che volesse farlo) spero che dia un valido contributo sul mondo delle moto e dei motociclisti !!!!! fermo restando che io rimango delle mie idee, ammesso (che interessi a qualcuno). Ora Signorina, mi perdoni ma devo friggere i peperoni, e non ho certo intenzione di iniziare con lei una polemica. :) Quote:
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ancora pensa che stia dicendo una cazzata Sig/na Giada, perchè io di puttanate ne dico molto poche a differenza di molti altri più titolati (Riguardo ai peperoni, ovvio) :lol:
http://i43.tinypic.com/2v92651.jpg |
forse sfugge a qualcuno che essere in disaccordo è lecito. discuterne è ugualmente lecito. intitolare un thread in quel modo e continuare con saccenza a criticare senza motivazione ciò che è stato letto, per giunta con MOLTA poca educazione non è altrettanto lecito.
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evidentemente no.
questo thread viene chiuso, se il Sig. Ciaccia si iscriverà e vorrà replicare mi manderà un MP e riaprirò la discussione. Nel frattempo sarebbe bene che chi volesse replicare impari farlo in maniera civile |
Scusate il ritardo
Avevo promesso che avrei risposto a tutte le domande, ma non ero iscritto (l'intervento precedente l'ho fatto ospite di Giada Beccari). Mi scuso se rispondo solo ora, ma da venerdì ad oggi la mia richiesta di iscrizione è stata in coda di moderazione. Non sono un frequentatore assiduo di forum, non riesco a stare dietro, mi sono iscritto a tanti ma non riesco ad essere costante e, poi, troppo spesso l'anonimato fa scadere le discussioni in toni arroganti che mi fanno passare la voglia di andare avanti. Ho deciso di iscrivermi perché sono incappato in questa discussione per caso e ci sono spunti di conversazione interessanti.
Mi presento: mi chiamo Mario Ciaccia e scrivo su Motociclismo. Soprattutto Motociclismo FUORIstrada. Ho 47 anni e vado in moto esattamente da 29; la mia vocazione è il turismo, sia su asfalto sia in fuoristrada. Non ho mai girato in pista in vita mia. Non amo prendermi troppo sul serio, stiamo parlando di moto e di divertimento, non di catasto o politica. Andare in moto mi diverte sempre di più. Ogni settimana pubblico un "Sentiero Pensiero" sul sito di Motociclismo: il mio compito è raccontare qualsiasi cosa mi venga in mente, purché si parli di moto. Ad esempio, una comparativa disastrosa di antipioggia, le più belle strade dove sono mai stato, il viaggio organizzato più demenziale che mia sia capitato... e il resoconto semiserio della comparativa vintage, che ha dato origine a questo thread (mentre sul Motociclismo cartaceo dovrò scrivere lo stesso pezzo più seriamente). Ma devo confessare che non ho capito perché il mio articolo ha irritato così profondamente Skito. Mi par di capire che lui non disprezzi le Honda, ma che le trovi impersonali e freddine. Se è così, sono d'accordo con lui. Ma non può contestare che, quando una Honda viene fuori particolarmente Honda, come questa CB1100, allora si tratta di una moto che calza a pennello, che ti mette subito a tuo agio, che ti sembra di avere guidato da sempre, che fa sembrare facile cose che con le altre sembrano non dico difficili, ma magari devi concentrarti di più. Sono moto perfette. Me ne sono reso conto fin da quando ho iniziato: avevo 17 anni, non mi intendevo di moto, mi ero appena comprato una Gilera 125 Arcore che mi piaceva tantissimo, quando provai la Honda CB125 Endurance di un amico. E ci rimasi secco: era perfetta, rispetto alla mia. Da qualsiasi parte la analizzassi, funzionava in maniera impeccabile, mentre la mia Arcore si scuoteva, pulsava, sembrava imperfetta. Quella frenava, la mia no. Quella era silenziosa e scorrevole, il cambio perfetto, i comandi dove mi aspettavo che fossero, mentre la Gilera era molto più rozza. Quella era un orologio digitale al quarzo, la mia un lancette a molla che faceva tic tac e andava caricato di continuo. La cosa che non capii - e che mi fece sentire persino in colpa: "Sarò mica un pirla?" - è che tornato a casa io mi resi conto che mi dava più gusto la mia Gilera imperfetta, perché sembrava una cosa viva. In seguito ho capito che ci sono le moto perfette e le moto gustose. A me sono sempre piaciute di più queste ultime. Mi emoziona molto di più una Harley, ma non sono scemo: le Honda vanno molto meglio. Credo che io e Skito la pensiamo allo stesso modo, su questo, sicché non capisco perché tanta acidità (i peperoni?). Dove, invece, trovo che Skito non abbia diritto di parola è quando dice che non c'è bisogno di guidarle le Honda, tanto sono tutte uguali. Questa, per me, è una boiata... Ma se sulle nostre, personali moto basta cambiare molle e olio della forcella, o la piega del manubrio, per sentirle già diverse, come si può pensare che una moto tutta nuova come la CB1100, con entrambe le ruote da 18" (meno nervose delle 17"), con un motore grosso ma non troppo potente, quindi elastico e con tanta coppia, possa essere identica ad altre Honda precedenti (penso che Skito si riferisca alla Hornet 900 e alla CB1300)? Sì, il family feeling è quello, ma secondo me la CB1100 è superiore, ha un cambio migliore, una guida ancora più fluida. mario Quote:
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Perché la Forty-Eight?
>visto che è così gentile Sign Mario a rispondere, perchè della HD avete scelto >una Sportster Forty-Eight che di fatto è una custom, e non la "R" che invece è >la Sportster con quote ciclistiche "normali" ? e molto meglio rappresenta il >concetto "vintage" derivando direttamente dalla K del 52?
Si possono dividere i motociclisti in "Rigidi" o "Ad ampia veduta". Dal punto di vista del Rigido, hai ragione tu (diamoci del tu e basta con 'sto Signor Mario, ok?), la 48 non era proprio "normale". Dall'altro punto di vista, che abbiamo adottato in questo caso, devo dire che in redazione non ci sono customisti. Non è un bene, non è un male, ma non ci sono: è un tipo di moto che non piace a nessuno di noi. Mentre le Harley piacciono praticamente a tutti. Hanno una maniera talmente personale di andare, di scuotersi, di erogare i cavalli, di farsi impugnare che le consideriamo moto a se stanti e non custom. E ci divertiamo a usarle, anche se hanno sospensioni drammatiche e pedane esageratamente per terra. Sicuramente sono vintage: derivano dall'era dei dinosauri! Abbiamo discusso parecchio su quale fosse la moto giusta da usare in questa comparativa, ma non ce n'erano, perché erano state scelte moto diversissime tra loro. Per questo ho premesso che era più una questione filosofica che pratica. E allora, dato che la 48 ci fa sesso, con quella gommona da 16", abbiamo scelto lei. Anche se quel serbatoio d'oro metallizzato è veramente troppo tamarro... mario |
Figuracce
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mario |
azzo... questa non me la perdo...
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ho giusto un paio di birrette in fresca...tando non mi posso muovere quindi mi metto comodo
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Va beh ma la discussione ormai e' chiusa, perché togliere le birre dal ghiaccio?
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pronti i pop corn..
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No problem.......
...... ...le robe tecniche rompono i Maroni...capisco.... Pssssss....avete scritto anche delle fregnac......ehm inesattezze sulla combustione.... Che fo replico..... Hahahahahahahahaha Buona permanenza spero |
i poppi corn.............. li ho finiti, cribbio
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Ma poi che minkia è il cb1100? |
già immagino la risposta di Skito... una valanga di osservazioni tecniche sul basamento.. AHAHAHAH!
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Banderuolas
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Ad ogni modo, noi non scriviamo "questa moto fa schifo", ma "questa cosa è migliorabile". Probabilmente non saremmo così drastici neanche se la pubblicità non esistesse, perché è una grossa responsabilità bocciare un prodotto che magari richiede solo un altro approccio mentale. Non so chi di voi ha commentato "Ovvio che la Honda va bene, rispetto a quei pitali": ecco, è questo modo di denigrare che non ci piace e non lo useremmo neanche se fossimo ultramiliardari e potessimo comprarci tutte le moto che vogliamo provare. Ce ne vuole prima di dare del "pitale" a una moto moderna! Ora, Mauro solleva una questione: quando proviamo le moto nuove sono perfette, quando passano due anni e proviamo la nuova versione scriviamo "finalmente non fa più cagare come la precedente". Quando questa cosa succede, anche io mi incazzo. Per fortuna non succede sempre. Penso che le cause siano tre. 1.Il giornalista non è troppo sicuro di sé e si lascia abbindolare dalle presentazioni alla stampa, che sono molto diverse dalle prove. La presentazione avviene in posti fighissimi, ci sono delle conferenze dove ti bombardano di informazioni tali per cui ti convinci veramente che il nuovo modello stia voltando pagina rispetto al precedente. La prova è diversa: la moto ce la portiamo in redazione e la usiamo in sei o sette, per il maggior tempo che riusciamo a tenerla (da una settimana se ci va male a un anno quando si dimenticano di avercela data - ma qua non sono serio...), quindi lì riusciamo ad essere più obiettivi. Certo che se il giornalista ha le palle e ha esperienza non si lascia fregare da un hotel a cinque stelle in riva al mare dei tropici. 2.La moto, effettivamente, ha dei difetti. Nella prova non andiamo giù piatti, li citiamo con giri di parole, tant'è che ci sono dei lettori bravissimi a capire che dove scriviamo "sarebbe meglio che la forcella lavorasse meglio" significa che va a pacco ed è pure sfrenata. Tuttavia, alla Casa lo diciamo: quella forcella è un disastro. Quando, poi, la versione successiva viene migliorata proprio lì, allora non abbiamo remore nel dirlo: finalmente la forcella lavora come si deve. 3.La moto, nel breve periodo in cui la proviamo (in genere non superiamo i 3.000 km), va bene; i difetti emergono poi, verso i 10.000, per esempio, magari per via di qualcosa che si usura e innesca una reazione a catena (vibrazioni che prima non c'erano, ciclistica che peggiora quando le gomme sono consumate solo a metà)... e la voce gira. A quel punto, nel provare la versione successiva, si cerca di capire se il problema è stato risolto. mario |
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