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9° giorno:
Alle 8.00 imbocco la pista che dalla Gare di Kayes punta verso SE, 20 chilometri veloci di toule. http://img811.imageshack.us/img811/2919/dsc01119pq.jpg Poi il tracciato lascia posto all’asfalto, i cinesi stanno costruendo la nuova strada che giungerà fino a Kita. Sono arrivati ormai da diversi anni, prima negli ospedali, poi nelle università e ora nella viabilità: il tutto ovviamente in cambio del permesso di trivellazione nel nord del paese, dove sembra abbiano già trovato giacimenti di gas. Risorse energetiche da sfruttare per alimentare la loro crescita. E come sempre al popolo maliano così come a tanti altri popoli africani arriveranno solo le briciole…. Dopo una quarantina di chilometri ricomincia la pista e con essa i lavori di preparazione del fondo stradale. Un cantiere unico con continue deviazioni piene di sabbia, camion e pick up che sollevano nuvole di polvere che impediscono di vedere dove cavolo stai mettendo le ruote. http://img585.imageshack.us/img585/5397/dsc01121vu.jpg Guardano il gps scopro che il vecchio tracciato aveva un altro percorso e così ad un bivio devio verso destra e dopo esser passato in mezzo ad un villaggio mi ritrovo su una single track: metto il punto del guado dove devo arrivare e via. Foresta, oued insabbiati, rocce nere che spuntano nelle radure, la pista o meglio il viottolo che a tratti scompare, poi tracce di “mobilette”. “Bene se ci passano loro ci passo anch’io….” . http://img857.imageshack.us/img857/6721/dsc01127u.jpg http://img39.imageshack.us/img39/7081/dsc01128u.jpg http://img716.imageshack.us/img716/6047/dsc01129sm.jpg I 25 km che mi separano dalla riva sembrano non finire mai, continuo navigando tra gli arbusti e proprio quando mi sembra d’essere fuori rotta, ad un tratto eccola lì davanti a me, che arranca sotto il peso dei due passeggeri: è una “motobecane” tutta arrugginita e scoppiettante. “Zio kan, ti ho trovata alla fine…..”. Arrivato al fiume il traghetto è dall’altra parte in attesa e non sembra abbia intenzione di muoversi, per cui decido di utilizzare una pinassa. http://img840.imageshack.us/img840/5312/dsc01130wx.jpg In 6 carichiamo la moto e con un pelo di “apprensione” monto a bordo, mentre l’aiuto barcaiolo si sistema a cavallo del mezzo per sicurezza e il capo fa salire altri passeggeri. http://img100.imageshack.us/img100/4638/dsc01131re.jpg http://img513.imageshack.us/img513/8219/dsc01132w.jpg http://img542.imageshack.us/img542/2368/dsc01134kd.jpg http://img210.imageshack.us/img210/3999/dsc01136q.jpg Sbarcato a Mahina faccio il pieno e mi prendo un tè coi benzinai che han voglia di far due chiacchiere. Vogliono farmi benzina dal distributore centrale con la scritta DIESEL e cerco di fargli capire che voglio Essence, che non hanno ancora costruito motociclette a gasolio….. “Tranquille…” mi dicono “..questo è il distributore per le moto grandi, gli altri due sono per le mobilette….”. http://img808.imageshack.us/img808/5181/dsc01138i.jpg Passato il ponte della ferrovia la pista è una toule larga e bellissima di 100 km, con le cunette regolari e qualche avvallamento, per cui mi metto in 5° sui 100 orari e per un’ora non faccio altro che ascoltare l’aria addosso, i 4000 giri sornioni del boxer e il tump ….. tump …… tump ….. tump del posteriore sulla terra rossa. http://img12.imageshack.us/img12/1559/dsc01140v.jpg Alla diga di Manantali mi fumo una sigaretta con il gendarme di guardia al crocevia: si ferma lì per 24 ore consecutive dormendo su una brandina. http://img835.imageshack.us/img835/452/dsc01141k.jpg La strada che inizia a salire sull’altopiano verso Tambaga nel giro di qualche tornante si trasforma dapprima in un insieme di buche con tracce di catrame e poi in una pista argillosa, con grandi fosse lasciate dalle pioggie. Il paesaggio è però magnifico e per lunghi tratti mi riporta in mente le diapositive di quella famosa domenica pomeriggio: terra rossa, savana con erba alta, foreste con alberi sopra i 20 metri, villaggi in fango…. http://img820.imageshack.us/img820/7452/dsc01144xe.jpg http://img42.imageshack.us/img42/6638/dsc01145gt.jpg http://img9.imageshack.us/img9/8490/dsc01146cm.jpg Giornata in fuoristrada da incorniciare oggi: 350 km di piste, single track, fech fech, toule onduleè e tante tante buche. Mai fatto così tanto off in un solo giorno e quando all’imbrunire scopro che gli ultimi trenta chilometri sono di un bellissimo “goudron” che scorre nella foresta, sinceramente tiro un sospiro di sollievo. http://img163.imageshack.us/img163/2735/dsc01147ow.jpg http://img703.imageshack.us/img703/7489/dsc01149f.jpg In albergo a Kita, mentre ancora pieno di polvere rossa mi scolo una Castel da 66 ghiacciata e mi fumo un sigaro per la soddisfazione, conosco Sara, una ciclista olandese che da Bamako sta andando a Dakar. Bel fegato la ragazza! |
10° giorno:
La Kita – Bamako è un nastro di asfalto di 200 km ben tenuto che porta velocemente a destinazione, interrotto solo da qualche villaggio. http://img705.imageshack.us/img705/58/dsc01150hz.jpg La capitale, come tutte le grandi città africane, è un caos unico: taxi brousse sgangherati che ti tagliano la strada per fermarsi quando meno te lo aspetti, mobilette a destra e sinistra, carretti trainati da asini, auto che ignorano completamente il codice della strada. 1 ora per attraversarla e raggiungere la torre d’Africa che si trova a sud. http://img513.imageshack.us/img513/4108/dsc01152vr.jpg Mi fermo per il pieno e mi sento chiamare. E’ Buba la mia guida e referente di BND che stava andando al campeggio per aspettarmi e riconosciuta la moto dagli adesivi si è fermato per presentarsi. Insieme raggiungiamo il camping e dopo esserci conosciuti un po’ meglio mi metto a fare il tagliando al GS. Buba si offre subito di darmi una mano: cambio olio, pulizia del filtro, serraggio bulloni e viti, la moto gira come un violino e in 10 giorni s’è fatta 5000 km senza batter ciglio. http://img703.imageshack.us/img703/4747/dsc01154x.jpg http://img706.imageshack.us/img706/8525/dsc01155l.jpg Finito lo accompagno a casa nel centro di Bamako e rientrando mentre sono fermo ad un semaforo una mercedes riesce ad “abbattermi” facendomi sbattere contro una macchina parcheggiata. Nessun danno per fortuna, i passanti mi danno una mano a risollevare la moto e la cosa sembra di una normalità sconcertante. Più tardi, a cena con la moglie del titolare del campeggio e le sue figlie, una coppia di francesi e Buba che nel frattempo è ritornato, si parla del vivere in Mali. |
Quote:
Tette? Vai grande MAIALE! |
ahahahah...... avevo già goduto a sufficienza nella giornata. Comunque carina.
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Io intanto leggo tutto. sai mai che poi mi interroghi!
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e non mi basti mai!:D:D:D
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uhh che emozione vai avanti fagot !!!
hai fatto cio che ho da nni nel cassetto pia avati ti cheidero una mappa della tua avventura |
Bel racconto Diega, go ahead......ciao...
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Con tutta la neve che sta buttando in sti giorni da ancora più senso di libertà. :D
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fagot ma è roba fattibile da solo o ci volgiono anni di preparazioe tra documenti e moto?
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haha bisogna essere pazzi a caricare 300 kg di moto su quella canoa!!!!
non avevi il terrore di perderla? |
@ Barba: non servono documenti o preparazioni speciali. Alle fine metterò tutte le info e le cartine
@Ste: infatti ho scritto con "apprensione".... ricordando anche quanto era successo a Lapo. La foto non rende bene, ma hanno un fondo di 7/8 cm e i fianchi da 5/6 cm di legno durissimo |
cazzo , ma non potevi utilizzare per il trasbordo quella chiatta che si vede nell'altra foto?
zio bricco, a vederla da qua per rovesciare la "mucca" nel fiume non ci voleva niente:mad::mad::mad::mad::mad: |
Vuoi mettere? Quella foto vale da sola un viaggio :)
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bah!... ma sarà tutto vero???
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Ho la bava alla bocca.... leggere sti report mi fa letteralmente crepare d'invidia. Ti prego prosegui! :eek:
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complimenti...soprattutto per il fuoristrada!!!
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ahahah mitico momento con i neri a pallini bianchi...ahahah ci rido ancora....
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:happy1::happy1::happy1:
grande diego!!!!!!............dai continua che qui sono tutti che aspettano il seguito!!!:D |
11° giorno:
Alle 7.30 siamo già in moto diretti a Djennè, la città di fango che si trova su un isola nel delta dei fiumi Niger e Bani. Lungo la strada spuntano, nei pressi delle città più grandi, i caselli di pedaggio per i trasporti delle merci. http://img856.imageshack.us/img856/4048/dsc01165h.jpg Visto il prezzo molto alto delle tasse doganali senegalesi, il governo maliano ha stretto accordi con gli stati della Costa d’Avorio, del Ghana e del Togo per poter usufruire dei loro porti a prezzi più vantaggiosi e così ora nuove strade commerciali seguono la rotta Sud-Nord fino a Bamako. I camion vengono pesati a “occhio” dai casellanti che con lentezza esasperante provvedono anche a sollevare le sbarre. Tutto questo traffico pesante evidentemente ha provocato numerosi incidenti, ragion per cui ormai anche il più piccolo villaggio è dotato di una serie di dossi rallentatori, che spesso però non sono affatto segnalati. Più di una volta vedendoli all’ultimo momento e passandoli quindi in modo veloce, sento il povero Buba che sobbalza sulla sella….. Ogni tanto gli chiedo se è stanco e vuole fermarsi, ma mi fa sempre segno di proseguire. “Tipo tosto….” Rimugino tra me “ Franca in genere dopo 150 chilometri comincia a menarmi i fianchi…. lui si fa 550 km con 1 sosta.” Nei villaggi cominciano a comparire i primi granai tipici della cultura Dogon mentre le case mantengono lo stile sudanese, con costruzioni basse e rettangolari. http://img252.imageshack.us/img252/324/dsc01166pp.jpg http://img6.imageshack.us/img6/4229/dsc01167tl.jpg A metà pomeriggio siamo nel delta. In questa stagione secca i campi sono utilizzati per il pascolo del bestiame, mentre nella stagione delle piogge quando i fiumi esondano vengono utilizzati per la coltivazione di riso. http://img692.imageshack.us/img692/5153/dsc01168z.jpg Questa volta per raggiungere l’isola utilizzo il traghetto che ininterrottamente fa la spola tra i due argini: domani è giorno di mercato e sta arrivando una moltitudine di persone dai villaggi circostanti. http://img850.imageshack.us/img850/3951/dsc01170j.jpg http://img140.imageshack.us/img140/5549/dsc01171mv.jpg L’ora è la migliore per visitare la città e vedere la moschea di fango più grande al mondo, che ogni anno al termine della stagione delle piogge viene restaurata da centinaia di volontari. http://img23.imageshack.us/img23/4286/dsc01177r.jpg http://img542.imageshack.us/img542/3605/dsc01182ag.jpg Nella città si riconosce ancora, guardando alcune case, il periodo in cui i mercanti marocchini fecero di questa città il nodo cruciale delle rotte che da Tombouctou salivano al nord. http://img810.imageshack.us/img810/2999/dsc01184qp.jpg http://img819.imageshack.us/img819/2082/dsc01185ah.jpg Le punte estreme sui tetti delle case simboleggiano il marito e la moglie, mentre le più piccole al centro il numero di figli. In questo caso 5. http://img833.imageshack.us/img833/3715/dsc01194yo.jpg Le donne hanno, a seconda del quartiere, un punto di incontro settimanale preciso dove scambiarsi pareri, chiarimenti, informazioni, insomma fare quattro chiacchiere in santa pace senza uomini e figli. http://img860.imageshack.us/img860/5641/dsc01195a.jpg http://img18.imageshack.us/img18/3761/dsc01197oj.jpg http://img16.imageshack.us/img16/6795/dsc01203te.jpg Sul Bani l’Africa mi regala il più bel tramonto di questo viaggio….. http://img15.imageshack.us/img15/6780/dsc01207pj.jpg http://img607.imageshack.us/img607/6370/dsc01208f.jpg http://img820.imageshack.us/img820/7027/dsc01211z.jpg |
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