![]() |
Quote:
|
Per la Mongolia, potrebbe essere per il 2012
|
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
vai Matteo e buon Islanda :D |
Quote:
|
:)
Quello che ho provato a spiegare è che l'importante è essere consapevoli, prima e durante il viaggio, dei propri limiti ma anche della propria determinazione. Mio malgrado mi sono trovato a dover attraversare l'altopiano boliviano con la neve e l'ammo posteriore schiantato e una moto da 350 kg compreso me. Ho rallentato, ho faticato, ma l'ho fatto. Mi sono trovato con un R4 in mezzo al deserto marocchino (tra erfoud e zagora) con la leva di rimando del cambio all'abitacolo rotta: una sola marcia che inserivo da fermo, seconda o terza a seconda del fondo. Ho rallentato, ho faticato ma l'ho fatto (anche grazie all'amico che era con me che spingeva per ripartire :). Ed è niente rispetto alle difficoltà che tanti "viaggiatori", anche di qde hanno affrontato, vedi miriam, nazca, indianlopa e tanti altri. Le sfide che ti può proporre un viaggio sono niente difronte a quelle che purtroppo la vita ci impone. Basta la consapevolezza e il coraggio ogni tanto di girare la moto per non infilarsi nei guai. E avere ben presente che questo non significa fallire, ma solo adattare il viaggio alle circostanze, dimostrando intelligenza e consapevolezza. Che ti perdi dell'islanda se rinunci all'interno? L'Askja: niente di eccezionale secondo me, se non l'idea di farsi un bagno caldo in un lago a 800 metri nel cuore dell'islanda, magari mentre nevica. Le grotte di ghiaccio di kverkfjoll e il trek sul vatnajokull, bello si, ma niente di trascendentale. Landmannalaugar si, è una perdita discreta. Certo, se sogni un viaggio nel nulla in mezzo a paesaggi lunari senza incontrare più di 2 auto al giorno allora non puoi prescindere da spingerti molto dentro, e in tal caso non è il viaggio per l'LT. E te lo sconsiglierei anche con una moto adattissima se vai da solo. Quella è roba che solo Liz.... :lol: Per il resto ring road significa terme spettacolari a Blaa Lonid, Geysir, la faglia di thingvellir, Gullfoss, godafoss e tante altre foss, fattorie intorno a Akureyri, la bella strada per siglufjordur e la sua atmosfera, il myvatn, i vulcani e campi lavici del krafla (prima dicevo che era difficile arrivarci ma avevo scambiato con la zona di lakigigar, krafla è lungo la ring), la penisola di husavik con le balene e una delle strade più belle del mondo, e tutta la ring nel sud dell'isola con panorami spettacolari. Non basta per un viaggio da sogno? |
Forzoni, mi stai facendo venire voglia ..... anche se non sono liz e avrò mia moglie con me .......
|
Se tieni duro qualche anno - lo sai che sono impegnato in faccende importanti - prima o poi si parte per qualche posto che ci obbligherà ogni tanto a girare la moto!
|
Quote:
|
Che spettacolo, ragazzi. Solo leggervi mi fa star bene.
|
Oh .... giovani per la Mongolia devo studiare bene. Mi accontenterei dell'Islanda .....
|
Quote:
Non sono un "cieco": se valuto che non è proprio il caso, non faccio certamente l'eroe rischiando di compromettere moto e salute. Al momento per me l'Islanda non ha nessun limite che non siano le mie capacità. Non sono un fenomeno, lo so bene...ma so anche dove posso spingermi e dove invece è bene valutare attentamente la situazione. Mi preparerò a dovere. E poi il resto si vedrà. :) |
Ma si dai tanto poi alla fine vai a Cesenatico......:lol::lol::lol::lol::lol:
|
Quote:
Invidio un po' la tua sicurezza!;) PS Scusa se mi son permesso! |
secondo me lo studio di fattibilità e il business plain sono sbagliati
|
Oddio ragazzi, mi sento responsabile di un futura inevitabile tragedia!
:lol: Seriamente Weiss. Io continuo ad incoraggiarti perchè in Islanda ormai 10 anni fa ho incontrato anche gente con l'electra glide (e pure in patagonia ho visto quel carroccio) e il sorriso stampato in faccia. Ma ricordati che c'è sempre un punto di non ritorno. Sprengisandur, ricordati questo nome. Non ci provare. Sprengisandur, sandur, sandur: che ti viene in mente? Sabbia, tanta. Sciolta. In alcuni punti ho faticato con il land rover. Liz ha aspettato 7 ore prima che passasse qualcuno (e ha avuto culo) anche se mi pare di ricordare che poi se l'è cavata da solo comunque, ma gli è andata bene, perchè poteva passarci anche la notte. Non esiste una sola possibilità al mondo che un LT possa attraversarla sulle sue ruote. Se ti va di provare un po' d'avventura fallo in piste più trafficate, come l'askja, appunto, o la pista che collega thingvellir a gullfoss, o al limite quella che va diretta da gullfoss a akureyri. Comunque solo tu potrai valutare al momento i tuoi limiti e quelli della moto e riconoscere il punto di non ritorno. Sappi anche che il 70% (non chiedetemi come calcolo la percentuale) della difficoltà di un viaggio in islanda in moto deriva dalle condizioni ambientali. Fa freddo, piove, tira sempre vento, ripiove. Se hai sfiga non vedrai mai il sole (chiedere a Giovak). I guadi non sono uno scherzo, ricordati che l'acqua è prossima allo zero e in quelle condizioni hai sensibilità a mani e piedi per pochi secondi, devi stare sempre alla larga dall'acqua e quando devi attraversarla sperando e riuscendo a non fermartici mai. Non tentare mai un guado se non sei strasicuro di potercela fare. Sopratutto con quella moto. Io non azzarderei oltre i 25 cm. |
a proposito di business plan, senti questa:
ti compri un xt 4v di una ventina di anni, gli fai qualche lavoretto, spendi 2500€ in tutto, torni e lo rivendi a 2000 alla svelta. Sei convinto di spendere meno di 500€+passaggio in riparazioni e officina sulla tua moto tornata dall'islanda? :lol: |
Quote:
Mi rendo perfettamente conto di non avere alle mani un DR350... e conosco i miei limiti e quelli della moto. Come hai detto tu ed io nel mio intervento prima di te.... valuterò metro dopo metro. Ben vengano indicazioni, avvertimenti e qualche consiglio... per il resto....valuterò durante la marcia. |
Cmq dico ancora una volta...io l'anno scorso ci son stato, in Islanda, e nn ho trovato difficoltà insuperabili, neppure dal punto di vista climatico. Qualcuno mi aveva spaventato, mi aveva detto di venti così forti da farti cadere la moto, freddo, pioggia esagerata...E invece no. Sarò pure stato molto fortunato, mettiamola così, però nn ho trovato condizioni proibitive. Pioggia sì, parecchia, ma senz'altro meno di quella che due anni fa incontrai in Irlanda. E il vento sì, c'era...e per me il vento in moto è il fenomeno che mi infastidisce di più..ma niente di insuperabile. Per contro, un Paese unico, fantastico, diversissimo da qualsiasi altro.
|
Io ho avuto la stessa esperienza di teofrasto.... però inerente all'Elefantentreffen.... Partecipai al 50° nel 2006 e ricordo che le condizioni climatiche anche in Italia erano proibitive.... morale della favola: mi preparai bene ad affrontare il freddo (-26°C), la neve etc.... bè.... quanto tornai a casa fu un immensa soddisfazione avercela fatta.... ma dentro di me dissi: "tutto qui?".....
E questo perchè mi era sempre stato descritto come una cosa durissima etc.... Ma come tutte le cose....basta prepararsi a dovere.... E per l'Islanda mi preparerò anche fisicamente dato che faccio una vita piuttosto sedentaria... streccing, corsa e bicicletta per il fiato, e qualche esercizio per ridare un tono alla muscolatura che fortunatamente non manca. L'imprevisto è sempre dietro l'angolo... la preparazione è fondamentale imho....specialmente se si viaggia da soli.... sia dal punto di vista fisico, che dal punto di vista tecnico (abbigliamento, cosa portarsi dietro che potrebbe servire in caso di emergenza, e non ultimo una revisione accurata e completa della moto: un tagliando completo e se si ritiene che sia il caso sostituire qualche parte che potrebbe dare problemi come guarnizioni, paraoli, cinghie etc.) Il resto è affidato al caso.... |
per quanto riguarda i guadi......con il gs eravamo con l'acqua GELIDA ai cilindri
in alcuni tratti abbiamo dovuto spingere le moto perchè con il carico sprofondavano nel letto del fiume |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 16:11. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©