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Ma soprattutto rimanere "delusi" e/o illudersi che questo genere di roba acquistata c/o un discount possa avere la durata o la qualità della roba di prezzo superiore. Non che significhi che la roba che costa di più sia migliore della roba da meno prezzo. Ma per esempio, un casco di quelli che comercializzano le Ipercoop della NCA, non lo comprerei nemmeno per girare su un 50ino! |
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Mio, mio, ce l'hooooo!!!! l'ho preso più che altro per provare come si stava con un modulare e mi ci sono trovato così bene che lo uso da 6 anni e adesso è così consumato dentro che devo buttarlo via. Però ci ho anche preso una craniata sul bordo del basculante che non avevo alzato abbastanza e non si è neanche rotto! :lol::lol::lol: marca NCA (Non Cadere Altrimenti......) :lol::lol::lol: adesso lo cambio, prometto. :lol::lol::lol: |
Però...
Tante discussioni si risolvono solo in un modo:
- Studiare un po' le specifiche delle cose che si vogliono comperare, oggi con il WEB è una cosa banale. - Osservare con cura prima di acquistare per le specifiche che ognuno ha deciso essere quelle preferenziali o di sicurezza. Oggi non è il marchio che fa qualità, ma il tipo e fascia di prodotto per ciascuna marca. Ovviamente c'è la qualità media per ciascun produttore, ma quando acquisti, della media in genere ci fai ben poco. Ad esempio è buffo che si discuta della qualità della Atlantis della BMW che è uno dei prodotti migliori del mercato in assoluto, ma è altrettanto buffo ritenere che tutto quello che BMW commercializza sia buono come e che alla Lind ci sono solo ottime occasioni. Tendiamo a generalizzare per tranquillizzarci, le case produttrici lo sanno e ci infinocchiano che è una bellezza. |
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La mia filosofia nell'acquisto dell'abbigliamento per moto è che il giusto sta nel mezzo. Quindi mi spiace ma non metterò mai la mia testa dentro un casco in policarbonato che, ricordo a chi non lo sapesse, non è solo più pesante di uno in fibra, ma ha una resistenza agli urti generalmente molto inferiore perché il materiale tende a rompersi di netto invece che a "sfagliarsi". D'altra parte, una volta deciso che voglio un casco in fibra, mi interessa poco che sia Arai, non mi interessa niente che abbia la grafica dell'ultimo modello, mi interessa molto che mi calzi bene e che potenzialmente mi prometta una buona protezione. Sono caduto con un Suomy sbattendo forte la mentoniera sull'asfalto e salvandomi la faccia: quando ho ricomprato il casco non ho avuto dubbio sulla marca, e tremo nel pensare cosa mi sarebbe potuto succedere con un casco in policarbonato preso al Lidl a 59 euro. Tornando all'abbigliamento, in due diverse occasioni ho purtroppo avuto modo di testare due diverse tute Dainese (una addirittura prodotta nel 1991) ricavandone in entrambi i casi ottima soddisfazione: credo comunque che una tuta di pari livello di prezzo mi avrebbe sicuramente protetto allo stesso modo. Stiamo parlando di capi tecnici di ottima fattura e con protezioni non solo omologate ma anche ben fatte: per fare un esempio, moltissime tute di marca Berik non hanno protezioni sulla caviglia, eppure Berik è secondo me a torto considerato un marchio di alto livello. Di conseguenza, non vedo dove stia la differenza fra una tuta BMW da 2000 euro (che, torno a ripetere, trovo ridicola per quanto costa in relazione a quello che offre) e una Dainese o una Spidi da 7/800 o anche qualcosa meno. Nel caso dei capi in tessuto, addirittura il paragone tra BMW e i produttori specifici di abbigliamento secondo me è addirittura inverso: BMW costa il doppio ma almeno a livello visivo e tattile i suoi capi sembrano molto meno "sicuri" di quelli della concorrenza. Concludendo, ripeto che secondo me il giusto sta appunto nel mezzo. Evito economie che ritengo potenzialmente pericolose e spese pazze di cui non vedo il reale valore... tutto qui. |
IMHO... premesso che alcuni materiali di buona qualità costano (GoreTex, pelle di prima scelta ecc), che anche una fattura accurata costa, che il design, se si apprezza, non è gratis, e che quindi prodotti di fascia medio-alta non possono costare praticamente pochissimo, trovo il prezzo dell'abbigliamento BMW troppo alto. Ho qualche pezzo (come la Comfort Shell), che ritengo buoni prodotti, ma assolutamente troppo cari.
Personalmente ritengo Dainese e Alpinestars molto competittivi come qualità/prezzo, e superiori come design. |
Per chi dice che le omologazioni sono uguali per tutti... http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=256107
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mi sa che confondi il policarbonato con altre plastiche, da' un'occhiata alle prove così scopri caschi in policarbonato che passano le prove d'impatto mentre caschi in fibra non le passano, valga l'esempio dell'Arai in fibra che citavo... e se sei curioso, guarda i filmati dei cupolini in policarbonato e confronto con quelli in acrilico, mentre li prendono a martellate o gli sparano col fucile... non è un caso se il policarbonato è usato nell'antinfortunistica... |
maccerto,non bisogna lesinare sulla sicurezza....
vero anche,che avere di "scorta" qualche accessorio,non guasta! e per chi non si può permettere 2 caschi in fibra,o 2 panta dainese,o bmw e 2 paia di guanti da 100€..... la lidl "offre" l'opportunità..... |
di policarbonato sono fatte le visiere dei caschi degli astronauti.
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Io la stessa prova con il "kevlar" del Lidl non la farei, ma poi ognuno fa come crede... :lol: |
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infatti, è per quello che dico.............non credo sia una porcheria. |
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E dici poco.........ciao Giovà......:lol::lol::lol::cool:;)
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io sono uno di quelli che qualcuno definisce ridicoli,tuta air flow,la più scalona,4 anni di utilizzo sudato,son grosso,molti lavaggi,oste è ancora bella e perfetta,per inciso dynafil,più resistente che il cordura ,ho atlantis,come in altri post sul caso,non paragonate una qualsiasi tuta in pelle,non vale la metà di atlantis,range di utilizzo,comodità,traspirabilità naturale della pelle è inparagonabile,poi una tuta professionale da pilota,costa come quella bmw,anche dainese,dopo che i commercianti le prendano solo su ordinazione è un altro conto,per i caschi ognuno lo prende in base ai suoi gusti,la termoplastica,da quanto ne so,ma niente di autorevole,ha un problema di durata,o meglio di scadenza mentre il fibra dura più a lungo,ne vedo moltissime di marche,ma per me certi marchi non sono da me presi in considerazione solo perchè non mi ci trovo ad indossarli,c'ho il faccione!!!!
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verissimo, il policarbonato degenera col tempo, mentre la fibra no, ma in un casco, se non sbatti, quello che si consuma rapidamente sono gli interni, e allora cosa te ne fai di una calotta robustissima se dopo 6/7 anni gli interni sono da buttare? Con un casco in poli, dopo i famosi 6/7 anni butto via tutto senza rimpianti e ho speso metà. |
La mia prima Dainese l'ho portata credo per tredici anni... e volendo è ancora lì appesa. Non sarà come nuova, ma voglio vedere quanto lo sarà la tua Atlantis fra nove anni.
Poi un giorno mi racconti cosa ti hanno descritto quelli della concessionaria BMW per "traspirabilità naturale della pelle", perché la pelle è comunque un materiale naturale e di conseguenza mediamente traspirante. O i vitelli tedeschi sono modificati geneticamente e traspirano di più di quelli italiani? :lol: A volte mi meraviglio ancora di quello che qualcuno si vuole sentir raccontare pur di autorizzarsi a spendere cifre che forse lui stesso inconsciamente ritiene assurde... :( Senza offesa, ci mancherebbe... |
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