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Ciao NAGA, grazie per il report e complimenti per viaggio da sogno............ricordati di mettere un po' di foto. Grazie
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15^ Tappa di 26
Data : 05.01.09 Da : Alessandria (ET) A : Tobruk (LAR) Km. tappa : 715 Km. progressivi : 6632 Itinerario : Alessandria – El Alamain – frontiera libica (Salum) – Tobruk Meteo tappa : sebbene il tragitto si snodi lungo la costa la temperatura è sempre fresca e cala ulteriormente la sera. Alla fine i km. saranno oltre 700; tappa allucinante, complice il passaggio di frontiera con la Libia e l’uscita dall’Egitto. In totale quasi sette ore di pratiche doganali! Prima di arrivare in frontiera sostiamo al Sacrario Militare di El Alamein per tributare un pensiero ai nostri caduti. In uscita dall’Egitto perdiamo oltre 2 ore nonostante fossimo seguiti dall’agenzia. Nel dettaglio: 1. Controllo passaporto in ingresso (A). 2. Controllo numero di telaio e OK su carnet (B). 3. Consegna CPD, carta di circolazione egiziana, passaporto (C). 4. Riconsegna CPD. 5. Consegna targhe egiziane (D) 6. Compilazione carta visto emigrazione su passaporto (E). 7. Bollatura ufficiale passaporto (F). 8. Controllo finale in uscita (G) Mentre espletavamo le formalità abbiamo notato come molti giovani cercassero di passare la frontiera eludendo i controlli ovvero molto più semplicemente passandosi la mercanzia di nascosto per evitare controlli e dazi doganali. |
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In Libia, dove le ore perse saranno oltre 4, le pratiche vengono svolte dall’agenzia. Curiosamente non ci sono né bandiere libiche né effigi del Colonnello.
In loco viene rilasciata l’assicurazione temporanea e viene apposto il visto di ingresso sul passaporto. Per le targhe si va in città, ma abbiamo corso il rischio che non si facesse nulla visto l’orario. Spesi totale 90 €. Le targhe sono due, dimensioni tipo auto. La seconda è molto lunga e non potrebbe trovare posto su una moto. Usciti dalla frontiera libica affrontiamo i primi chilometri delle strade libiche in piena notte. Queste sono piene di buche e all’ingresso dei centri abitati i consueti dossi sono sostituiti da grosse corde di canapa, tipo marinaio, distese trasversalmente, ovviamente non segnalate. Pericolosissimo. Arriviamo in Albergo (Algakbob) all’una di notte passata. Ci avevano avvisato dello scarso livello degli alberghi in Libia ma questo sarà il peggiore di tutti. Visto il ritardo, l’albergatore si è venduto le stanze e ci toccherà dormire in stanze di fortuna, sporche e fredde. La tappa in una foto : monumentale macchina per il caffè |
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16^ Tappa di 26
Data : 06.01.09 Da : Tobruk (LAR) A : Al Badhya (Sousa - Apollonia) (LAR) Km. tappa : 267 Km. progressivi : 6899 Itinerario : Tobruk – Derna – Al Badhya (Sousa - Apollonia) Meteo tappa : sempre freddo, poi vento e pioggia che ci costringe ad indossare gli antipioggia. Tappa di trasferimento lungo la costa libica che ci aspettavamo essere più affascinante. Arriviamo con calma nel primo pomeriggio e visitiamo con calma Apollonia, conosciuta anche come il porto di Cirene. Pernottiamo all’Albergo El Manara (N 32°54.049’ E 021°57.905’), niente di particolare, ma decisamente meglio di quello a Tobruk. Niente internet e parcheggio all’aperto. La tappa in una foto : costa libica |
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17^ Tappa di 26
Data : 07.01.09 Da : Al Badhya (Sousa - Apollonia) (LAR) A : Bengazi (LAR) Km. tappa : 255 Km. progressivi : 7154 Itinerario : Sousa – Cirene – Bengazi Meteo tappa : temperatura sempre fresca. Raggiungiamo rapidamente Cirene, splendida antica città greca, testimonianza tangibile delle grandi civiltà che fiorirono sulla costa libica settentrionale. Riprendiamo il nostro cammino verso ovest e ci fermiamo a vistare i bellissimi Mosaici di Qasr, dove incontriamo un gruppo di studiosi italiani così antipatici ma così antipatici … La polizia che ci scorta è rappresentata da un agente in borghese che prende posto nella macchina della guida e dunque non ci fa perdere tempo. Pernottiamo all’Albergo Ouzu (N 32°06.020’ E 020°03.549’), abbastanza buono. Internet a pagamento nella lobby, ma costa poco. Parcheggio all’aperto custodito. La tappa in una foto : Benghazi |
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18^ Tappa di 26
Data : 08.01.09 Da : Bengazi (LAR) A : Sirte (LAR) Km. tappa : 595 Km. progressivi : 7749 Itinerario : Bengazi – Ajdabiya – As Sultan – Sirte Meteo tappa : temperatura fresca che poi sale. A tratti vento, con la prima sabbia che sporca la strada. Superstrada tutta nuova sino a Ajdabiya, poi strada costiera veloce. Tappa di trasferimento. Incontriamo molte buche e tanti cambi di direzione in corrispondenza dei nuovi tratti stradali in costruzione (… che si tratti dell’autostrada pagata da noi italiani?). Distributori di benzina scarsi (anche oltre 100 km.). Indicazioni stradali esclusivamente in lingua araba. Nei pressi di As Sultan visitiamo l’Arco dei Fileni con due enormi statue di bronzo. Questo è stato costruito da Mussolini e distrutto da Gheddaffi nel 1973. Pernottiamo al Almaharey (N 31°12.446’ E 016°31.395’), abbastanza buono. No internet. Parcheggio all’aperto non custodito. La tappa in una foto : trasporto animali |
Grazie Naga
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Ho riavuto il mio pc che si era fulminato appena dopo tornato dal grande vaiggio con Naga. Adesso devo trovare il tempo di leggere quasi un mese di post su qde!!
Ovviamente partirò da questo thread che il buon Naga ha minuziosamente infarcito come una ricca e grassa saint-honorè. L'ho sempre detto: Naga, cambia mestiere, come giornalista hai un futuro!!! Ciao. Paolo ;) |
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19^ Tappa di 26
Data : 09.01.09 Da : Sirte (LAR) A : Al Khums (LAR) Km. tappa : 343 Km. progressivi : 8092 Itinerario : Sirte – Misratah – Al Khums Meteo tappa : temperatura fredda. Partiamo presto la mattina per avere tempo di visitare con calma Leptis Magna. Arteria veloce sino a Misratah e poi strada a doppio senso di circolazione. Negli attraversamenti delle città presenza di buche e avallamenti del manto stradale. Molti i controlli della polizia dove la guida consegna l’elenco del gruppo. Incrociamo due motociclisti europei con GS in direzione est (opposta a noi). Saranno gli unici motociclisti incontrati lungo tutto il raid. Qualche distributore di benzina in più. Traffico scarso, complice la giornata festiva del venerdì. Arriviamo a Leptis Magna. Che dire … indubbiamente la città romana più bella del Mediterraneo e uno dei pochi siti archeologici nei quali si respira ancora l’atmosfera di una città vera. Giriamo il sito con tutta calma, accompagnati dalla miglior guida di tutto il raid. Pernottiamo al Al Madena (N 32°38.991’ E 014°15.949’), molto male! Ceniamo fuori, colazione scarsa. No internet. Parcheggio all’aperto non custodito. La tappa in una foto : Leptis Magna … non solo autostrade! |
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20^ Tappa di 26
Data : 10.01.09 Da : Al Khums (LAR) A : Gharyan (LAR) Km. tappa : 249 Km. progressivi : 8341 Itinerario : Al Khums – Tripoli – Gharyan Meteo tappa : temperatura fredda. Anche oggi incontriamo tratti in costruzione o in rifacimento. Il traffico a Tripoli non è eccessivamente caotico. A Tripoli visitiamo il Museo (detto anche della “rivoluzione”) la Città vecchia e il Suq. La popolazione è molto gentile, poco abituata ai turisti. Incontriamo molti segni della colonizzazione italiana. Nel tardo pomeriggio riprendiamo la strada verso sud, per raggiungere Gharyan, che si trova a circa 800 mt. di altezza. L’ultimo tratto di strada è illuminato a giorno. Pernottiamo all’albergo Al Rabtha N 32°10.166’ E 013°00.848’, appena accettabile. Cena buona. No internet. Parcheggio all’aperto, custodito a vista. Domani tappone di oltre 600 km. per raggiungere Ghadamis. Originariamente il percorso prevedeva l’attraverso della Tripolitania lungo una pista asfaltata che, dopo aver raggiunto prima Mizdah e poi Al Qaryan ash Sharqiyah (250 km. a sud di Gharyan), ci avrebbe portato ad ovest per raggiungere dopo oltre 300 km. prima Daraj e finalmente Ghadamis. Le informazioni che riusciamo a raccogliere non sono rassicuranti; non siamo infatti certi di trovare benzina presso l’unico distributore a Al Qaryan ash Sharqiyah … due calcoli e decidiamo di desistere. Troppe infatti le moto con autonomia non superiore ai 300 km e non ci pare opportuno sovraccaricare la macchina di appoggio con ulteriori taniche di benzina. La tappa in una foto : Non capiva perchè noi insistessimo tanto a fotografarla |
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21^ Tappa di 26
Data : 11.01.09 Da : Gharyan (LAR) A : Ghadamis (LAR) Km. tappa : 592 Km. progressivi : 8933 Itinerario : Gharyan – Kabaw – Nalut – Ghadamis Meteo tappa : fresco e poi caldo … ma non solo! Tappone in mezzo al deserto libico. Strada veloce e scorrevole. Percorriamo la strada in direzione ovest verso Nalut e ci fermiamo a visitare un granaio berbero a Kabaw e poi proseguiamo in direzione sud verso Daraj. Incontriamo per tutto il tragitto un vento trasversale molto sostenuto, accompagnato dalla immancabile sabbia che ci spazzola per benino. Anche questa volta viaggiamo di bolina, vedere le foto per credere!. Alla prima sosta, al riparo di un edificio, cospargiamo le moto di olio al fine di limitare i danni. Pochi i distributori di carburante lungo il tragitto. Gli ultimi 25 km. per arrivare a Ghadames sono illuminati a giorno! Si vede che il petrolio da queste parti costa poco. Pernottiamo all’albergo Al Waha (N 30°07.949’ E 009°30.446’), decoroso. Molto comodo con le moto parcheggiate davanti le rispettive stanze. Cena ottima (con pasta in nostro onore!). Immancabile comunque la zuppa libica Niente internet. Qualche volta salta la connessione GSM. Controllo la moto e trovo la cassetta del filtro dell’aria piena di sabbia ma il filtro pulito. Il giorno seguente ci fermiamo a Ghadames e visitiamo il locale museo e la città vecchia, famosa per la sua atipica architettura, in quanto costruita con mattoni di fango imbiancati di calce. La popolazione è di origine araba, africana, berbera e tuareg. Nel pomeriggio ci concediamo una escursione con le 4x4 lungo le dune del deserto circostante. Veramente bello. Apprendiamo che la frontiera con la Tunisia a Wazin non è transitabile e dunque saremo costretti a dirigersi più a nord ed entrare in Tunisia a Ra’s Ajdir. Conseguentemente, la notte seguente pernotteremo a Zuwarah invece che a Nalut come originariamente programmato. La tappa in una foto : Viaggiare di bolina |
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22^ Tappa di 26
Data : 13.01.09 Da : Ghadamis (LAR) A : Zuwarah (LAR) Km. tappa : 552 Km. progressivi : 9485 Itinerario : Ghadamis – Nalut – Zuwarah Meteo tappa : fresco e poi caldo. Ripercorriamo prima verso est e poi verso nord la strada percorsa due giorni prima, fortunatamente non incontriamo il vento. Pernottiamo in una struttura alberghiera affacciata sul mare (N 32°57.224’ E 012°03.178’), assolutamente mediocre, chiusa dall’estate. Niente internet. Parcheggio all’aperto vicino alle stanze. La tappa in una foto : In uscita da Ghadames |
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23^ Tappa di 26
Data : 14.01.09 Da : Zuwarah (LAR) A : Tataouine (TN) Km. tappa : 260 Km. progressivi : 9745 Itinerario : Zuwarah – frontiera (Ra’s Ajdir) – Tatouine Meteo tappa : fresco e poi caldo. Dopo appena 60 km. in direzione ovest raggiungiamo la frontiera con la Tunisia a Ra’s Ajdir. Diversamente a quanto accaduto in entrata, l’uscita dalla Libia è molto veloce, meno di un’ora per consegnare le targhe e scaricare il CPD. Per guadagnare tempo, l’Agenzia aveva provveduto la sera prima a fare apporre i timbri di uscita sui rispettivi passaporti. L’ingresso in Tunisia avviene, tutto sommato, rapidamente, un’ora e mezza circa. Le pratiche si svolgono presso due boxes. Nel primo avviene la registrazione della moto sul passaporto (il CPD non è infatti necessario) e viene rilasciata l’autorizzazione alla circolazione. Curiosamente non viene controllata la carta verde. Presso il secondo box avviene la compilazione del visa di ingresso e apposto il timbro sul passaporto. Tutto gratis. Brava Tunisia! Superata la frontiera ci dirigiamo verso Tataouine. Ci rendiamo subito conto che in Tunisia è tutto un altro andare. Le indicazioni stradali sono chiaramente indicate anche in francese e la segnaletica stradale è molto chiara. Attenzione ai bambini che hanno il vizio di avvicinarsi pericolosamente alle moto o peggio lanciare sassi al passaggio delle stesse. Incontriamo lungo la strada molti rivenditori di benzina al mercato nero e cambia valuta (ribattezzati “gli sbandieratori”). Al pomeriggio visitiamo lo Ksar Ouled Soltane, tipico granaio fortificato costruito dalle tribù berbere della regione. Pernottiamo al Sangho Privilege N 32°54.973’ E 010°24.937’), molto buono. Internet a pagamento nella hall. Parcheggio all’aperto, un po’ lontano dalle stanze tipo bungalow. La tappa in una foto : Ancora visibili i segni del deserto libico |
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24^ Tappa di 26
Data : 15.01.09 Da : Tataouine (TN) A : Monastir (TN) Km. tappa : 481 Km. progressivi : 10226 Itinerario : Tatouine – El Jem – Monastir Meteo tappa : Fresco e pioggia a tratti nelle zone montuose. Tappa veloce lungo le bellissime strade tunisine. Giornata culturale. Visitiamo lo Ksar Hedada, Ksar Joumaa, Matmata (tutti posti dove è stata girata Guerre Stellari) e poi il meraviglioso anfiteatro di El Jem. Pernottiamo al Wime Helya Beach (N 35°45.845’ E 010°45.109’), molto buono. Internet nella hall. Parcheggio all’aperto custodito. La tappa in una foto : Star Wars |
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25^ Tappa di 26
Data : 16.01.09 Da : Monastir (TN) A : Tunisi (TN) Km. tappa : 195 Km. progressivi : 10421 Itinerario : Monastir – Sousse – Tunisi Meteo tappa : Fresco. Tappa breve, di trasferimento per raggiungere Tunisi dove ci imbarcheremo alla volta di Genova, non prima di aver visitato il Castello e il Mausoleo di Monastir. Strada statale sino a Sousse e poi autostrada (con postazioni autovelox!) sino a Tunisi. Le pratiche doganali per uscire dalla Tunisia (La Goulette) sono molto rapide. Anche qui due solo boxes; presso il primo avviene il controllo del passaporto in uscita, presso il secondo la moto viene “scaricata” dal passaporto. Nel primo boxes il funzionario di turno si accorge della ghiotta occasione rappresentata da 12 moto e, allontanato il giovane soldato di turno, chiede 20$ di mancia. Curiosità. Prima di entrare in porto veniamo avvicinati da alcuni tizi con l’aspetto di chi sa il fatto proprio e che si offrono di compilare (in cambio di una mancia) due schede che ci dovrebbero essere richieste per l’uscita dal Paese velocizzando così le pratiche doganali. Solo dopo scopriamo che ovviamente le schede sono contraffatte e non vengono richieste! La traversata si svolge in modo tranquillo, il mare è una tavola di biliardo. Le moto vengono imbragate in modo approssimativo e l’operazione viene fatta solo quando la stiva è stata chiusa e non è quindi possibile controllare. La tappa in una foto : Mausoleo di Monastir |
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26^ Tappa di 26
Data : 17.01.09 Da : Genova (I) A : Padova (I) Sbarchiamo a Genova belli riposati pronti ad affrontare l’ultima tappa verso casa. Cinque di noi si dirigono a Padova dove è in corso la 15^ edizione del Bixe Expo e Motovacanze ha allestito uno stand. L’occasione è troppo ghiotta per non poter esporre le nostre beneamate al rientro del lungo viaggio. Pochi visitatori; il concomitante evento che si tiene a Verona ha catalizzato l’attenzione. Mi dicono che la BMW espone a Verona ed ha vietato ai suoi concessionari di fare altrettanto a Padova. A Padova incontriamo con piacere anche qualche compagno di viaggio con il quale avevamo condiviso l’avventura sino ad Alessandria. La tappa in una foto : Bixe Expo Padova |
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Il viaggio è ora concluso.
10.000 fantastici chilometri. Viaggio veloce, con il giusto mix tra lo “stare sulla moto” e “fare il turista”. Peraltro, al riguardo ho la mia personale opinione; le moto sono fatte per andarci sopra e non per trasportare turisti da un punto A ad un punto B. Se avessi voluto vedere con più calma i luoghi visitati ci sarei andato in aereo con moglie e figlio. Condivido pienamente il pensiero di altri quando affermano che la “meta è la strada”. Di importante ci è mancata Palmyra, ma aggiungere una tappa in più non era proprio possibile. Peccato, vorrà dire che torneremo in Siria.;) Di ogni Paese conserverò piacevoli ricordi. A fattor comune l’ospitalità, nella stragrande maggioranza dei casi, disinteressata. In particolare sono tuttavia rimasto affascinato dal Krak de Chevaliers in Siria, superba roccaforte e ho fantasticato sulla sua importanza strategica negli anni. E poi Leptis Magna in Libia – straordinaria per la sua architettura, piacevole da visitare e da gustare. Mi ha fatto estremo piacere toccare con mano i resti della civiltà romana, ammirare l’architettura e l’ingegno in genere. Spesso mi è venuta in mente la famosa battuta di Alberto Sordi nel film “I due Nemici” del 1962 allorquando – incalzato da un Ufficiale di Sua Maestà che gli chiedeva se le latrine costruite dagli italiani funzionassero a dovere egli rispondeva: “Si ricordi Signor maggiore, che quando i suoi avi si dipingevano ancora la faccia di nero, i miei già costruivano gli acquedotti”. La mukka : come ho già detto all’inizio del report … semplicemente fantastica (ma questo lo sappiamo in molti). Al rientro ci ho messo oltre due giorni per farla tornare al suo splendore, dopo aver smontato tutto quello che ero in grado di smontare. In Egitto, abbiamo percorso un tratto di strada in corso di asfaltatura ma aperto al pubblico e il bitume ha fatto i suoi danni. Quando ce ne siamo accorti era oramai troppo tardi. In conclusione, un ultimo pensiero ai miei compagni di avventura: grazie! Senza di voi non avrei affrontato un viaggio del genere.:D Motociclisti; strana meravigliosa gente.:wave: Una volta a casa, pulizia a fondo della mukka |
grandi :D:D
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Bravo Naga, bel report e grazie di averci reso partecipi di questa esperienza
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