![]() |
x Aspes
Tutto giusto fino a un certo punto: Quote:
;) Quote:
Quote:
In tal caso il precarico è almeno pari al peso della moto sommato al peso del pilota. Quote:
;) Allora, vediamo di comprendere dove stia la svista... Torniamo ancora al nostro esempio dei 70 kg di peso gravante sulla molla. Che succede alla molla? Se la molla non è precaricata essa cede di 3 cm, abbiamo detto (ipotizzando un certo K). Bene, ora supponiamo di precaricarla di quei 10 kg. Che succede ora? Succede che 10 kg di peso non possono essere assorbiti dalla molla che si comporta come un corpo rigido. Quei 10 kg vanno a terra diretti senza comprimere le spire. Ok? Restano dunque 60 kg. Quest'aliquota del peso va a comprimere la molla, in quanto superiore al precarico. Di quanto la comprime? Beh, è ovvio, di 6/7 rispetto a prima cioè di circa 2,6 cm. Il risultato è un innalzamento della moto ci circa 3-2,6=0,4 cm con pilota a bordo. Spero che fin qui sia tutto chiaro. Adesso proseguiamo. E' importante capire che sia con che senza precarico quei 70 kg gravanti portano la molla allo stesso identico grado di compressione. Perché? Perché in un caso la molla è sollecitata da 70 kg di peso, nell'altro da 10 kg di precarico e 60 kg di peso (ripeto che altri 10 kg vanno a terra senza infossare il veicolo). Si tratta sempre 70 kg totali sulle spire L'unica differenza tra i due casi è che col precarico la moto è più alta. Bene. Se la molla è in entrambi i casi allo stesso grado di compressione iniziale totale , mentre la moto viaggia in piano, è assolutamente incontrovertibile ch'essa reagirà alla sollecitazioni stradali comprimendosi nella stessa identica misura. Così, ad esempio, un carico di 70 kg che viene dalla strada (nota: dalla strada, non si parla più del carico del peso) piegherà la molla non precompressa di 3 cm, ma piegherà di 3 cm anche la molla precompressa. Non cambia niente. Ecco perché nelle prove citate sopra sui rulli di Andreani il conducente non rimarca differenze. Il discorso si applica paro paro alle molle progressive. Perché allora talvolta si percepisce una molla più "secca"? Anche questo ha la sua spiegazione. Come accennavo, il precarico toglie escursione al ritorno della molla e causa oscillazioni più frequenti (intorno al punto di equilibrio statico). Senza precarico la molla può fare un trattino in escursione in più, senza dover tornare indietro. Quindi oscilla più lentamente. Questo vale essenzialmente per le sollecitazioni che suprano una certa soglia, quelle che portano la molla al limite della corsa utile. Mi auguro di aver utilizzato un linguaggio chiaro. ;) |
Io avevo risposto a Levrieronero di aumentare il freno in estensione se aumenta il precarico enl caso in cui utilizzi la moto da solo e voglia aumentare il precarico per ragioni di stabilità, altezza, ecc ecc... La molla più precaricata arriverà alla posizione di equilibrio rispetto a una meno precaricata, quindi regolo la velocità di risalita con il freno in estensione. ;)
|
Quote:
Sempre per il discorso che non c'è variazione di comportamento dinamico con il solo precarico (dinamico nel senso del comportamento della sospensione, non certo di guidabilità del mezzo) Di solito però, nella pratica, di un minimo aggiustamento si può sentire l'esigenza, ma come detto in un post precedente dipende dal minor carico gravante sul posteriore ;) |
Solitamente quando vado in pista precarico di 2 tacche l'anteriore per diminuire l'affondamento in staccata e avere un anteriore più preciso alle alte velocità, conseguentemente chiudo di mezzo giro la compressione e se non freno anche un po' il ritorno la forcella tenda a "spararmi" se prendo degli avallamenti troppo pronunciati. :confused:
|
domanda da un profano che ha appena letto tutto ciò....
allora se io aumento il precarico al posteriore, la moto sarà più alta "dietro" ed un pò più di peso andrà a gravare sull'anteriore.....? con conseguente tendenza a chiudere le curve? o cosa? |
guanaco e mansuel mi avete convinto. COn tanto precarico si dispone di minor corsa utile del pistone dell'ammortizzatore, probabilmente per questo si avverte piu' rigidita',perche' e' come diminuire la corsa delle sospensioni. e per limitare lo "sparo" in ritorno di una molla molto precaricata l'unica e' aumentare un po' il freno in estensione, mi sa.
|
Quote:
Posso dirtelo con tranquillità perchè ho appena infilato le forcelle della Speed di 5 mm riportandole al valore di serie. ;) |
Quote:
...dato che l'affondamento in staccata non si riduce col precarico, come abbiamo detto finora... :confused: il precarico non influisce in situazioni dinamiche ma solo sull'antezza iniziale, ne abbiamo parlato per il mono ma vale tale e quale per la forcella. Per evitare l'affondamento in staccata devi agire solo sulla compressione, come già fai. (se avverti un affondamento ridotto solo per precarico è dovuto una parte al minor carico gravante sulla'nteriore ed un'altra parte alla sensazione dovuta alla postura più eretta) Quote:
Secondo me è questo che ti fa necessitare di maggiore freno in estensione, non il precarico in se (ossia la "supposta maggior forza" della molla che invece non c'è) |
Sbagliatissimo. Abbiamo detto che aumentando il precarico l'escursione della molla non cambia perchè la rigidità è la stessa. Ma se ho un RIDER di 30 mm standard e 20 mm con il precarico maggiorato la forcella se prima arrivava a 10 mm dal finecorsa adesso arriva 20 mm dal finecorsa. L'avete detto voi. :lol:
La compressione modifica la velocità di reazione, se al punto X in staccata la forcella arriva in 1 secondo chiudendo al compressione ci arriva in 1,5 secondi, ma arriva sempre allo stesso punto. L'affondamento sembra minore perchè la forcella prende meno velocità nel movimento. ;) |
Quote:
Le risposte al punto 2 mi trovano perfettamente d'accordo e anche con la pratica si sposano a meraviglia. Ricalcano esattamente anche le mie esperienze e le mie sensazioni. Mi restano delle perplessità (che quando rileggerò il tutto magari spariranno) sul precarico e sull'idraulica sia in caso di variazioni di peso sia in caso di sola variazione dei registri. Ecco quello che vorrei ripassare (ed eventualmente tirami le orecchie..): Guida su strada, no pista, no fuoristrada. Moto da enduro turistico o sport touring, no missile, no cavalletta... 1) regolo il precarico con il solo pilota a bordo. Successivamente aggiungo precarico (sempre con il solo pilota), la moto si alza dietro, grava meno peso sul posteriore, l'effetto è quello di una moto più rigida e ciò dipende appunto dai trasferimenti di carico verso l'anteriore. Se va meglio (con le "nuove geometrie") bene, sennò si riprova. L'idraulica deve restare uguale. 1.bis) Personalmente sfrenerei un pochino la sospensione perché se la lascio invariata diventa più "scivolosa" in uscita di curva. Se la sfreno troppo però mi diventa scivolosa lo stesso e in quest'ultimo caso, scivolosa anche sull'anteriore. 2) Vario il peso sulla moto. Lo aumento (passeggero e bagaglio). A questo punto partendo da una situazione ottimale ottenuta dal punto 1, devo aumentare il precarico per riportare la moto nella situazione di geometrie ritenute ok. A questo punto però dovrei ridurre il freno in estensione (sfrenare il ritorno) ed eventualmente (potendo) frenare un pò la compressione. Giusto? Se è ok, nei prossimi giorni provo e ti faccio sapere le sensazioni dinamiche. |
In strada giro abbastanza sfrenato e con l'interasse del mono a +5. Dopo qualche anno passato a girare in configurazione cassa panca sono arrivato al punto che le sospensioni in strada devono lavorare, almeno che non si giri sempre intorno ad Aritzo con velleità da Tourist Trophy! :lol:
|
se chiudo tutti i registri di compessione, la molla non riesce nemmeno a comprimersi.
se apro tutto, viceversa, la molla arrriva a pacco. la compressione e' il freno della molla in compessione e la frena veramente. |
Quote:
Il problema però è che l'affondamento relativo rimane lo stesso. Tu cambi tutta la geometria della moto per avere un assetto meno avanti solo in staccata? :mad: appena rilasci i freni torna su! ad un valore troppo alto (se invece è quello giusto perché normalmente stai più basso? :confused: ) Quote:
ma solo se il carico fosse statico, ossia 150 kg piantati sullo sterzo dopo 10 minuti fanno arrivare la forcella a pacco. Il fatto è che la sollecitazione è di tipo dinamico e dura meno di quanto in realtà ci voglia ad arrivare a fondo corsa, chiudendo la compressione. L'affondamento è minore, proprio perché perde velocità nel movimento ;) Perde la sua inerzia, che comunque è rilevante ai fini dell'affondamento. |
Quote:
|
Variavo la geometria per non arrivare a finecorsa, sai benissimo cosa significa prendere un avallamento quando hai 3 mm di corsa utile in staccata... ;)
Prima che giravo molto in pista tenevo un assetto molto carico sull'anteriore, questa variazione non mi scomponeva più di tanto. ;) |
Quote:
|
il post è interessante e di teoria ne ho letta molta
la mia domanda è questa: qual'è la percentuale di teoria che si tramuta poi nella vera pratica ?? cazzo sembrate tutti libri stampati :confused: e non è critica/polemica la mia non ho letto repliche di Diavoletto o di Vigliac ( il maiale ) che mi sa che se ne intendono :lol: mi piacerebbe sentire pure loro su sto argomento, senza togliere nulla ad altri scusate :!: |
Guidopiano, in effetti io semplicemente copio ed incollo i pezzi dei post di Diavoletto e Vigliac! (il tasto "cerca" mi aiuta molto)
Non mi permetterei mai di scriverne di mio pugno, che in moto neanche ci vado! :lol: |
Però non mi avete risposto a questo:
"Quando si parla di aumentare il precarico di un creto numero di " CLIK " sulla rotella del precarico, bisognerebbe anche sapere a quanto corrrisponde ogni " CLIK "per potersi dare una regolata con l'aumento di peso ( 2 persone/ 2 persone e+ bagaglio...)..., o no? Sul libretto di uso e manutenzione non viene dato alcun valore..." Parlando ad es. di un R 1200 GS...:confused: |
Quote:
pratica: si dice qua invece che a loro... domanda: qual'è la percentuale di teoria che si tramuta in pratica? scusami tu :!: |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:24. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©