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-   -   Centauro fatto a pezzi dal guard rail (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=175508)

orsomax 13-06-2008 12:33

..... riflettiamo gente ..... riflettiamo, sui nostri limiti e su quelli delle nostre moto, sulla nostra vulnerabilità e sull'incoscienza di un momento che può diistruggere la vita di una o più famiglie, e ricordiamoci che la fortuna e cieca, ma la sfiga ci vede bene e può colpire anche il più esperto dei motociclisti.
Io quando salgo in sella mi porto sempre dietro quel sano briciolo di paura che si trasforma in prudenza......lo avessi avuto 20 anni fa, ma per fortuna ho avuto un angelo custode che mi ha protetto da me stesso e dalle tante cazzate che come tutti ho fatto, perchè quando hai 20 anni ne fai di cazzate, ti senti onnipotente e non pensi alla morte o non ti fa paura, poi più cresci più sei consapevole. Riflettiamo e facciamo in modo che la morte di questo ragazzo che condivideva la ns. stessa passione per la moto, non sia del tutto inutile ma ci aiuti a ricordarci i rischi che corriamo e a non fare errori irreparabili.
Sempre felice di essere un motociclista.

r850gs 13-06-2008 12:52

Ecco, quando poi andrete tutti più piano ricordatevi che a 50 all'ora se finite sotto un guard rail in autostrada rimarrete, molto probabilmente, decapitati. se non ci credete chiedete a Carlo Talamo e ai tanti altri che sono morti così. Il titolo del giornalista motociclista fatto a pezzi da un Guard rail pone, giustamente, l'attenzione su questa garrota moderna .... e invece, come al solito, ho letto 3 pagine uguali a tante altre: andate piano, quanto sono pirla quelli con la tuta, quanto sono figo io che vado adagio, oppure quanto siete pilra voi che siete moralisti, io vado forte ma sono prudente, ....

Lungo le nostre strade ci sono avunque muretti, spigoli lampioni, alberi, guard rail rallentatori, strisce di vernice scivolosa: ecco noi cerchiamo di essere prudenti ma iniziamo anche a romperci i coglioni non solo degli autovelox ma anche del menefreghismo di chi dovrebbe pensare alla nostra incolumità e invece se ne fotte. Spero che i familiari della vittima denuncino il gestore della strada, anche se chi è morto andava troppo forte (evitate di pensare: pirla te la sei cercata, potrebbe capitare a voi ...)

Supermukkard 13-06-2008 12:52

Comunque questo s'è comprato la moto nuova e di sera tardi, con meno traffico, voleva provare l'emozione di tirarla un pò su uno stradone largo, lungo e dritto.

Il resto è sfiga perciò non ci resta altro che salutarlo con rispetto.

Deckard 13-06-2008 13:12

Il titolo é appropriato altro che storie !

Quando c é in gioco la vita bisogna spiattellare le cose per quello che sono. Sono contrario ai giri di parole per non urtare la sensibilità (aggiungerei anche le foto delle vittime da mostrare ai vari Valentino Rossi denoialtri...).

Zel 13-06-2008 13:15

ale, credo che il rispetto per una fine simile sia implicito. almeno per me.
e all'AMI io le dò il 5 per mille, e propagando tale opzione tra amici e conoscenti.

in che modo il fatto che il guardrail sia nefasto e vada abolito, questo poveraccio starebbe molto meglio vivo e sano, e chiunque vada soccorso se bisognoso, in che modo queste tre ovvietà incidano sulla quantità di moto e le relative valutazioni, questo lo capisco meno.

Ziubelu 13-06-2008 14:11

Quote:

Originariamente inviata da Deckard (Messaggio 2919675)
Il titolo é appropriato altro che storie !

Quando c é in gioco la vita bisogna spiattellare le cose per quello che sono. Sono contrario ai giri di parole per non urtare la sensibilità (aggiungerei anche le foto delle vittime da mostrare ai vari Valentino Rossi denoialtri...).

Nessuno parla di "giri di parole per non urtare la sensibilità"... io posso decidere di dirti "ho visto tua moglie con un altro" oppure "ho visto quella troia di tua moglie che si faceva scopare a pecora dall'istruttore della palestra in macchina" ... il fatto è lo stesso, il senso è lo stesso e allo stesso modo ti costringe a ragionare su qualcosa che è successo. L'aggiunta di particolari così tragici o irritanti (in questo caso) a mio modo di vedere tolgono lucidità e hanno un effetto temporaneo molto limitato soprattutto perchè il nostro cervello (almeno il mio) cerca di rimuoverle il più velocemente possibile.

A chi invece ha detto che siamo alla terza pagina proprio perchè l'articolo è stato scritto in questo modo vorrei rispondere che avrei preferito 2 post di condoglianze (devo dire per onestà che sopporto poco anche i 1000 messaggi rivolti a chi non c'è più in alcuni nostri thread) alle 1000 immagini che mi sono venute in mente leggendo tutto questo. Ma la critica purchè costruttiva va sempre bene.





p.s. se qualcuno mai dovesse vedere mia moglie che se la fa con un altro si ricordi che ha 2 modi per dirmelo se proprio vuole.... uno va bene, l'altro determina una dose pesantissima di calci nel culo.. fate voi !! :lol:

orsomax 13-06-2008 15:11

Quote:

Originariamente inviata da r850gs (Messaggio 2919616)
Ecco, quando poi andrete tutti più piano ricordatevi che a 50 all'ora se finite sotto un guard rail in autostrada rimarrete, molto probabilmente, decapitati. se non ci credete chiedete a Carlo Talamo e ai tanti altri che sono morti così. Il titolo del giornalista motociclista fatto a pezzi da un Guard rail pone, giustamente, l'attenzione su questa garrota moderna .... e invece, come al solito, ho letto 3 pagine uguali a tante altre: andate piano, quanto sono pirla quelli con la tuta, quanto sono figo io che vado adagio, oppure quanto siete pilra voi che siete moralisti, io vado forte ma sono prudente, ....

Lungo le nostre strade ci sono avunque muretti, spigoli lampioni, alberi, guard rail rallentatori, strisce di vernice scivolosa: ecco noi cerchiamo di essere prudenti ma iniziamo anche a romperci i coglioni non solo degli autovelox ma anche del menefreghismo di chi dovrebbe pensare alla nostra incolumità e invece se ne fotte. Spero che i familiari della vittima denuncino il gestore della strada, anche se chi è morto andava troppo forte (evitate di pensare: pirla te la sei cercata, potrebbe capitare a voi ...)

sono perfettamente daccordo con te e tutti sappiamo quanto siano pericolosi i guardrail, i platani, i muretti i lampioni etc.etc., proprio per questo penso che un pò di buon senso sia indispensabile per muoversi in questa giungla urbana. A tutti piace aprire il gas e sentire l'ebbrezza di un'accelerazione e non per questo vuol dire essere pirla, solo che con l'esperienza impari a farlo prevedendo il pericolo ed evitando di esagerare in strade trafficate o dove ci sono uscite laterali da dove improvvisamente ti può uscire l'automobilista distratto.

Deckard 13-06-2008 15:20

Secondo me se le parole irritanti o immagini tali ti colpiscono dovrebbero restarti in testa e farti dire ogni tanto "ok... adesso mi calmo però". Che scrivere semplicemente "é morto un motociclista" .... non ci faresti nemmeno caso... "poveretto lui". Questo caso gravissimo ci ricorda o fa pensare a chi non l ha mai fatto .... che non c é bisogno di andare a 280 km/h per finire a pezzi.... ma che basta molto meno.

Gogliardicamente: il marito che viene a sapere delle corna della moglie dovrebbe ringraziare chi gli ha dato la notizia (e poco importa come l ha fatto...) ...almeno...io lo ringrazierei. In certi casi la semantica ha pochissima importanza, al contrario di certi fatti.

blacktwin 13-06-2008 18:49

Conosco benissimo quel tratto di strada.

Rettilineo di 7/8 km, doppia corsia con spartitraffico (guardrail) centrale, tipo autostrada. Ma nel mezzo, c'è una lunga "S", proprio dove si è schiantato il tipo, e per di più è il "pontone-viadotto" che sorvola una grande rotatoria sottostante.
L'anno scorso, dietro espressa richiesta del proprietario (che voleva il mio parere su sensazioni di instabilità della moto alle alte velocità), ho "testato" un K 1200 RS portandolo a 240 all'ora.
Ma l'ho fatto in una giornata festiva (traffico nullo), a mezzogiorno, col sole (visibilità perfetta fino all'orizzonte); e vestito con stivali e abbigliamento tecnico; non che a quella velocità possa servire, ma è per farvi capire che in modo si va con equipaggiamento adeguato, tanto per ridurre al minimo - per quanto ci è possibile - i rischi della pratica motociclistica.
Sapevo cosa stavo facendo, e se mi fossi ucciso, peccato per la moto dell'amico, ma nessuna lacrima avrei voluto per me.
Ho preso i miei rischi, sono stato bene attento di farli senza mettere a repentaglio la incolumità di altri utenti della strada (ripeto: quando ho fatto il "lancio", la strada era deserta, ho aspettato il momento adatto).
Ho 30 di guida di moto alle spalle, 20 dei quali in pista, lavoro nelle Corse e per una azienda produttrice di sospensioni. Sono in moto, per diletto e per lavoro ogni giorno, mai un incidente (tocco i maroni...) e non sono uno che in moto "guarda il paesaggio" e trotterella (sempre quando sono con il passeggero, però, questo è una mia "legge" improrogabile).
Nota: per esperienza, un curvone, o una lunga "S" a 200 all'ora la so fare, senza problemi. E quella "S" a 200 all'ora si fa anche senza "alleggerire"...
Ma non mi sognerei mai di farla a quell'ora, e comunque ho tirato la K 1200 dopo quella "S", nel lungo rettilineo successivo.

Il tipo si è schiantato alle 21.42 di sera.
Tra il punto del primo impatto e l'ultimo pezzo trovato ci sono 400metri. Vi rendete conto???
Perlomeno, se non oltre, 200 all'ora. Io, con il mio cervello e la mia esperienza di guida, una cosa del genere non l'avrei mai fatta, non su quella strada, non su quel tratto, a quell'ora.

La illuminazione di quel tratto di strada è appena sufficiente, le condizioni meteo (e quindi del fondo stradale) in questi giorni sono molto mutevoli (pioggia, sole, asciutto, bagnato, umido a chiazze), era vestito di un giubbino leggero (non tecnico, che ha perso durante la caduta) e scarpe da ginnastica. Non aveva nemmeno i guanti (o almeno, non sono stati ritrovati).
La moto è risultata essere una Suzuki GSX-R nuova, comprata da un mese.
Il tipo aveva 30 anni.
Prima considerazione: ma un po' di sale in zucca e senso di responsabilità, uno di 30 anni non ce l'ha??? Non sembra, dalle circostanze che hanno avuto come epilogo l'incidente, che lui ha coscientemente "innestato".
Prima conclusione: per fortuna non ha ammazzato - o mandato in carrozzina - nessuno. La sua imbecillità lo ha eliminato prima che potesse nuocere ad altri.
Seconda considerazione: era la sua prima moto, comprata appena avuto una minima disponibilità economica, poi il resto con il finanziamento a 100 euro mensili???
Seconda conclusione: credeva di essere Valerossi dopo un mese che aveva la moto, e per fortuna quindi che si è ammazzato, prima di uccidere altri.
Terza considerazione: ma cosa scatta nella mente di un 30enne (vedi punto uno: un briciolo di buonsenso no, anche minimo??) che vestito di giubbotto e scarpe da ginnastica, senza nemmeno i guanti (era abituato a guidare scooter, precedentemente?), apre il gas alle 21.42 a 200 all'ora su una strada poco illuminata, pur se a doppia corsia e con poco traffico???
Il curvone probabilmente nemmeno lo ha visto, o se l'ha visto, lo ha visto all'ultimo momento, e piombando a quella velocità, quando si è accorto che la strava "volgeva a destra", non è stato in grado di farlo e si è "attaccato ai freni", puntando diritto e piantandosi all'esterno, sul guard rail.

Non provo compassione per quel tipo, troppi ne vedo in giro, troppi ne leggo il lunedì mattina, l'anno scorso per un personaggio simile una ragazza di 21 anni, in sella alla sua ER-5 tutta tranquilla e felice per la sua srada, nella sua corsia, è stata falciata e uccisa (investitore solo rotto una gamba).

E sono d'accordo con Huey.

Che i giornalisti scrivano certe cose, è ormai assodato.
Anche quei giornalisti che, pur appassionati di moto, non ne possono più di gente che gira per le strade credendo di essere nel Far West, tutto è permesso, senza regole, il più veloce è il più Figo.
Che tutti ci crocifiggano, è normale, a vedere quello di cui siamo testimoni ogni giorno (fracassoni con il terminale racing che fa Broomm-broomm compresi).
Mi schiero senza problemi dalla parte di chi condanna questi eccessi, che non sono "tragiche fatalità", e in questo caso il guard rail non c'entra nulla

Gigo 16-06-2008 17:33

che dire...
da ex (per fortuna) pischello invincibile, una regolata me la sono data solo dopo un frontale a bordo di una honda xl 350 (per chi se la ricorda) contro una renault 19 (praticamente de ferro), e non stavo neanche cazzeggiando.
Lungotevere Testaccio a Roma, dopo il ponte una semicurva a dx, furgoncino telonato davanti..guardo all'interno della curva, nessuno. Esco in 3 piena e trovo un poverelllo fermo in attesa di svolta negli unici 7 metri di visibilità nascosti.
Ecco. Graziato dall'altissimo da allora, nonostante non abbia mai rinunciato alla moto devo dire che sono cambiato radicalmente. Pista per correre quando volevo ma al di fuori prudenza estrema.
In sostanza ci devi passare per renderti conto.
Fortunati coloro che hanno il guidizio per non farsi prendere la mano, ma so pochi..veramente pochi.
HA ragione chi dice che è come la scritta sui box di sigarette... smette quasi sempre solo chi si spaventa quando hano qualche serio problema.

r850gs 16-06-2008 18:54

La disamina di Blacktwin è, come nel suo costume anzi mantello, tecnica e ben fatta. A differenza di molte altre risposte lui è "documentato". Di quanto scrive quoto tutto o quasi: non quoto i riferimenti "personali" al centauro morto. Non sappiamo se era la sua prima moto, se prima guidava sputer se l'ha comprata a rate (certo quelli che come me le comprano in contanti guidano meglio ... ma anche sti barboni facciamoli divertire) ...

In buona sostanza le cose viste da fuori e dopo assumono contorni diversi e il rispetto alla vita è bene averlo sempre presente.

BT se quella sera in cui provavi lo splendido rs del tuo amico qualch'cosa fosse andato storto chissa cosa avrebbero scritto i vari forum? (non c'è critica nelle mie parole abbiamo la stessa moto e il tachimetro sopra i 200 lo vedo spesso).

limitandoci ai fatti io ci leggo un invito a una guida prudente (che non vuole dire andare a 50 all'ora come un vecchietto impedito) a vestirsi SEMPRE in modo adeguato e a indignarsi fattivamente per le trappole fatte di muretti, pali, strisce illuminazione scadente, strade con buche e ... guradrail.

blacktwin 16-06-2008 21:16

R850GS, grazie per l'apprezzamento alla mia "disamina".

Specifico che l'acquisto "a rate" non significa che chi paga in contanti sia meglio preparato a guidare la moto (ma tanto lo hai capito anche tu, è solo per puntualizzare), solo che oggi, a differenza di anni fa, con le Finanziarie e i "pacchetti vendita", entri in un conce e ti porti subito a casa con 80 euro al mese - e prima rata a gennaio 2009 - un missile che anni era più difficile "accaparrarsi"... e magari uno si accontntava intanto di un 350 usato di qualche anno...
Specifico che un suo parente ha dichiarato (era nell'articolo il giorno successivo), che era la sua prima moto "grossa" (forse prima aveva uno scooter?? O una piccola monocilindrica?? questo non lo sappiamo), acquistata perchè finalmente aveva avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e quindi avrebbe potuto pagare le rate, e ha avuto il finanziamento.
Due settimane prima, sempre nella zona, è morto un ragazzo di 28 anni in sella ad una 848 di poche settimane - sempre velocità e imperizia di guida le cause - e i familiari disperati hanno dichiarato che, vendendo la attrezzatura da sub, si era fatto il finanziamento e comprato finalmente la sua prima moto, da poco entrata nelle sue "passioni"... per fortuna, la ragazza che trasportava sul sellino posteriore è viva, e se l'è cavata con poco... (ma come si fa a correre con la ragazza seduta dietro???)
E' questo che intendevo: oggi è facilissimo, troppo facile, comprarsi una moto... ma così và il mondo...

Il rispetto alla vita io l'ho sempre presente: la mia, e quella degli altri.
Ci resto sempre male quando leggo al lunedì mattina il bollettino dei motociclisti deceduti (stamani, altri due letti: uno con CBR 1000, uscito di curva, piantato su un muretto) e un'altro in scooter (T-Max), 100 metri di pezzi sparsi, su una strada secondaria con limite di 70 all'ora...
Ma davvero, quando leggo i particolari, o "riconosco" le strade, il più delle volte mi ritrovo a dire "per fortuna non ha ammazzato nessuno, si è ammazzato lui solo...".

Io, se rileggi bene, non ho provato la moto su quella strada di sera, ma al mattino, verso mezzogiorno di un sabato mattina, strada sgombra, visibilità perfetta, e sole (da una settimana...).
E se faccio certe cose, so benissimo a cosa vado incontro, e cosa rischio, ma c'è da dire anche che per lavoro ho "dimestichezza" con le moto, con le "prove", e con la guida ad alta velocità (in pista, ovviamente, ma serve molto su strada, alla "bisogna"...); in pratica, non che mi consideri "invincibile" o "valerossi", ma se devo "piantare" una frenata "di emergenza" a 70 come a 200 all'ora, so benissimo come gestire la moto, come pure "recuperare" una improvvisa variazione di traiettoria in curva per un ostacolo imprevisto (entro certi limiti, ovvio).
Proprio con me, alla mia "ruota", un anno fa, su una bella strada di montagna, un "ragazzo" si è "steso" su una curva a destra che improvvisamente - e veramente imprevedibilmente - ha "chiuso" rispetto a quello che sembrava all'ingresso... non eravamo certamente al "limite" (per lo meno io: mi guardo bene dall'andare "al mio limite", su strada: mi tengo almeno il 50% di margine), ma io ho chiuso la curva, e lui è andato giù, invadendo - in scivolata - la corsia opposta... e se veniva su qualcuno???
E non mi venite a dire "è stata la moto, la tua forse era "ciclisticamente" migliore..."; la mia è una "petroliera" che tutti considerano "ostica" in montagna, col ca@@one di telelever all'anteriore, 285 Kg col pieno, e la sua era una Guzzi V11 Sport...
Questo per dire che al 99% delle volte non si tratta di "tragiche fatalità", ma di "colpa del guidatore", che non sa valutare la sua capacità in rapporto a quello che sta facendo in sella, troppo spesso sopravvalutandosi e non valutando bene quello che ha tra le gambe...
E non possiamo certamente pretendere che le strade siano tutte con ampie e sgombre vie di fuga, e guard rail protetti da air fence... e tutte con un solo senso di marcia, come in pista...

Perchè, lo dico sinceramente, io comincio ad avere paura, ad andare in giro in moto il sabato e la domenica; paura di trovarmi nella traiettoria (sbagliata) di uno di questi personaggi irresponsabili che riempiono le strade in questi ultimi anni... l'anno scorso, sul lungo lago di Como, con mia moglie in sella, ci è mancato un pelo ad un frontale con uno di questi deficienti, su una curva "cieca"... per fortuna, io ero a 70 all'ora, rilassato, con un'occhio sul paesaggio, curva a sinistra (lago a destra), al centro della mia corsia: mi è sbucato larghissimo e velocissimo in rotta di collisione, completamente alla mercè della sua moto... io ho rialzato la mia puntando sul guard rail esterno, alla peggio mi appoggio, ho pensato, tanto ho le borse e la carena che ci proteggono, faccio "sponda"... appena è "sfilato" (mancandomi di un pelo), ho rimesso giù la moto e ho finito la curva, sfiorando il guard rail...
Mia moglie ha tremato per una buona mezz'ora, era bianca come un cencio, e mi ha detto: "andiamo in autostrada, portami a casa viva... finiremo il giro del lago un'altra volta..."

Wotan 17-06-2008 00:29

Quote:

Originariamente inviata da blacktwin (Messaggio 2925890)
Questo per dire che al 99% delle volte [...] non sa valutare la sua capacità in rapporto a quello che sta facendo [...] troppo spesso sopravvalutandosi e non valutando bene quello che ha tra le gambe...

http://supermantv.net/images/pregnant.jpg

r850gs 17-06-2008 09:38

BT anche questa volta l'analisi tecnica è più che corretta, ho 45 e una discreta esperienza di guida e di c@zzoni in giro per il "mio" lago ... non si può che concordare con quello che dici.

Però provo un'infinita tenerezza per uno che al suo primo stipendio "vero" spende tutto per comprarsi la moto e ... a causa di superficialità, stupidità e incoscienza

Dico da anni che le patenti per guidare le supersportive devono essere differenziate e devono essere obbligatori corsi di guida sportiva in pista. Il marketing delle case di abbigliamento ha "imposto" il giubbotto con le protezioni anche a chi guida la vespa 50 ... poi sul gixer vanno senza guanti (quanti ne vedo) con le scarp del tennis e i jeans ... ma la mattina inorridisco a vedere distinti signori in giacca e pantaloni fresco lana con fidanzata in gonna e sandali sull'immancabile t-max. Certo che anche qualche muretto a spigolo e qualche guardrail in meno ... ma i soldi degli autovelox non dovrebbero servire per migliorare le nostre strade?

Zel 18-06-2008 15:24

Quote:

Originariamente inviata da Gigo (Messaggio 2925289)
Lungotevere Testaccio a Roma, dopo il ponte una semicurva a dx

Fortunati coloro che hanno il guidizio per non farsi prendere la mano

quel pezzo dal ponte a via marmorata è satanico.
però non sono d'accordo su alcune cose. aspettarsi l'evento che ti è capitato è di default in un tratto urbano falsodritto a visibilità parziale e ingannevole. io ci vivo vicinissimo da solo due anni, e l'ho percorso tutti i giorni senza fortunatamente incontrare disavventure. ma una situazione tipo la tua l'ho immaginata la prima volta che l'ho fatto, agendo di conseguenza, nella speranza che basti.

secondo me tra la pista e i tanti lungotevere testaccio di cui son fatte le nostre città, ci sono diversi gradi intermedi, in cui non devi tenere né l'80% né lo 0,1% di margine, ma un 20-50% compatibile con un divertimento stradale moderato.
il mio principio è che se girando in città o altri centri "intersecati&trafficati" ti accorgi che ti stai divertendo, anche poco, stai rischiando concretamente la salute o la vita.

Quote:

Originariamente inviata da blacktwin (Messaggio 2925890)
Questo per dire che al 99% delle volte non si tratta di "tragiche fatalità", ma di "colpa del guidatore"

Perchè, lo dico sinceramente, io comincio ad avere paura, ad andare in giro in moto il sabato e la domenica; paura di trovarmi nella traiettoria (sbagliata) di uno di questi personaggi irresponsabili che riempiono le strade in questi ultimi anni...

premetto una cosa. mi sembra un po' vigliacchetto prostrarsi al gran manico BT quando presenta un insieme di considerazioni (ineccepibili), dopo aver dato invece degli uccellacci del malaugurio a coloro che ne hanno fatte singolarmente solo alcune, identiche e nella conclusione, e nella motivazione.
vedi: il veloce è più facile del lento, se no non sarebbe veloce; ma saper andare forte sul veloce è più difficile che saperlo fare sul lento. eccetera. non è che questa cosa diventi vera o falsa a seconda di chi la scrive ;)

tornando al merito, io non son d'accordo sul tuo 99%, mi sembra obiettivamente troppo.

un passeggio stradale minimamente brioso in un misto mediostretto è sottoposto a rischi parzialmente imponderabili. se estendi il concetto di "sopravvalutazione delle proprie possibilità" a una gamma di situazioni tanto ampia, stai semplicemente dicendo che qualsiasi pretesa di moderato gusto di guida in strada è fuori della portata del 99% dei motociclisti. il che è probabilmente vero, con questi criteri. ma il grosso dei guai che lamenti, secondo me non appartiene al campo delle "improvvise e rare avversità da cui esce intero solo il gran manico", bensì degli "atteggiamenti faciloni in reazione a contesti largamente prevedibili, ma non presi in considerazione per pura sbruffoneria".

quanto alla seconda cosa, la sottoscrivo alla grande e spero che sempre più "maniconi" la dicano e la ripetano, perché quel tanto di autorevolezza che hanno nel loro circondario può consentir loro di contrastare la demenza dilagante di pseudopilotoni faciloni, almeno quando questi ultimi vi entrano in contatto.
tieni conto, blacktwin, che stai parlando di soggetti che si prendono psicologicamente il "diritto al dritto" o il "diritto al taglio", in anticipo, in linea di principio. è una differenza soggettiva, ma determinante. ti basta un'uscita con un gruppo di persone "nuove" per tanare questo tipo di individuo, che purtroppo nemmeno sempre è un novellino appena appena sgrezzato.
questi seminano le strade di un rischio statistico enorme, che è completamente diverso da chi setta mentalmente la sua guida per "starci dentro" e una volta ogni morte di papa fa uno sbaglio. uno che fa 20/100 tagli a uscita e un lungo ogni almeno 2/3 uscite lo vedi benissimo da come sta in strada, e spesso persino da come parla, anche quando non sta tagliando. è diversissimo da uno che fa un taglietto a vista ogni 500 km guidati o un dritto (o semidritto) ogni 15000. la diffusione abbastanza massiccia del tipo1, il facilone killer, è il fatto realmente terrorizzante degli ultimi anni, per me. di solito costui rifugge lo stretto/mediostretto, per cui tenendosi su percorsi di questo tipo, e lontani da mete social-motociclistiche "fighe" (lo chalet di turno), si alzano le probabilità di non incontrarlo, ma mai abbastanza.

io credo però che anche il tipo di moto, e non solo il tipo di mente, giochi un certo ruolo. ci sono ormai tante moto che fanno le curve di un grado di difficoltà 1-5 (per dire) da sole, ma che con curve dal 6 al 10 di difficoltà richiedono un impegno e una perizia tecnica piuttosto notevoli. è evidente che appena sbagli la lettura di una curva e fai inconsapevolmente il salto di qualità, o sai perfettamente come reagire, o fai il dritto, perché fin lì la moto s'è guidata da sola e t'ha insegnato poco o niente. io sono molto contento di avere una balenottera "da incapaci", con cui la crescita di impegno e perizia richiesti per curvare è progressiva e costante.
un novellino che si prende un cbr 600 nuovo, prende una moto che sotto una certa soglia di difficoltà si guida da sola, e sopra richiede di colpo una conoscenza precisa e senza incertezze di tecniche di manovra spesso antintuitive. una moto che guidata malino in circostanze anche solo modestamente difficoltose, fa il contrario esatto di quello che vuoi. in più, raggiunge in poco tempo velocità assurde. considerazioni analoghe valgono, forse in misura leggermente minore, anche per altre moto. non dico siano gli unici, perché recentemente ho riscontrato prodezze di questo tipo da un'harley, un superteneré e un tdm, però di solito quando le fanno hanno l'aggravante di muoversi a velocità notevoli. e soprattutto sempre più spesso hanno nella testa che "ci sta", è nel loro pieno diritto di "smanettoni, mica pizza e fichi", è una birichinata di cui essere però semi-orgogliosi, come una fugace toccatina al culo di una compagna in terza media. e ce l'hanno scritto in faccia, sotto il casco, che la pensano così.

ilmaglio 18-06-2008 15:42

Quote:

Originariamente inviata da Zel (Messaggio 2930179)
io credo però che anche il tipo di moto, e non solo il tipo di mente, giochi un certo ruolo. ci sono ormai tante moto che fanno le curve di un grado di difficoltà 1-5 (per dire) da sole, ma che con curve dal 6 al 10 di difficoltà richiedono un impegno e una perizia tecnica piuttosto notevoli. è evidente che appena sbagli la lettura di una curva e fai inconsapevolmente il salto di qualità, o sai perfettamente come reagire, o fai il dritto, perché fin lì la moto s'è guidata da sola e t'ha insegnato poco o niente. io sono molto contento di avere una balenottera "da incapaci", con cui la crescita di impegno e perizia richiesti per curvare è progressiva e costante.
un novellino che si prende un cbr 600 nuovo, prende una moto che sotto una certa soglia di difficoltà si guida da sola, e sopra richiede di colpo una conoscenza precisa e senza incertezze di tecniche di manovra spesso antintuitive. una moto che guidata malino in circostanze anche solo modestamente difficoltose, fa il contrario esatto di quello che vuoi. in più, raggiunge in poco tempo velocità assurde. considerazioni analoghe valgono, forse in misura leggermente minore, anche per altre moto. non dico siano gli unici, perché recentemente ho riscontrato prodezze di questo tipo da un'harley, un superteneré e un tdm, però di solito quando le fanno hanno l'aggravante di muoversi a velocità notevoli. e soprattutto sempre più spesso hanno nella testa che "ci sta", è nel loro pieno diritto di "smanettoni, mica pizza e fichi", è una birichinata di cui essere però semi-orgogliosi, come una fugace toccatina al culo di una compagna in terza media. e ce l'hanno scritto in faccia, sotto il casco, che la pensano così.

Straquoto questa parte perche' vera, verissima e soprattutto perchè non se ne parla: dispiace assai sia agli inserzionisti che ai centauri, che non la vogliono sape'...

Wotan 18-06-2008 16:22

Quote:

Originariamente inviata da reka (Messaggio 2918899)
secondo me una campagna fatta bene con foto choc e i manichini al posto dei fiori dove la gente si schianta farebbe più che i limiti kw/T e altre robette così.

Campagne del genere sono state fatte in molti paesi.
Sulla pagina dei link ci sono, tra le altre, quelle del Ministero dei Trasporti inglese, dategli un'occhiata e magari fatele vedere anche ai vostri amici:

ilmaglio 18-06-2008 16:28

In Germania stanno adottando una linea opposta: soft, amichevole, affettuosa quasi. Pare che i risultati siano ottimi.
Io son contrarissimo alle campagne truculente, che in realtà - temo - stimolino parecchi a fare gli ... eroi ... Il truculento è facile, è di moda.

Wotan 18-06-2008 16:36

Secondo me, le campagne Think! non sono particolarmente truculente, e hanno il pregio di farti capire chiaramente che cosa succede in certe circostanze. Sapere è prevenire.

Wotan 18-06-2008 17:01

Quote:

Originariamente inviata da liùc (Messaggio 2918342)
...l'uomo tocca il guardrail con la gamba sinistra che resta agganciata e amputata di netto.

Di tutta la descrizione della dinamica, la cosa che mi ha davvero colpito è questa.
I guardrail sono pressoché lisci, mentre i paletti di sostegno, assai pericolosi in caso di scivolata o di caduta, dovrebbero essere del tutto innocui nel caso di una strusciata, dato sono piuttosto arretrati rispetto alla superficie di contatto, a occhio e croce di un buon mezzo metro.
Com'è possibile allora che l'incidente sia iniziato con una gamba che urta il guardrail e vi rimane agganciata?
Per me è un fatto impossibile (a meno che il guardrail avesse una parte rotta sporgente e tagliente); ritengo che il motociclista sia prima caduto a terra, da solo o dopo l'urto con un'auto, e solo dopo la caduta abbia urtato il guardrail.
Oppure devo rivedere le mie convinzioni riguardo ai guardrail?


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