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La cinghia è inestensibile. Non è elastica.
E cmq il tensionamento è un problema comune anche alla normale catena. Un problema della cinghia potrebbe essere, forse, la dimensione in larghezza delle pulegge...inevitabile per la resistenza meccanica. |
non e' del tutto cosi'. L'accoppiamento con denti in meccanica viene definito "di forma", quello per attrito "di forza".
E' evidente che una cinghia trapezoidale, come quella usata nei variatori deve avere una certa tensione per trasmettere il moto, viceversa slitta. La cinghia dentata e' un accoppiamento di forma, ma al limite con un accoppiamento di forza, insomma richiede un po' di tensione per non "saltare". Va da se che la cinghia per trasmettere ingenti potenze e durare a lungo gode assai di essere larga e di avere pulegge di diametro elevato, per avere tanti denti in presa contemporaneamente e fare archi di abbracciamento larghi (insomma flettere poco). Ecco perche' la distribuzione ducati richiede sostituzioni frequenti, perche' ha pulegge per forza di cose piccole. Parlare di tensionamento della catena e' linguaggio comune ma un grave errore se si vuol parlare correttamente di meccanica.La catena e' un accoppiamento di forma e non lavora tesa, tanto e' vero che fa perfettammente il suo mestiere anche lasciata laschissima purche' non al punto di saltare (in teoria). La cinghia quindi anche se dentata richiede effettivamente un piccolo tensionamento , ma fa anche un po' da parastrappi, e (sempre in teoria) senza tira/molla, mentre la catena lasciata lasca fa effetto tira/molla tra tiro e rilascio quando si tende il ramo superiore (tiro) o inferiore (rilascio) |
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Nelle motociclette americane, in genere, la trasmissione primaria è a cinghia dentata, con pulegge spesse ma di diametro esiguo. Richiedono anch'esse sostituzioni più o meno frequenti? Anche se apparentemente contradditorio, ho capito il discorso sul "tensionamento" della catena vs cinghia dentata, anche se sapevo che la cinghia dentata è un componente totalmente inestensibile e quindi non tensionabile. |
Il cardano viene oramai preferito alla obsoleta trasmissione a catena perche' non e' bello presentarsi all'ape con le unghie segnate di grasso....:lol::lol::lol:
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In realtà credo che la scelta derivi, oltre che dal cercare di entrare più possibile in concorrenza col Gs, dal cercare di dare l'idea della moto-avventura. |
chuck, nelle americane (skito sara' in agguato..) e' a cinghia la finale, e a volte anche la primaria ma di solito nelle elaborazioni.
In effetti sono applicazioni che la dicono lunga sulle possibilita' delle cinghie, perche' le pulsazioni violente di coppia di un motorone HD sono ben piu' stressanti di quello che potrebbe fare una R1, cio' che sollecita l'organo di trasmissione come noto e' la coppia,non la potenza . Il fatto e' che su una moto sportiva dove lo trovi il posto per mettere un pignone di diametro doppio o quasi dei soliti 15-16 denti? e largo anche piu' del doppio? non e' che sia un problema irrisolvibile, basta progettare tutto ex novo, ma i motociclisti sportivi in realta' sono i piu' conservatori. A dirla tutta peraltro la cinghia assorbe un poco piu' potenza della catena. Perche' richiede appunto un po' di tensione (ingente se trapezoidale ovvero accppiamento di forza come nei variatori) anche se dentata. Non fraintendiamo la tensione col fatto che sia inestensibile (che poi un minimo lo e' anche se ha i cordini in kevlar). Si puo' benissimo tensionare una cinghia anche teoricamente insestensibile, nel senso che aumento a dismisura la pressione specifica che faccio sulle pulegge, e quindi la potenza trasmissibile per "forza", anche se a discapito della durata della cinghia (e pure dei cuscinetti) . Prova a immaginare di girare una cintura attorno a un palo della luce e tirare....e poi prova a farla scorrere di lato, piu' tiri e piu' e' difficile che riesci a farla scorrere.... per la catena la tensione non conta nulla nella trasmissione della potenza, se anche fosse mollissima quando va in tiro il ramo superiore si tende , ne' piu' ne' meno che se fosse quasi tesa. Ovvio che si deve "tensionare" giusta piu' che altro perche' non tedna a saltare fuori o sbatta nel forcellone rovinandolo. Ma proprio perche' non serve tensione per trasmettere coppia la catena assorbe un po' meno potenza della cinghia .Infine se vogliamo dire un vantaggio pratico, con la catena si cambiano i rapporti facilmente, con la cinghia no, perche' anche cambiando le pulegge dovresti trovare cinghie di lunghezza diversa (e non e'' facile) . Col cardano e' un lavoraccio e puoi farlo solo se la casa mette a disposizione coppie coniche diverse. Anche questo ha la sua importanza. |
Credevo che anche nelle Harley la primaria fosse a cinghia...proprio perchè ho in mente quelle elaborate. Invece apprendo che è a catena...
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e non e' insensato, almeno la catena primaria la fai in un carter chiuso e pulito in bagno d'olio, il che significa decuplicarne la durata.Tanti anni fa le moto dell'est europeo (jawa,cz, mz) avevano il carter della catena finale sigillato per preservare la catena dallo sporco e incrementarne la durata.
La yamaha esasperando il concetto a fine anni 70 inizio anni 80 fece una turistica un po' bizzarra , con un motore a V simile all'HD che aveva la catena finale con un carter addirittura sigillato sul serio, a tenuta stagna, al punto che il carter era riempito con un grasso speciale e la catena lavorava a bagno. Quello che in passato massacrava la catena era lo sporco , infatti gli oring sono stati il toccasana. Ecco perche' una catena che lavora nel pulito e a bagno olio dura tantissimo (vedasi quelle di distribuzione) |
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Sei un grande!!:lol::lol: |
se il risultato sarà come il tiger 800 non solo sarà un'ottima alternativa, ma anche un successo :eek:
speriamo che la facciano in doppia versione... stradale (cerchi in lega da 17) e on/off (cerchi a raggi e anteriore da 21)... magari con la doppia omologazione (che sarebbe una cosa intelligente) ;) |
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