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Ah, ah, ah...
Non avevo notato il mio sottonick!!! :lol: :lol: :lol: |
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secondo me pure si accorcia l'interasse...proprio perchè si alza la moto! Munta, la tua dimostrazione non me la ricordo... :!: :!: :!: :lol: :lol: ;) ;) |
oohh, là! :lol: :lol: :lol:
C'è voluto un po' a tornare a tirarvi fuori queste cose qua, ma alla fine siete partiti. Intanto che ci sono vi ringrazio pure :!: :!: :!: :!: |
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se potessi risalire ad un topic di un anno e mezzo fa... |
I post non ci sono più, purtroppo... ci avevo fatto pure un'animazione gif.
E' comunque del tutto evidente che con la barra corta la ruota tenda ad abbassarsi rispetto al telaio, ruotando in senso antiorario. Basta guardare al parallelogramma del paralever e considerare i fulcri. Disegnino... Conseguenza INEQUIVOCABILE: il sedere della moto si alza, l'inclinazione della stessa cambia un po' (moto più "puntata"), modificando leggermente anche l'avancorsa e, infine, ovviamente: accorciamento dell'interasse. Impossibile sostenere sensatamente il contrario. :) |
piu' che altro se con la barra corta non si accorciasse l'interasse... che diavolo ce la metterebbero a fare la barra corta quelli che sostengono che con essa la moto cambia? :confused: :lol: :lol: :lol:
insomma BU, se sostieni che con la barra corta la moto cambia... inevitabilmente stai dicendo a Muntagnin che le sue tesi sono SBAGLIATE! ;) sulla Rockster con la barra corta l'interasse s'accorcia e la moto diventa piu' nervosa, tant'e' che adesso che intendo cambiare le sospensioni, la barra tornera' ad essere quella originale. |
constato che tutte le barzellette che noi fisici raccontavamo sugli
ingegneri erano per lo piu' veritiere!!! :lol: :lol: ...per non parlare di come trattavano i matematici e i biologi, le matricole di questi ultimi erano ogni anno vittime, al primo quarto d'ora accademico della prima ora di fisica che facevano nel nostro istituto, del famigerato scherzo del falso assistente (uno di noi) che iniziava a sparare formulazze prontamente risolte da un allievo (un altro di noi, mescolato fra le matricole) mentre il finto assistente diceva: ecco, questo e' il livello minimo da cui partire... altri, sempre mescolati, raccontavano di quanto fosse tremendo, all'esame, l'assistente... ho visto gente prendere appunti e andare in libreria per comprare il famoso libro di matematica "how the functions function" :lol: :lol: ma che c'entra con la barra corta? boh... :lol: |
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provate a domandare ad un fisico quanto fa 2+2... la risposta (dopo mesi di prove sperimentali) potrà essere soltanto una: "circa 4" :lol: a titolo esemplificativo alcune altre risposte in funzione della categoria lavorativa: matematico: converge! ingegnere: spè, prendo la calcolatrice massaia: 4 avvocato (dopo aver chiuso porte e finestre, spento il cellulare e guardato con circospezione verso il telefono fisso): quanto hai bisogno che faccia? ingegnere gestionale: spè, si sta caricando excell ingegnere civile: chiedi al geometra, è lui che fa i conti |
x Cidi
In effetti, con la barra corta non c'entra una mazza... :lol: x Enrox Certo che la superiore maneggevolezza deriva dall'accorciamento dell'interasse e dalla leggera diminuzione dell'avancorsa. Nun ce piove. Però, anche la sola altezza della seduta gioca un ruolo: aumenta il braccio di leva rispetto al baricentro. Questo favorisce l'agilità a scapito della stabilità. ;) |
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ne vuoi alcune sugli ingegneri gestionali? :lol: |
mmmammamialabarracorta
ok, non ho ancora capito (sapete io sono ingegnere elettrico e l'esame di meccanica l'ho rubato durante l'anno di erasmus a Monaco) ma non fa niente, mi comprerò un libro sui i cinematismi del cardano...
comunque siete tutti dei grandi, se passate da lecco venite a trovarmi, vi offriro una birra! |
x cidi: e' credi che io non abbia mai fatto lezione alle matricole nei primi 15 minuti... :lol:
ma il top e' capitata ad un amico che non si e' accorto che era entrato il prof, il quale si e' seduto in prima fila e di fronte al mio amico momentaneamente ammutlito per l'inaspettata situazione ha detto "prego prego continui pure" :lol: :lol: :lol: x asht: la sai quella del fisico, dell'ingegnere e dello statistico che giocano a freccette... il fisico tira la freccetta e manca il centro di 5 cm a destra, tira l'ing e manca il centro di 5 cm a sinistra... al che lo statistico urla: "CENTRO!" :lol: |
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non la sapevo… enrox la sai quella del meccanico l’elettronico e l’informatico in una macchina che fa strani rumori? Meccanico: saranno le punterie da regolare.. Elettronico: no no, fidati, è la centralina, non senti che c’è l’anticipo sballato? Informatico: e se provassimo a uscire e rientrare? |
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Vero tutte le moto elencate hanno quote di sterzo, lunghezza mono, telai diversi... Se il cardano e lo stesso per tutti i modelli non è che è stato concepito e sviluppato per avere una certa possibilità di adattamento? Da quello che scrivi mi dovrei terrorizzare solo al pensiero di variare il precarico della molla del mono in quanto vado comunque a variare l'angolo di lavoro del cardano e non dovrei mai far salire un passeggero o caricare i bagagli perchè l'effetto sarebbe devastante! :lol: Sono d'accordo che in linea TEORICA la trasmissione omocinetica deve lavorare entro un RANGE stabilito, ma questo range BMW stessa dimostra che e relativamente ampio, utilizzando gli stessi pezzi su moto diverse... la barra corta è 2 cm più corta di quella normale la coppia conica ha una rotazione relativamente bassa e porta ad avere un angolo di circa 180° tra braccio cardanico e coppia conica, non venirmi a dire che una trasmissione omocinetica che lavora dritta ha un rendimento inferiore a una che lavora angolata. Quindi sulla TEORIA siamo d'accordo, in pratica sulle BMW NO. MA PERCHè MI SONO RIMESSO IN MEZZO A QUESTA DISCUSSIONE :mad: :lol: :lol: |
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Sulla rockster diventa più nervosa come su tutte le BMW boxer proprio per quanto ti ho detto sopra, l'interasse (in questo caso) non c'entra nulla. |
x Bumoto
Moto diverse, cardano uguale. Ribadisco che il fatto che il cardano sia il medesimo non è l'oggetto del contendere. Il problema è sull'asta di reazione che, appunto, non è uguale. Perché non è uguale? Perché essendo le quote delle moto differenti, per ottenere gli angoli di lavoro corretti è necessario provvedere ad appositi regolazioni. L'asta regola. Voi che la modificate lo sapete benissimo. E' dunque proprio qui che casca l'asino, mi spiego? Insomma, un conto è regolare secondo un criterio personale (considerando solo l'agilità), un altro conto è farlo (BMW) con lo scopo di rispettare anche la giusta configurazione della trasmissione e la resistenza del retrotreno. Ricordo in quest'ultimo senso che l'asta è in pratica come un forcellone, visto che il cardano da solo si affloscerebbe come un budino (diversamente da Breva e Griso col CARC). Precarico della molla Se guardi bene ti rendi conto che il precarico della molla non influisce più di tanto sull'angolo cardanico. Il kit per la Replica Boxer Cup implica una sospensione intera diversa. E questo si accompagna a un'asta più corta. Range Il fatto che BMW utilizzi lo stesso cardano su varie moto non è un indice del fatto che la finestra di lavoro degli angoli sia molto ampia. Significa solo che usano gli stessi alberi, giunti e ingranaggi. Punto. Ripeto che gli angoli dipendono dall'asta, non sono intrinseci del cardano che è di suo mobile (oscillante). Poi che ci sia una certa tolleranza è ovvio. Essa può essere ridotta con aste molto corte. Provate a montare un'asta più corta di 4-5 cm (ammesso che sia possibile) poi vediamo che fine fa la trasmissione e come gira la ruota posteriore. Le estremizzazioni non sono polemica: servono per capire. Coppia conica Nessuno ha detto che una trasmissione cardanica non può lavorare dritta. A parte il fatto che vanno considerati i movimenti che può compiere il cardano e non una sua posizione fissa, il punto fondamentale resta questo: non è un singolo angolo che va esaminato, ma la relazione tra due durante l'oscillazione. C'è un angolo cardanico presso l'uscita dal cambio e un altro presso il mozzo. Lavorano congiuntamente e quindi non possono considerarsi in modo avulso uno dall'altro se si vuole ottenere una trasmissione omocinetica per tutte le oscillazioni. Questo è fondamentale. Accorciamento di 2 cm Io ho letto anche di 3 cm e questo mi pare troppo. E' un giudizio puramente spannometrico. Ma anche 2 cm potrebbero essere troppi, magari non per minare l'integrità della componente, ma per il rendimento di trasmissione. Io non lo so, ma non lo sapete neppure voi. Molti con barra corta hanno lamentato strappi e ruvidità: è logico, il moto non viene più trasmesso alla ruota con la stessa omogeneità di una tramissione omocinetica. I due angoli Per essere ancora più chiaro... Vorrei focalizzare l'attenzione sul fatto che gli angoli in oggetto (presso il cambio e presso il mozzo) vanno inquadrati nelle 3 dimensioni dello spazio. Che vuol dire? Vuol dire semplicemente che vanno osservati tanto di profilo, quanto dall'alto. L'andamento di quegli angoli traccia una specie di zig-zag nello spazio tridimensionale. Se accorciate la barra quello zig-zag cambia. Per intenderci, una trasmissione di un boxer non potrebbe mai essere realmente dritta, dato che, vista dall'alto, forma comunque una linea spezzata. Tutti considerano solo gli angoli di profilo, ma è sbagliato. |
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Lascia stare la coppia conica che qui non c'entra un tubo. Guarda solo il cinematismo del paralever. Guarda cioè che movimenti può fare la ruota posteriore con barre via via più corte, considerando i fulcri (cerniere). Il cardano segue come le paperette la mammina galleggiante... Che succede? Succede che il mozzo si abbassa e ruota in senso antiorario. E con esso, ovviamente, tutta la ruota. Possibile che non si veda questa cosa? La conseguenza è che la moto si punta, cioè dimiuisce l'avancorsa, si alza il sedere e si accorcia il passo!!!! L'avevamo chiarito già almeno un annetto fa... Repetita juvant. Anche un bel disegnino aiuta... ;) |
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