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sì, ma bisogna proprio andarsele a cercare...
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il problema dei carburatori era che gli originali, il 99% dei casi, erano delle merde assolute da 4 soldi...
i carburatori aftermarket erano un pianeta a parte, se poi il preparatore era bravo rimanevano bilanciati un vita |
io ricordo che i carburatori in batteria fatti dai jap per le 4 cilindri di solito non richiedvano grandi regolazioni . Aveveano un cavetto di andate a uno di ritorno per sicurezza (e per fare la molla di ritorno non troppo dura) e quindi eri al riparo dall'allungamento e dal percorso dei cavetti . La sincronizzazione si faaceva con vitine er era duratura. Diverso col bmw,guzzi etc. dove eri costretto a cavetti separati (anche con i kawa 2 tempi). La sincronizzazione si perdeva per allungamenti del cavetto.
PEr contro i carburatori in batteria non erano utilizzabili singolarmente per eventuali trapianti etc. Invece un carburatore del kawa 500 mach3 su aspes 50 l'avevo messo... |
L'antico rito della bilanciatura con il vacuometro. Altro che bei tempi. Mi viene il sospetto che i nostalgici, oltre i ricordi della giovinezza, non ci abbiano mai trafficato
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questo lo dici Tu :lol:
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Unico vantaggio a favore del carburatore, IMHO:
Un carburatore so come funziona e lo so aggiustare. Se l'iniezione elettronica ha un problema non ho strumenti per intervenire ... La stessa cosa vale per l'accensione: Uno spinterogeno lo aggiusto, l'accensione elettronica no ... Una ipotetica moto di "fine di mondo" dovrebbe avere spinterogeno e carburatore, sempre IMHo ovviamente ... |
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Quote:
Comunque ci sono carburatori ed iniezioni e non tutti sono uguali. Ultimamente il sistema ad iniezione si è molto affinato e chiaramente l'iniezione in generale rende la vita più semplice, sopratutto nell'avvio a freddo e nella corretta carburazione. Ma le prime moto che lo avevano, e spesso anche le attuali, soffrivano dell'effetto ON/OFF che se il motore è brillante rischia di diventare fastidioso, sopratutto in città. I carburatori avevano un'erogazione più dolce, ma anche li dipende dalle moto. C'erano anche ai tempi moto scorbutiche a prescidere. Personalmente vivo i due mondi, apprezzo la facilità d'uso del sistema ad iniezione e ho anche la fortuna che nelle mie moto attuali, nonostante siano ormai vintage, è comunque ben affinato, ma godo anche con piacere quando guido le mie moto a carburatori. |
il carburatore a depressione, usato quasi universalmente sulle jap pluricilindriche, richiedeva ben poche regolazioni , e il vacuometro si costruiva anche artigianalmente...
per curiosita' sulla kawa due tempi, manuale di officina sera chiaramente scritto che l'allineameento andava fatto infilando le dita dal lato aspirazione e "percependo" se le ghigliottine partivano tutte insieme. Piu' che orecchio si andava a tatto. C'erano anche le istruzioni di come salvare i pistoni dai lievi grippaggi col massaggio cardiaco incrociato... COmmovente rispetto a oggi dove vogliono farti usare la dinamometrica per stringere un fianchetto... |
Quote:
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La diffusione dell'uso della dinamometrica è dovuta al fatto che per tutti gli elementi di fissaggio oggi viene specificato il valore di serraggio che nel 99% dei casi è quello standard .... cioè tira QB :weedman:
Personalmente diffiderei di un meccanico che stringe un bullone non specifico usando la dinamometrica, ed infatti non lo fa nessun professionista che io conosco. Quella della sincronizzazioni con vacuometri e ca$$i strani è un'altra "mania da forum"; la mia TR6 ad iniezione MECCANICA (non c'è neanche un filo elettrico) ha ben sei (6) corpi farfallati e si fa a mano (aiutandosi con uno spessimetro ,,, ma serve a un ca$$0) :) |
carburatori e iniezione sono legati a veicoli diversi di epoche diverse. Per andare al lavoro di fretta e furia, è meglio un veicolo che si avvia senza paturnie. Anche la sera per tornare a casa, senza avere strani trip oltre la batteria morta...
Per il resto concordo: danno sensazioni diverse, tra cui, ma perchè oggi non tiene il minimo ? |
l'avviamento a freddo e' sempre stato critico con i carburatori. In questo l'iniezione e's tato un gran passo avanti. PEraltro era critico avere carburatori troppo grossi, ricordo i mostruosi 48 usati sulle honda vtr firestorm , considerati i piu' grandi di serie. Ottenere una buona miscelazione a tutti i regimi era critico. oggi con i corpi farfallati superano i 60 mm con una trattabilita' del tutto gestibile. Indubbiamente anche l'on off se si fa una mappatura ben curata non e' piu' un problema, sul mio gs del 2005 puoi gestire il gas in punta di curva a un mm pr volta, e non e' certo una moto ultimo grido. Credo che ormai l'on off sia cosa dimenticata su quasi tutte le moto. Che peraltro sono piu' in difficolta' rispetto alle auto che si giocano lo strappetto su una inerzia ben superiore che diluisce tutto.
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