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Problemi che vedo io:
1. Gli accelerometri in generale non lavorano bene alle basse frequenze. 2. Quanto è lineare il segnale in uscita da un accelerometro al variare dell'accelerazione rilevata? 3. Probabilmente il segnale di uscita copre fino a centinaia di G ma a te probabilmente serve solo da 0 a 10 ... ergo perdita di risoluzione ... 4. Mi parli di un Arduino che ha una risibile risoluzione di 10 bit su 5V ... quindi già tanto se vedrai i decimi di G ... 5. Come fai a campionare più acceleromentri nello stesso istante? |
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Un dispositivo del genere lo paghi migliaia di Euro ... Ma forse non mi è chiara una cosa: Tu questo dispositivo lo vuoi tenere sempre installato? Inizialmente pensavo lo installassi solo per fare il tuning e poi lo toglievi ... ma ora mi sta venendo il dubbio che lo vuoi tenere installato fisso ... |
ma figurati, ne avevo fatto uno con pochi euro all'università per fare da sensore di altezza per un drone. Adesso non ricordo che precisione avesse, forse la difficoltà sta li, ma non mi pare la scienza infusa, metti un segnale dentro la portante a frequenza sufficiente a misurare la distanza che vuoi et voila :)
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4) 0.3V/g, ho 10 bits/5V fanno tipo 60 livelli di misura per g, se saranno sufficienti per estrarre qualcosa, vedremo, una delle domande che mi facevo all'inizio era proprio in che intervallo di accelerazione lavorano le sospensioni, parto dal presupposto che non mi interessa la singola curva con precisione 5) la board uno di arduino ha 6 ingressi analogici, per due accelerometri dovrebbero bastare per cominciare a tirare giù qualche dato e capire se sono misure o rumore... |
Io parlo di sensori industriali, non fatti nel tinello di casa ... :lol:
Ad esempio questo sensore di misurazione ottico di distanza (misura il "tempo di volo" di un impulso di luce): https://www.ifm.com/it/it/product/OMH553 Legge in un range da 50 a 200 mm Ripetibilità 0.1 mm Risoluzione 0.05 mm Errore linearità uscita analogica +/- 0,07% Frequenza campionamento 200 Hz (pare) Uscita analogica (o IOLink) Tempo riscaldamento 20 minuti IP 65 ... regge l'acqua ... 577 Euro + IVA Se vuoi spendere di più apri il catalogo KEYENCE ... :) |
si ma appunto risoluzione 0.05 mm
per quel che voglio io bastano 2 ordini di grandezza in meno. Non serve sempre la Ferrari per andare dal macellaio. Ripeto, una roba simile l'avevo fatta, penso con sensibilità nell'ordine dei cm, con un diodo e un fotosensore da due lire. Ma fatta davvero eh, non solo su carta, nel senso che esisteva e funzionava :) E non c'era ancora manco roba facilizzante come Arduino mi era toccato scrivere tutto il codice in una maledetta FPGA... |
Red, mi permetto di metterti una pulce nell'orecchio ...
Io non conosco l'Arduino ma tu mi dici che ha 6 ingressi analogici. Come ben saprai il segnale analogico deve essere convertito in un valore numerico digitale e questo lavoro lo fa un circuito "Analog-to-Digital Converter" (ADC). Nonostante l'Arduino abbia 6 ingressi analogici, sicuramente non ha 6 ADC (gli ADC costano) ma 1 solo che viene collegato in sequenza ad un ingresso analogico alla volta ... prima l'ingresso 0, poi l'ingresso 1 fino ad arrivare all'ingresso 5 e poi ricominciare il giro ... Occhio che se tu usi 2 ingressi analogici e li colleghi all'ingresso 0 e all'ingresso 1 (quindi 2 ingressi che sono presumibilmente contigui nella scansione dell'ADC) e l'ingresso 0 ha un valore alto (vicino a 5V) e l'ingresso 1 ha un valore basso (vicino a 0V) potrebbe essere che vedi l'ingresso 1 "ballare" perchè il condensatorino di misura dell'ADC che viene caricato prima dall'ingresso 0 (alto) non fa in tempo a scaricarsi per bene prima di essere switchato sull'ingresso 1 (basso) e quindi rimane della tensione "residua" che fa apparire un "rumore" numerico che non capisci da dove viene. Ergo, se hai solo 2 segnali analogici, connettili a 2 ingressi lontani tra loro nella presumibile sequenza di scansione circolare (ad esempio lo 0 e il 3) e connetti a 0V tutti gli ingressi analogici che non utilizzi (non lasciarli senza un riferimento in tensione). |
Ne ho comprati due ma partirò con uno, di sensore, intanto per capire se il sensore misura davvero qualcosa di "utile", e poi per capire in che intervallo di frequenza e accelerazione queste informazioni "utili" si trovano.
Quel che dici è corretto, se l'A/D converter lavora in sequenza. Arduino uno è basata su questo https://www.microchip.com/en-us/product/atmega328p che non so come sia fatto dentro, il suo datasheet però https://ww1.microchip.com/downloads/..._Datasheet.pdf sembra andare nella direzione che dici tu, vedi pag. 206, anche se devo ammettere di non averlo letto per più di 45 secondi... Me lo segno e li attacco non in sequenza con tutto il resto a GND. |
Un esperto è una persona che evitando tutti i piccoli errori punta dritto alla catastrofe.
Arthur Bloch, La legge di Murphy, Definizione di Weinberg, 1977 :cool: |
beh dai mal che vada cestino tutto e via.
Alla fine tra libro e sensori partono 50€, la board Arduino c'era per altre cose, il più sarà il tempo, ma per una prima misura (intesa come arrivare ad avere forme d'onda e FFT su Matlab per vedere se c'è dentro qualcosa) su un sensore ci andranno tipo 6-12 ore di lavoro, si può fare. |
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