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Io faccio un po' eccezione. Mi piaceva un sacco, ma quando provai il primo esemplare, la 900 a carburatori, in un viale cittadino con un po' di traffico, capii che, per me, non andava bene. Ai bassi era intrattabile. Ripiegai sulla BMW. |
La successiva monster 900s ritengo sia una delle moto uscite meglio di sempre a livello mondiale, tutto lavorava perfettamente all'unisono... Poi cominciarono con quelle esagerate
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Io ho provato soltanto il 900 a carburatori; tanto bastò per farmi pensare che, probabilmente, l'avvento di quella a iniezione fosse il non plus ultra...
Un mio amico si azzardata anche a farci del turismo (con varie difficoltà) venendo in gruppo con noi. Aveva quella a carburatori e quando passavamo quota 1.800-2.000 s.l.m. non riusciva più a guidarla. |
la 900s fu lo stato dell'arte del pompone 2v ad aria, uno stradivari perfettamente accordato
usavo spesso quella di un amico, che poi prese la s4 che era una specie di chitarra elettrica da thrash metal:lol: Quote:
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Sicuramente carburazione più a posto.
A me l'avvento dell'iniezione ha fatto solo piacere.... |
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Spostamenti da fermo, la Griso sembra molto più pesante. |
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Poi beato chi riusciva a smontare il carburatore, pulirlo, rimontarlo e ripartire... |
Circa carburatori ed iniezione: sul Monster (e su successivi) avevo un kit Dynojet. A partire dal 996 invece si trattò di cambiare uno "zoccolino" dentro la centralina. Il meccanico che lo fece era più preoccupato di me. Si mise anche dei guanti particolari per evitare cariche elettrostatiche...
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il carburatore ha un gran fascino . E' meccanica allo stato puro. Piu' del motore stesso per certi versi. Un motore a carburatori ben regolato e' regolarissimo e non e' di fatto li che si vede la gran differenza. Si vede quando i carburatori sono grossi per fare un motore potente,e allora davvero e' difficile farli andare bene a tutti i regimi. Altro vantaggio fondamentale ....un motore a iniezione parte ! con i carburatori tra starter e minchiate varie non era raro avere problemi all'avviamento, persino con le auto.
Basti dire che nel manuale della bmw 2000 di mio padre del 70 che ho riletto, ci sono ben 3 pagine dedicata alla procedura di messa in moto, a freddo, a caldo, con starter, senza, pigia il gas, sfiora il gas, non toccare il gas......E poi il motore e' regolare subito anche senza che lo si scaldi da fermo. Tranne il mio guzzino che ha una iniezione preistorica rispetto al mio gs (pur ben piu' vecchio). Infine con l'iniezione si sente poco il dislivello altimetrico. O meglio, il motore va di meno , e questo non lo differenzia dai carburatori, ma almeno gira regolare e resta acceso...e tiene il minimo. |
Carburatori ogni veicolo e un caso a sé, e solo il proprietario sa come farla partire al meglio. Un mio collega ha una fiat 125.Dopo 2 settimane che non la usa, se la accende si spegne. Il giorno dopo gira come un violino. Ricordo le alfa che si scarburavano salendo. Ma esistono ancora i carburatoristi?
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tuttavia,posso dire che con la vecchia bmw 520 e28 a iniezione che avevo circa 35 anni fa a livigno di tenere il minimo te lo scordavi. Anche le iniezioni sono molto migliorate.
Ah....a certe quote il mts 200 di un mio compagno di viaggi non teneva il minimo e aveva difficolta' ad accendersi anche soli 3-4 anni fa. Il gs devo dire che e' perfetto da quel lato, anche come on-off pressoche' zero.E la mia e' un 2005 . Mai tarato niente o pulito corpi farfallati o allineati. Invece la guzzi v7 pur del 2011 (la mia e' con doppio corpo farfallato, dicono che quelle dopo con singolo siano meglio) Non parte proprio all'istante, ci vogliono 5-6 secondi di motorino di avviamento e poi per almeno 5 minuti tende a spegnersi. COme erano quelle a carburatori. Probabilmente un impianto piu' semplice e con qualche sensore/regolazione di meno. |
la mia delta a carburatore (peraltro soffiato) in montagna arrancava zoppicante
l'audi 1800 aspirata a carburatore in montagna tirava da paura la volvo 1800 aspirata iniezione arrancava zoppicante anche sul lungomare di riccione |
Se ricordo bene, le ducati ancora a carburatore avevano i Mikuni BDST a membrana cioè i cosiddetti CV Constant Velocity
Se davano la miglior miscela alle quote basse, a 2000 metri era un pianto. Si potevano smagrire in modo da andare egregiamente anche allo Stelvio, ma rinunciando a qualcosa a bassa quota. Cosa che su una Ducati la clientela sopportava poco, diversamente da quel che succedeva con altre moto Inoltre, avevano dovuto complicarli un po' aggiungendo il riscaldamento delle vaschette |
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