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che dire... letta un po' velocemente a volo d'uccello. Lo leggerò con calma durante il WE.
Splendido viaggio e raccontanto in modo da trasmettere molto!:D Grazie per averlo condiviso con noi poveri "mortali" :!: |
Complimenti splendido
Incarni il vero gusto del motociclista che si gode il momento la natura che lo circonda e la gente.. Grazie per aver condiviso Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Wow...
Che bel racconto, equilibrato, appassionato, condito con immagini meravigliose. Ci hai proprio portati con te. Davvero complimenti. |
Complimenti bel racconto belle foto , bravo bel'avventura.
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Bellissimo report,grazie per averlo condiviso
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Mano a mano che leggevo le varie dispense del tuo racconto, riaffioravano simultaneamente i suoni, i colori, gli odori e le voci di chi era presente al contesto.
Tornano in mente lo scalciare sul kickstart delle Enfield nella fredda alba al Pangong Tso, i rabbocchi di benzina fatti al volo (lavando regolarmente i serbatoi), i pasti consumati ora frugalmente ora placidamente seduti al tavolo su uno dei tanti roof-top restaurant a Leh, le camere invase dalle nostre masserizie perennemente sparpagliate sul pavimento, il taciturno Kungal (questo il vero nome del driver) che nemmeno sotto minaccia siamo riusciti a far accomodare al nostro tavolo, le vostre facce perplesse al ritiro delle moto e la malinconia dei vostri sguardi quando le avete riconsegnate, l'eccitazione ogni qualvolta c'era da affrontare un passo, la vostra silente presenza nei monasteri o l'immagine di alcuni di voi che, sui lunghi rettilinei della NH1, allontanano le mani dal manubrio per abbracciare l'immensità che li circonda. Quest'ultimo è stato il momento più alto e rappresentativo del viaggio, non chè la manifestazione suprema della potenza, fisica e interiore, che il Ladakh è in grado di generare. Una manifestazione che colpisce, inevitabilmente, ogni "impavido" che decide di percorrere la strada verso il cielo. Chi è salito fin lassù difficilmente è tornato a "mani vuote", perché anche in mezzo al nulla si possono trovare dei piccoli tesori. Grazie Massimo, per aver condiviso con noi le tue emozioni e il tuo vissuto. P.S. Ora però basta taroccare le foto con fondali finti e Photoshop perché tanto non ci crede nessuno. |
http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/529.jpg
Per chi si fosse perso la proiezione del video e l’intervento di Massimo al Travellers Camp, si replica a Milano il 5 ottobre. Accorrete numerosi, così poi vi tocca pure offrirgli da bere :drunken: |
Quanti ricordi..... da solo sulla mitica desert storm....adesso lei è laggiù che mi aspetta per altri giri.....in inverno andrò a sud......gli porterò una batteria degna d questo nome.....
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Letto e gustato con calma. Altri hanno già espresso pensieri che non avrei saputo meglio sintetizzare. Scontati i complimenti per il viaggio e per le immagini ma ancor più per averci/mi reso partecipe di emozioni nelle quali mi riconosco, anche se non credo potrò realizzare un viaggio simile. Grazie per averlo condiviso, è stato quasi essere con te. :!::!::!:
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Grazie Massimo di aver condiviso anche questo viaggio...mi accodo a tutti i complimenti già wspressi...
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Qualcuno è interessato all'evento di domani sera?
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Che meraviglia ! Sono in fase di progettazione per un viaggio in Turchia nel 2024 e sono capitato in questo splendido resoconto, quanti ricordi del mio nel maggio/giugno 2006. Fu individuale ma fatto in jeep in 25 gg, all’epoca la meta sognata è stato raggiungere Padum (Zanskar) quindi tornato a Leh proseguire per la Nubra Valley e infine il Tso Moriri. Spesso ci ripenso e proprio ieri guardando l’ultimo video di Itchy Boots….. nel 2025 ? Mah !
Grazie per questa perla. |
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