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Danilo63 04-08-2017 17:06

Salve a tutti , sono Danilo, il compagno di viaggio di Sali.
Devo ringraziare Bruno per le belle parole e, soprattutto, per avermi regalato una bella e scorrevole lettura in grado di farmi rivivere l’esperienza marocchina in ogni suo dettaglio.

Oltre alle grandi doti di navigatore , Sali si sta dimostrando essere persona di estrema riservatezza e sensibilità, infatti ha volutamente evitato di raccontare il “fattaccio” che mi riguarda personalmente, ho deciso quindi di raccontarvelo perché credo che possa servire come ulteriore contributo a chi vorrà fare lo stesso tipo di raid nelle stesse nostre condizioni:

Permettetemi di fare una piccola premessa prima di iniziare il racconto:

Sono un motociclista come tanti altri, con molti anni di esperienza alle spalle e, di conseguenza, con diverse cadute all’attivo, uno di quelli che usa la moto prevalentemente durante i weekend e con nessuna esperienza in off-road prima di questa.

Un giorno mi sento un leone e un giorno mi accorgo di essere una schiappa , dipende dallo stato d’animo del momento, ci sono giorni che guido bene e altri invece che faccio un errore dietro l’altro.

Sono partito per il Marocco con la piena consapevolezza dei miei limiti e delle mie angosce ma sono anche uno di quelli che non molla mai, una volta deciso di fare una cosa la porto avanti fino alla fine, costi quel che costi.

Fatta questa piccola premessa, nel tratto di strada asfaltata da Arfoud a Merzouga , ( quella che si pensava essere una pista non asfaltata ma che si rivelò essere un lunghissimo rettilineo nero in mezzo al deserto) immediatamente dopo aver segnalato a Bruno il problema con le cinghie che sostenevano la tanichetta della riserva carburante e immediatamente dopo essere ripartiti, ci fu il mio primo gravissimo errore di valutazione.

Sali era davanti a me , siamo in pieno rettilineo asfaltato (immaginatevi una lunghissima e rettilinea striscia nera in pieno deserto con una visibilità chilometrica). Si riparte: prima , seconda, terza e forse anche quarta, velocità quindi piuttosto sostenuta (almeno 100Kmh) davanti a noi si intravede in lontananza una striscia di sabbia che attraversa la strada, sembrava essere sabbia depositata dal vento , intravvedo un segnale stradale di pericolo che ne segnala la presenza ma Sali passa in scioltezza e io non mi preoccupo più di tanto, ci entro in piena velocità e in quel momento, quella maledetta striscia di sabbia si trasforma in un incubo, è infatti molto più profonda di quanto avessi immaginato , è un deposito di sabbia profondo e lungo almeno 20 metri, la moto incomincia a sbacchettare da paura , il tutto dura meno di un secondo , il manubrio comincia a muoversi da sinistra a destra con una forza tale che è impossibile da gestire, la GS mi cade sul fianco sinistro e una volta a terra, comincia a roteare di 180°, il piede mi finisce sotto la moto fra il cavalletto e i terreno sabbioso , la rotazione pareva non finisse mai , sento gli stivali che faticano a contenere la torsione, sento il rumore dei legamenti della caviglia sinistra che cominciano a rompersi, non sento altri rumori che questi perché la sabbia attenua tutto come la neve, la rotazione finalmente si interrompe , la moto si ferma, ma il dolore è allucinante sento le mie urla all’interno del casco , la moto sopra di me a quel punto è impossibile da spostare , il piede è rimasto sotto la moto in una posizione innaturale e non riuscivo a muoverlo neanche di un millimetro per il peso mastodontico della mia ADV.

In un attimo si sono materializzati una moltitudine di mezzi e persone che mi hanno immediatamente aiutato a rialzarmi, Sali si accorge di non avermi più dietro e lo vedo che torna con aria spaventatissima, mi rialzo , sono tutto intero, riesco a mettere il piede a terra e addirittura a camminare , la moto con grande stupore di tutti non ha neanche un graffio, mi vogliono portare all’ospedale ma ho fatto un rapido check sul piede senza togliermi lo stivale e capisco che posso riprendere il viaggio anche se un po’ dolorante , forse l’adrenalina o forse la voglia di portare a termine il Raid preparato con tanta cura e dedizione mi fanno decidere di stringere i denti e andare avanti .

Lezione numero uno: Stivali Gaerne G-Midland fantastici mi hanno salvato il piede.

Lezione numero due: Se vedete qualcosa di strano sulla strada prima frenate e poi accelerate.

Lezione numero tre: perché Sali è passato e io no ? credo che le ruote da 21 hanno fatto la differenza ( io avevo le 19 )

Il seguito del viaggio per me è stato altalenante, per i primi due giorni ho deciso di evitare l’off-road , dal terzo giorno in avanti ho proseguito con Sali come da roadmap ma a quel punto avevo una sola gamba al 100% e le cadute sono state frequenti ma sempre controllate e morbide , oggi , dopo diversi controlli, la caviglia non è ancora al 100% , in seguito mi sarà diagnosticata la rottura dei legamenti.

Se mi chiedete se o rifarei, la risposta è si senz’altro ma con qualche accortezza in più, inoltre con Sali andrei anche in capo al mondo !

Ciao a tutti e buon viaggio

Sali 22-08-2017 22:49

Grande Danilo!:D

Sono stato un po' lontano dal forum e non avevo letto questo post... ma anche questo fa parte dei giri in compagnia.
E' capitato in Marocco, ma poteva capitare ovunque.
Danilo ha comunque dimostrato grande resisitenza e non ha rinunciato al tour. Anzi! è ripartito alla grande!
Non sapevamo ancora che i legamenti fosseri rotti, ma il gonfiore e il colore della caviglia la mattina dopo non erano molto belli...

ora che sono rientrato, a breve, proseguirò il racconto! :cool:

bias 23-08-2017 14:43

Mi raccomando, perché l'anno prossimo ci dovrei andare anche io e voglio leggere del vostro viaggio!


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Sali 24-08-2017 10:16

16 Maggio 2017 – Merzouga - Zagora
 
16 Maggio 2017 – Merzouga - Zagora
Link al percorso: http://tinyurl.com/km9y326


Non contenti delle visioni serali delle dune, sveglia alle 05:30 per vedere l’alba! Inizio a fare qualche foto dal terrazzo che sovrasta il Riad. Il panorama con i primi colori dell’aurora è magnifico! La mia poca esperienza fotografica non permette di catturarne tutte le sfumature, ma vi assicuro che la levataccia viene pienamente ricompensata.

http://i.imgur.com/LNZchcv.jpg
http://i.imgur.com/vU6Hhej.jpg
http://i.imgur.com/Ra6G96r.jpg

Scorgo nel terrazzo inferiore Danilo con la gamba sollevata sulla sedia. La caviglia fa male e anche l’aspetto non promette bene. Fortunatamente avevamo Voltaren, bende, e antidolorifici per cercare di tamponare la situazione in attesa di sviluppi.
Facciamo colazione e poi la tentazione di pestare la sabbia delle dune al fresco del mattino è troppo forte…

http://i.imgur.com/AgruXqq.jpg


Mentre Danilo “ricompone” il piede all’interno dello stivale, faccio un veloce salto nel centro di Merzouga. Niente di particolare. Solo il rimpianto di non scendere più a sud quando ho visto l’incrocio per Taouz
vabbè, come dice Igor: “Non puoi vedere tutto in un solo viaggio! Lascia qualcosa, così avrai la scusa per tornare”. E credetemi, di cose da vedere ce ne sono parecchie!

Attraversiamo Rissani che è un cantiere a cielo aperto.
La tappa di oggi prevede strada normale fino a Tazzarine e poi avremmo dovuto cercare una pista verso Est prima di Ikul.

La strada è lunga e noiosa e inizia a fare caldo. E mi si rompe anche il supporto della GoPro che inizia a penzolare tristemente.
A Alnif breve sosta per un te ristoratore e per fare riposare le ossa. Ne approfitto per riparare il supporto della GoPro con il nastro americano che non può mai mancare!

Da bambino, in Valtellina, i motocarri erano una parte importante del trasporto merci (e non solo). Ora sono praticamente spariti. Rivederli qui in versione “moderna” suscita ricordi ormai sepolti…
http://i.imgur.com/9kyhS2n.jpg

Arrivati a Tazzarine facciamo benzina, tento di prelevare col bancomat (mai riuscito…) e chiediamo un po’ di informazioni sulla pista.
Superato il paese, ecco la pista che parte alla nostra sinistra!

Ci fermiamo per un consulto veloce e partiamo lungo il tracciato appena visibile. Si salta un po’ e dopo pochi metri Danilo si ferma. Il dolore alla caviglia si risveglia ad ogni sussulto. Torniamo sulla strada e scendiamo lungo la più tranquilla N12 fino alla periferia di Zagora. La condizione della gomma posteriore non è rosea, e fare tutto questo asfalto mangia-gomme non è l’ideale.

50 chilometri prima della nostra meta, vedo un pistone che fiancheggia a sinistra la strada asfaltata. E’ molto larga e dritta come una pista da atterraggio.
Non resisto! Mi ci fiondo e inizio a mangiare polvere! Credo segua il percorso della vecchia Parigi-Dakar.
Si vibra che è una gioia e gli avvallamenti fanno godere le sospensioni. Ho fatto delle riprese con la GoPro fissata sul faro, ma sono inguardabili!

Ma come tutte le cose belle, dura poco…

Arrivo alla periferia di Zagora alle 14:30 e un ragazzino in motorino si affianca e mi dice che il mio amico mi aspetta in un bar in centro… è incredibile come le persone del posto siano attente a tutti i movimenti che possano rappresentare per loro una opportunità.

Proseguo verso il centro e effettivamente trovo Danilo al bar sulla rotonda. Rapida ricerca sul web e troviamo lo Chez Ali con una bella piscina per togliermi di dosso la polvere.
http://i.imgur.com/CVCaeml.jpg

E’ praticamente di fronte alla più grande officina per moto che ho visto in Marocco.
Un ragazzino che lavora li come meccanico si avvicina e mi dice in perfetto italiano “lavo e ingrasso catena 20 dirham”.
Rimando però a dopo. Ora dobbiamo scaricare.
Il caldo si fa sentire, eccome! In camera c’è il condizionatore, ma non amo troppo gli spazi chiusi.

Mi butto in piscina, ma dopo una mezzoretta sono già cotto.
Ne approfitto per fare ingrassare la catena, e su insistenza del ragazzino, le faccio fare anche una bella doccia rinfrescante.

http://i.imgur.com/f1bQ1lI.jpg
http://i.imgur.com/6UEqG9U.jpg

Ci sarebbe da aprire un discorso sui costi, mance, regalie, etc. etc.
Quelli che per noi sono pochi spiccioli, qui valgono sicuramente di più.
E’ il mio primo viaggio in Africa in moto e non vorrei arrivare a semplici conclusioni, ma non mi piace fare la carità.
Preferisco spendere qualche soldo in più per un servizio o per un oggetto. Anche se non necessario.

Comunque ora la moto è perfettamente lavata e ingrassata!
Sotto la tenda nel giardino dell’albergo incontro un francese. Ha noleggiato una moto e sta facendo in solitaria questa zona del Marocco. Sembra conoscere molto bene questi territori e ci dilunghiamo su posti da vedere e sulle caratteristiche di un paio di GPS.

La caviglia di Danilo è sempre più beduina: bluastra! Cerco di convincerlo ad andare da un medico, ma dice che sta migliorando.
Cena e due chiacchiere con i francesi. L’albergo ha un garage dove mettere le moto per la notte.
La tappa di domani prevede di attraversare la zona del Jbel Saghro. Decidiamo di viaggiare assieme fino a Nkob e poi separarci.
Io lungo la pista, Danilo lungo la strada: appuntamento a Tinghir!

Panda 05-09-2017 11:44

:happy1:.................

omaqua 11-09-2017 12:44

Forza Sali!! riprendi in mano la penna! anzi, la tastiera! :D poi arrivano tante tante domandine :)

Animal 11-09-2017 22:28

Ecco... finalmente sono riuscito a leggerlo tutto insieme!!

Bravi!! Bella esperienza e sicuramente bei ricordi...

Unico consiglio che do a Danilo è quello di non sottovalutare mai i traumi... anche se sembra tutto in ordine a parte il dolore...

😉


Inviato dal mio Animalphone

Danilo63 12-09-2017 08:25

Parole sante ....

rimarrà un ferita di "guerra" almeno mi farà ricordare i bei momenti del raid in Marocco

Dave 12-09-2017 14:45

scusate...e per telefonare o usare il traffico dati come avete fatto?

Animal 12-09-2017 14:47

se non sbaglio...hanno preso SIM locale.....

Dave 12-09-2017 15:16

Quote:

Originariamente inviata da Animal (Messaggio 9581153)
se non sbaglio...hanno preso SIM locale.....

si vero, ho riletto e me lo ero perso :-o

omaqua 12-09-2017 16:14

Domada per gli esperti di Marocco: in Dicembre è fattibile? qualcuno l'ha fatto?

Dave 13-09-2017 00:19

quindi avete speso 62€ a moto per l'assicurazione temporanea?

Panda 15-09-2017 17:20

E poi ? :happy1:

Danilo63 15-09-2017 20:06

si quella è la cifra se mi ricordo bene m aSali ha scritto già tutto in merito credo , per il tacco dati la SIM marocchina va benissimo te la vendono in dogana , non devi fare nulla , vengono loro da te , quando hai tutto, allacci bene il casco e vai :-)

Sali 15-09-2017 20:17

scusate le ripetute latitanze. Rieccomi.
Si i 62 Euro sono a moto.
Il nostro amico Sloveno invece le ha risparmiate perchè le assicurazioni loro coprono anche il Marocco (mi sa che è un posto interessante la Slovenia...).


17 Maggio 2017 – Zagora - Tinghir

Link al percorso: http://tinyurl.com/hme5l8o


Ieri sera facevo fatica a prendere sonno. Colpa del condizionatore rumoroso…lo ho spento e tengo aperta la finestra.
Mannaggia … @#! Alle 04:30 prima preghiera del Muezzin rilanciata dagli altoparlanti sui minareti…
Poco male, il mattino ha l’oro in bocca! Inizio a raccogliere su carta le notizie sul viaggio.

https://i.imgur.com/HWKEXBz.jpg

Questo libricino mi è molto utile ora che sto digitando sulla tastiera. Comunque alle 07:30 ero già pronto con bagagli fatti! Scendo nella “hall” e involontariamente sveglio il ragazzo delle colazioni che dormiva serenamente sui divanetti.
Viste le alte temperature durante il giorno, pensavo (sbagliandomi) che iniziassero a lavorare molto presto la mattina. Invece prima delle 08:30 non si muove praticamente nulla.
Alle 09:00 mi faccio aprire il box e prendo la moto per andare a prelevare. Mi fermo davanti alla banca e provo a prelevare. Il bancomat NON funziona! Prelevo con la Visa…

Si avvicina un vigile e con piglio militaresco mi dice “ma non ha visto il divieto di sosta?”. A parte il fatto che oltre a lui e me non c’era anima viva, mi scuso e dico che mi sarei spostato immediatamente. Sembrano molto fiscali, meglio non discutere.
Ma mi accorgo che nel rimbambimento mattutino avevo lasciato il casco coi bagagli in camera … gigionegggio un po’, aspetto che il vigile si allontani e poi riparto piano pianissimo al minimo per non attirare l’attenzione.

Torno al Riad, carichiamo le moto e ripartiamo non prima di aver ricaricato la SIM in un box Marocco Telecom. 50 Dirham.
Risaliamo la valle del Draa, ma non abbiamo foto… Da quello che avevo letto mi aspettavo di più. Forse gli altri tratti sono più belli. O anche la pista che la fiancheggia.
Comunque come previsto prendiamo a destra e raggiungiamo Nkob. Breve sosta per bere un the e poi, come d’accordo ci separiamo. Danilo e la sua caviglia lungo la strada verso Alnif e poi Tinghir e io lungo la pista che punta sul Jbel Shagro.

Come parto, sbaglio bivio e mi trovo nel bel mezzo dell’ennesimo cantiere pieno di pietre e terra smossa. E pensare che TomTom mi stava avvisando… Due o trecento invocazioni a tutti i santi e mi tolgo da quel casino…
Di questo tratto non ho foto, ma nel video si vedrà qualcosa.

Ero talmente “rapito” che praticamente non mi sono mai fermato, tranne in un posto di ristoro dove mi unisco ad un gruppo di spagnoli in moto che stanno facendo il percorso inverso. Sono molto socievoli e chiacchieriamo a lungo sulle strade del Marocco e sulle moto. Uno di loro per aumentare l’autonomia della sua 990 aveva eliminato un terminale e costruito un serbatoio in inox con 3 o 5 litri di capacità extra.

La voglia di pestare polvere mi richiama all’ordine! Saluti e via di nuovo verso l’alto!

I panorami sono fantastici, il fondo stradale però richiede attenzione e poche distrazioni… sono così “preso” che non mi rendo conto del tempo che passa: all’improvviso mi ritrovo in cima!

https://i.imgur.com/OkcTQR1.jpg

La strada in cima è più bella del precedente tratto molto “pietroso”.
E il panorama mi fa commuovere:

https://i.imgur.com/AtmDGoA.jpg?1

Qui mi fermo a lungo con me stesso…e faccio raffreddare la moto che nell’ultimo tratto ho fatto divertire un po’.
Ne approfitto per fare un breve video:

[YT]https://www.youtube.com/watch?v=AXAHlBSEhi8[/YT]

Penso di essere in mezzo al nulla, ma si materializza una ragazza vestita in modo tradizionale.
Iniziamo a fare due chiacchiere in francese e poi mi offre dei bracciali in metallo e dei pugnali.

Considerando “l’isolamento” decido di premiare la sua costanza e compro due bracciali. Sono i primi soldi extra che spendo, ma arrivare sin lassù merita un premio.

La moto è in ebollizione. Gli ultimi km in prima allegra si fanno sentire!

Non so bene quanto tempo dopo, inizio la discesa e dopo alcuni km e alcuni asini, intravedo qualche costruzione.

Rallento e subito 5 ragazzini mi circondano. Ne approfitto per una breve sosta.

https://i.imgur.com/hAc9vGi.jpg

Per quello che può servire (considerando il mio e il loro francese…), chiedo il permesso e scatto due foto.

https://i.imgur.com/fauuaKx.jpg

Lo sguardo dei bambini, ovunque nel mondo, ha sempre una magia unica. Difficile sapere se sono felici, ma lo sembrano!

Anche da loro compro un porta matite in legno e regalo le ultime caramelle (tra l’altro le avevo comprate il mese prima in California…).

Poi avanti con mille pensieri in testa pensando alla vita dei ragazzini qui, e da noi.


Gli ultimi km prima di Tinghir sono un cantiere unico… tra poco sarà tutto coperto da asfalto. Buono per i trasporti e l’economia locale, un po’ meno per i motociclisti.
Ma questo è il progresso.

Arrivo in città e ricevo il messaggio di Danilo che è arrivato anche lui ed ha già trovato una sistemazione per la notte. Ottimo!

La camera sembra avere tutti i comfort:

https://i.imgur.com/RDKBoVv.jpg

Lasciamo le moto in vista:

https://i.imgur.com/HcCA6jl.jpg

e ci facciamo portare al ristorante dal proprietario, risparmiando carichi ulteriori alla caviglia di Danilo.

Mangiamo sul terrazzo panoramico e con 180DH in due concludiamo la serata.
Ora si va a nanna che domani affrontiamo le Gorges

Chiudo gli occhi e ripercorro tutta la pista….a domani!

zzzzzz

Carroarmato 20-09-2017 09:41

Racconto e viaggio stupendi

Sali 07-10-2017 12:47

18 Maggio 2017 – Tinghir - Ouarzazate
 
18 Maggio 2017 – Tinghir - Ouarzazate
Link al percorso: http://tinyurl.com/hzszv8n

Ripartiamo abbastanza presto fiancheggiando il fiume Todra (o Toudra, o Todgha) e dopo ca. 15 km in direzione Nord sulla R703, eccoci nelle Gourges du Todra!
https://i.imgur.com/CnE4huw.jpg
Molto belle, ma essendo facilmente raggiungibili con qualsiasi mezzo (soprattutto bus due piani…) molto frequentate e molto turistiche. La parte più scenografica è lunga solo qualche centinaio di metri, ma vale la pena passarci.
[YT]https://www.youtube.com/watch?v=3U8t2dwtTXY[/YT]
Proseguiamo lungo la strada, che seppur “aprendosi” e perdendo la caratteristica della gola, rimane sempre molto bella.
L’obiettivo è raggiungere Agoudal.
https://i.imgur.com/IXlBd9a.jpg
Qui ci fermiamo per una breve sosta nell’ultimo Riad sulla strada che porta a Imilchil (che però non seguiremo). Di fronte al Riad (si intravede nella foto), c’è un muro che delimita una zona molto ampia completamente vuota. Si tratta dell’area ove si svolge un mercato del bestiame “particolarmente importante”. Peccato che oggi non sia in corso!
Beviamo un tchai ristoratore in compagnia del proprietario che parla un discreto italiano.
Agoudal è un piccolo paese di montagna senza nessuna particolare attrazione, e elemento positivo per me, nessun aspetto turistico. A sentire il nostro cicerone, si tratta del paese abitato più alto del Marocco.
Torniamo in centro paese e svoltiamo sulla R704 in direzione del Tizi n Ouano. La strada all’inizio è stretta e passa in mezzo ad alcune case. Usciti dal borgo, la strada si allarga e costantemente sale.
Incrociamo molte persone a piedi o “a asino”. Un ragazzo mi fa cenno di fermarmi. Due chiacchiere e capisco che vuole un passaggio. L’unica parola in francese che conosce è OUI, ma cerchiamo comunque di comunicare… “Come ti chiami? OUI”, “Comment appelez-vous? OUI », « What’s your name ? OUI ». Ho capito, si chiama OUI !
Il passo Tizi n Ouano (2.900) non è indicato, ma ora la strada ha cambiato pendenza e si inizia scendere.
Dopo poco, in mezzo al nulla, OUI mi fa segno che è arrivato. Vedo in lontananza qualche capra e mi indica quella direzione. Farà parte di qualche famiglia di pastori berberi.
https://i.imgur.com/77atxL4.jpg
Ci fermiamo a gustarci il panorama e la temperatura!

[YT]https://www.youtube.com/watch?v=Xdq6gL7cZA8&t=2s[/YT]

Panorami da Gran Canyon
https://i.imgur.com/5Q6B3P3.jpg
https://i.imgur.com/abiplqN.jpg
La gomma posteriore è ormai alla frutta…
https://i.imgur.com/WRDmQfK.jpg

Iniziamo la discesa
La strada è sterrata, ma di facile guida anche nei frequenti tornanti. Il divertimento è assicurato! La temperatura è perfetta per i miei gusti e ci accompagna nella discesa fiancheggiando montagne nere erose dal tempo…

Nel frattempo Marocco Telecom mi ricorda che il credito non è infinito:
https://i.imgur.com/ihxnQOf.jpg

Lungo il tragitto incontriamo un gruppo di motociclisti tedeschi.
Poco prima di Msemrir, superiamo il bivio che ci riporterebbe sulla R703 e che ci è stato riferito essere completamente danneggiata dalla pioggia alcune settimane prima…(è quella indicata con 4 X rosse):

https://i.imgur.com/l86kBv5.png

Dopo il paese, un ansa del fiume Dadès ci regala questa vista!
https://i.imgur.com/HTq2vlB.jpg

con le dovute proporzioni, mi riporta al mese scorso quando ero al Horse Shoes Band…

ma eccoci finalmente in zona Gorges du Dades! Uno dei posti più fotografati e segnalati sulle guide (nella mia cartina del Marocco sono anche in copertina).

https://i.imgur.com/vm43jlN.jpg

Sono indubbiamente molto belle. Probabilmente la vista migliore si ha dall’hotel a strapiombo sulla gola.

https://i.imgur.com/cb9E4d3.jpg
https://i.imgur.com/MI1tvkw.jpg
https://i.imgur.com/Uk8d6ci.jpg
comunque, come a volte succede, le foto dei cataloghi sono più suggestive…

Entusiasti delle strade appena percorse, continuiamo lungo la strada asfaltata con un po’ di tristezza... Il programma prevenderebbe una deviazione lungo una pista 10 km prima di Boulmane…ma siamo un po’ stanchi e con molti chilometri addosso. Mi volto verso Danilo, basta uno sguardo… Andiamo!!!

Deviazione secca a DX tra alcune “case”. All’inizio pensavo fosse una strada a fondo cieco e invece, dopo alcune curve, ecco che si sale tra terra rossa e piante in fiore!

https://i.imgur.com/H8LKeBM.jpg

https://i.imgur.com/UUbSxBp.jpg

Questo tratto credo sia poco conosciuto, ma è bellissimo! Strada sterrata e zero traffico!

Breve filmato per “assaggiare” (scusate per lo schermo in verticale):

[YT]https://www.youtube.com/watch?v=74FDEzk94HM[/YT]

Comunque, se siete in zona, la consiglio! Puntiamo sulla Valle delle Rose!

Raggiungiamo Bou-Thrar e scendiamo lungo la P1502 (asfaltata) fino a Kalaat M’Gouna dove ci ricongiungiamo alla N10. Qui sosta the, e messaggio a Igor che mi segnala di essere a Ouarzazate in un albergo (Perle du Sud). Al volo gli chiedo di bloccare due camere anche per noi e nel giro di una oretta lo raggiungiamo in piscina. 330Dh a testa con cena e prima colazione.
https://i.imgur.com/NWonxdu.jpg
La tappa è stata lunga, ma sembra essere volata.
Ora nanna… buonanotte a tutti!

Sali 18-10-2017 17:19

19 Maggio 2017 Ouarzazate - Asni
Link al percorso: http://tinyurl.com/k4pnf8w

Premetto che questa è stata la tappa, per me, più particolare.

Particolare perché ad un certo punto abbiamo lasciato la navigazione “scientifica” per lasciare spazio a quella più intuitiva. Che è quella che in genere mi piace di più, ma che in un viaggio in terra sconosciuta lascia sempre un (buon) sapore di avventura.

La tappa è lunga! Mi sveglio molto presto (anche senza avere puntato il telefono). Sono forse le 06:00 e contino a scrivere appunti sulla Moleskine quando sento qualcuno che mi parla dalla finestra del balcone appena accostata. E’ Igor che asciugamani i n spalla va verso la piscina. 15” e sono pronto. Due nuotate (o forse anche 4) e poi una ricca colazione.

Considerando la lunghezza della tappa e l’attraversamento di una zona “poco servita” consiglio di fare benzina, ma non subito alla partenza! Il navigatore mi indica un distributore a ca. 50 Km… Partiamo fiduciosi, ma purtroppo, anche dopo 60 km, il distributore non c’è. Non possiamo certo affrontare la pista con metà serbatoio. Anche se l’autonomia indicata dal display è di oltre 200 km, in posti poco conosciuti, è sempre meglio evitare grane.

Meglio deviare per 25 km (più 25 km di ritorno…), per fare il pieno.
Ricordatevi sempre che è meglio avere 2 (a volte 3) punti di sicurezza su cui fare appoggio.

Comunque riprendiamo la strada. La famosa “pista” sembra essere tutta asfaltata… un po’ delusi per il fondo, ma non per i panorami, sempre belli!

Ad un certo punto il fido TomTom mi indica una strada diversa da quella asfaltata che stiamo seguendo. Considerando che ci sono sempre nuove strade in costruzione ho pensato ad una scorciatoia che evita qualche oued o qualche avvallamento strano. Proseguo seguendo l’asfalto….e ci perdiamo. Perdiamo nel senso che il navigatore, stanco del fatto che non seguivo i suoi consigli, mostra una prateria verde senza nessuna strada…
Ad un certo punto la strada diventa pista, sempre più in alto e senza nessuna indicazione. Abbiamo i serbatoi quasi pieni, molta acqua e è ancora mattina. L’entusiasmo è alle stelle!

https://i.imgur.com/ApqfxDZ.jpg
Il posto è magnifico! Terra rossa e isole verdi laddove un ruscello bagna il terreno.

Non avendo nessuna informazione dai vari device elettronici, seguiamo la pista (comunque non difficile). Il problema sono i bivi… difficile capire se sono cul-de-sac o collegamenti a strade più ampie. Ma questo è il bello del viaggio!
Ecco un bivio decisivo… destra o sinistra?

L’istinto mi farebbe prendere immediatamente a sinistra, ma ci fermiamo per un breve consulto. E’ deciso si va a sinistra!

Breve sosta per gustare in pieno il vento!

[YT]https://www.youtube.com/watch?v=6xih73-xoYI[/YT]

e poco dopo si riparte lungo questo nastro che si snoda all’infinito…

https://i.imgur.com/6IbNRMf.jpg

Incrociamo due Mobilette con a bordo tre ragazzi. Igor chiede indicazioni che ci “confermano” a gesti che la pista, prima o poi, si ricongiungerà ad una strada…il mio GPS interno funziona ancora!
E’ solo l’una, ma siamo abbastanza stanchi. Facciamo una sosta per un caffè italiano!

https://i.imgur.com/EvLf7Ar.jpg

La strada percorsa è stata abbastanza impegnativa e con molto vento.
La stanchezza si fa sentire… dubito che riusciremo ad arrivare a Marrakech in giornata.

[YT]https://www.youtube.com/watch?v=iJM0u2aNWYw[/YT]

Comunque, non avendo la tenda, non possiamo certo fermarci qui in mezzo al nulla. Riprendiamo le moto. La strada gradualmente inizia a scendere di quota e la temperatura sale in modo proporzionale. Ripartiamo alla ricerca della strada N10 che incontriamo qualche km più avanti.

Facciamo una sosta per prendere dell’acqua fresca. La temperatura dell’aria è arrivata a 41,5°! Si stava meglio prima.

Fortunatamente abbiamo abbastanza energie per salire al Tizi n’test (2.100 m). La strada è bellissima e con poco traffico, ma occhio alle caprette!

https://i.imgur.com/F7PLwtp.jpg
https://i.imgur.com/KrOtMq8.jpg

Un the caldo ci aiuta a ritemprarci. Vedere questi sci in Marocco fa sorridere, ma di fatto in inverno qui è tutto bianco.

https://i.imgur.com/k6tfBAq.jpg

Inizia a piovere. Scendiamo verso Marrakech, ma la stanchezza ha il sopravvento e ci fermiamo dopo 35 km poco prima di Asni al primo Hotel che incrociamo Chez Monon. Bellissimo. Casette di pietra nel prato, focolare e piscina. Per gli standard marocchini, caro. Ma con tutti i confort.

https://i.imgur.com/2UlnugP.jpg

La mia gomma posteriore è ormai a zero, ma da domani iniziamo la salita verso il nord passando per la Valle dell’Ourika. Decidiamo di saltare il caos di Marrakech e fissiamo la prossima meta in Demnate.
Buonanotte!

albertopape 19-10-2017 22:58

i link dei percorsi che pubblichi sono effettivamente quelli che hai fatto?

siamo in 3 e scendiamo la prima settimana di dicenbre...


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