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Wotan 17-08-2015 18:45

Quote:

Originariamente inviata da dpelago (Messaggio 8655151)
Chiedo venia a tutti per avervi fatto perdere tempo.

Tranquillo, è stato divertente! :lol:;)

chuckbird 17-08-2015 18:49

Quote:

Originariamente inviata da dpelago (Messaggio 8655154)
Lo sapevo che una spiegazione ci doveva essere.

Ovviamente scherzava, spero ne sia consapevole :lol:

dpelago 17-08-2015 18:54

Sapevo fosse uno scherzo.

Magari ci fosse stata una spiegazione logica .....mi sare sentito un filo meno inadeguato!

Circa il non usare la moto.... L'ho rimessa veramente a nuovo. Ha pure i "pirulini" sulle gomme.

Mi piange il cuore all'idea di sporcarla.....

Dpelago Ducati MTS 1200 DVT

aspes 17-08-2015 19:24

Quote:

Originariamente inviata da rasù (Messaggio 8655108)
il mio Kanguro 350, anno più anno meno coetaneo della RD, aveva un lugubre impianto a 6V;)

alcuni modelli senza avviamento elettrico conservarono i 6V ancora per qualche tempo

la morini per certe cose era veramente obsoleta, mentre paer tante altre all'avanguardia. L'impianto elettrico per le italiane dell'epoca e' sempre stato un qualcosa "del cazzo" per dirla in maniera fine.
Il mio kawa del 73 e' a 12V

chuckbird 17-08-2015 19:29

Visto che si è tirato fuori il discorso, pongo una domanda agli "elettricisti"

Standard e diffusione esclusi, tecnicamente quale vantaggio tangibile avrebbe un impianto da 12V rispetto ad uno da 6V o da 24V (probabilmente mai esistito) su una motocicletta/automobile?

Perché si è arrivati a decretare gli impianti e quindi le batterie da 12V come standard di successo?

aspes 17-08-2015 19:31

Quote:

Originariamente inviata da Wotan (Messaggio 8655112)

Da quel che ne so, le batterie di solito vanno ricaricate a una tensione uguale o leggermente superiore; un alternatore a 12V dovrebbe danneggiare una batteria a 6V nel giro di poco tempo.

infatti come abbiamo ricordato piu' volte, si fa il paragone con i vasi comunicanti. L'acqua passa da un vaso all'altro finche' il livello e' piu' alto, appena il livello e' pari il flusso si ferma. Ecco perche' per secoli un caicabatterie era semplicemente un trasformatore dai 220V delle prese di casa ai volt giusti che raddrizzati da un banalisismo ponte a diodi e spianati da un condensatore dessero quei 13.5-14 volt continui. ovviamente si metteva un fusibile, e poi si collegava direttamente alla batteria, senza alcun regolatore. Se la batteria era (ovviamente )sotto i 12V la corrente fluiva come l'acqua finche' a poco a poco fluiva in maniera meno vigorosa fino ad arrestarsi quando la batteria raggiungeva i 14 V. Il tutto in maniera naturale senza regolazione. Quale era il difetto? che se la batteria era molto scarica il flusso iniziale era una valanga di acqua...ehm di corrente, e quind la fottevi
Quelli moderni elettronici impongono sempre una tensione, ma regolano la corrente in modo che oltra ai vasi comunicanti e' come avere un rubinetto che dosa il passaggio di acqua/corrente in maniera da mantenerlo costante (o secondo un ciclo preimpostato)qualunque sia il livello di carica della batteria rispetto ai 14V. Poi in realta' il ciclo e' ancora piu' sofisticato, ma a grandi linee direi che si capisce.

dpelago 17-08-2015 19:32

No chuck per favore... Già faccio casino tra 6&12. Adesso arrivi con il 24...

:lol::lol::lol:

Dpelago Ducati MTS 1200 DVT

roberto40 17-08-2015 19:32

Io conservo il 6 volt sulla Aermacchi, su qualche vespa e su una Gilera 150 del 1953.
Per gli impianti elettrici montati sulle italiane, come non quotare Aspes.
Un mio amico ha una Ferrari 308 GTS, un sogno di auto alla quale mi ha chiesto di montare una autoradio.
Ho trovato un'impianto a dir poco imbarazzante.

aspes 17-08-2015 19:35

Quote:

Originariamente inviata da chuckbird (Messaggio 8655198)
Visto che si è tirato fuori il discorso, pongo una domanda agli "elettricisti"

Standard e diffusione esclusi, tecnicamente quale vantaggio tangibile avrebbe un impianto da 12V rispetto ad uno da 6V o da 24V (probabilmente mai esistito) su una motocicletta/automobile?

Perché si è arrivati a decretare gli impianti e quindi le batterie da 12V come standard di successo?

ti rispondo volentieri. Per questioni prettamente tecniche sarebbe vantaggioso tenere la tensione alta. Questo perche' notoriamente V=RI e significa che se devo alimentare un motorino di avviamento da 1 kW, usando 12V uso una corrente meta' esatta che se uso 6V. Questo comporta fili piu' sottili, con ovvi vantaggi. Nel contempo si deve usare una tensione sufficientemente bassa da non costituire MAI un pericolo per l'utente, in nessuna condizione si puo' rischiare di essere fulminati.
TI faccio un esempio. nei quadri elettrici industriali, anche da 10000 Volts, le apparecchiature sulla portella, come pulsanti o strumenti, non devono essere a piu' di 24V, per questioni di sicurezza.
Quindi lo standard 12V e' derivato da questi motivi.Prima era 6V perche' gli impiant elettrici erano molto scarni. Su una automobile di oggi avere 48V sarebbe molto vantaggioso, per ridurre i fasci di fili. Ma ci si scontra con uno standard mondiale ormai affermato. E forti resistenze. Non elettriche...:lol:

EnricoSL900 17-08-2015 19:36

Quote:

Originariamente inviata da dpelago (Messaggio 8655166)
............ Circa il non usare la moto.... L'ho rimessa veramente a nuovo. Ha pure i "pirulini" sulle gomme.

Mi piange il cuore all'idea di sporcarla.....

Ma di quello non devi mica preoccuparti: mi giri via mp il tuo indirizzo e vengo a sporcartela io... :lol:
Poi alla bell'e meglio te la rilavo anche, dai... :lol::lol::lol:

Il Paso poi l'hai più trovato?

chuckbird 17-08-2015 19:44

Quote:

Originariamente inviata da aspes (Messaggio 8655206)
ti rispondo volentieri. Per questioni prettamente tecniche sarebbe vantaggioso tenere la tensione alta. Questo perche' notoriamente V=RI e significa che se devo alimentare un motorino di avviamento da 1 kW, usando 12V uso una corrente meta' esatta che se uso 6V.

Chiarissimo grazie.
Deduco quindi che per lo stesso motivo di compromesso che hai descritto, gli impianti elettrici vengano traslati a 24V sui camion, dove sono installate utenze ad ancor maggiore assorbimento vedi motorini di avviamento maggiorati, e via discorrendo.

aspes 17-08-2015 19:48

assolutamente si. Secondo me comunque ci sono molte resistenze tradizionali, a 48 volt non muore nessuno e si potrebbe risparmiare tanto rame .
Sempre per curiosita' (e parlando di alternata)se aumenti la frequenza diminuiscono le dimensioni dei componenti. Se qui abbiamo i nostri esperti aeronautici credo che ci diranno che gli impianti di bordo degli aerei sono a frequenza decisamente superiore ai 50hz (ma io non ricordo quanto)
Una ultima curiosita'.Il mio kawasaki mach3 ha solo avviamento a pedale, e i cavi che escono dal + e dal - della batteria sono grandi come quelli di una freccia o pochissimo di piu'....

Alex.Vt 17-08-2015 20:14

Aspes dipende da che velivolo , sul P 92 avevo un normale impianto a 12 Volts CC (ma non era un Aereo certificato ) idem sul Deltaplano , sui Piper e velivoli simili e' a 28 V CC salendo agli aerei da trasporto Civile lo standard e' 115 Volts 400 Hz o 200 Volts 400 Hz (in questo caso trifase) . Poi praticamente specialmente nel settore Militare ogni velivolo fa' un po' storia a se (l'F35 ha l'impianto a 270 V 400 Hz trifase) salvo poi dover mettere dei convertitori dove serve , ma parliamo in pratica di pezzi unici dove ogni singola componente e' progettata ad Hoc e quindi lo standard almeno per la parte elettrica / software se non richiesto dalla committenza Militare e' un concetto molto relativo , anni fa' mi sono trovato a studiare l'ADA (l'azienda per cui facevo il consulente aveva un paio di commesse in quell'ambito) perche' sembrava dover diventare lo standard dei linguaggi di programmazione per i velivoli militari in ambito NATO ma in pratica lo usano in pochi .

otrebla 17-08-2015 20:32

Quote:

Originariamente inviata da dpelago (Messaggio 8655100)
Non ho la batteria sotto mano.

I tappi ci sono. Quanti non me lo ricordo.

Mi spieghi per per cortesia il rapporto tappi - voltaggio ?

E di grazia... Cosa accade caricando a 6V una batteria da 12?

E a 12 una batteria da 6 ?

Grazie

Dpelago Ducati MTS 1200 DVT

6 tappi 12 volt ... un tappo 2 volt

aspes 17-08-2015 20:39

piccolo completamento anche se decisamente OT.
PErche' esistono le linee ad alta tensione? si parla di 200.000 o di 400.000 volts.
PErche' se tensione =Resistenza x corrente e contemporaneamente potenza = tensione x corrente e' evidente che se io voglio trasportare milioni di cv di potenza con dei fili il piu' possibile piccoli e leggeri, devo alzare da matti la tensione, per ridurre la corrente. Quindi in centrale la corrente che esce dagli alternatori entra in trasformatori elevatori prima di uscire sulle linee. Una volta arrivati dove la potenza deve essere distribuita agli utilizzatori, magari dopo migliaia di km, si mettono trasformatori abbassatori e si distribuisce a tensione bassa.

otrebla 17-08-2015 20:45

bravo aspes come uno grande

Bassman 17-08-2015 20:55

E diciamo anche che la corrente alternata è molto più adatta ad essere "trasportata" su lunghe linee elettriche perché molto meno soggetta al calo di tensione derivante dalla resistenza di linea.
Il fatto che necessiti di apparecchiature elevatrici/abbassatrici ai due capi della linea è compensato dal risparmio derivante dall'utilizzo di cavi di diametro minore.
Inoltre, con la corrente alternata, la tensione si può "manipolare" attraverso trasformatori che con la corrente continua non funzionano (a meno che il flusso non venga interrotto e riattivato in continuazione con aperture/chiusure del circuito, come avveniva sulle bobine d'accensione delle auto vecchiotte). Ma con tensioni elevatissime non ci sarebbero contatti abbastanza resistenti e sarebbe una inutile e costosa complicazione.

aspes 17-08-2015 21:05

certamente bassman, ma la mia voleva essere una spieghina versione base....non stavo a sottilizzare continua o alternata che e' gia' discorso per addetti ai lavori, altrimenti invece che potenza = tensione x corrente avrei dovuto introdurre trifase, cosfi e altre menate tediose. Per due concetti base meglio stare sul semplice.
Pero' un aneddoto storico ci sta......
Edison era fautore della continua. Ed era considerato un genio assoluto. Tanto da avere finanziamenti per fondare quella che ancor oggi e' GE, ovvero la general electric.
Le prime centrali a corrente continua pero' avevano il problema di non poter alzare la tensione perche' la continua non puo' usare il trasformatore (non mi dilungo ma e' cosi'). Quindi una centrale alimentava al massimo una citta'.
Poi venne un altro grande, Westinghouse , fautore dell'alternata. Che era destinata a vincere per la facile trasportabilita' dovuta all'uso appunto del trasformatore. Ma edison lo detestava. L'occasione fu un band del governo americano per un metodo moderno e "civile" di uccidere i condannati a morte. Edison, considerato un luminare, per screditare l'avversario propose di fare una sedia elettrica a corrente alternata. Pensando che la gente avrebbe associato l'idea di alternata al cattivo e la continua al buono. Il primo esperimento fu atroce. Il condannato prese fuoco. E mori' tra atroci tormenti. La reazione della gente fu strana.Edison fu additato come un mezzo criminale e cadde in disgrazia, espluso anche dal CDA di GE. Credo che fini' la sua vita insegnando, comunque fuori dalle scene. I trasformatori di westinghouse e l'alternata diedero il via alla rivoluzione delle centrali elettriche di grandissima potenza capaci di alimentare nazioni intere. Perdonate l'ot, mi piace l'intreccio tra storia e tecnologia

Bassman 17-08-2015 21:08

Quote:

Originariamente inviata da aspes (Messaggio 8655326)
certamente bassman, ma la mia voleva essere una spieghina versione base....

Neanche io volevo mettere i puntini sulle "i" e apparire saccente, era solo per chiacchierare... :)

Lucano 17-08-2015 21:24

Quote:

Originariamente inviata da Bassman (Messaggio 8655310)
la corrente alternata è ......... molto meno soggetta al calo di tensione derivante dalla resistenza di linea.

Non è per fare il precisino, tutto giusto ma questo non è esatto, anzi sarebbe il contrario.


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