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Sapevo fosse uno scherzo.
Magari ci fosse stata una spiegazione logica .....mi sare sentito un filo meno inadeguato! Circa il non usare la moto.... L'ho rimessa veramente a nuovo. Ha pure i "pirulini" sulle gomme. Mi piange il cuore all'idea di sporcarla..... Dpelago Ducati MTS 1200 DVT |
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Il mio kawa del 73 e' a 12V |
Visto che si è tirato fuori il discorso, pongo una domanda agli "elettricisti"
Standard e diffusione esclusi, tecnicamente quale vantaggio tangibile avrebbe un impianto da 12V rispetto ad uno da 6V o da 24V (probabilmente mai esistito) su una motocicletta/automobile? Perché si è arrivati a decretare gli impianti e quindi le batterie da 12V come standard di successo? |
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Quelli moderni elettronici impongono sempre una tensione, ma regolano la corrente in modo che oltra ai vasi comunicanti e' come avere un rubinetto che dosa il passaggio di acqua/corrente in maniera da mantenerlo costante (o secondo un ciclo preimpostato)qualunque sia il livello di carica della batteria rispetto ai 14V. Poi in realta' il ciclo e' ancora piu' sofisticato, ma a grandi linee direi che si capisce. |
No chuck per favore... Già faccio casino tra 6&12. Adesso arrivi con il 24...
:lol::lol::lol: Dpelago Ducati MTS 1200 DVT |
Io conservo il 6 volt sulla Aermacchi, su qualche vespa e su una Gilera 150 del 1953.
Per gli impianti elettrici montati sulle italiane, come non quotare Aspes. Un mio amico ha una Ferrari 308 GTS, un sogno di auto alla quale mi ha chiesto di montare una autoradio. Ho trovato un'impianto a dir poco imbarazzante. |
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TI faccio un esempio. nei quadri elettrici industriali, anche da 10000 Volts, le apparecchiature sulla portella, come pulsanti o strumenti, non devono essere a piu' di 24V, per questioni di sicurezza. Quindi lo standard 12V e' derivato da questi motivi.Prima era 6V perche' gli impiant elettrici erano molto scarni. Su una automobile di oggi avere 48V sarebbe molto vantaggioso, per ridurre i fasci di fili. Ma ci si scontra con uno standard mondiale ormai affermato. E forti resistenze. Non elettriche...:lol: |
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Poi alla bell'e meglio te la rilavo anche, dai... :lol::lol::lol: Il Paso poi l'hai più trovato? |
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Deduco quindi che per lo stesso motivo di compromesso che hai descritto, gli impianti elettrici vengano traslati a 24V sui camion, dove sono installate utenze ad ancor maggiore assorbimento vedi motorini di avviamento maggiorati, e via discorrendo. |
assolutamente si. Secondo me comunque ci sono molte resistenze tradizionali, a 48 volt non muore nessuno e si potrebbe risparmiare tanto rame .
Sempre per curiosita' (e parlando di alternata)se aumenti la frequenza diminuiscono le dimensioni dei componenti. Se qui abbiamo i nostri esperti aeronautici credo che ci diranno che gli impianti di bordo degli aerei sono a frequenza decisamente superiore ai 50hz (ma io non ricordo quanto) Una ultima curiosita'.Il mio kawasaki mach3 ha solo avviamento a pedale, e i cavi che escono dal + e dal - della batteria sono grandi come quelli di una freccia o pochissimo di piu'.... |
Aspes dipende da che velivolo , sul P 92 avevo un normale impianto a 12 Volts CC (ma non era un Aereo certificato ) idem sul Deltaplano , sui Piper e velivoli simili e' a 28 V CC salendo agli aerei da trasporto Civile lo standard e' 115 Volts 400 Hz o 200 Volts 400 Hz (in questo caso trifase) . Poi praticamente specialmente nel settore Militare ogni velivolo fa' un po' storia a se (l'F35 ha l'impianto a 270 V 400 Hz trifase) salvo poi dover mettere dei convertitori dove serve , ma parliamo in pratica di pezzi unici dove ogni singola componente e' progettata ad Hoc e quindi lo standard almeno per la parte elettrica / software se non richiesto dalla committenza Militare e' un concetto molto relativo , anni fa' mi sono trovato a studiare l'ADA (l'azienda per cui facevo il consulente aveva un paio di commesse in quell'ambito) perche' sembrava dover diventare lo standard dei linguaggi di programmazione per i velivoli militari in ambito NATO ma in pratica lo usano in pochi .
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piccolo completamento anche se decisamente OT.
PErche' esistono le linee ad alta tensione? si parla di 200.000 o di 400.000 volts. PErche' se tensione =Resistenza x corrente e contemporaneamente potenza = tensione x corrente e' evidente che se io voglio trasportare milioni di cv di potenza con dei fili il piu' possibile piccoli e leggeri, devo alzare da matti la tensione, per ridurre la corrente. Quindi in centrale la corrente che esce dagli alternatori entra in trasformatori elevatori prima di uscire sulle linee. Una volta arrivati dove la potenza deve essere distribuita agli utilizzatori, magari dopo migliaia di km, si mettono trasformatori abbassatori e si distribuisce a tensione bassa. |
bravo aspes come uno grande
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E diciamo anche che la corrente alternata è molto più adatta ad essere "trasportata" su lunghe linee elettriche perché molto meno soggetta al calo di tensione derivante dalla resistenza di linea.
Il fatto che necessiti di apparecchiature elevatrici/abbassatrici ai due capi della linea è compensato dal risparmio derivante dall'utilizzo di cavi di diametro minore. Inoltre, con la corrente alternata, la tensione si può "manipolare" attraverso trasformatori che con la corrente continua non funzionano (a meno che il flusso non venga interrotto e riattivato in continuazione con aperture/chiusure del circuito, come avveniva sulle bobine d'accensione delle auto vecchiotte). Ma con tensioni elevatissime non ci sarebbero contatti abbastanza resistenti e sarebbe una inutile e costosa complicazione. |
certamente bassman, ma la mia voleva essere una spieghina versione base....non stavo a sottilizzare continua o alternata che e' gia' discorso per addetti ai lavori, altrimenti invece che potenza = tensione x corrente avrei dovuto introdurre trifase, cosfi e altre menate tediose. Per due concetti base meglio stare sul semplice.
Pero' un aneddoto storico ci sta...... Edison era fautore della continua. Ed era considerato un genio assoluto. Tanto da avere finanziamenti per fondare quella che ancor oggi e' GE, ovvero la general electric. Le prime centrali a corrente continua pero' avevano il problema di non poter alzare la tensione perche' la continua non puo' usare il trasformatore (non mi dilungo ma e' cosi'). Quindi una centrale alimentava al massimo una citta'. Poi venne un altro grande, Westinghouse , fautore dell'alternata. Che era destinata a vincere per la facile trasportabilita' dovuta all'uso appunto del trasformatore. Ma edison lo detestava. L'occasione fu un band del governo americano per un metodo moderno e "civile" di uccidere i condannati a morte. Edison, considerato un luminare, per screditare l'avversario propose di fare una sedia elettrica a corrente alternata. Pensando che la gente avrebbe associato l'idea di alternata al cattivo e la continua al buono. Il primo esperimento fu atroce. Il condannato prese fuoco. E mori' tra atroci tormenti. La reazione della gente fu strana.Edison fu additato come un mezzo criminale e cadde in disgrazia, espluso anche dal CDA di GE. Credo che fini' la sua vita insegnando, comunque fuori dalle scene. I trasformatori di westinghouse e l'alternata diedero il via alla rivoluzione delle centrali elettriche di grandissima potenza capaci di alimentare nazioni intere. Perdonate l'ot, mi piace l'intreccio tra storia e tecnologia |
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