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Ah, ecco perchè non se ne vede uno di scooter Bmw x strada.....si deve guardare sui carri attrezzi......:lol::lol:
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Kimko è stata fondata da Honda a taiwan per eludere misure protezionistiche all'importazione. Successivamente è diventato marchio autonomo.
Ho avuto un people 150, mi hanno detto in tanti che montava un collaudatissimo motore che Honda montava sui precedenti SH. STA DI FATTO CHE IN 10 ANNI NON GLI HO MAI FATTO UN TAGLIANDO, UNA SOLA VOLTA HO AGGIUNTO 1 L DI OLIO SU 1L DI CAPIENZA INDICATA DAL LIBRETTO. In pratica giravo senza. Unico inconveniente: una volta ho rotto la cinghia di trasmissione, manco a dirlo, originale mai sostituita, dopo 9 anni. Aifonn e palpalatappa. |
porca pupazza
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Di consguenza, semmai mi venisse in mente di comprare uno scooter BMW, sarei ben tranquillo sapendo che i motori li fanno i taiwanesi.
Ma da ex proprietario kimko, la mia opinione nn vale una cippa, anche perché io ricomprerei direttamente un kimko originale. Mai amate le sottomarche. :lol::lol: Aifonn e palpalatappa. |
Difficile comprendere la scelta BMW verso questa categoria di mezzi.
Vendere tutto a tutti i costi cercando di entrare in un mondo non proprio. Scusate, forse sogno, ma ... fare al meglio le moto di proprio core business e mantenere lo standard che ha confezionato il mito ? Ah tedeschi !!!!!!!!!! |
Come non quotarti.
Invece siamo di fronte a gente che monta motori interamente Made in china sui propri mezzi Made in Germany. Questa faccenda qui mi pare assai più grave dell'accordo con Kimko. Sono motori economici per molti motivi, alcuni dei quali moralmente inaccettabili, quali la negazione dei più elementari diritti dei lavoratori e delle più basilari norme antinquinamento. Poi potremmo aggiungere politiche imperialiste della repubblica popolare cinese, l'economia protetta dal lato delle importazioni, il regime dittatoriale etc etc etc Semmai riteniate OT cancellate pure, ma io dico di no, è tempo che si inizi a fare qualche valutazione di raggio più ampio nelle scelte d'acquisto. Se compro un orologio svizzero, pretendo sia fatto in Svizzera, diobuono. |
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Se audi investe bene con ducati,si sposteranno tutti i clienti bmw.
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Nelle auto il gruppo è già ridondante (fa fatica a dare precise identità a ogni marchio, Seat in primis), con le moto affrontano il mercato da zero e potrebbero sfogarcisi. Sulla Multi i led ci son già, mancano i TDI.
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caspita l'abbigliamento BMW che non è che sia a buon prezzo e tutto made in China....
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ma lì basta guardare la targhetta !
Sono sempre stato dell'avviso che il consumatore deve essere informato su quello che compra. Se decido di comprare italiano, per mie convinzioni, non posso essere raggirato e ritrovarmi un prodotto chessò...tedesco ! :lol: |
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Ma Vi rendete conto che si falsificano banconote come se fosse nulla e secondo Voi chi vuole falsificare le "targhette" avrebbe problemi ? Il problema di base sta nei controlli, come al solito. |
vabbè però un concessionario non è che si mette a togliere le targhette identificative di un mezzo.
Che le moto siano un insieme di componenti prodotti in tutto il mondo lo sappiamo, ma magari per il blocco motore sapere dov'è fatto :mad: poi sono scelte mie, o riflessioni sul comprare o meno l'originale o il surrogato :wink: |
Ho un kymko people....da 12 anni. Indistruttibile...manutenzione zero. Brutto come la peste....posteggio solo col bloccasterzo...e me ne "rallegro" alla grande..!!!
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Ma di cosa vi meravigliate, ormai tutti i grandi gruppi danno il lavoro a ditte esterne per alcuni componenti, nel mondo dell'auto è una prassi comune da molti anni, ed anche nelle moto lo è, fà parte della gobalizzazione.....:mad:
Nella multinazionale chimica dove lavoro io chi ordina le materie prime per l'Italia è magari in Australia e per certo l'assistenza dei computer fino a 3 anni fà era in India con degli operatori che parlavano un ottimo italiano. Ora l'assistenza dei pc è in Svizzera ed al telefono ed in remoto di solito ci mettono a posto il pc. Certo che fà rabbia pagare una cifra superiore alla media un prodotto che decantano made in Europe e poi sarebbe meglio dire assembled in Europe..!! Ad esempio Dainese l'abbigliamento in gore tex lo fà in Tunisia mentre le tute in pelle arrivano dal Pakistan....io alcuni anni fà ho visto al salone di Milano uno stand pakistano con esposta il modello della mia tuta della Dainese, Tosa,.....senza le scritte...Dainese.....:rolleyes: Ho chiesto a quanto le vendevano e mi dissero che finita la fiera me la vendeva a......300 mila lire quando io la Dainese la pagai.....800 mila lire...:mad: |
Fermo restando che io guardo le targhette ma mi fregano lo stesso (sto scrivendo con un iphone sotto rete tre, ho scoperto che entrambi sono cinesi solo in seguito), vorrei fare un paio di distinzioni.
Un conto è un elemento secondario: la pippetta della candela, la scheda della centralina, il portapacchi... un conto è il motore. Se le chiamiamo "moto" è evidente che il motore è un elemento fondamentale prodotto in un altro continente rispetto al dichiarato Made in Germany. E poi, un conto è un paese democratico in via di industrializzazione con costi di produzione fisiologicamente più bassi, un conto è la Cina, una dittatura che pratica una palese concorrenza sleale nei confronti del resto del mondo finalizzata a precisi piani di conquista e sottomissione. Aifonn e palpalatappa. |
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