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per i pro ducati e detrattori del Vale : sperate solo che non lasci ducati!!!! sai che ridere????
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Anche se in cuor mio, spero che li mandi a caghèr e che approndi in kawasaki (spero ritorni) per poter vincere il mondiale nell'anno successivo;) p.s. Secondo me invece il pilota, oltre che saper guidare bene, DEVE anche saper dare valide indicazioni agli ing. che hanno progettato la moto. Questo caro ducati non lo dico io, ma è una regola universalmente riconosciuta nel mondo delle corse. ;) Capisco che, visto il nik che tieni, tu sia un fondamentalista Ducatista, ma rassegnati all'evidenza, è una moto water che nessuno ad oggi la sa guidare e questa ne è la prova. Il 2007? L'anno di culo o grazia capita a tutti e sappiamo tutti dove Ducati primeggiava sulle Jap. Ok erano stati bravi questo c'è da riconoscerglielo. Peccato che ad oggi, non abbia più l'esclusiva delle gommine, ed i famosi 20 km/h in più. Se non ti ricordi vatti a vedere le registrazioni delle gare anno 2007 dove il ragazzo della kinder vinceva, si vede bene che Rossi lo braccava in modo imbarazzante nelle curve, per poi perdere in modo altrettanto imbarazzante e forse più nei rettilinei. Anzi, a volte nelle curve lo sorpassava pure, per essere poi impietosamente risuperato dal missile terra-aria rosso. Questa è la storia. Telaisticamente quella moto ha sempre fatto cagare. Dire che non è così è da fondamentalisti;) |
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Massimo “Max” Temporali, nato a Milano il 17/04/1974, è pilota di moto e si occupa di giornalismo sportivo. Ha iniziato a correre nel 1991 nella classe Sport Production 125 Under 21, classe in cui è rimasto fino al ’93, guidando Aprilia AF1 e Cagiva Mito. Nel ’94 e ’95 ha debuttato nel Trofeo Suzuki RGV 250, ottenendo il 2° posto finale. Nel ’96 ha partecipato sia al Challenge Aprilia 250, giungendo 4° in campionato e 2° nella prova europea, che al Trofeo Yamaha SZR 660, vincendo il titolo. ’97: campionato italiano Supersport (Yamaha) e campionato Europeo Supermono (Ducati); 2° nell’Europeo a Monza. ’98: campionato Sport Production 600 (Kawasaki) e Tofeo Scooter Gilera Runner 180, dove termina al terzo posto il campionato. ’99: campionato Sport Production 600 (Honda - Rumi), campionato italiano Supersport (Honda Rumi) e campionato italiano Superstock 1000 (Honda Rumi); 2° posto nell’europeo a Misano STK. Nel 2000, sempre con Honda Rumi, conquista il 3° posto assoluto nell’italiano Superstock 1000. Nello stesso campionato è 4° nel 2001 (Suzuki) e 5° nel 2002 (Suzuki - Unionbike), quando partecipa anche alla 200 Miglia di Imola valida per il Campionato del Mondo Endurance. Nel 2003 è campione italiano naked su Aprilia Tuono 1000. 2004: campionato italiano Superstock 1000 (Honda- Rumi). 2005: campionato Supertwins (Buell – Numero Uno Milano). 2006: campione italiano Roadstercup su Aprilia Tuono 1000 e debutto nel campionato italiano Moto Elettriche. 2007: debutto nel Trofeo della Montagna a Radicondoli (Aprilia Tuono); campionato Europeo Supermono (Vun – CRS). 2008: campionato Supertwins (Buell Numero Uno) e Challenge Harley Davidson (Numero Uno Milano), 2° in campionato. Nel 1992 inizia la carriera come tester di moto, collaborando prima con Moto Tecnica, poi Moto Giovani, La Moto e La Moto Junior. Nel 1997 lavora per la rivista Tuttomoto del Gruppo Hachette – Rusconi, fino al 2008, quando diventa tester del mensile Riders. Dal 2001 collabora per il programma televisivo Griglia di Partenza (Telenova) come tester, opinionista e commentatore della gare su strada (Tourist Trophy). Dal 2009 è commentatore del Motomondiale per il canale Mediaset Premium. Nel settore ha acquisito esperienza come PR, ufficio stampa, coordinatore corsi di guida in pista ed organizzazione di eventi motoristici. |
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Questo è il rischio di chi innova, alle volte si intraprendono strade che sono vicoli ciechi, e non c'è nulla di male a tornare sui propri passi. Lo ha ad esempio fatto BMW che con la S1000RR ha negato tutto quello che aveva fatto fino a prima, visto che correre con il layout del K ci aveva provato ma è stato impossibile. E non si tratta nemmeno di umiltà a tornare sui propri passi, ma proprio di quello che può succedere quando si innova. A me nel mio piccolo è capitato molte volte, e nessuno mi ha dato del coglione. Evidentemente il telaio ideato da Filippo sulle moto "estreme" non funziona, inutile dire che Stoner vinceva perchè come hai scritto non si deve produrre moto per uno o pochi eletti, le moto vanno prodotte per la massa altrimenti non è innovazione (lo diceva anche un altro oltre 1 secolo fà). E rimango anche dell'idea che Filippo è una eccellenza come ingegnere motorista, però non è quella l'eccellenza che serve per progettare una moto vincente. |
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E meno male che è un pilota di moto!:rolleyes: Complimenti x le dichiarazioni:lol: La mia opinione su questo tizio non cambia neanche di una virgola da quanto scritto sopra:) Grande Max!;) |
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A stare a scrivere dietro una tastiera siamo bravi tutti ...
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E la fidanzata di Vale e' incinta...
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E' gia' stato smentito ....
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Io esprimo le mie opinioni, come tu esprimi le tue, discutibili in entrambe i casi. Punti di vista. Comunque per capire certe cose non c'è mica bisogno di essere giornalisti, piloti od ingegneri, gli occhi li abbiamo tutti, il sale in zucca quasi tutti, e quindi negare certe evidenze è da fondamentalisti, oppure significa essere di parte per qualcosa o qualcuno. Io ho solo scritto ciò che è palese a tutti, poi ovvio, ognuno la pensa come gli pare, ci mancherebbe;) |
Temporali (per quel che conta) è amico mio... :lol:
nell'italiano superstock 2002 (suzuki-unionbike) l'ho seguito in pista, chi gli forniva assistenza e moto è uno dei miei più cari amici, e pur non essendo un Valentino o un Casey... credo che qui dentro avrebbe da dire la sua, nonostante la presenza di superpilotoni e supergiornalisti... da forum. ora vado a leggere l'articolo, che non ho ancora letto... al massimo lo fanculizzo anch'io! :lol: |
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Ripeto, il fondamentalismo è una gran brutta cosa ... :lol: |
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azzzzzz tosta questa...
ora voglio vedere cosa dice Ducati1961, che poi a quanto pare compera sempre BMW :lol: :happy1::happy1::drinkers: |
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1) le gomme 2) la moto 3) il pilota Quell'anno la vera differenza la fece la Bridgestone. Una differenza abissale in termini di prestazione, per non parlare della durata. Non so se Ducati ebbe la superiorita' in tutte e tre queste voci. Ma due bastarono ed avanzarono... |
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La tecnica utilizzata in pista non c'entra una beneamata minkia con i successi commerciali, soprattutto per un marchio che si vende da solo come Ducati (BMW docet) ...quello che conta è vincere e/o avere un buon ufficio marketing |
Giusto, giusto Aristo, certamente è stato tutto l'insieme, non voglio neanche togliere nulla a Stoner, ma quell'anno li con tutte quelle circostanze anche Elias avrebbe vinto su quella moto, forse...:) ... boh non ne sono poi così tanto convinto:lol:
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