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Luponero, guarda che tu puoi metterci tutta l'elettronica che vuoi su una moto ma alla fine le prestazioni di un motore per il 90% sono definiti da scelte meccaniche (geometria del motore, e scelta di materiali piu indicati per raggiungere lo scopo richiesto)
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Si Tric lo so, pensavo che quei leggeri scostamenti si potessero ottenere con la sola elettronica e quindi mi chiedevo come mai (quando noi comuni mortali proviamo a modificare le nostre moto) la coppia (il tiro in basso) ce la perdiamo sempre.
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Un motore per progettazione meccanica riesce ad esprimere determinati valori di coppia e potenza.
Una volta realizzato un motore questo può essere "affinato" e "adattato" alle esigenze del mezzo su cui andrà montato andando ad agire sui seguenti parametri: - tempi di accensione (anticipi, ritardi) - tempi e quantità di iniezione - distribuzione (anticipi, ritardi). Questo è quello che si può fare su un motore esistente senza modificarlo a livello di meccanica. Ovviamente modifiche tipo il numero e la dimensione delle valvole, oppure i diagrammi di alzata, modificano sostanzialmente i valori di coppia e potenza... Ma questo richiede una riprogettazione meccanica in toto. Le modifiche su un motore esistente cmq non riescono a modificare in modo sostanziale i valori massimi di coppia e potenza, ma riescono principalmente a traslare le curve di coppia e potenza rispetto al numero di giri. Morale della storia: un motore "nasce" con certi requisiti intrinseci e a meno di adattamenti e/o affinamenti, "muore" anche con tali requisiti. Cambiare radicalmente i valori di coppia e potenza per un motore vuol dire intervenire in modo radicale sulla meccanica, con sostituzione e riprogettazione di buona parte della meccanica. Quanti "sognano" che un nuovo scarico o una nuova centralina possano regalare decine di cv o di Nm penso si debbano ricredere. |
Se parliamo di coppia all'albero motore, e non alle ruote, dove entra in ballo anche la trasmissione, a parità di cilindrata, prendiamo ad esempio il boxer BMW, l'aumento di coppia da quanto ho capito io è stato ottenuto attraverso un aumento di potenza grazie a, come già dicevate voi, un miglior coefficiente di riempimento, due alberi di comando per le valvole di aspirazione e scarico, un aumento dei giri massimi del motore ed un miglior controllo sullo scarico, inserimento di una valvola parzializzatrice.Queste credo siano le macro aree, poi come dite voi ci sono ulteriori aree di ottimizzazione.
Se ragioniamo a parità di cilindrata e di potenza si può fare un motore che gira più piano ed eroga quindi più coppia sull'albero (la potenza si ottiene moltiplicando la coppia per la velocità angolare) o un motore che, realizzando la stessa cilindrata con un cilindro di diametro maggiore ed una corsa inferiore, può girare più velocemente ed a parità di potenza erioga quindi meno coppia. Spero di non aver detto qualche cazzata!!! Comunque è uno spunto per ulteriori approfondimenti. Saluti a tutti:downtown: |
si ma quelli sono spostamenti RIDICOLI, l'unica con un po' di differenza ha 250 giri in meno..
ziopork, 1nm...:-o:lol: |
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Motoretto quello che dici è quasi tutto corretto tranne ch le uniche cose che puoi modificare senza toccare la parte meccanica è la miscela che entra nella camera di combustione e il momento dell'accensione tutto il resto implica modifiche meccaniche.
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la potenza è direttamente collegata alla coppia.
il punto di coppia massima è il punto di massimo rendimento del motore. oltre il regime di coppia massima la potenza aumenta solo grazie al fatto che il numero di giri aumenta piu della diminuzione della coppia. se riesco domani cerco e metto la formula per calcolare la coppia massima di un motore ad accensione comandata ... ricordo ancora che su un foglio A4 era lunga come tutta la pagina. A memoria penso di averla saputa il tempo giusto dell'esame di macchine. |
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Gli scostamenti indicati della coppia sono dell'ordine del 3%, pertanto possibilmente influenzati anche dalla geometria dello scarico, inoltre bisognerebbe sapere se riescono a ripetere perfettamente le condizioni di prova al banco dei vari motori, temperatura ed umidità dell'aria, pressione atmosferica, stato d'uso del banco di prova.
Non mi sembra che si discostino poi tanto. |
La coppia è la madre della potenza, esprime la forza del motore, che moltiplicata per la velocità da appunto la potenza.
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ogni tipo di motore ha una relazione tra l'energia prima (elettrica o chimica) e la coppia. |
proprio perchè è fissa monti l'albero a camme un dente prima o un dente dopo e la valvola si apre prima o dopo, sempre. (la cosiddetta messa in fase)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Coppia_motrice
potrebbe essere utile a capire i problemi di coppia :eek: |
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si son sempre aggiustamenti, i motori non sono "elettronica", anche all'interno della stessa serie di motori non si hanno mai valori identici di coppia e di potenza, basti pensare che si parla di intervalli di tolleranza, se uno sta al minimo e l'altro al massimo il delta sale.
Poi, con buona pace dei figli di Davide, non sono motori realizzati con livelli di precisione aeronautica. (questa è quasi una battuta :lol::lol::lol:). |
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