Quellidellelica Forum BMW moto  il più grande forum italiano non ufficiale

Quellidellelica Forum BMW moto il più grande forum italiano non ufficiale (http://www.quellidellelica.com/vbforums/index.php)
-   Da Walwal (http://www.quellidellelica.com/vbforums/forumdisplay.php?f=15)
-   -   Aiuto per corso di Guida Sicura... (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=252424)

nicola66 29-12-2009 18:50

Quote:

Originariamente inviata da drmask (Messaggio 4355010)

Perché secondo me questi corsi sono stati descritti in maniera ineccepibile da louberta ... ed è difficile sostenerne l'inutilità totale erga omnes ...

Guarda per decenni la gente ha sempre comprato moto e le ha usate. Poi sul boom motociclistico dell'ultimo decennio (ringraziate Rossi e Italia1) molti si sono buttati nel settore. Sono aumentati del 50% rivenditori e riparatori, sono aumentati chi vende abbigliamento specifico, sono comparsi i gommisti in rete, i siti a tema, i forum e via dicendo per arrivare fino a quelli che scaltramente hanno capito che c'era posto anche per chi insegna ad andare in moto. Vuoi mettere? E' un'opportunità come un'altra in fondo.

nicola66 29-12-2009 18:54

Quote:

Originariamente inviata da Commodoro (Messaggio 4355087)
C'entra. Tu i corsi nemmeno sai cosa sono ma li definisci inutili. Dichiari di non aver nulla da imparare. L'arroganza è implicita in ambedue le affermazioni.

no. io ho chiesto a cosa servisse un corso di guida su strada per portare un R1200RT. Leggi anche quello che non ti fa comodo possibilmente. E dell'arrogante te lo tieni per te caso mai.

Isabella 29-12-2009 18:57

stranamente, tutti (e se proprio non tutti, moltissimi, gli altri erano persone con una testa simile alla tua) quelli che hanno fatto alcuni di questi corsi dicono che gli sono serviti tanto.
anche gente che guidava l'RT. se vuoi interpelliamo in mp giusto uno che ha fatto un corso con l'RT1200R. blu.
tu, che dici che non servono a un piffero, quanti e quali ne hai fatti?
presumo tanti, per esprimere un giudizio così demolitorio, vero?

pacpeter 29-12-2009 19:11

Quote:

sono sicuro che non ne ho assolutamente la necessità e che se vuole sono disposto ad insegnargli quello che non ha ancora imparato. Gratis.

minkia! complimenti

pacpeter 29-12-2009 19:13

Quote:

gli altri erano persone con una testa simile alla tua
insomma, direi decisamente no, almeno nel mio caso.

Glock 29-12-2009 19:19

Senti ma quando guidi guardi la strada o ti ammiri negli specchietti???







Spero tu sia un po sportivo da sopportare questa domanda :):):)

Isabella 29-12-2009 19:22

Quote:

Originariamente inviata da pacpeter (Messaggio 4355165)
insomma, direi decisamente no, almeno nel mio caso.

valà, racconta dunque perchè a te non è piaciuto, dài, almeno discutiamo su cose concrete.
(e se stavi scherzando sulla testa di medusa, me spias ma io non ho il sense of humor... :lol:)

io mi sono stancata di vedere mazzolini appiccicati ai guardrail, di leggere ad ogni inizio di stagione decine di necrologi su tutti i forum, di rischiare ad ogni uscita di perdere degli amici.

credo che non basterebbero, questi corsi, nemmeno se fossero dieci volte più numerosi degli esistenti. e andrebbero fatti dal cinquantino fino alle più grosse motorizzazioni esistenti.

aresmecc 29-12-2009 19:25

:confused: @ nicola 66 . quando è l'ultima volta che hai fatto la prova dei birilli ? Sei sicuro di riuscirci ??:(
Quote:

Flame
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Nel gergo delle comunità virtuali di Internet come newsgroup, forum, blog, chat o mailing list, un flame (dall'inglese per "fiamma") è un messaggio deliberatamente ostile e provocatorio inviato da un utente alla comunità o a un altro individuo specifico, al fine di provocare una rissa verbale; flaming è l'atto di inviare tali messaggi, flamer chi li invia, e flame war ("guerra di fiamme") è lo scambio di insulti che spesso ne consegue, paragonabile a una "rissa virtuale".[senza fonte]

Il flaming è contrario alla netiquette, ed è uno degli strumenti utilizzati dai troll per attirare l'attenzione su di sé e disturbare l'interazione del gruppo.

Wotan 29-12-2009 19:36

Quote:

Originariamente inviata da nicola66 (Messaggio 4354856)
Prova a prendere su il tuo KR1200 e falle a codice; poi dimmi.

L'ho fatto e lo faccio spesso. Sei tu che non hai fatto un corso di guida sicura e nonostante ciò continui a parlarne a sproposito.
Non capisco proprio il perché di questo tuo atteggiamento, né dell'ostentata prosopopea (lo è senza dubbio) che traspare dai tuoi commenti.
Libero di comportarti come ti pare, ovviamente, ma ripeto, non vedo l'utilità di andare avanti con questa conversazione.

smile50 29-12-2009 19:36

Gran parte di ciò che so (non solo di moto e di guida), l'ho imparato da qualcuno che ne sapeva di più me.
Altre cose le ho costruite da me e ho verificato che erano giuste.
Ora tutte queste le so anch'io e potrei anche provare ad insegnarle ad altri (ma anche insegnare richiede un'abilità, oltre che la conoscenza).

Ma sono sicuro che ci sono altrettante persone che sanno qualcosa che ancora non so.
E sono curioso di impararlo.

In merito al sapere sono pienamente d'accordo con Oscar Wilde.

nicola66 29-12-2009 19:37

Quote:

Originariamente inviata da Isabella (Messaggio 4355139)
stranamente, tutti (e se proprio non tutti, moltissimi, gli altri erano persone con una testa simile alla tua) quelli che hanno fatto alcuni di questi corsi dicono che gli sono serviti tanto.
anche gente che guidava l'RT. se vuoi interpelliamo in mp giusto uno che ha fatto un corso con l'RT1200R. blu.
tu, che dici che non servono a un piffero, quanti e quali ne hai fatti?
presumo tanti, per esprimere un giudizio così demolitorio, vero?

ma mica lo metto in discussione, lo so benissimo che è pieno di gente che non è capace d'andare in moto, li vedo anch'io per strada, probabilmente uno che a sti qua gli dica che l'acqua è bagnata ed il fuoco brucia può far aprire gli occhi su realtà elementari che secondo me, uno che decida di farsi una moto, dovrebbe conoscere in partenza. Se uno ha bisogno di fare un corso per scoprire che le curve si fanno anche senza andare contromano è meglio che venda la moto. Se uno deve fare un corso per sapere che si frena col davanti e non col post è meglio che venda la moto. Posso farne altri di esempi ma ci siamo capiti. La moto s' impara a guidarla se la si usa e soprattutto se ci si rende conto di quello che si sta facendo. Questo unita alla voglia di migliorarsi porta automaticamente a correggersi se non si è proprio negati.

marren 29-12-2009 19:47

io ho fatto quello del GSSS dopo 22 anni di moto.....pensare che basta girarsi intorno e vedere gente che nell'ordine:

passa puntualmente le striscie di mezzeria della carreggiata (si giustificano sempre dicendo che tanto la strada è libera!)

tengono i piedi a papera (ti dicono che è più comodo)

si grattano il pube mentre guidano (mi scuso per l'immagine; il CDS prevede che le mani non si possano togliere dal manubrio....)

non tengono le due dita su freno e frizione (al primo panic stop capiscono che la cordura della loro giacca da 1000 euro si sfalda dopo 0,9 secondi)

ecc

ecco, seppure non fate queste cose e mille altre ma sapete che non si devono fare e se le fate una vocina vi dice di non farle, il corso serve a questo.

Non ti insegnano ad andare forte ma ti insegnano ad andare in moto con tutti i sensi accesi.

Come chiosa finale: ho paura che se ancora certa gente dice di non dover imparare nulla forse meriterebbe di andare ancora in giro con la pelle di pelliccia e la clava ......tanto si campa lo stesso.......

Glock 29-12-2009 19:51

Quote:

Originariamente inviata da nicola66 (Messaggio 4355216)
....Se uno deve fare un corso per sapere che si frena col davanti e non col post è meglio che venda la moto..


Allora ho un pedale di troppo!!!!:):)


Senti, tu hai detto che dai 14 anni e con tenti mezzi sei arrivato ad imparare. Buon per te hai avuto un ottimo percorso nel quale di sicuro avrai sbagliato, poi corretto, poi un giorno un tizio ti avrà detto prova a fare questo o quello, poi hai provato riveduto e corretto e allora non ti sfiora l'idea che magari a chi non ha avuto magari il tuo stesso tempo ed esperienze a disposizione possa far comodo condensare in un corso le nozioni che tu hai lentamente appreso?
Poi per quanto riguarda il fatto che ti ritieni non migliorabile , è con questa stessa affermazione escludi a priori l'utilità di parlarne ancora. Per fare un dialogo bisogna accettare la possibilità di essere in torto altrimenti il dialogo diventa sentenza.

lucar 29-12-2009 19:54

stuka??????????????????????? dove sei??????????????????
:glasses1::glasses1::glasses1: che fai te ne stai li nascosto?????????:glasses1::glasses1::glasses1:

ILMAGO 29-12-2009 20:22

Ora vi racconto la mia esperienza (minima) di corsi di guida sicura... per quanto riguarda la moto (che guido dal 2003 avendo cominciato a 40 anni) ho frequentato la scorsa estate questo http://www.motoroasi.com/motoroasi/ che ho trovato molto utile, in particolar modo per le frenate al "limite" (normalmente uno non si mette per strada da solo a provare, almeno credo...) Invece alcuni anni fa una concessionaria di auto da cui compravo, mi "omaggiò" una mezza giornata di guida sicura in auto (la premessa è che io nella mia vita ho percorso circa 1.000.000 di km. in auto e 30.000 in moto), in quel caso devo dire che l'esperienza fù veramente "triste"... istruttori non preparati ai quali veramante potevo insegnare io molto... che proponevano situazioni assolutamente non riverificabili nella normale guida di tutti i giorni... (non ricordo il nome di questa "scuola" ma era se non ricordo male una grossa organizzazione dalle parti di Roma)
Cordialissimi saluti!!!

Aerobico 29-12-2009 20:56

Quote:

Originariamente inviata da nicola66 (Messaggio 4355114)
.....per arrivare fino a quelli che scaltramente hanno capito che c'era posto anche per chi insegna ad andare in moto. Vuoi mettere? E' un'opportunità come un'altra in fondo.

Mi corre l'obbligo di riportarti una delle più belle frasi che sentii da un istruttore nazionale di sci che stava cercando di insegnarmi la superconduzione tantissimi anni fa:
"quasi tutti sanno scendere dalle piste con gli sci a i piedi, ma quasi nessuno sa sciare".
Bye

Gekkonidae 29-12-2009 21:41

Nicola66 credo di aver capito cosa intendevi con il primo post, e condivido in parte "l'idea" del tuo commento (solo il primo e senza ironia) che cerco di ripetere:
per andare in moto a velocità di codice, tranquillamente a passeggio, non vedi la necessità di fare alcun corso di guida sicura, ma semplicemente l'utilizzo costante del mezzo. Ok, x me non fà una grinza, ma come te ho avuto un escalation graduale, dal 50ino spompato alla super sportiva pompata alla ghisa. Premetto, io ho ancora da imparare un mondo di cose, anche in moto!
Ora prova ad allargare il campo visivo e pensa a chi semplicemente ha preso la moto a 40anni senza mai toccare 2 ruote, (un mio cliente al rientro da BMW via Ammiano con la sua prima moto mi ha chiesto realmente "a cosa serve quel pedale a destra"....). La mia prima risposta è stata: VENDI LA MOTO! O pensa a chi dopo anni passati casa/ufficio decide di fare il penice e trova del ghiaietto in terra in curva, a chi si trova il coglione di turno nella sua corsia fuori dalla curva cieca, a chi deve evitare su una curva stretta una buca, a chi scappa improvvisamente il posteriore anche a velocità di codice o più emplicemente a chi non si sente sicuro... Vedi ci sono svariati motivi e metodi per prendere sicurezza, per te è girare, x un altro è l'idea di frequentare un corso con un istruttore, dove non serve che t'insegni a piegare alla buccine a 250kmh, ma semplicemente che ti infonda nozioni che una volta assimilate ti diano sicurezza e prontezza "istintiva" a cavarti d'impiccio.
Che poi ci siano persone che non dovrebbero avvicinarsi a meno di 1km da una moto, beh, sono pienamente daccordo con te, ma magari se facessero un corso valido..... dovrei evitare qualche coglione in meno!

Zel 29-12-2009 21:53

prima di tutto aggiungo il mio candidato ai buoni consigli già letti:

76 Racing Team: se è andata quasi bene a me;), buona camicia a tutti! :D:D:D

http://img124.imageshack.us/img124/6...t1firmagm3.jpg

nel merito:

qua purtroppo c'è un conflitto di civiltà molto difficile da dirimere.

io sono stato beneficato da alcuni che considero autentici maestri di motociclismo. sono tre.
uno di essi è nicola66, un dilettante di una padronanza veramente fuori del comune, e un caratteraccio pure.

un altro è un professionista, e pure lui un amico. che mi ha beneficato come "cliente" nel setting formale dei corsi (2007: feci due "base" - naturalmente in una pistina come Ottobiano - senza passare al veloce perché per il momento non m'interessava e Alés, come prima esperienza su una piccola pista di velocità, con un GS 1150 può risultare pericolosa per sé e per gli altri, e altra moto non avevo, e non farei mai un corso con una moto diversa, o di categoria diversa, dalla mia), e poi come amico in ben tre estati consecutive passate tra bagni e (molta) modo in Sardegna insieme, con un occhio che un dilettante non ha, per quanto sia bravo. è inutile dire quanto gli debba sotto entrambi i profili. e senza lo sblocco del corso, difficilmente avrei "preso le misure" per imparare il resto dopo.

io considero i corsi di pilotaggio, rigorosamente in circuito, articolati per gradi crescenti, e con propedeuticità ferree per il passaggio al livello successivo, una vera mano santa da ogni punto di vista.

è del tutto evidente che la ragione non è che poi uno si mette a guidare un eventuale GS 1150 per strada uscendo fuori di busto e di culo interno a ogni curva intrapresa all'improvvisata, perché per farlo senza dover mantenere l'equilibrio per evitare la caduta bisogna andare di un forte, ma di un forte che veramente non ha tanto senso farlo in strada, se uno sa un minimo guidare; e perché se sbagli a interpretare una S tripla che non conosci rischi di farla molto peggio che rimanendo in carena e semmai assecondando di spalle busto ecc.

Però fare i corsi è servito molto, ha aggiunto elasticità mentale, ha aggiunto percezione dei limiti miei e della motocicletta in un contesto protetto e seguito, ha aggiunto la consapevolezza che i manubri si accarezzano, non si spremono, e si riesce ad accarezzarli anche da una posizione apparentemente innaturale e priva del sostegno dell'abitudine; ha insegnato che la moto ha una sua dinamica e allontanandosi fisicamente dalla centralità in sella oltre che imparare a condurla in una maniera nuova, si impara a osservarla muoversi nello spazio con un pochino più di distacco, e per il motociclistica il distacco è qualcosa che salva la vita a volte, e il culo spesso; ha aggiunto insomma uno step senza il quale un temperamento pedante e prudente come me, avrebbe impiegato diciotto vite a raggiungere la visione, la coordinazione e l'efficacia che ha raggiunto essenzialmente in poco più di due anni e mezzo.
Quindi io dico sì ai corsi base ed evoluzione. Ma con dei ma.

Posso ammettere che a livello di teoria e "dimostrazione pratica insieme", anche un non professionista (spiegherò cosa intendo con questa parola poi) possa avere parecchio da trasmettere circa il concetto di guida sicura su strada. E posso ammettere che si faccia pagare per organizzare comitive con cui spartire queste capacità.

Devo però esprimere una notevole perplessità per istruttori estranei in tutta la propria vita alla dimensione agonistica. Io non penso che uno che fa gare sia unto del signore perché ho stereotipi machisti. Penso che uno fa gare (anche andando male) si confronti col problema dell'efficacia nella guida veloce della moto su un livello talmente alto, ma talmente alto, che maturi nei confronti de "gli altri" un distacco di superiorità tale da poter contemplare di insegnare, se unisce a ciò qualità propriamente didattiche di osservatore e comunicatore partecipativo. Competenze e capacità tali da poter tematizzare, suddividere, studiare, classificare, replicare, valutare l'insieme di gesti e l'armonia dell'insieme, che ognuno di noi, suoi potenziali allievi, mette nell'andare in moto.

Di scuole con istruttori decisamente improvvisati, rispetto al succitato standard, ce ne sono fin troppe. Nella dimensione della guida sicura su strada, un "fratello maggiore" può fare moltissimo, ma come istruttore serve un "padre", uno che sia incommensurabilmente superiore ai figli (almeno quando ne prende in mano l'educazione). E questo ahimé non sempre risulta chiaro a tutti coloro che si propongono in questo mondo.

Come non poche sono le scuole con qualche grosso nome che fa cassetta e con il resto del parco istruttori che o ha un curriculum così così, o ha un buon curriculum ma fondamentalmente gliene frega na pippa di mandare gli allievi al macello in branco.

Di gente che ha "il livello" e accetta di "farsi il mazzo" per gli allievi, insieme e con "sipari" UNO PER UNO, ce n'è, ma è comunque solo una certa percentuale dell'"offerta nel settore", ben lontana dal 100%; e dal di fuori non sempre è riconoscibilissima. Anche perché una caratteristica tipica di chi ha da imparare, soprattutto se ha molto da imparare, è di non avere mezzi propri per distinguere uno che ha da insegnare da un cazzarotto. Onestamente, secondo me sapere che uno (magari un po' di tempo fa) ha buttato sangue un po' di anni tra civ e monomarca di un minimo spessore quanto meno nazionale (se parliamo di off, gli equivalenti), è un po' il minimo sindacale per poter parlare di istruttore e non di "fratello maggiore a ore".

Non sempre questo requisito si realizza. Nel senso che so per certo di persone che fanno o hanno fatto sporadicamente gli istruttori di taluni corsi e che, o non sono degni nemmeno di passargli i guanti, a nicola66, o quando va bene sono alla sua altezza o poco meglio (che non è robina da poco anche se lui dice che è lui normale e chi meno di lui incapace - giudizio che un pilota vero, anche se dal palmares semideserto, sottoscriverebbe senz'altro).
Sia chiaro: può essere comunque gente che ha molto o moltissimo da insegnare al motociclista stradaiolo medio di oggi (io ne conosco almeno due di motociclisti con i veri controcollioni e mi hanno insegnato tanto); certo, è meglio averla come amica e compare di giri, piuttosto che pagarla per una full immersion una tantum. Ma non sottilizzerei troppo.

Trovo assolutamente sbagliato demonizzare i corsi in toto, quindi trovo che nicola66 NEL MERITO sbagli, per notevole esagerazione dei termini della sua polemica.
Però penso che, come dire?, non sia male conservare un ciccino di "causticità" critica nel considerare il rapporto tra le credenziali diciamo DISCIPLINARI E DIDATTICHE dell'offerta, e l'esborso della sommetta richiesta in cambio.

Ed è pur vero che un corso, uno stesso corso, può essere per 8 persone che lo fanno una mano santa che consente di alzare con consapevolezza il margine stradale e ridurre notevolmente l'incidenza percentuale di errori propri, mentre per altre 2 la "rassicurazione nei propri mezzi" ottenuta diventa una sorta di "licenza di esagerare". Se vogliamo essere persone intelligenti e consapevoli, non dobbiamo mai credere negli automatismi validi per tutti.

Detto tutto ciò, aggiungo che, con quel museo di orrori che spesso si vede in giro (a tutte le andature, con tutte le tipologie di moto) per le nostre strade, chiunque, gratis o a pagamento, dia qualche spunto e strumento in più per restare quanto meno in corsia, o per insegnare "con l'esempio" che tentare di piegare le piastre violentando un manubrio :lol: non è un riflesso spontaneo che agevoli granché la sicurezza personale in strada, né la gestione di manovre delicate, l'efficacia e l'armonia , be' costui già fa opera meritoria e degna di lode per conto mio.

Io ai corsi debbo molto, come moltissimo debbo ai "fratelli maggiori".

MacGyver 29-12-2009 22:04

Porca paletta!!!!!
Ho chiesto la luna?
Che macello!!!!
Allora per zona centro Italia?
Ma http://www.adventureschool.it/index....id=6&Itemid=31 fa corsi per uno che guida RT?
Se si allora contatto lui che è dei nostri?

Zel 29-12-2009 22:32

Quote:

Originariamente inviata da nicola66 (Messaggio 4355216)
può far aprire gli occhi su realtà elementari che secondo me, uno che decida di farsi una moto, dovrebbe conoscere in partenza. Se uno ha bisogno di fare un corso per scoprire che le curve si fanno anche senza andare contromano è meglio che venda la moto. Se uno

Per me quest'approccio non è realistico. Avrai sempre gente che non sa farle ma non vende la moto: è meglio che comunque impari.

Inoltre quasi ognuno di noi crede di saper fare qualcosa che non sa fare. In moto come in tutto il resto. Ogni occasione per emendarsi è ben venuta.

Infine qualcuno è anche convinto di non poter imparare a fare qualcosa che si impara benissimo, o addirittura sa già fare. Il che è quasi altrettanto pericoloso e ancor più frustrante del viceversa.

Tre buone ragioni per guardare con maggiore possibilismo a questo fenomeno.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 06:18.

Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it

www.quellidellelica.com ©