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stranamente, tutti (e se proprio non tutti, moltissimi, gli altri erano persone con una testa simile alla tua) quelli che hanno fatto alcuni di questi corsi dicono che gli sono serviti tanto.
anche gente che guidava l'RT. se vuoi interpelliamo in mp giusto uno che ha fatto un corso con l'RT1200R. blu. tu, che dici che non servono a un piffero, quanti e quali ne hai fatti? presumo tanti, per esprimere un giudizio così demolitorio, vero? |
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minkia! complimenti |
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Senti ma quando guidi guardi la strada o ti ammiri negli specchietti???
Spero tu sia un po sportivo da sopportare questa domanda :):):) |
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(e se stavi scherzando sulla testa di medusa, me spias ma io non ho il sense of humor... :lol:) io mi sono stancata di vedere mazzolini appiccicati ai guardrail, di leggere ad ogni inizio di stagione decine di necrologi su tutti i forum, di rischiare ad ogni uscita di perdere degli amici. credo che non basterebbero, questi corsi, nemmeno se fossero dieci volte più numerosi degli esistenti. e andrebbero fatti dal cinquantino fino alle più grosse motorizzazioni esistenti. |
:confused: @ nicola 66 . quando è l'ultima volta che hai fatto la prova dei birilli ? Sei sicuro di riuscirci ??:(
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Non capisco proprio il perché di questo tuo atteggiamento, né dell'ostentata prosopopea (lo è senza dubbio) che traspare dai tuoi commenti. Libero di comportarti come ti pare, ovviamente, ma ripeto, non vedo l'utilità di andare avanti con questa conversazione. |
Gran parte di ciò che so (non solo di moto e di guida), l'ho imparato da qualcuno che ne sapeva di più me.
Altre cose le ho costruite da me e ho verificato che erano giuste. Ora tutte queste le so anch'io e potrei anche provare ad insegnarle ad altri (ma anche insegnare richiede un'abilità, oltre che la conoscenza). Ma sono sicuro che ci sono altrettante persone che sanno qualcosa che ancora non so. E sono curioso di impararlo. In merito al sapere sono pienamente d'accordo con Oscar Wilde. |
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io ho fatto quello del GSSS dopo 22 anni di moto.....pensare che basta girarsi intorno e vedere gente che nell'ordine:
passa puntualmente le striscie di mezzeria della carreggiata (si giustificano sempre dicendo che tanto la strada è libera!) tengono i piedi a papera (ti dicono che è più comodo) si grattano il pube mentre guidano (mi scuso per l'immagine; il CDS prevede che le mani non si possano togliere dal manubrio....) non tengono le due dita su freno e frizione (al primo panic stop capiscono che la cordura della loro giacca da 1000 euro si sfalda dopo 0,9 secondi) ecc ecco, seppure non fate queste cose e mille altre ma sapete che non si devono fare e se le fate una vocina vi dice di non farle, il corso serve a questo. Non ti insegnano ad andare forte ma ti insegnano ad andare in moto con tutti i sensi accesi. Come chiosa finale: ho paura che se ancora certa gente dice di non dover imparare nulla forse meriterebbe di andare ancora in giro con la pelle di pelliccia e la clava ......tanto si campa lo stesso....... |
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Allora ho un pedale di troppo!!!!:):) Senti, tu hai detto che dai 14 anni e con tenti mezzi sei arrivato ad imparare. Buon per te hai avuto un ottimo percorso nel quale di sicuro avrai sbagliato, poi corretto, poi un giorno un tizio ti avrà detto prova a fare questo o quello, poi hai provato riveduto e corretto e allora non ti sfiora l'idea che magari a chi non ha avuto magari il tuo stesso tempo ed esperienze a disposizione possa far comodo condensare in un corso le nozioni che tu hai lentamente appreso? Poi per quanto riguarda il fatto che ti ritieni non migliorabile , è con questa stessa affermazione escludi a priori l'utilità di parlarne ancora. Per fare un dialogo bisogna accettare la possibilità di essere in torto altrimenti il dialogo diventa sentenza. |
stuka??????????????????????? dove sei??????????????????
:glasses1::glasses1::glasses1: che fai te ne stai li nascosto?????????:glasses1::glasses1::glasses1: |
Ora vi racconto la mia esperienza (minima) di corsi di guida sicura... per quanto riguarda la moto (che guido dal 2003 avendo cominciato a 40 anni) ho frequentato la scorsa estate questo http://www.motoroasi.com/motoroasi/ che ho trovato molto utile, in particolar modo per le frenate al "limite" (normalmente uno non si mette per strada da solo a provare, almeno credo...) Invece alcuni anni fa una concessionaria di auto da cui compravo, mi "omaggiò" una mezza giornata di guida sicura in auto (la premessa è che io nella mia vita ho percorso circa 1.000.000 di km. in auto e 30.000 in moto), in quel caso devo dire che l'esperienza fù veramente "triste"... istruttori non preparati ai quali veramante potevo insegnare io molto... che proponevano situazioni assolutamente non riverificabili nella normale guida di tutti i giorni... (non ricordo il nome di questa "scuola" ma era se non ricordo male una grossa organizzazione dalle parti di Roma)
Cordialissimi saluti!!! |
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"quasi tutti sanno scendere dalle piste con gli sci a i piedi, ma quasi nessuno sa sciare". Bye |
Nicola66 credo di aver capito cosa intendevi con il primo post, e condivido in parte "l'idea" del tuo commento (solo il primo e senza ironia) che cerco di ripetere:
per andare in moto a velocità di codice, tranquillamente a passeggio, non vedi la necessità di fare alcun corso di guida sicura, ma semplicemente l'utilizzo costante del mezzo. Ok, x me non fà una grinza, ma come te ho avuto un escalation graduale, dal 50ino spompato alla super sportiva pompata alla ghisa. Premetto, io ho ancora da imparare un mondo di cose, anche in moto! Ora prova ad allargare il campo visivo e pensa a chi semplicemente ha preso la moto a 40anni senza mai toccare 2 ruote, (un mio cliente al rientro da BMW via Ammiano con la sua prima moto mi ha chiesto realmente "a cosa serve quel pedale a destra"....). La mia prima risposta è stata: VENDI LA MOTO! O pensa a chi dopo anni passati casa/ufficio decide di fare il penice e trova del ghiaietto in terra in curva, a chi si trova il coglione di turno nella sua corsia fuori dalla curva cieca, a chi deve evitare su una curva stretta una buca, a chi scappa improvvisamente il posteriore anche a velocità di codice o più emplicemente a chi non si sente sicuro... Vedi ci sono svariati motivi e metodi per prendere sicurezza, per te è girare, x un altro è l'idea di frequentare un corso con un istruttore, dove non serve che t'insegni a piegare alla buccine a 250kmh, ma semplicemente che ti infonda nozioni che una volta assimilate ti diano sicurezza e prontezza "istintiva" a cavarti d'impiccio. Che poi ci siano persone che non dovrebbero avvicinarsi a meno di 1km da una moto, beh, sono pienamente daccordo con te, ma magari se facessero un corso valido..... dovrei evitare qualche coglione in meno! |
prima di tutto aggiungo il mio candidato ai buoni consigli già letti:
76 Racing Team: se è andata quasi bene a me;), buona camicia a tutti! :D:D:D http://img124.imageshack.us/img124/6...t1firmagm3.jpg nel merito: qua purtroppo c'è un conflitto di civiltà molto difficile da dirimere. io sono stato beneficato da alcuni che considero autentici maestri di motociclismo. sono tre. uno di essi è nicola66, un dilettante di una padronanza veramente fuori del comune, e un caratteraccio pure. un altro è un professionista, e pure lui un amico. che mi ha beneficato come "cliente" nel setting formale dei corsi (2007: feci due "base" - naturalmente in una pistina come Ottobiano - senza passare al veloce perché per il momento non m'interessava e Alés, come prima esperienza su una piccola pista di velocità, con un GS 1150 può risultare pericolosa per sé e per gli altri, e altra moto non avevo, e non farei mai un corso con una moto diversa, o di categoria diversa, dalla mia), e poi come amico in ben tre estati consecutive passate tra bagni e (molta) modo in Sardegna insieme, con un occhio che un dilettante non ha, per quanto sia bravo. è inutile dire quanto gli debba sotto entrambi i profili. e senza lo sblocco del corso, difficilmente avrei "preso le misure" per imparare il resto dopo. io considero i corsi di pilotaggio, rigorosamente in circuito, articolati per gradi crescenti, e con propedeuticità ferree per il passaggio al livello successivo, una vera mano santa da ogni punto di vista. è del tutto evidente che la ragione non è che poi uno si mette a guidare un eventuale GS 1150 per strada uscendo fuori di busto e di culo interno a ogni curva intrapresa all'improvvisata, perché per farlo senza dover mantenere l'equilibrio per evitare la caduta bisogna andare di un forte, ma di un forte che veramente non ha tanto senso farlo in strada, se uno sa un minimo guidare; e perché se sbagli a interpretare una S tripla che non conosci rischi di farla molto peggio che rimanendo in carena e semmai assecondando di spalle busto ecc. Però fare i corsi è servito molto, ha aggiunto elasticità mentale, ha aggiunto percezione dei limiti miei e della motocicletta in un contesto protetto e seguito, ha aggiunto la consapevolezza che i manubri si accarezzano, non si spremono, e si riesce ad accarezzarli anche da una posizione apparentemente innaturale e priva del sostegno dell'abitudine; ha insegnato che la moto ha una sua dinamica e allontanandosi fisicamente dalla centralità in sella oltre che imparare a condurla in una maniera nuova, si impara a osservarla muoversi nello spazio con un pochino più di distacco, e per il motociclistica il distacco è qualcosa che salva la vita a volte, e il culo spesso; ha aggiunto insomma uno step senza il quale un temperamento pedante e prudente come me, avrebbe impiegato diciotto vite a raggiungere la visione, la coordinazione e l'efficacia che ha raggiunto essenzialmente in poco più di due anni e mezzo. Quindi io dico sì ai corsi base ed evoluzione. Ma con dei ma. Posso ammettere che a livello di teoria e "dimostrazione pratica insieme", anche un non professionista (spiegherò cosa intendo con questa parola poi) possa avere parecchio da trasmettere circa il concetto di guida sicura su strada. E posso ammettere che si faccia pagare per organizzare comitive con cui spartire queste capacità. Devo però esprimere una notevole perplessità per istruttori estranei in tutta la propria vita alla dimensione agonistica. Io non penso che uno che fa gare sia unto del signore perché ho stereotipi machisti. Penso che uno fa gare (anche andando male) si confronti col problema dell'efficacia nella guida veloce della moto su un livello talmente alto, ma talmente alto, che maturi nei confronti de "gli altri" un distacco di superiorità tale da poter contemplare di insegnare, se unisce a ciò qualità propriamente didattiche di osservatore e comunicatore partecipativo. Competenze e capacità tali da poter tematizzare, suddividere, studiare, classificare, replicare, valutare l'insieme di gesti e l'armonia dell'insieme, che ognuno di noi, suoi potenziali allievi, mette nell'andare in moto. Di scuole con istruttori decisamente improvvisati, rispetto al succitato standard, ce ne sono fin troppe. Nella dimensione della guida sicura su strada, un "fratello maggiore" può fare moltissimo, ma come istruttore serve un "padre", uno che sia incommensurabilmente superiore ai figli (almeno quando ne prende in mano l'educazione). E questo ahimé non sempre risulta chiaro a tutti coloro che si propongono in questo mondo. Come non poche sono le scuole con qualche grosso nome che fa cassetta e con il resto del parco istruttori che o ha un curriculum così così, o ha un buon curriculum ma fondamentalmente gliene frega na pippa di mandare gli allievi al macello in branco. Di gente che ha "il livello" e accetta di "farsi il mazzo" per gli allievi, insieme e con "sipari" UNO PER UNO, ce n'è, ma è comunque solo una certa percentuale dell'"offerta nel settore", ben lontana dal 100%; e dal di fuori non sempre è riconoscibilissima. Anche perché una caratteristica tipica di chi ha da imparare, soprattutto se ha molto da imparare, è di non avere mezzi propri per distinguere uno che ha da insegnare da un cazzarotto. Onestamente, secondo me sapere che uno (magari un po' di tempo fa) ha buttato sangue un po' di anni tra civ e monomarca di un minimo spessore quanto meno nazionale (se parliamo di off, gli equivalenti), è un po' il minimo sindacale per poter parlare di istruttore e non di "fratello maggiore a ore". Non sempre questo requisito si realizza. Nel senso che so per certo di persone che fanno o hanno fatto sporadicamente gli istruttori di taluni corsi e che, o non sono degni nemmeno di passargli i guanti, a nicola66, o quando va bene sono alla sua altezza o poco meglio (che non è robina da poco anche se lui dice che è lui normale e chi meno di lui incapace - giudizio che un pilota vero, anche se dal palmares semideserto, sottoscriverebbe senz'altro). Sia chiaro: può essere comunque gente che ha molto o moltissimo da insegnare al motociclista stradaiolo medio di oggi (io ne conosco almeno due di motociclisti con i veri controcollioni e mi hanno insegnato tanto); certo, è meglio averla come amica e compare di giri, piuttosto che pagarla per una full immersion una tantum. Ma non sottilizzerei troppo. Trovo assolutamente sbagliato demonizzare i corsi in toto, quindi trovo che nicola66 NEL MERITO sbagli, per notevole esagerazione dei termini della sua polemica. Però penso che, come dire?, non sia male conservare un ciccino di "causticità" critica nel considerare il rapporto tra le credenziali diciamo DISCIPLINARI E DIDATTICHE dell'offerta, e l'esborso della sommetta richiesta in cambio. Ed è pur vero che un corso, uno stesso corso, può essere per 8 persone che lo fanno una mano santa che consente di alzare con consapevolezza il margine stradale e ridurre notevolmente l'incidenza percentuale di errori propri, mentre per altre 2 la "rassicurazione nei propri mezzi" ottenuta diventa una sorta di "licenza di esagerare". Se vogliamo essere persone intelligenti e consapevoli, non dobbiamo mai credere negli automatismi validi per tutti. Detto tutto ciò, aggiungo che, con quel museo di orrori che spesso si vede in giro (a tutte le andature, con tutte le tipologie di moto) per le nostre strade, chiunque, gratis o a pagamento, dia qualche spunto e strumento in più per restare quanto meno in corsia, o per insegnare "con l'esempio" che tentare di piegare le piastre violentando un manubrio :lol: non è un riflesso spontaneo che agevoli granché la sicurezza personale in strada, né la gestione di manovre delicate, l'efficacia e l'armonia , be' costui già fa opera meritoria e degna di lode per conto mio. Io ai corsi debbo molto, come moltissimo debbo ai "fratelli maggiori". |
Porca paletta!!!!!
Ho chiesto la luna? Che macello!!!! Allora per zona centro Italia? Ma http://www.adventureschool.it/index....id=6&Itemid=31 fa corsi per uno che guida RT? Se si allora contatto lui che è dei nostri? |
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Inoltre quasi ognuno di noi crede di saper fare qualcosa che non sa fare. In moto come in tutto il resto. Ogni occasione per emendarsi è ben venuta. Infine qualcuno è anche convinto di non poter imparare a fare qualcosa che si impara benissimo, o addirittura sa già fare. Il che è quasi altrettanto pericoloso e ancor più frustrante del viceversa. Tre buone ragioni per guardare con maggiore possibilismo a questo fenomeno. |
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