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Riguardo alla questione dei limiti, ognuno di noi ha dei limiti diversi e soprattutto i limiti di ognuno variano a seconda delle circostanze: quello che ho fatto quel 16 giugno 2007 non lo potrei fare domani 26 dicembre 2008, perchè non sarei preparato fisicamente e psicologicamente. Il bere alcool è misurabile con parametri oggettivi (limite di alcool nel sangue) e, anche se c'è chi lo sopporta meglio di altri, "oggettivamente" la presenza di una certa quantità di alcool nel sangue influisce negativamente nella guida. Quando sono troppo stanco, io mi fermo, dovunque mi trovo (come ho fatto nell'episodio che ho citato del Kosovo). Ciao e buona strada. :) |
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sicuramente anche con 60 giorni esce un viaggio bellissimo, io con cosi poco tempo non lo farei, toglierei qualche stato sono paesi stupendi che meritano + aprofondimento. dopo ognuno ha la sua filosofia di viaggio, prepara i viaggi per goderseli anche con la sua moto ;) (io sono 5 anni che faccio turismo ma con supersport o mono enduro) io per girarmi la val d'aosta e le vallate francesi limitrofe ci ho messo quasi 15 giorni ho letto report di altri mototuristi che in 4 giorni si sono fatti i miei stessi percorsi. comq in bocca al lupo per il viaggio sai mai che ci s'incontra :D |
contanti km di viaggi hai mai fatto QUESTI EVENTI l'elefententreffen,pinguinos,kristal relly,il TT isola di man,?
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[QUOTE=Gold Wing;3346503]
In poche parole, volevo farlo, potevo farlo, e l'ho fatto. "Vince solo chi è convinto di poterlo fare!" COMPLIMENTI! |
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Nutro però il massimo rispetto per chi ha il coraggio di fare raduni come i primi 3 da te citati, certamente molto duri. Quest'anno stavo per andare al Kristalrally con una moto prestata da una rivista (troppo pesante la Gold Wing, almeno per la mia limitata espeirenza di guida su ghiacico e neve), ma all'ultimo momento la loro offerta è venuta meno. Riguardo al TT, il mio prossimo viaggio "normale" sarà l'Irlanda e in quell'occasione passerò qualche giorno sull'isola di Man, ma credo che eviterò il periodo del TT (anche se mi affascina dal punto di vista storico): troppa confusione. Preferisco la tranquillità. :) |
[QUOTE=Gold Wing;3346231]
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Ti quoto al 1150% |
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Veramente bella questa tua considerazione .... lascia senza parole o almeno senza voglia di dirne altre ..... |
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No, perchè, se tu mi dai dell'incosciente, io posso darti dell'analfabeta! :twisted: Ho dettagliatamente spiegato qualche post sopra i motivi tecnici che mi hanno consentito di compiere quel percorso in perfetta sicurezza, e tu te ne esci estrapolando questa mia frase, "saltando" tutto il resto?! Non c'è peggior sordo ... Provo di nuovo, a beneficio non tanto di te (che dimostri poca voglia di capire), ma di altri. Un camionista che guida per troppe ore al giorno lo fa per lavoro. Non lo fa per libera scelta, per divertimento. Non sceglie quando partire, dove andare, quando fermarsi. Non lo sceglie, lo subisce. E, giustamente (credo), la Legge impone dei limiti. Perchè. se questi limiti non ci fossero, molti, spinti dal guadagno (o costretti dai padroni) guiderebbero troppo, con pericolo per sè e gli altri. Per un motociclistista che parte in vacanza è diverso (almeno per me). Io avevo riposato tutto il tempo necessario. Io avevo deciso quando partire. Io avevo deciso che strada fare. Io avevo deciso dove andare. Io avevo deciso il mezzo da usare. Insomma, io avevo deciso, le modalità, il tempo, il modo, il luogo e tutte le circostanze più adatte per compiere quel percorso! Quindi, io sono partito solo quando le circostanze mi permettevano di farlo. Questo vuol dire quel sintetico (che riaffermo con forza) volevo farlo, potevo farlo, e l'ho fatto. E, se non lo capisci, è un problema tuo. |
bugiardo i camionisti lo fanno tutti i giorni come fai a paragonare le 2 cose.
non capisco perchè vi incazzate per ciò che ha fatto glodwing...... forse perchè vi brucia il culo....:lol: |
Io ho "studiato" abbastanza il sito di Gold Wing e l'ho anche conosciuto di persona, sia pure fugacemente. Ed ho l'impressione di persona equilibrata e consapevole, in moto. Se no, del resto, non riuscirebbe a fare quel che fa. Ritengo quindi che alcune "tirate" improvvisate, anche assai più brevi di quella da lui fatta ma piuttosto frequenti e "glorificate" (per esempio, 600 km con Zainetto e bagagli, per strade ordinarie e montane e brutto tempo) siano più criticabili della sua 24 ore, essendo credibile e vero quel che dice: non ha superato i "suoi limiti", in quel momento.
Si trattava anche di tutta autostrada, dove - se adotti criteri "metodici" e prudenziali di guida - lo stress e' assai minore, soprattutto se poggi il chiulo su una Glod Wing, e la media assai alta, soprattutto se non perdi tempo in area di servizio. A voi, non è mai capitato di lavorare di seguito per più di 24 ore? Beh, lo stimolo è tale che non si sente la stanchezza, la mancanza di sonno. Si è perfettamente "lucidi". |
qui il culo non brucia a nessuno per l'impresa,ma nel fatto che un incoscente stanco ti piombi adosso.
tu hai scelto dove ,quando e come e tutto il resto. perche tu credevi che fosse giusto cosi. è questo il problema,tu hai scelto,ma il fisico ha dei limiti,anche se tu in quel momento pensi di non essere stanco. è come chi beve e si mette al volante,pensa che lui regge l'alcol. i limiti dei camionisti esistono per questo,figurati se chi lo fa tutti i giorni non è allenato a guidare molte ore. |
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Io feci una volta una tirata in macchina con la famiglia partendo alle 16 circa dalla valle della Loira per arrivare in quel di Tonezza del Cimone, in provincia di Vicenza. Me la sentivo ma certo non era una scelta esente da critiche. Ormai vicino all'arrivo, verso le 7 del mattino, la stanchezza e il rilassamento che inevitabilmente sopravviene in prossimità dell'arrivo ..... Feci gli ultimi chilometri quasi a passo d'uomo... Credo che una comparazione oggettiva renda le 24 ore di Gold Wing più tranquille e sicure. |
io ritengo assurdo che si giustifichi uno che guidi per 24 ore.
propio non lo concepisco. scusate ,ma io sono fatto cosi. |
Neanche io lo farei, neppure una tantum, scientificamente preparato, con forte motivazione". Avrei comunque bisogno di più pause. Ma incidono troppi fattori, soggettivi e oggettivi. Tra questi ultimi, indubbiamente la moto e l'autostrada. La Gold è proprio un altro mondo, rispetto a qualsiasi altra moto, per tirate autostradali. E' tutta concepita per questo tipo di viaggio: vibrazioni, motore, rumore, aria. Io credo che la differenza tra una Gold Wing e un GS, in questo tipo di viaggio, sia superiore a quella tra un GS e una monocilindrica.
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se con una gw,che è cosi comoda ,si possono fare 24h di guida,con una mercedes classe S ,quante se ne possono fare?
ho la gw è piu' comoda?:rolleyes: |
Rumore, vibrazioni, aria incidono enormemente sulla stanchezza. Se tu viaggiassi oggi sulle automobili di una volta, di quando io ero giovane, ti accorgeresti immediatamente. Oggi poi la differenza da questo punto di vista tra le diverse categorie di auto è diminuita. Ma rimane, rimane, soprattutto alle alte velocità e nelle lunghe percorrenze.
Oggi viaggiare in auto in autostrada, senza aria condizionata, d'estate e finestrini aperti sarebbe insopportabile. Un po' la differenza tra la Gold Wing e le nostre moto .. |
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Tu forse con una Mercedes classe S puoi guidare più di me. E non sto scherzando. Io in auto mi addormento. L'ho venduta l'auto, (come è scritto nel mio sito e nel mio libro). Non la guido praticamente mai. Ne sono allergico. Qualche volta, se proprio costretto, la guido. E in questo caso mi pongo dei limiti ben precisi perchè so che non sono adatto a guidarla ... come con la moto. Sia chiaro, ritengo comunque di guidarla l'auto meglio di certe persone ... p.e. mia moglie :lol: Racconto un episodio credo esplicativo. Tornavo (in auto) con la famiglia (moglie e figlia) da un finesettimana in Appennino, ospite di un amico. Lì avevo girato in moto (prestata dall'amico, che ne ha diverse) per le montagne. Ripresa l'auto (si tratta dell'auto di mia moglie, perchè, io, come detto, non ce l'ho), prendo l'autostrada: sono a Bologna, devo tornare a casa, a Lecce. Appena 800 km: in moto ormai non mi pongo nemmeno il problema: li faccio in un pomeriggio, fresco e riposato. In auto no. Ad Ancona i primi segni di nervosismo. A Pescara mi viene sonno. Faccio guidare mia moglie, iintanto io riposo sul divano posteriore (è un SUV molto spazioso). Dopo un po' riprendo a guidare. Altra pausa prima di Bari. Arrivo infine a casa. Spero di essere riuscito a far capire, anche con questo esempio, che il limite è variabile: dipende dall'uomo, dal veicolo, dalle circostanze. Non esiste un limite sempre uguale. Il mio limite, in quelle circostanze, era 24 ore. In Kosovo (come ho scritto) il limite era appena di 150 km: e mi sono fermato. P.s. Prima della Gold Wing avevo un GN 250: con quello il massimo che sono riuscito a fare è stato Lecce-Rimini (mi sembra siano solo 700 km); a quel punto dovevo fermarmi. Lì sì che sarei stato un incosciente a continuare. D'altra parte è anche vero che nessuno dei miei amici con la Gold Wing (e ne conosco tanti) ha mai fatto tirate da oltre 2.000 km: forse non volevano, forse non potevano: chiedete a loro. Io mi sentivo in condizioni di farlo e, in coscienza, non ritengo di avere corso o fatto correre nessun rischio, non più di ogni volta che, uno qualunque di noi, gira in moto. |
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Se mia moglie (cito lei, così nessumo si offende) si sottoponesse ad un corso intensivo di guida, con i migliori istruttori al mondo, per tutto il tempo necessario e si allenasse ripetutamente su e giù per le autostrade d'Italia ... resterebbe sempre una frana alla guida e non le chiederei mai di fare un semplice Lecce-Milano (1.100 km circa). Perchè non è adatta a questo, non è nelle sue possibilità. I limiti dei camionisti esistono, come ho spiegato prima, perchè lì si tratta di lavoro: deve necessariamente essere regolamentato in quel caso il tempo massimo di guida, perchè altrimenti la concorrenza farebbe sì che, per abassari i costi e guadagnare di più, molti andrebbero oltre il proprio limite. E' proprio questo il punto, infatti: il proprio limite; che non è uguale per tutti, non è uguale sempre, non è uguale dovunque. Quello che io posso fare in certe circostanze ottimali, io stesso non lo posso fare in altre circostanze: lì sì sarei un incosciente, se saltassi il posso di quella triade. Non basta volere una cosa per poterla fare: si deve compiere una lucida analisi delle circostanze e una corretta valutazione del tutto. Io viaggio così, in moto: non mi affido al caso quando devo programmare una tappa di 24 ore. |
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