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Wotan 27-08-2008 22:44

Ritorno sull'argomento civiltà sulle strade, e ritengo che la strada sia un'ottima metafora della vita.

Se su un'autostrada estera sopraggiungo a sorpassare un'auto che sta avvicinandosi ad un camion, il comportamento di tale auto è pressoché invariabilmente lo stesso: se non è in grado di precedermi nel sorpasso in sicurezza, aspetta che io abbia terminato la manovra, altrimenti mette la freccia, si sposta rapidamente nella corsia di sorpasso, accelera per non intralciare eccessivamente la mia marcia e rientra prontamente a destra appena terminato il sorpasso, di solito mettendo la freccia.
Con questa sensibilità nei miei confronti, a me viene naturale alleggerire leggermente la pressione sull'acceleratore per facilitare la manovra.
Questo è un esempio, ma vale in ogni altra circostanza: il rispetto reciproco è tale che tutti, salvo rari scapestrati e ubriachi, vi si adeguano in modo del tutto naturale e armonioso.

Nell'identica situazione in Italia, l'auto in genere non sta ben centrata nella sua corsia, ma mostra un'evidente tendenza ad invadere la corsia di sorpasso, fatto che mi spinge normalmente a rallentare e/o lampeggiare per evitare conseguenze gravi. Dopodiché c'è un buon 30-40% di probabilità che l'auto continui a spostarsi lentamente ad occupare la corsia di sorpasso, senza freccia, fottendosene della mia posizione e senza la minima accelerazione.
Se poi sono fortunato, questa lenta e inesorabile migrazione verso la corsia di sorpasso è accompagnata dall'inserimento di una freccia - atto che, in qualche caso raro ma statisticamente sensibile, determinerà il lampeggio dello stop sinistro o di qualche altra lampada errata.
E' chiaro che se tutto va bene sono un po' indispettito, e in parecchi casi mi tocca inchiodare per evitare un urto; in casi del genere viene naturale un bel colpo di clacson, ed è chiaro che al quarto o quinto imbecille, parte il vaffa e anche il gestaccio.


Con l'esempio fatto sopra non intendo mettere in risalto solo il fatto che l'italiano è assai meno disciplinato del suo omologo straniero, ma intendo rimarcare soprattutto il fatto che egli non sa proprio guidare, non sa come deve essere fatta una manovra.
E non intendo neanche dire che all'estero sono tutti santi, no di certo: gli indisciplinati esistono ovunque; solo che da noi l'indisciplina è la regola, mentre altrove è l'eccezione, e - fatto fondamentale - questa eccezione è perfettamente coscente di trasgredire, mentre nell'automobilista italiano medio questa consapevolezza è del tutto assente.

Prendiamo ad esempio il rispetto del limite di velocità, una delle cose più dure e forse innaturali da seguire.
All'estero in genere è rispettato da tutti, magari non al millimetro, ma con 5/10 km/h (indicati) di tolleranza, e vanno tutti più o meno alla stessa velocità (= relax e sicurezza).
Noi invece abbiamo bisogno del tutor per far questo. Dove questo non c'è, la gente viagga alla velocità che gli pare, e non è raro vedere gente che va in autostrada a 70 come a 200, con la conseguente situazione di stress e di pericolo generale.

Il più bello poi accade quando c'è il cartello che segnala un controllo elettronico della velocità: all'estero tutti rallentano più o meno impercettibilmente per essere certi di trovarsi al di sotto del limite che stavano già sostanzialmente rispettando, mentre qui da noi la gente inchioda, perché sa vagamente di trasgredire, ma in genere non ha la più pallida idea di quale sia il limite in quel tratto - anche perché, a differenza che nei paesi civili, il preavviso del controllo della velocità non è accompagnato o immediatamente seguito da una ripetizione del limite.
E a tutto questo si aggiunge anche la paura di incappare in un apparecchio con "taratura all'italiana".


Di questo mondo di schegge impazzite in un ambiente caotico mi sono veramente rotto i coglioni.

Enzofi 27-08-2008 22:48

condivido, purtroppo o si fa la rivoluzione o si emigra.
Aggiungo, non è sempre vero che all'estero sono più civili, li hanno iniziato a bastonare sul groppone molto prima, e come il cane di Pavlov si sono adattati.

cocmas 27-08-2008 23:13

sono stato in Francia, in germania e in Austria. Il loro grado di civiltà è altissimo, volenti o nolenti...siamo diventati gli zingari dell'europa, volenti o nolenti... una volta all'estero eravamo sopportati perchè benchè caciaroni e insofferenti alle regole (vedi code), almeno avevamo le mani bucate, come si diceva il povero si fa a casa. Adesso oltre ai soliti vizi, siamo anche fra i più poveri dell'Europa, quindi all'estero se ne fregano altamente di noi. Questa estate, ero in Corsica, nei ristoranti la percentuale era questa: 59% francesi, 30% tedeschi, 10% olandesi e 1% italiani.
ve lo posso dire perchè grazie a Dio, di ristoranti ne hio girati parecchi.
Nei bar gli italiani qualche birra, coca cola, ma per il resto poca pila.
Naturalmente ci sono le eccezioni da noi e da loro, ma in generale, dico in generale le loro città sono molto più pulite, il traffico più ordinato, quei pochi monumenti che hanno li sanno presentare in modo eccezionale, vedere i castelli della Loira e poi andate alla reggia di caserta, (ci sono in maggio in tutti e due i posti), andate in Normandia e poi ditemi deve trovate le rotonde con le aiuole in quel modo, manco in Alto Adige, ci sono bagni pubblici dovunque, da noi per pisciare bisogna prendere tre caffè, cartelli stradali pochi ed efficienti, qui c'è una giungla e non sono rispettati, la polizia è defilata ma sempre presente, purttroppo e dico purtroppo la mancanza di educazione civica, di autorità nelle scuole, di senso dello stato, il permissivismo generalizzato ha fatto si che ormai una generazione di maleducati, imbelli, caratterialmente fragili, ha preso campo, generando figli a cui tutto è permesso, a loro volta annoiati che si rifugiano nell'alcool per avere qualche sballo. A voi le critiche e le opinioni.

Rumpestump 27-08-2008 23:14

Io in 18 anni ho fatto spesso da Milano a Oslo e viceversa in macchina. L'unica cosa che mi sento di aggiungere alla miriade di cose già dette e ripetute è che in questi 18 anni ho visto un progressivo avvicinamento dei comportamenti sulla strada. Da parte nostra un lento e graduale miglioramento, dall'altra un notevole peggioramento.

IMHO

Rumpestump 27-08-2008 23:16

Comunque quando parlo dell'Italia io mi riferisco alla Brianza, che è MOOOLTO vicina alla Svizzera

ilmaglio 27-08-2008 23:22

Ma ... Pare che alcune cittadine italiane siano sempre ai primi posti nelle periodiche classifiche mondiali sulla qualità della vita.
I turisti italiani vanno nei bei posti, nelle vaste distese della Normandia o negli ampi e deserti spazi scandinavi. O a visitare i rari monumenti sassoni.
Andate in certe zone di Liverpool, Glasgow, alla Banlieu.
Noi abbiamo poco spazio abitabile (gran parte è montagna), troppe strade, più automobili di tutti, troppi monumenti e, certo, anche più arretratezza.
Ma 'st'abitudine de piagnersi - e quindi autogiustificarsi - addosso, pure questa è una caratteristica tutta italiota.

wildweasel 27-08-2008 23:40

Quote:

Originariamente inviata da tommygun (Messaggio 3073289)
Paragonare una metropoli europea con una città da nemmeno 200.000 abitanti mi pare quantomeno scorretto.

Ti dirò... anche facendo un confronto omogeneo, non ne usciamo granché bene.

Parma è sicuramente una delle città italiane con la più alta qualità della vita, pensavo che reggesse il confronto a livello europeo, ma l'anno scorso mi sono dovuto ricredere... e mi è bastato visitare e conoscere un paio di cittadine tedesche di dimensioni paragonabili (Gutersloh e Bielefeld, in Westfalia), nelle quali ho dovuto soggiornare l'anno scorso per motivi di lavoro.

Beh... :rolleyes:

Non hanno niente, sembra che la storia non sia nemmeno passata di lì, eppure... porka pupazza, ti viene voglia di mettere radici lì e di non schiodarti più!

:-o

Wotan 27-08-2008 23:41

Non so gli altri, ma personalmente non amo piangermi addosso. Osservo la realtà, quello che osservo non va bene e perciò lo dico e mi propongo di fare qualcosa per cambiare lo stato delle cose.

Rumpestump 27-08-2008 23:47

Io per ora mi limito a rispettare le regole e gli altri. E penso possa essere un buon inizio per tutti:cool::cool::cool:

calabronegigante 28-08-2008 00:05

Quote:

Originariamente inviata da Wotan (Messaggio 3073883)
Di questo mondo di schegge impazzite in un ambiente caotico mi sono veramente rotto i coglioni.

come no quotarti!
...pure i ladri!
povera patria!:(


indosso una uniforme per lavoro e anche se non "vale" un ghello, t'assicuro che al mio "apparire" tutti si ridimensionano!
chi si mette la cintura,chi nasconde il cellulare,chi rallenta,chi ti da strada.....
mi fan ridere,rattristare ed incazzare tutto nello stesso tempo!
allora mi chiedo: SIAMO UN POPOLO DI CODARDI E COGLIONI?
...dei bambinoni che hanno bisogno della "balia" per star buoni e fare i bravi!
fanno bene le autorita' a cazziarci,a renderci la vita stradale "difficile" intimorendoci.....poi ci sono anche le ingiustizie!
insomma:bentornato!
e' l'unica soluzione....per il nostro fare:REPRIMERE!

Wotan 28-08-2008 00:17

Sarebbe un errore credere che altrove siano ligi solo perché c'è la repressione. C'è la civiltà, in tutte le cose, nel comportamento come nelle regole chiare e semplici da rispettare come nelle infrastrutture coerenti con tali regole. Tutto qui.

calabronegigante 28-08-2008 00:27

mah!
guarda Claudio,che in Europa siamo considerati proprio come dei pseudofurbi.
il che non ci onora!
intanto il tutor c'e' solo qui!....sbaglio! la patente a punti?...pure!(?)
lo scrivevi prima,sporcizia cafonaggine etcetc qui prevalgono!
cmq,e' il vecchio discorso:se non c'e' giustizia.....poi,manco la civilta'!

non mi sono mosso quest'anno,ma gli unici 2 giorni trascorsi fuori,nell'ultimo w.e. in Austria mi hanno fatto sembrare di stare nel paese dei balocchi.
osservanza delle regole,pulizia,cortesia.....

Wotan 28-08-2008 00:40

Il tutor non so, ma la patente a punti è molto diffusa in Europa.

The Lock 28-08-2008 08:26

Bentornato Wotan! (ladri a parte)

Trovo ben poco da eccepire al tuo scritto..basterebbe così poco per "collaborare" con gli altri utenti della strada..

Emocromo 28-08-2008 08:56

Piccola esperienza negli USA.
Autostrade: non vedi un pezzetto di monnezza nemmeno a cercarlo.
Mi son chiesto "perchè?"
Ah! mi son risposto: ci sono i cartelli che ricordano che la legge ti impone di non buttare roba dal finestrino altrimenti ti fanno 250 dollari di multa.
Cacchio, mi son detto! 250 dollari!!
Poi ho scoperto che in Italia ti danno 500 euro di multa se butti monnezza dalla macchina..... ma noi abbiamo discariche a cielo aperto su tutte le strade! (comprese bottiglie di plastica piene e con il tappo ben avvitato: mi terrorizzano quando sono in moto!!!!!)
Allora non sono le leggi a mancare e nemmeno le pene!
ALtra osservazione sempre nelle strade americane: la velocità!
C'è il limite di 70 miglia? Tutti lo rispettano! tutti vanno tranquilli a notevole distanza di sicurezza tra tutti i mezzi in movimento! Risultato ? In 2 mesi ho guidato per oltre 12.000km in città, autostrade e statali: ho visto solo un tamponamento a Santa Fè senza nemmeno feriti! Altro risultato: provate a guidare per 12 ore continuative nelle nostre autostrade: ci vorranno 2 giorni per riprendersi dallo stress. Negli USA dopo 12 ore di guida sei fresco come una rosellina di campo (!!).
Questa differenza è data dalle norme del codice della strada? Dall'entità delle multe? dal sistema di controllo/repressione? O dal rispetto (civiltà o sensi civico) delle leggi?

ChiaraER5 28-08-2008 10:48

Quest'estate ad Amboise, in Francia, ho assistito al primo controllo sul tasso alcolemico della mia vita.
Insomma, secondo me da noi mancano i controlli (oltre all'educazione civica a scuola).
E poi, Brontolo, qui non si tratta di gettare fango sull'Italia; il fango c'è già. E' il quarto anno che vado in moto in Francia e posso affermare che, come mi sento sicura sulle loro strade, qui da noi non mi potrò mai sentire. Certo che è capitato che qualcuno mi facesse il pelo in sorpasso ma era veramente l'eccezione.
E vogliamo parlare del fondo stradale? Il navigatore ci ha fatto percorrere anche delle interpoderali e persino quelle strade avevano l'asfalto nuovo o rattoppato a regola d'arte in modo da avere il fondo perfettamente pari nonostante gli aggiustamenti.

TheBoss 28-08-2008 10:52

Quote:

Originariamente inviata da Wotan (Messaggio 3073217)
In Italia ovviamente ho dovuto fare il contrario, ovvero ho tenuto il conto delle cortesie viste e ricevute (tre, di cui una da un italiano e due da stranieri), ma già dopo un centinaio di chilometri ho perso completamente quello delle cazzate, veramente impressionante, anche perché non ci ero più abituato.

bentornato Claudio :), qui la "stagione" si protrae sempre fino almeno al 10 settembre, appena finito presento il mio personale conto di sigarette accese, panini mezzi mozzicati, sacchetti di patatine presi o evitati questa estate; inumeri saranno comunque alti, new entry quest'anno un telo da marre zuppo e seppure pesante svolazzante sul parafango davanti del mio Scarabeo 500 Light, che sarà pure un cesso nelle fattezze, ma non merita tanto... :(

luke 28-08-2008 11:01

Bah, il rientro in patria dall'estero (EU) è sempre delirante...ad abituarmi alla cortesia, all'educazione e al buon senso che ho trovato al di fuori degli italici confini ci ho sempre messo poco...

Naturalmente questo atteggiamento da parte delgli altri utenti della strada rende più serena ogni traversata, permettendo a chi guida di godersi il viaggio pur mantenendo l'attenzione necessaria, ma senza stressarsi per il deficiente che arriva "a culo", per l'idiota che taglia la strada, per quello che non rispetta le precedenze o gli stop o per gli innumerevoli comportamenti irresponsabili e prepotenti che in patria avvengono davero troppo spesso...

Quante volte sono partito da un paese estero con la voglia di farmi un giro veramente bradipo (perchè è bello anche così) e ci sono riuscito? Sempre.

Quante volte sono partito da casa con lo stesso intento (anche per arrivare al lavoro la mattina) e ci sono riuscito? Mai...perchè al primo stop o alla prima statale che incontro immancabilmente trovo chi se ne sbatte della precedenza o mi arriva a 2 cm dal posteriore...(e aggiungo che con i limiti non vado molto d'accordo...quindi di intralcio non si può parlare).

Poi sono d'accordo sul fatto che gli idioti non hanno patria...ma fuori dal nostro belpaese il numero dei suddetti che ho incrociato lo conto con una mano sola...

Ed il problema è che non vedo margini di miglioramento...e non saprei nemmeno come sensibilizzare i nostri concittadini (di tutte le categorie, dallo scooter al tir passando per moto, auto, furgoni, camer, ecc.) a cercare di usare un pò più la testa ed il buonsenso, almeno quando si è alla guida.

Emocromo 28-08-2008 11:10

Credo che la soluzione è.... accendere più candele!!! (in chiesa, ovvamente, non nella camera di scoppio!!!)
La situazione peggiora eccome!
Fanali accesi anche di giorno: appena entrata in vigore la nuova norma, solo pochi "risparmiatori" tenevano le sole luci di posizione accese, ora circa una macchina su tre le tiene completamente spente.
Cellulare: appena entrata in vigore la nuova norma, tutti a comprare auricolari e vivavoce, alla peggio a sdraiarsi sotto i sedili se intravedevano una volante. Ora parlano tranquillamente al telefono fregandosene di quello che accade intorno: gente a 40 all'ora inaautostrada o i più prudenti si fermano, sulle rotatorie!!
Della serie: non rischio sanzioni? me ne frego della legge!

Enzofi 31-08-2008 13:11

rientro in patria - versione da cantina
 
Basta accendere il televisore per rendersene conto. Tutti i giorni almeno tre volte al giorno il papa. E cosa ha detto il papa, e cosa ha condannato il papa.
In assenza del papa qualcuno della cei.
All'estero non si rendono neppure conto di che fortuna hanno a non avere il vaticano in casa. Viene difficile anche cercare di spiegarlo.


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