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Grazie dell'intervento, veramente illuminante.
Particolarmente interessante è questo passaggio: Quote:
Inserisco questa discussione nella pagina dei link della sicurezza. |
Infatti Wotan l'ignoranza di molti crea legende metropolitane... Vi ricordate la storia dei caschi J1 che "esplodevano" cadendo da 50cm? E' lo stesso principio delle auto moderne: una struttura deformabile in caso d'urto dissipa energia evitando che questa si trasmetta ai passeggeri, l'auto è ridotta una fisarmonica ma gli occupanti sono incolumi... Eppure c'è ancora chi dice: la vecchia 1300... quella si... poteva andare contro un camion e non si faceva un graffio... Peccato che gli occupanti erano morti...
Nel caso del mio volo in pista con atterraggio a pelle d'orso la mentoniera si crepò ma salvai la faccia a parte il taglio all'interno del labbro. |
Quote:
pero' c'e' una cosa che non ho capito: se HIC e' l'energia assorbita dal casco, e quindi non trasmessa la cervello, io da profano penserei che il suo valore deve essere il piu' alto possibile, pero' dopo citi un limite massimo e parli di valore piu' basso possibile. cosa mi sfugge? grazie. |
Credo che l'HIC venga misurato sotto il casco, e quindi il suo valore dovrebbe rappresentare l'energia non assorbita dal casco che raggiunge la testa.
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Corretto quanto scritto da Wotan.
La misura è indiretta, in quanto fatta da una terna di accelerometri posti al centro di una testa in lega di magnesio, che ha caratteristiche di elasticità-rigidità simili alle ossa umane. Quindi misura ciò che passa, cioè non assorbito dal casco, per questo ha un valore massimo che deve essere il più basso possibile per dare la bontà del casco. Il parametro HIC, dall'acronimo Head Injury Criterion, è l'area sottesa dalla parte massima della curva di decelerazione ricavata dalla registrazione degli accelerometri, secondo la formula http://www.intmath.com/Applications-...IC/Image98.gif che si traduce nel valore massimo ottenibile sotto una curva di decelerazione tipo, dove in ascissa c'è il tempo dell'urto in millisecondi ed in ordinata la decelerazione: http://www.intmath.com/Applications-...n/at-model.gif dove il computer elabora l'intervallo di tempo t2-t1 in cui si verfica il massimo dell'area, cioè dell'HIC. Nella curva mostrata non è detto che coincida con il picco, visto che ha durata breve, mentre potrebbe essere nella parte di curva a sinistra del picco che ha durata maggiore. Scusate la prolissità e l'accademicità ma onestamente per me la sicurezza vale moltissimo. Se volete altre info chiedete pure, nei limiti del possibile risponderò. Volevo aggiungere una particolarità Schuberth riguardo il suo sottogola che viene realizzato a V con un braccio che va dietro la nuca in modo da ottenere un duplice risultato: distribuire la tensione non solo sui condili, cosa che si ottiene con un sottogola tradizionale ad un solo braccio evitare che in caso di rotazione del casco questo venga scalzato dalla testa. Bye |
per mia esperienza,come cavia da incidente(:lol:),anni fa impattai la mentoniera con un modulare chiuso contro un traversino di un auto.
non mi feci nulla al cranio,a parte il "trauma cranico" consueto e monitorato successivamente,poi menisco e legamenti per mancanza di protezioni alle sole gambe. la mentoniera neanche si ruppe,l'impatto si svolse ad una velocita' relativamente bassa. l'auto roteava su se stessa rimbalzando tra i guardreil dietro una curva,io arrivai,frenai,ma non riusci'ad evitarla....quindi la mia velocita' d'impatto la presumo intorno ai 50/70 di km/h!(nolan cp11....ora fa sopramobile;)) |
Alla luce di tutto ciò , sarebbe allora utile far notare a chi organizza corsi e giornate in pista, che non necessariamente nell'abbigliamento obbligatorio debba esserci un'integrale...
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Il Nolan Cp11 era in materiale termoplastico che difficilmente si rompe ma si deforma molto (si parla di deformazione plastica appunto) e in tal modo assorbe tutta l'energia dell'urto.
I caschi in materiale composito hanno cedimenti più evidenti (rotture vere e proprie) in quanto la matrice (resina poliestere o epossidica, per i più pregiati) è fragile (direi vetrosa) ed è per questo che si usano le fibre di vetro - aramidiche (kevlar) - carbonio per rinforzarla e dare resistenza ed elasticità al casco. Le fibre si comportano in modo diverso a seconda della loro natura: vetro - conferiscono elasticità ma pesano pur essendo economiche aramidiche (kevlar) - elasticità e ottima resistenza alla rottura (taglio), costo accettabile ma limitate le grammature e la trama carbonio - leggero, costoso ma allo stesso tempo elastico e resistente. Oltre alle tipologie di fibra conta molto la trama del tessuto di rinforzo utilizzato: fitta (satin) è più resistente ma assorbe molta resina, mentre quella più larga (twill) va bene per gli strati interni del casco, non a vista. Bye |
Quote:
http://dft-1-sharp.eduserv.org.uk/se...size=0&price=0 |
Qualche test....(tutti in tedesco, ma i numeri sono numeri)
Test 1 Test 2 Test 3 Più è basso il punteggio, migliore la qualità Test TCS (in ItaGliano) |
occhio non ho detto più basso il punteggio dei test migliore la qualità, ma più basso è il valore di decelerazione (g) e di HIC migliore è il casco.
Bye |
tutto chiaro, grazie per l'approfondimento! :!:
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una ulteriore curiosita':
che ordine di grandezza ha l'intervallo di tempo considerato? millis? micros? (immagino dipenda dal tipo di struttura in esame, le piu' rigide avranno tempi minori le piu' mollaccione restituiranno l'energia in tempi piu' lunghi, o no?) |
l'impatto viene misurato in tempi brevissimi, siamo nell'ordine di millisecondi in cui si ha una enorme quantità di energia da dissipare (energia cinetica) che è data dal prodotto della massa per il quadrato della velocità.
Immaginate il solo casco, supponiamo di 1,5 kg, che urta un corpo rigido a 50 km/h (= 13,89 m/s) deve assorbire 144,7 J (Joule), un'enormità. Se poi ci mettete il peso della testa l'energia in gioco è spaventosa e deve essere neutralizzata in un battito di ciglia. Le strutture più rigide tendono a rompersi immediatamente, ma è da evitare in quanto il cedimento immediato non comporta l'assorbimento di tutta l'energia. La situazione ottimale è rappresentata da un cedimento controllato in due fasi: 1. deformazione plastica delle strutture del casco, calotta esterna e polistirolo interno. In questo modo si assorbe una buona parte di energia. 2. rottura della calotta esterna per dissipare l'ultima parte di energia. La curva che ho riportato in un post precedente evidenziava il duplice comportamento: la parte a sinistra tondeggiante e con valore massimo di decelerazione basso rappresenta la deformazione plastica, mentre il picco alto e stretto di destra rappresenta la rottura della calotta. Bye |
Blueangel, dopo aver letto i tuoi interventi ho capito che:
1) ho detto un po' di cazzate :-o 2) meglio dare un'occhiata allo Schuberth col sottogola a V, non si sa mai (sgraaaat) :confused: 3) forse la mentoniera del mio Shoei farà il suo lavoro (sgraaat) 4) ho letto un altro parere che comunque, al di la delle comparazioni dei caschi, è meglio guidare con molta prudenza ;) cosa che in fondo faccio da qualche anno. |
mah, io devo comprare il casco nuovo, adesso sono piu' confuso di prima e in piu' non so' che fare con i caschi che uso ora...:-o:mad::mad::lol:
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Quote:
Secondo i test da me riportati a punteggio basso corrisponde miglior qualità e, si spera, maggior sicurezza. Nei test si trovano punteggi riferiti alla sicurezza, ma non nei termini di -g e HIC, cosa che invece è più chiara nei test riportati nel post in evidenza nella sezione "Abbigliamento" Quindi..non sempre "qualità" intesa come finiture o comfort è sinonimo di sicurezza...o sbaglio? |
@ The Lock: corretto! Spesso ci facciamo ammaliare dal comfort e questo spesso si ottiene a scapito della sicurezza. Pensa ad un demi-jet comodissimo perchè copre il minimo dell'area di impatto ed il resto si ottiene con parti morbide, per esempio sulle orecchie, ma se cadi in quella zona non hai nessuna protezione. Questo non vuole dire acquistare caschi orribili ma super sicuri ma cercare un giusto compromesso. Tutte le principali marche offrono un'ampia scelta sia di design che di prezzo.
Riguardo le prove non sempre si trovano i valori in termini di g ed HIC appena trovo qualcosa di recente lo posto. @ Flying*D: mi pare che tu stia comprando il Multitech o no? Vai sul sicuro è un ottimo casco ;) oltre ad essere bello e quindi metti a tacere la :arrow: @ Sv650s: tranquillo mica si può sapere tutto ;) dosare bene la manopola del gas è sempre la migliore prevenzione di tutte le rogne. Bye |
Il sottogola a V dello Schubert in che modelli si trova? Così, per capire meglio di che parliamo :!:
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Il sottogola a V dello Shuberth a me si è staccato da sono dal perno a cui era fissato...
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