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Sono d'accordo con quanto detto da BORO, anche a me l'articolo non pare del tutto limpido nel contenuto. Un concetto che vorrei sottolineare, e che si continua a far finta di dimenticare, è che la motoGP è cambiata con la riduzione della cilindrata e con L'ENTRATA DELLA GESTIONE ELETTRONICA DELL'EROGAZIONE (il traction control) che permette di andare forte anche a chi non ha molta sensibilità. Con le 1000 era tutta un'altra musica. In queste condizioni il pilota è sicuramente meno determinante e il margine che Vale aveva sugli altri si è ridotto non potendo più "metterci del suo".
Mi sembra evidente. |
Alcune cose giuste e alcune solenni minchiate.
Minchiata è che Rossi abbia vinto contro pensionati, e che questo sia stato causato dai "cattivi" sponsor e giornalisti. Rossi, come qualsiasi altro campione nella storia, ha vinto contro il meglio che i team avversari siano riusciti a mettergli contro. Se non avessero dato moto buone a Capirossi, Roberts, Biaggi, Barros, Gibernau, Melandri, Kato, Pedrosa, Bailyss ed Edwards, a chi avrebbero dovuto darle? A qualche "campioncino della Futa"? Le porte della 500/MotoGP non sono mai state sbarrate. Chi è andato bene in 250 ci è sempre arrivato, e con moto buone. Persino quelli che non sono andati tanto bene in 250 spesso ci sono arrivati, anche se con moto meno buone (e vorrei anche vedere). Dalla SBK hanno preso Bailyss ed Edwards (e Fogarty prima di loro), che di miracoli non ne hanno mostrati (si, Bailyss ha fatto una bella gara), dalla SBK USA Hayden, che ha vinto un campionato del mondo, ma anche lui di miracoli in pista ne ha fatti vedere pochini. Quindi i campioni in grado di battere Rossi da dove dovevano prenderli? Le squadre corse non sono enti di beneficenza, è normale che preferiscano affidare materiale costosissimo ed investimenti miliardari a gente che ha già mostrato di fare bene in passato, e potrà certo fare molto bene con il materiale giusto, piuttosto che a complete incognite che hanno poche possibilità di essere campionissimi e molte di essere brocchi che non faranno mai vedere la livrea della moto nelle prime posizioni. La verità è che i supercampioni non crescono sugli alberi. Una generazione ne partorisce uno o due, raramente tre. Uno che poteva essere un campione, Kato, è stato ucciso, forse dalla sua moto, forse da una sua disattenzione, ma certo non dagli sponsor o dai giornalisti. Un'Honda HRC sotto il culo intanto gliel'avevano messa. Altri non hanno sempre avuto materiale al top, ma questo fa parte del gioco. Capita anche ai migliori. Shwantz avrebbe certo vinto di più se non avesse corso con la Suzuki. Per tre anni Freddy Spencer fu un marziano sceso sulla terra, semplicemente inavvicinabile per gli avversari, ma di quei tre capionati 500 ne vinse solo due, dato che per una stagione la Honda gli affidò una moto che non andava neanche a spinta. Chi si lamenta dei "pensionati" in MotoGP e della "miopia" dei team manager, dovrebbe mostrarmi una dichiarazione, resa prima che la Ducati decidesse di affidare una moto a Stoner, in cui si afferma che Stoner è un supercampione superiore a tuti i piloti della 250 contro cui ha gareggiato e che sono arrivati in MotoGP prima di lui e che, con una moto solo appena decente, avrebbe bastonato Rossi senza pietà. Semplicemente in MotoGP è successo quello che, pressappoco dalla metà degli ani '90, è successo in tutti gli altri sport. Dopo decenni in cui l'età media degli sportivi di punta tendeva ad abbassarsi, questa ha ricominciato ad alzarsi (si sono così visti velocisti ultratrentenni in una finale olimpica dei 100m, mentre l'età a cui la federazione italiana, fino a pochi anni fa, imponeva il ritiro ai boxatori professionisti, 32 anni, oggi coincide con l'apice della carriera). Stoner? A parte l'eccellenza del pacchetto moto/gomme, gli è successo quello che è successo a molti altri piloti prima di lui, considerati veloci ma incostanti, che imbroccano un periodo (una stagione, due, o solo pochi GP) in cui non sbagliano un colpo (per rimanere a tempi recenti e alla MotoGP, è successo a Barros e Gibernau). Purtroppo per loro, la trance agonistica, come i problemi precedenti, è di origine psicologica e può finire, improvvisamente come è venuta, alla prima difficoltà. DogW |
X Dogwalker
Hai estensivamente scritto quello che pensavo anch'io! |
Per LoSkianta...le parole la "Motogp sembra come la F1" le ha dette Vale...non io! E poi Vale si riconosce i meriti di Stoner..ma dicendo sempre che le gomme , la moto....insomma un pò mi dispiace che dica certe cose...d'altronde quando era con Honda e gli altri soffrivano, non ho mai sentito nessuno mettere in dubbio le qualità di Rossi!
Un lampeggio. |
Per cominciare DICHIARO il mio "amore" per Valentino ma la goduria di vedere la Ducati che "massacra" le jappo .......
Ma lasciando perdere il tifo bisogna ricordarsi le cose e dare i meriti a chi li ha. Mi spiego. L'anno scorso, con la honda, Stoner forzava e cadeva, nn mi ricordo neanche quante volte, mentre quest'anno, guida pulita e moto facile ....zac, campione del mondo ! Sicuramente ci ha messo del suo, ma aspetterei ancora un pochino a dargli dell'anti-Rossi, nn vorrei fosse molto merito di Ducati e un po suo. Che Rossi nn sia in condizione di competere credo sia chiaro a tutti, semmai ci si deve chiedere come ha fatto a vincere i titoli con yamaha, quello è lo strano !!! E, per concludere, io credo che sia vero che la motoGP sia sempre più uguale alla F1, che stia appiattendo il valore del pilota, tutti riconoscono che queste moto siano "facili" da guidare tanto da sembrare 250. Basta derapate di potenza o piloti mandati a terra da aperture di gas anticipate, l'elettronica sta appiattendo tutto anche in GP. Fortuna che c'è la SBK, per ora ...... !!!! |
Non so quanta verità c'è in questo articolo però fa pensare.....
http://controcampo.mediaset.it/artic...ticolo67.shtml |
Effettivamente l'articolo di Rivola non è del tutto limpido, ammette il talento puro del "Fenomeno" ma parla di vittorie contro "pensionati". L'affermazione :..., ma che nessun pilota è in
grado di andare più forte della sua moto. Tutto, o almeno moltissimo, dipendeva quindi dalla sua moto, la 4 cilindri M1: senza una moto in grado di assecondare la sua capacità di vincere, nemmeno Valentino avrebbe vinto perde di vista una cosa fondamentale: la M1 quando è arrivato in Yamaha l'ha sviluppata fino a farla diventare quasi perfetta. Il merito è suo e degli ingegneri dagli occhi a mandorla. Per Adelmos: il problema non è il TC, quello c'era già sulle 1000, ma la riduzione di cilindrata con un abbassameno delle potenze ha probabilmente livellato un po' i valori in campo (non azzerate ovviamente, il pippaiolo invece di stare a 8 dec sta a 3 ad esempio) |
Quote:
Penso poi che le circostanze possano aiutare o esser contro. Quanto a solidità psicologica di Rossi, non sarei così sicuro: l'altr'anno l'ha perso lui, all'ultimo giro, il Campionato. Che non sia Rossi meno solido di quanto ritenuto, di ronte a ripetute difficoltà? Per Stoner, si vedrà. Non mi sembra possibile nè dire che sia il nuovo Rossi, nè che sia solo in una fase positiva ma transitoria. |
Quoto anche io Luiggi', si, bravo, c'e' da imparare da lui
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Semiserio
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Colpetti di clacson e saluti (ricambiati con grandi lampeggi dagli autisti): un tributo sentito, dovuto e meritato! Poi, mi cade l'occhio sulle targhe... gialle e nere :rolleyes:... INGLESI :rolleyes: Alé, và a finire che ci risiamo :lol: P.S. Ho riportato enricogs, ma altri hanno scritto la stessa cosa |
mah!!! non discuto certo il giornalista ma non condivido una cippa di quello che dice, anzi mi sembra l'analisi di un'amante tradita, chissa perchè poi.
Di Valentino si può dire tutto, di sicuro è stato e a mio parere è il più grande pilota di tutti i tempi, di sicuro con lui in pista le gare difficilmente sono state noiose o banali e il motociclismo con lui è diventato da ricco a ricchissimo. il resto è noia :-p |
Ma siamo così sicuri che Stoner sia poi questo gran fenomeno???
Fino a quest'anno, con la moto non a posto, ha passato più tempo per terra che in sella. I soloni che oggi lo osannano, ieri lo scherzavano chiamandolo Rolling Stoner. Mah, vedremo. Quest'anno, comunque va come una schioppettata. Se è merito delle gomme, buon per lui. |
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L'anno scorso è finito settimo, tre posizioni dietro Melandri, quattro dietro Capirossi, e davanti a Stoner, Elias e le due Suzuki. Quindi si può dire che, in valore assoluto, a meno che Edwards non sia migliorato come pilota, la Yamaha non è peggiorata. Ad essere peggiorata è soprattutto la Honda, e ad essere migliorate sono soprattutto le Suzuki (anche più delle Ducati, per le quali fare confronti è più difficile, visto che la composizione della squadra è cambiata). DogW |
D'accordo, invece, con cecco.... L'articolo dice cose sacrosante con una forma ineccepibile.... tranne per il fatto dell'unico sorpasso. Le gare erano noiose anche quando 'unico sorpasso lo faceva Rossi. E sono state tante le gare in cui il duello è durato fino all'ultimo giro. Una per tutte il duello con Biaggi all'inizio della prima stagione in Yamaha... seguita poi da taaante altre. Che poi (indipendentemente da chi vinca) le gare oggi siano lontane da quelle che erano solo 3-4 anni fa e che sia molto più divertente guardare la SBK, beh mi sembra un dato di fatto.
Ciò non toglie che Ducati e Stoner oggi siano un pacchetto al quale fare solo complimenti! Chapeau! |
Zio pork...ci voleva Rivola??????
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se rossi fosse andato in ducati con questa moto.... si sarebbe gridato al miracolo perchè rossi si sarebbe preso tutti i meriti... mentre ducati... niente... è una baracca. |
Relativamente all'età dei piloti...........c'è pure un'articolo su IN MOTO di questo mese:
Stoner = 21 anni Rossi = 28 anni Biagi = 36 anni Quando Rossi e Biagi correvano insieme c'era una differenza di età di 8 anni........ora tra Stoner e Rossi ci sono 7 anni di differenza. Quota Rivola ma Rossi resta per me un gran campione pieno di carisma..... |
Questa è realtà
Il segreto vincente della Ducati di Stoner
Vi riveliamo la geniale "elettronica di posizione" della rossa di Guido Meda Abbiamo messo insieme un po' di spunti raccolti in questo che per la Ducati è un anno memorabile. L'abbiamo vista da vicino la Desmosedici, con Stoner sopra padrone della situazione, della potenza, del mezzo in una maniera tanto disinvolta anche nella guida al limite da poter concludere senza timore di essere smentiti che la moto sa dove si trova, sempre che l'ingegner Preziosi, oltre ad essere un vero uomo di moto, è un genio. In pratica Stoner (ma anche Capirossi), dispongono curva per curva della potenza ottimale che serve loro per non mettersi la moto in testa uscendo dalla curva stessa più forte che si può, aprendo il gas il prima possibile. La connessione tra le intenzioni della mano di Stoner e quelle della ruota posteriore della sua Ducati è pressochè perfetta ed è garantita dallo spazio virtuale ed elettronico che ha il suo cuore nella centralina Marelli. La centralina è un computer, vuoto, nel quale inserisci il software che desideri e gli fai fare i calcoli che lei ti consente. Avendo il comune sistema Gps delle tolleranze&imposte dalle cautele militari americane che gestiscono la maggior parte dei satelliti in orbita (per una miglior difesa il missile deve sbagliare il bersaglio, anche di poco), la consapevolezza della propria posizione sarà fornita alla moto in maniera più accurata da un banale calcolo metrico. Un precisissimo contachilometri. Poniamo di prendere uno "zero" sul traguardo, uno zero fornito alla centralina dal transponder (il dispositivo "moto-muretto"che fa funzionare il cronometro) montato di serie sulla moto. Ecco, ora, tra trecento metri -dice la centralina- c'è la prima curva e io devo poter dare al pilota una potenza massima in seconda marcia pari al 64% del monte cavalli. A quel punto prepara una seconda da 64% della potenza massima. Il banale calcolo delle distanze suggerisce che la prossima curva è tra ulteriori trecento metri. Una curva da terza, una terza che al massimo dovrà fornire al pilota il 72% della potenza. E così via fino al nuovo traguardo, fino al nuovo zero. Il sistema dovrà essere così prossimo alla perfezione da sapere che finita la curva la potenza dovrà tornare ad essere quella massima per accelerare al meglio sul tratto rettilineo. Metri di tolleranza pochissimi, quasi niente. Ovviamente in caso di "dritto", un'escursione sulla ghiaia ad esempio, il calcolo sballerà. A quel punto il pilota dovrà gestire una guida totalmente manuale fino al prossimo passaggio sul traguardo. Combinato con l'antispin e con le manovre del pilota (Stoner usa moltissimo il freno dietro) il sistema Ducati pare funzionare a meraviglia. Il pilota può tornare ai box e chiedere due punti di potenza in più nella tal curva, quattro in meno nella tal altra e rientrare in pista più o meno sicuro che la moto darà il meglio di ciò che a lui serve. A giudicare dalla stizza che i tecnici Honda manifestarono quando in un Gp del 2007 il sistema dei transponder non funzionava (impossibile quindi avere lo "zero"), ci viene facile pensare che anche a Tokio usino lo stesso sistema, mentre non disponiamo di dati certi sulle altre Gp in gara. IL SISTEMA E' DERIVATO DIRETTAMENTE DALLA F1, perchè allora stupirsi delle dichiarazioni di Rossi ?????? La forza di Rossi è stata da sempre la sensibilità ad aprire il gas in curva, dosare e avanzare col posteriore di traveso anche a gomme finite, lo stesso vale per Capirossi, senza dubbio un maestro dei traversi in accelerazione, ma oggi, basta spalancare e l'elettronica fa il resto........... Il vantaggio insito nel polso destro non serve più, De Puniet insegna :rolleyes: |
Il primo approccio di Stoner con una motogp fu con la Honda di Cecchinello. Sembra che appena sceso dalla moto pronuncio la frase: It's Fucking easy...
Sarà vero?!?! :cool: |
Io Stoner lo vorrei vedere su una 500 2 tempi :rolleyes::rolleyes:
Con quella Rossi ci ha fatto un 2 ((all'esordio) vincendo la prima gara sul bagnato) e un 1. Fate voi..... |
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