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makx75 26-08-2007 11:05

Vabbè in hig brianza ci sono strade a doppio senso di marcia in una direzione limite di 50 nell'altra c'è 70 o 90 di co o 90 pechè c'è un cartello 50 barrato:mad::mad:

andrew1 26-08-2007 11:16

Però sarebbe una buona idea quella di censire tutte le assurdità, farne un documento e mandarlo al ministero dei trasporti, forse sarebbe la cosa più sensata invece di parlarne qui e basta.

Ogniuno documenti le assurdità vicino a lui, a fine novembre raccogliamo tutto e spediamo, che ne dite?

Wotan 26-08-2007 17:27

Quote:

Originariamente inviata da artemio (Messaggio 2218010)
P.S. Wotan, le tue ferie, immagino che tu lo sia, sono fertili di impegno Qdeesco. :)

:lol: Che vuoi, non riesco a stare senza far niente...

walter58 26-08-2007 17:45

Basta, corro quanto mi pare.

Bob Rock 26-08-2007 18:05

I limiti, o meglio le "regole" in generale, vanno rispettati, se non lo faccio devo essere disposto a pagarne le eventuali conseguenze.
Non vedo nessun motivo per il quale la presenza dell'autovelox debba essere segnalata prima. L'unico motivo che immagino è: "sono un paraculo, rallento in quel punto e poi riparto a razzo" (come sempre avviene).

Ora che ci siano dei limiti oggettivamente criticabili sono d'accordissimo, ma non sui 130 in autosdrata dritta 120 corsie, ma sui vari 30km, 40km...
Per questi andrebbe fatto quello che suggerisce Wotan.

Ciao

Wotan 26-08-2007 19:55

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Grandi (Messaggio 2217854)
Certo che, IMHO, questo vorrebbe dire, per lo Stato:
  • creare un ente accertatore "super partes" per rivederli tutti modificando pesantemente il CdS
  • deresponsabilizzare l'ente gestore della strada in caso di incidente (ovviamente a patto che la strada sia manutenuta correttamente)
  • rivedere la segnaletica orizzontale per agevolare i sorpassi (all'estero vi è quasi sempre solo la linea tratteggiata, anche in curva)
  • finanziare maggiormente i comuni che avranno minori introiti dovuti alla naturale diminuzione delle multe comminate
  • perseguire pesantemente coloro che guidano in condizioni psico-fisiche non idonee ed ovviamente coloro che poi non rispettano i limiti giustamente posti

Trovo interessante l'idea di mettere a fuoco le cose da fare, anche se non condivido alcuni punti del tuo elenco. In particolare, ritengo che alcune delle cose che indichi non dovrebbero essere fatte:
  • non penso che sia opportuno creare un apposito ente accertatore, di enti in giro ne vedo già troppi; ci si potrebbe avvalere dell'ANAS, magari con l'aiuto di altri enti esistenti per le strade di interesse locale;
  • non occorre deresponsabilizzare l'ente gestore in caso di incidente salvo il caso vi siano difetti della strada, perché già oggi gli enti sono responsabili esclusivamente di questo;
  • non ritengo neanche che sia necessario (oltre che corretto) aumentare i trasferimenti ai comuni per compensare le sanzioni inique; se proprio hanno bisogno di far cassa, lo facessero in modo più utile, massacrando (come dici tu giustamente) chi guida in condizioni di ebbrezza o supera i limiti sensati, ma anche chi porta i bambini in braccio in auto, chi scrive sms mentre guida e così via.
Continuando a ragionare sulle cose da fare, ne vedo altre che potremmo aggiungere all'elenco.
  • Per rendere effettiva la possibilità di vedere elevati a 70 km/h i limiti sulle strade urbane di scorrimento (tipo via Cristoforo Colombo a Roma, una vergogna inaccettabile), bisognerebbe modificare l'art. 142 del C.d.S. in modo da rovesciare il sistema attualmente vigente, per il quale i 50 sono la norma e i 70 possono essere concessi (aggiungerei graziosamente) con appositi segnali, e rendere automatico il limite a 70 (magari anche soltanto nelle strade ad almeno 4 corsie o simili, purché si indentifichi un criterio di riconoscimento facilmente identificabile dall'utente).
  • Stesso sistema dovrebbe essere usato per il limite a 150 sulle autostrade.
  • Sempre a proposito di limiti generici, oggi molte strade extraurbane a 4 corsie (con limite a 90) presentano per lunghi tratti le carattersistiche tecniche per essere classificate strade extraurbane principali (e quindi con limite a 110), ma non lo sono in quanto semplici tronconi, per quanto lunghi essi siano; bisognerebbe rendere chiara agli enti la possibilità di riclassificare anche solo i singoli tratti di strada idonei.
  • Bisognerebbe emanare una norma (se non c'è già: per ora non l'ho trovata) che stabilisca puntualmente quali sono le cause che ammettono l'apposizione di limiti particolari e che chiarisca che in tutte le altre circostanze è vietato.
  • La stessa norma dovrebbe anche obbligare l'ente a indicare con un pannello la causa di ciascuna limitazione specifica della velocità.
  • Parallelamente al punto precedente, occorrerebbe modificare l'art. 45 commi 1 e 7 del C.d.S.* in modo da sanzionare ben più pesantemente gli enti proprietari che sgarrano; e l'ANAS (o chi per essa) dovrebbe avere il potere di sanzionarli.
  • Oggi i segnali di divieto e di obbligo specifici (ovviamente non quelli generici per tipo di strada) hanno efficacia fino al cartello di fine prescrizione oppure fino all'intersezione successiva, tant'è che se la prescrizione continua, l'ente deve ripeterli dopo ogni intersezione (art. 104 comma 2 Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada). Sarebbe utile fissare un limite generale di efficacia nello spazio di tali segnali (per esempio 1 km) e obbligare gli enti proprietari a ripetere il segnale anche dopo tale limite, in modo da aiutare gli utenti a ricordare il limite vigente nel tratto percorso e liberare gli stessi dall'obbligo di rispettare limiti inutili ed esistenti solo a causa della mancata installazione dei segnali di fine da parte di enti distratti (e anche risparmiare un numero enorme di sanzioni a carico di tali enti, a norma dell'art. 45 C.d.S. sopra citato).

* riporto il testo dei commi citati:

1. Sono vietati la fabbricazione e l'impiego di segnaletica stradale non prevista o non conforme a quella stabilita dal presente codice, dal regolamento o dai decreti o da direttive ministeriali, nonché la collocazione dei segnali e dei mezzi segnaletici in modo diverso da quello prescritto.

7. Chiunque viola le norme del comma 1 e quelle relative del regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 370 a euro 1.485.

Wotan 27-08-2007 00:23

Spulciando ho trovato le norme che disciplinano il ricorso contro la segnaletica errata.

Art. 37 C.d.S. comma 3.
Contro i provvedimenti e le ordinanze che dispongono o autorizzano la collocazione della segnaletica è ammesso ricorso, entro sessanta giorni e con le formalità stabilite nel regolamento, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che decide in merito.

Art. 74 reg. C.d.S.
Ricorso contro provvedimenti relativi alla segnaletica.
1. Il ricorso, previsto dall'articolo 37, comma 3, del codice è proposto, nel termine di sessanta giorni, da chi abbia interesse alla apposizione della segnaletica, in relazione alla natura del segnale apposto. Il ricorso deve contenere, oltre all'indicazione del titolo da cui sorge l'interesse a proporlo, le ragioni dettagliate dell'opposizione al provvedimento o all'ordinanza, con l'eventuale proposta di modifica o di aggiornamento. Il ricorso è notificato, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, all'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici, e all'ente competente all'apposizione della segnaletica, giusta quanto dispone l'articolo 37 del codice.
2. La proposizione del ricorso sospende l'esecuzione del provvedimento impugnato, salvo che ricorrano ragioni di urgenza, nel qual caso l'ente competente può deliberare di dare provvisoria esecuzione al provvedimento impugnato. L'esecuzione provvisoria è comunicata, con raccomandata con avviso di ricevimento, al ricorrente e all'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici.
3. Il ricorso è deciso, a seguito di istruttoria dell'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dal Ministro dei lavori pubblici entro sessanta giorni dalla notificazione dello stesso. La decisione è comunicata dal Ministro al ricorrente e all'ente competente, che è tenuto a conformarsi ad essa.


Si parla di ricorso entro soli sessanta giorni dalla data del provvedimento di apposizione del segnale.
Se non c'è qualcos'altro che mi sfugge, quest'articolo va assolutamente modificato, perché così com'è prevede il silenzio assenso inappellabile di noi utenti alle minchiate.

aldo 27-08-2007 09:26

Sono teoricamente d'accordo con Wotan sulla correttezza e logicità delle azioni che propone e sono anche d'accordo con chi dice che noi italiani siamo molto bravi a lamentarci ma poco ad agire, però tutta la faccenda mi sembra poco pratica.
Se io ricevo una multa per un'infrazione rilevata tre mesi fa al Km xxx di una strada in Trentino (per esempio) per andare a verificare se la multa mi è stata comminata giustamente o meno devo prendermi almeno una giornata di ferie. Per intraprendere poi tutte le azioni atte a tentare di dichiarare tali limiti non legittimi non voglio ipotizzare quante altre giornate di ferie mi dovrei prendere. In pratica le mie ferie di un anno mi servirebbero solo per correre dietro ai limiti ingiusti. Come avviene, per altro, per qualunque attività che coinvolga uffici pubblici, mentre l'Italia avrebbe un gran bisogno che la gente potesse lavorare senza perdere tanto tempo in scartoffie. Bisognerebbe che tutti si facessero carico di verificare a tappeto la logicità dei limiti nella propria zona ma questo implicherebbe una mobilitazione generale tale che, se ne fossimo capaci, molte cose andrebbero molto meglio in Italia.
Purtroppo questo fatto è un ulteriore punto di forza delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini. Gli uffici delle polizie municipali sono aperti, in genere, solo al mattino. Solo per visionare la fotografia mi devo prendere mezza giornata di ferie (se il suddetto ufficio è nella mia zona).
Sarebbe già molto se riuscissimo ad ottenere che le pubbliche amministrazioni rispettassero le leggi dello stato. Io sono in lotta dal 2005 con un comune.
Mi è stata notificata una multa con oltre un anno di ritardo. Un gioco da ragazzi, ho inviato il ricorso alla polizia municipale per (abbondante) decorrenza dei termini.
Dopo sei mesi mi è arrivata una multa per mancata notifica dei dati del conducente (sempre relativa alla stessa multa), ho presentato ricorso al prefetto.
Dopo un po' di tempo mi è arrivato un sollecito di pagamento per la prima multa dalla solita ditta di riscossione crediti con le minacce di rito di confische in caso di mancato pagamento (minacciato anche il 10% di interesse di mora ogni 6 mesi, ma l'usura non era illegale?) e non avrebbero dovuto comunicarmi l'esito del mio ricorso? ho scritto a tutti, ditta, polizia e prefetto denunciando la persecuzione e minacciando di rivolgermi ad un avvocato
Dopo un po' di tempo mi è arrivato il sollecito per la seconda multa, quella per la quale ho fatto ricorso al prefetto, sempre corredata dalle minacce di rito. Ma i ricorsi non dovrebbero interrompere l'iter fino all'esito del ricorso?
Ora mi rivolgo all'avvocato, preferisco regalare i soldi a lui che a quei *****.
Già la giustizia delle leggi è sbilanciata a favore delle pubbliche amministrazioni se poi non le rispettano neppure abbiamo poche speranze. Mi immagino in quali cavilli finiremmo impelagati nel caso di un ricorso per limiti non adeguati, bisognerebbe dare sempre tutto in mano ad un avvocato.

Wotan 30-08-2007 20:31

Quote:

Originariamente inviata da aldo (Messaggio 2219878)
Sono teoricamente d'accordo con Wotan sulla correttezza e logicità delle azioni che propone e sono anche d'accordo con chi dice che noi italiani siamo molto bravi a lamentarci ma poco ad agire, però tutta la faccenda mi sembra poco pratica.
[...]
Se io ricevo una multa per un'infrazione rilevata tre mesi fa al Km xxx di una strada in Trentino (per esempio) per andare a verificare se la multa mi è stata comminata giustamente o meno devo prendermi almeno una giornata di ferie.

Quello che dici è vero, questo tipo di difesa di fatto è attuabile per le contravvenzioni ricevute nella propria città e immediati dintorni.
Ma essere attivi contro le ingiustizie resta sempre una grande cosa; se ciascuno ricorresse per tutte le contravvenzioni ingiuste ricevute nella propria città, invece di pagare e lasciar correre, avremmo una situazione della segnaletica stradale molto migliore e quindi una minor probabilità di incappare, quando si è in viaggio, in problemi del genere.
L'altra grande arma contro questo stato di cose dovrebbe essere il controllo dello Stato sull'operato degli enti gestori, controllo che oggi latita pressoché completamente.

funfa 31-08-2007 00:00

Quote:

Originariamente inviata da tonifuso (Messaggio 2217900)
boh che negli altri paesi si rispettino i limiti è una leggenda, tornando dalla scozia in autostrada ho seguito la marea delle auto e dove non c'era traffico si andava dai 150 ai 170, tranne dove c'erano lavori o controlli, in più ho notato che rispetto all'italia auto e moto tendono di più a far lo slalom fra le corsie(giustamente visto che è assurdo con 3 corsie sorpassare solo da una parte), però con molta diligenza, nessuno ti sta appiccicato al culo e nelle stradine di montagna scozzesi a 90 all'ora più di una volta ho accostato per lasciar passare visto che facevo da tappo.

Quest'estate ho percorso 5000km (in auto) tra Francia, Inghilterra e Spagna, impegnandomi a rispettare i limiti visto che ero tranquillo in vacanza.
Per cui ho viaggiato regolando la velocità con il cruise control e verificandola con il GPS esattamente al limite di volta in volta stabilito sulle autostrade o sulle statali. Risultati: in Francia (4000 km) mi avranno superato in 20 - 30 al massimo, in Inghilterra (500 km) una decina, in Spagna (300km) qualche decina, in Italia, tra Susa e Como, soprattutto sulla TO - MI piu' tanti che nei quindici giorni precedenti, tra cui una ML che, in un tratto di lavori con limite ad 80, viaggiava probabilmente intorno ai 180. Che dire?

Wotan 31-08-2007 10:52

Che la tua esperienza rende perfettamente l'idea di come stanno le cose. All'estero non sono tutti santi, ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo, anche perché spesso non è facile seguirlo.

MarcoR 03-09-2007 12:38

Senti Wotan, qui in zona ho provato a discutere sia con Vigili che Sindaci di alcuni limiti assurdi, arrivando a litigare. In un caso, una strada extraurbana a due corsie per senso di marcia, senza interruzioni a 70, il vigile mi ha pure dato ragione e spiegato che il Sindaco ha fatto di tutto per farla mettere a 50 dalla provincia (è una provinciale) e che alla fine si sono accordati a 70.

Il vigile in una occasione mi ha pure confermato che tarano l'autovelox a 90, ma ti assicuro che essendo quasi un'autostrada a 110 non sarebbe tanto pericoloso (però sei oltre i 40 dal limite).

Se l'amminstrazione decide per un limite basso, o è assurdo o è quasi impossibile vederselo cambiato. è sufficiente che ad una strada venga esteso il centro abitato per poter mettere i 50, ed una casa abitata la trovi sempre ovunque.

Wotan 03-09-2007 13:04

Difficile, ma non impossibile. E' questo il genere di cose che dobbiamo imparare a fare, anche se è dura.

dgardel 03-09-2007 15:56

Quote:

Originariamente inviata da 147db (Messaggio 2217986)
I limiti vanno rispettati, è semplice. Purtroppo le sceneggiate all'italiana si ripetono quotidianamente nei comandi di polizia municipale... pagate e scusatevi (come facevo io, ora sono irreprensibile perché i punti sono agli sgoccioli...) e imparate poco a poco che i cartelli non fanno parte del paesaggio ma vanno presi in considerazione.

NI!!!

I limiti "dovrebbero" essere sensati ........................

non puoi "regolamentare" tutto a c@220 e urlare che gli "TALIOTTI" sono tutti dei menefreghisti incoscienti.....

dgardel 03-09-2007 15:58

Quote:

Originariamente inviata da Wotan (Messaggio 2231909)
Che la tua esperienza rende perfettamente l'idea di come stanno le cose. All'estero non sono tutti santi, ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo, anche perché spesso non è facile seguirlo.

QUESTO E' IL PROBLEMA!!!

Wotan 03-09-2007 16:06

Quote:

Originariamente inviata da dgardel (Messaggio 2238396)
QUESTO E' IL PROBLEMA!!!

Questo è UN problema.
L'altro siamo noi, che non siamo neache in grado di pensare un'azione coordinata contro le irregolarità della segnaletica.

spazinfo 03-09-2007 16:16

Quote:

Originariamente inviata da Wotan (Messaggio 2238434)
... che non siamo neache in grado di pensare un'azione coordinata contro le irregolarità della segnaletica.

concordo al 100% :mad:

aldo 04-09-2007 14:34

Quote:

Originariamente inviata da Wotan
...ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo...

Un po' è vero ma non bisogna neppure farne una regola. Io porto il mio esempio. Io mi ritengo una persona abbastanza rispettosa del codice della strada, anzi rispettosa degli altri utenti della strada che è un gradino in più, anche se non rispetto i limiti (italiani). Io giro all'estero parecchio. Moltissimo in Francia, in pratica ogni volta che faccio un giro leggermente più lungo sconfino.

In Italia ho già preso diverse multe, all'estero mai. Eppure il mio stile di guida è sempre lo stesso, anzi, quando sono in Francia giudo abbastanza rilassato come rientro in Italia comincio a diventare guardingo sui limiti assurdi che ci sono in giro. Ad esempio, cerco di evitare di rientrare dal colle di tenda perchè finchè si è in francia si circola tranquillamente, limiti a 50 nei paesi che diventano immediatamente 70 in periferia per finire all'ultima casa. 70 in corrispondenza di case isolate e perfino 70 nei paesi se le strade sono ampie e dritte. 30 nei paesi antichi strettissimi dove fare più dei 30 è veramente pericoloso. Come si arriva a limone piemonte che inizia il fondovalle pieno di paesini inizia il calvario, tutto a 50 che diventa 30 nei paesi. E bisogna stare attenti perchè ci sono i cecchini.
Secondo me chi fa la differenza è solo la volontà o meno di fare cassa. In francia cercano la sicurezza in italia cercano solo la vile pecunia.

Wotan 04-09-2007 14:50

Quote:

Originariamente inviata da aldo (Messaggio 2241127)
Quote:

Originariamente inviata da Wotan
...ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo...

Secondo me chi fa la differenza è solo la volontà o meno di fare cassa. In francia cercano la sicurezza in italia cercano solo la vile pecunia.

E' nato prima l'uovo o la gallina? Prima i limiti assurdi o la nostra indisciplina? Dovunque sia la verità, in qualche modo dobbiamo rompere questo circolo vizioso.

Peraltro, non credo che in Italia cerchino solo la vile pecunia, tanto è vero che i limiti assurdi vengono posti ovunque, anche dove non c'è autovelox fisso o mobile.
Io credo che esista un meccanismo normativo perverso, che in qualche modo spinge le amministrazioni verso l'abbassamento dei limiti. Studio per capire.

staffy 04-09-2007 15:15

Quote:

E' nato prima l'uovo o la gallina? Prima i limiti assurdi o la nostra indisciplina? Dovunque sia la verità, in qualche modo dobbiamo rompere questo circolo vizioso.
Io sono pienamente daccordo ma quello che proponi può essere solo una azione a medio-lungo termine, che deve essere portata avanti accompagnata da una strategia a breve termine.
La strategia a breve termine è quella di conoscere approfonditamente la normativa e FARE RICORSO, sempre, a prescindere, se solo una virgola nella stesura del verbale o nella modalità di accertamento non è stato eseguito in modo conforme alla legge.
A chi copre la targa rispondo suggerendo di informarsi bene e leggersi le novità del Decreto di agosto, c'è abbastanza per promuovere ricorso sulla quasi totalità delle multe prese nelle imboscate. A titolo di esempio è sufficiente una traversa dopo il cartello di segnalazione per invalidare la rilevazione. Può sembrare faticoso, ma se la maggior parte di noi invece di lamentarsi e pagare facesse ricorso utilizzando gli appigli che la normativa offre il sistema imploderebbe. Tenete conto che la maggior parte dei ricorsi si vincono perchè la controparte (Comune) non si presenta neppure e ultimamente si riescono a fare addebitare al Comune anche le spese e le giornate di lavoro perse.
Bisogna diventare dei grandissimi rompicoglioni e, come tutti gli hobby, poi ci si prende gusto quando arrivano le prime soddisfazioni.


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