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Vabbè in hig brianza ci sono strade a doppio senso di marcia in una direzione limite di 50 nell'altra c'è 70 o 90 di co o 90 pechè c'è un cartello 50 barrato:mad::mad:
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Però sarebbe una buona idea quella di censire tutte le assurdità, farne un documento e mandarlo al ministero dei trasporti, forse sarebbe la cosa più sensata invece di parlarne qui e basta.
Ogniuno documenti le assurdità vicino a lui, a fine novembre raccogliamo tutto e spediamo, che ne dite? |
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Basta, corro quanto mi pare.
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I limiti, o meglio le "regole" in generale, vanno rispettati, se non lo faccio devo essere disposto a pagarne le eventuali conseguenze.
Non vedo nessun motivo per il quale la presenza dell'autovelox debba essere segnalata prima. L'unico motivo che immagino è: "sono un paraculo, rallento in quel punto e poi riparto a razzo" (come sempre avviene). Ora che ci siano dei limiti oggettivamente criticabili sono d'accordissimo, ma non sui 130 in autosdrata dritta 120 corsie, ma sui vari 30km, 40km... Per questi andrebbe fatto quello che suggerisce Wotan. Ciao |
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* riporto il testo dei commi citati: 1. Sono vietati la fabbricazione e l'impiego di segnaletica stradale non prevista o non conforme a quella stabilita dal presente codice, dal regolamento o dai decreti o da direttive ministeriali, nonché la collocazione dei segnali e dei mezzi segnaletici in modo diverso da quello prescritto. 7. Chiunque viola le norme del comma 1 e quelle relative del regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 370 a euro 1.485. |
Spulciando ho trovato le norme che disciplinano il ricorso contro la segnaletica errata.
Art. 37 C.d.S. comma 3. Contro i provvedimenti e le ordinanze che dispongono o autorizzano la collocazione della segnaletica è ammesso ricorso, entro sessanta giorni e con le formalità stabilite nel regolamento, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che decide in merito. Art. 74 reg. C.d.S. Ricorso contro provvedimenti relativi alla segnaletica. 1. Il ricorso, previsto dall'articolo 37, comma 3, del codice è proposto, nel termine di sessanta giorni, da chi abbia interesse alla apposizione della segnaletica, in relazione alla natura del segnale apposto. Il ricorso deve contenere, oltre all'indicazione del titolo da cui sorge l'interesse a proporlo, le ragioni dettagliate dell'opposizione al provvedimento o all'ordinanza, con l'eventuale proposta di modifica o di aggiornamento. Il ricorso è notificato, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, all'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici, e all'ente competente all'apposizione della segnaletica, giusta quanto dispone l'articolo 37 del codice. 2. La proposizione del ricorso sospende l'esecuzione del provvedimento impugnato, salvo che ricorrano ragioni di urgenza, nel qual caso l'ente competente può deliberare di dare provvisoria esecuzione al provvedimento impugnato. L'esecuzione provvisoria è comunicata, con raccomandata con avviso di ricevimento, al ricorrente e all'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici. 3. Il ricorso è deciso, a seguito di istruttoria dell'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dal Ministro dei lavori pubblici entro sessanta giorni dalla notificazione dello stesso. La decisione è comunicata dal Ministro al ricorrente e all'ente competente, che è tenuto a conformarsi ad essa. Si parla di ricorso entro soli sessanta giorni dalla data del provvedimento di apposizione del segnale. Se non c'è qualcos'altro che mi sfugge, quest'articolo va assolutamente modificato, perché così com'è prevede il silenzio assenso inappellabile di noi utenti alle minchiate. |
Sono teoricamente d'accordo con Wotan sulla correttezza e logicità delle azioni che propone e sono anche d'accordo con chi dice che noi italiani siamo molto bravi a lamentarci ma poco ad agire, però tutta la faccenda mi sembra poco pratica.
Se io ricevo una multa per un'infrazione rilevata tre mesi fa al Km xxx di una strada in Trentino (per esempio) per andare a verificare se la multa mi è stata comminata giustamente o meno devo prendermi almeno una giornata di ferie. Per intraprendere poi tutte le azioni atte a tentare di dichiarare tali limiti non legittimi non voglio ipotizzare quante altre giornate di ferie mi dovrei prendere. In pratica le mie ferie di un anno mi servirebbero solo per correre dietro ai limiti ingiusti. Come avviene, per altro, per qualunque attività che coinvolga uffici pubblici, mentre l'Italia avrebbe un gran bisogno che la gente potesse lavorare senza perdere tanto tempo in scartoffie. Bisognerebbe che tutti si facessero carico di verificare a tappeto la logicità dei limiti nella propria zona ma questo implicherebbe una mobilitazione generale tale che, se ne fossimo capaci, molte cose andrebbero molto meglio in Italia. Purtroppo questo fatto è un ulteriore punto di forza delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini. Gli uffici delle polizie municipali sono aperti, in genere, solo al mattino. Solo per visionare la fotografia mi devo prendere mezza giornata di ferie (se il suddetto ufficio è nella mia zona). Sarebbe già molto se riuscissimo ad ottenere che le pubbliche amministrazioni rispettassero le leggi dello stato. Io sono in lotta dal 2005 con un comune. Mi è stata notificata una multa con oltre un anno di ritardo. Un gioco da ragazzi, ho inviato il ricorso alla polizia municipale per (abbondante) decorrenza dei termini. Dopo sei mesi mi è arrivata una multa per mancata notifica dei dati del conducente (sempre relativa alla stessa multa), ho presentato ricorso al prefetto. Dopo un po' di tempo mi è arrivato un sollecito di pagamento per la prima multa dalla solita ditta di riscossione crediti con le minacce di rito di confische in caso di mancato pagamento (minacciato anche il 10% di interesse di mora ogni 6 mesi, ma l'usura non era illegale?) e non avrebbero dovuto comunicarmi l'esito del mio ricorso? ho scritto a tutti, ditta, polizia e prefetto denunciando la persecuzione e minacciando di rivolgermi ad un avvocato Dopo un po' di tempo mi è arrivato il sollecito per la seconda multa, quella per la quale ho fatto ricorso al prefetto, sempre corredata dalle minacce di rito. Ma i ricorsi non dovrebbero interrompere l'iter fino all'esito del ricorso? Ora mi rivolgo all'avvocato, preferisco regalare i soldi a lui che a quei *****. Già la giustizia delle leggi è sbilanciata a favore delle pubbliche amministrazioni se poi non le rispettano neppure abbiamo poche speranze. Mi immagino in quali cavilli finiremmo impelagati nel caso di un ricorso per limiti non adeguati, bisognerebbe dare sempre tutto in mano ad un avvocato. |
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Ma essere attivi contro le ingiustizie resta sempre una grande cosa; se ciascuno ricorresse per tutte le contravvenzioni ingiuste ricevute nella propria città, invece di pagare e lasciar correre, avremmo una situazione della segnaletica stradale molto migliore e quindi una minor probabilità di incappare, quando si è in viaggio, in problemi del genere. L'altra grande arma contro questo stato di cose dovrebbe essere il controllo dello Stato sull'operato degli enti gestori, controllo che oggi latita pressoché completamente. |
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Per cui ho viaggiato regolando la velocità con il cruise control e verificandola con il GPS esattamente al limite di volta in volta stabilito sulle autostrade o sulle statali. Risultati: in Francia (4000 km) mi avranno superato in 20 - 30 al massimo, in Inghilterra (500 km) una decina, in Spagna (300km) qualche decina, in Italia, tra Susa e Como, soprattutto sulla TO - MI piu' tanti che nei quindici giorni precedenti, tra cui una ML che, in un tratto di lavori con limite ad 80, viaggiava probabilmente intorno ai 180. Che dire? |
Che la tua esperienza rende perfettamente l'idea di come stanno le cose. All'estero non sono tutti santi, ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo, anche perché spesso non è facile seguirlo.
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Senti Wotan, qui in zona ho provato a discutere sia con Vigili che Sindaci di alcuni limiti assurdi, arrivando a litigare. In un caso, una strada extraurbana a due corsie per senso di marcia, senza interruzioni a 70, il vigile mi ha pure dato ragione e spiegato che il Sindaco ha fatto di tutto per farla mettere a 50 dalla provincia (è una provinciale) e che alla fine si sono accordati a 70.
Il vigile in una occasione mi ha pure confermato che tarano l'autovelox a 90, ma ti assicuro che essendo quasi un'autostrada a 110 non sarebbe tanto pericoloso (però sei oltre i 40 dal limite). Se l'amminstrazione decide per un limite basso, o è assurdo o è quasi impossibile vederselo cambiato. è sufficiente che ad una strada venga esteso il centro abitato per poter mettere i 50, ed una casa abitata la trovi sempre ovunque. |
Difficile, ma non impossibile. E' questo il genere di cose che dobbiamo imparare a fare, anche se è dura.
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I limiti "dovrebbero" essere sensati ........................ non puoi "regolamentare" tutto a c@220 e urlare che gli "TALIOTTI" sono tutti dei menefreghisti incoscienti..... |
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L'altro siamo noi, che non siamo neache in grado di pensare un'azione coordinata contro le irregolarità della segnaletica. |
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In Italia ho già preso diverse multe, all'estero mai. Eppure il mio stile di guida è sempre lo stesso, anzi, quando sono in Francia giudo abbastanza rilassato come rientro in Italia comincio a diventare guardingo sui limiti assurdi che ci sono in giro. Ad esempio, cerco di evitare di rientrare dal colle di tenda perchè finchè si è in francia si circola tranquillamente, limiti a 50 nei paesi che diventano immediatamente 70 in periferia per finire all'ultima casa. 70 in corrispondenza di case isolate e perfino 70 nei paesi se le strade sono ampie e dritte. 30 nei paesi antichi strettissimi dove fare più dei 30 è veramente pericoloso. Come si arriva a limone piemonte che inizia il fondovalle pieno di paesini inizia il calvario, tutto a 50 che diventa 30 nei paesi. E bisogna stare attenti perchè ci sono i cecchini. Secondo me chi fa la differenza è solo la volontà o meno di fare cassa. In francia cercano la sicurezza in italia cercano solo la vile pecunia. |
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Peraltro, non credo che in Italia cerchino solo la vile pecunia, tanto è vero che i limiti assurdi vengono posti ovunque, anche dove non c'è autovelox fisso o mobile. Io credo che esista un meccanismo normativo perverso, che in qualche modo spinge le amministrazioni verso l'abbassamento dei limiti. Studio per capire. |
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La strategia a breve termine è quella di conoscere approfonditamente la normativa e FARE RICORSO, sempre, a prescindere, se solo una virgola nella stesura del verbale o nella modalità di accertamento non è stato eseguito in modo conforme alla legge. A chi copre la targa rispondo suggerendo di informarsi bene e leggersi le novità del Decreto di agosto, c'è abbastanza per promuovere ricorso sulla quasi totalità delle multe prese nelle imboscate. A titolo di esempio è sufficiente una traversa dopo il cartello di segnalazione per invalidare la rilevazione. Può sembrare faticoso, ma se la maggior parte di noi invece di lamentarsi e pagare facesse ricorso utilizzando gli appigli che la normativa offre il sistema imploderebbe. Tenete conto che la maggior parte dei ricorsi si vincono perchè la controparte (Comune) non si presenta neppure e ultimamente si riescono a fare addebitare al Comune anche le spese e le giornate di lavoro perse. Bisogna diventare dei grandissimi rompicoglioni e, come tutti gli hobby, poi ci si prende gusto quando arrivano le prime soddisfazioni. |
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