Quellidellelica Forum BMW moto  il più grande forum italiano non ufficiale

Quellidellelica Forum BMW moto il più grande forum italiano non ufficiale (http://www.quellidellelica.com/vbforums/index.php)
-   Da Walwal (http://www.quellidellelica.com/vbforums/forumdisplay.php?f=15)
-   -   Morto Welby... (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=101864)

Tricheco 21-12-2006 09:40

è quello che voleva

MarcoR 21-12-2006 09:45

Quote:

Originariamente inviata da Bimba (Messaggio 1683463)
....
non capisco una cosa: se io posso scegliere di sospendere le cure, dato che pur malato grave sono in grado di intendere e di volere, il problema da dove nasce? qualcuno me lo spiega?

Beh, non sono avvocato, ma credo che il problema sia che non poteva farlo da solo ed aveva bisogno di qualcuno che lo facesse per lui. Staccare la spina tecnicamente è un omicidio, da qui anche la problematica a livello legislativo. Esimenda da incriminazione per omicidio sarebbe la sospensione di un accanimento terapeutico, ma il respiratore non è considerato accanimento terapeutico.

Qualcuno mi corregga se sbaglio.

E' chiaro che la questione non è così semplice.

louberta 21-12-2006 09:47

Quote:

Originariamente inviata da Bimba (Messaggio 1683543)
.................

è un argomento in cui qualsiasi frase pesa, può essere fraintesa e non risulterà mai esaustiva a spiegare fino in fondo quello che si pensa.
...ripeto non vorrei mai urtare la sensibilità di nessuno.
le mie sono riflessioni o spunti di riflessione.

dcsr75krapfen 21-12-2006 09:57

amen e così sia

Theduke 21-12-2006 09:57

pace all'anima sua.
almeno non soffre più

Marko.Kraljevic 21-12-2006 09:59

Gate, gate, paragate, parasamgate, bodhi, swaha!

abii.ne.viderem 21-12-2006 10:00

Purtroppo, l'ennesima riprova che la società, la realtà, i cittadini sono molto più avanti della politica (sulla chiesa, per "carità cristiana", mi taccio).

frenco 21-12-2006 10:01

Quote:

Originariamente inviata da MarcoR (Messaggio 1683617)
Beh, non sono avvocato, ma credo che il problema sia che non poteva farlo da solo ed aveva bisogno di qualcuno che lo facesse per lui. Staccare la spina tecnicamente è un omicidio, da qui anche la problematica a livello legislativo. Esimenda da incriminazione per omicidio sarebbe la sospensione di un accanimento terapeutico, ma il respiratore non è considerato accanimento terapeutico.

Qualcuno mi corregga se sbaglio.

E' chiaro che la questione non è così semplice.

Il problema è opposto, è tenerlo attaccato contro la sua volontà che è un crimine.
La questione dell'eutanasia riguarda coloro che non sono capaci di intendere e di volere e non possono esprimere una volontà.
Tutti noi abbiamo il diritto di rifiutare QUALSIASI trattamento medico, non solo l'accanimento.
Anch'io, nel mio piccolo, ho rifiutato, all'ospedale militare, l'ennesima radiografia che volevano farmi.

Dr.Who 21-12-2006 10:03

La pace sia con lui........

MarcoR 21-12-2006 10:18

Quote:

Originariamente inviata da frenco (Messaggio 1683677)
Il problema è opposto, è tenerlo attaccato contro la sua volontà che è un crimine.
La questione dell'eutanasia riguarda coloro che non sono capaci di intendere e di volere e non possono esprimere una volontà.
Tutti noi abbiamo il diritto di rifiutare QUALSIASI trattamento medico, non solo l'accanimento.
Anch'io, nel mio piccolo, ho rifiutato, all'ospedale militare, l'ennesima radiografia che volevano farmi.

Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che l'articolo 32 della Costituzione non sia totalmente chiaro a proposito ed è per questo che è stato presentato un disegno di legge apposito. Per esempio Welby non avrebbe potuto esprimere per iscritto il rifiuto ad un trattamento sanitario. Credo che se concettualmente la questione sia più intellegibile (o almeno io credo di aver chiaro cosa vorrei in una situazione di questo genere, ma anche qui; come si fa parlare di qualcosa del genere che non si ha mai vissuto) dal punto di vista legislativo è tutt'altro che semplice e banale, ma credo che sia altrettanto evidente che l'ostacolo principale sia costituto dalla morale cattolica, anzi dall chiesa cattolica, che condiziona troppi aspetti di questo paese.

Barney Panofsky 21-12-2006 10:28

Diciamo che "lo hanno morto"....giusto pe capirci....

Bimba 21-12-2006 10:32

Quote:

Originariamente inviata da barney_panofsky (Messaggio 1683782)
Diciamo che "lo hanno morto"....giusto pe capirci....

se lo dici tu ci credo.

frenco 21-12-2006 10:47

Quote:

Originariamente inviata da MarcoR (Messaggio 1683752)
Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che l'articolo 32 della Costituzione non sia totalmente chiaro a proposito ed è per questo che è stato presentato un disegno di legge apposito. Per esempio Welby non avrebbe potuto esprimere per iscritto il rifiuto ad un trattamento sanitario. Credo che se concettualmente la questione sia più intellegibile (o almeno io credo di aver chiaro cosa vorrei in una situazione di questo genere, ma anche qui; come si fa parlare di qualcosa del genere che non si ha mai vissuto) dal punto di vista legislativo è tutt'altro che semplice e banale.

Nell'interpretazione di una legge che il giudice deve sempre fare nell'applicarla deve tener conto di tante cose: qual è lo scopo di chiedere che la volontà sia manifestata per iscritto? Se uno è senza mani perde il diritto? Se uno è cieco e non sa scrivere? Se uno ha il morbo di Parkinson e non riesce a scrivere perché gli trema la mano?
Se lo scopo della norma, nel chiedere la forma scritta, fosse quello di provare con certezza la volontà, allora non sarebbe difficile mettere in atto altre procedure atte a garantire certezza della volontà.

pornoromantico 21-12-2006 10:50

in tutti i paesi europei c'è una serie di norme che regolano queste prassi in maniera più o meno complessa.
basta fare una breve ricerca su internet alla voce "living will" oppure "terry schiavo".
il reato di suicidio non esiste.
il signor welby desiderava coscientemente morire, non si tratta di eutanasia come giustamente è stato fatto notare in questo thead.
l'essere obbligato a vivere lo vedo come l'ultima grande lesione della libertà individuale.
io vorrei sempre poter decidere della mia morte.
per questo quanche anno fa ho sottoscritto un testamento biologico europeo ed anche negli stati uniti.
viva welby e pace alla sua anima.

Gianby_motopass 21-12-2006 11:03

...............................................:ro ll:

gbmax 21-12-2006 11:16

Riposa in pace

Barney Panofsky 21-12-2006 11:23

Quote:

Originariamente inviata da pornoromantico;1683926*
il signor welby desiderava coscientemente morire

Ne sei cosi' certo? Io grosso modo si', ma qualche dubbio a volte mi viene...
Ti faccio leggere una lettera di una collega che mi ha fatto riflettere molto...


Un dubbio (umano e professionale)

Ho letto come tutti la lettera in cui Piergiorgio Welby avrebbe definito il suo corpo la «prigione infame», paragonando la fine della sua vita alla cattività di Aldo Moro, catturato dalle Brigate Rosse. Solo che se Moro si batteva per vivere, lui si batte per non vivere più. Per non essere più nulla.

Avrei, io cronista napoletana, una domanda per noi giornalisti, una domanda alla quale non trovo risposte. Ho ascoltato più appelli a firma di Piergiorgio Welby. Ma un dubbio non so levarmelo. È mai stato intervistato, direttamente, senza filtri, Piergiorgio Welby?

In tv vedo un uomo che non può articolare nè muovere un muscolo tranne gli occhi. Eppure si esprime con lettere articolate, lucide e per nulla depresse. Perfino violente nei toni. Mi si dice che comunica con il computer. Chiedo; ha mai usato questo sistema per parlare direttamente con un interlocutore terzo? E quanto questo sistema lo mette in condizione di comunicare?

Spiego il mio tremendo dubbio, davanti a quegli occhi che cercano di parlare. Quest’uomo che dipende in tutto da moglie, sorella, cerchia di chi lo circonda, ha il diritto al dubbio, alla paura, al ripensamento? Ha il diritto a non essere una bandiera ma un uomo come tutti che deve poter morire decorosamente come tutti? Quanti di noi, in un momento della vita hanno detto «voglio morire», restando padroni di affrontare la disperazione e di tornare indietro?

E se Welby, nella sua fragilità e debolezza estrema, non fosse più padrone di se stesso, davvero sepolto vivo in mezzo alla confusione di chi reclama il diritto di farlo finire nel nulla?

Credo il dubbio sia lecito, vista tutta la sofferenza che quegli occhi in prigione comunicano. Forse sta ai giornalisti, osservatori terzi ed imparziali, dirci la verità su Welby. Intervistiamolo. Da solo. Senza fretta. Ascoltandolo. Vogliamo sapere, senza filtri, senza proclami, cosa dice Welby solo con gli occhi.

Chiara Graziani


KappaElleTi 21-12-2006 11:33

Quote:

Originariamente inviata da guidopiano (Messaggio 1683500)

ps.
certo è che proprio stamattina presto ho sentito qualche prima pagina che citava " Welby non è in pericolo di vita da motivare l'accanimento terapeutico, quindi NO alle sue richieste "......... :roll: una bella mazzata per chi l'ha detto :(

:(


se questa frase è stata davvero pronunciata possiamo dire che ogni tanto c'è una giustizia in terra

Luciano 21-12-2006 11:39

non ho letto tutti i post, dato il loro numero, ma tutte le opinioni che ho visto espresse, in un argomento come questo, sono degne rispetto.
il paradosso, come ha già osservato qualcuno, è che vi sia libertà di rifiutare una cura (per esempio il trattamento chemio), ma che non si possa rifiutare di essere "curati" per mezzo di una macchina.
ma, da questo punto di vista, mi pare che i giudici avessero già fatto chiarezza.

la speranza è che questa vicenda possa non essere accaduta invano.

pornoromantico 21-12-2006 11:47

in effetti si può anche pensare che sia stata una mossa della sorella e della moglie per levarsi un peso...
welby se non poteva parlare ed hanno detto che non era necessario accanimento terapeutico e che pertanto viveva grosso modo delle sue possibilità, come può essere morto ed avere dichiarato di volere morire?
la legge inglese prevede un team di medici che esaminino bene la situazione per evitare situazioni spiacevoli (vd. parenti assetati di eredità parenti che si vogliono liberare di un peso, etc.)
quella americana prevede un testamento in vita ed essendo la malattia di welby di tipo generativo, avrebbe potuto fare dichairazioni prima di perdere l'ausilio della parola e della mobilità.
le leggi dei paesi del benelux propugnano una consuewtudine di tolleranz anei confronti dellì'eutanasia, con l'eccezione dell'olanda in cui è ammessa anche l'eutanasia eugenetica sui bimbi oltre ad avere una prassi ultraconsolidata di eutanasia.
ci sono forti oppositori illustri a tutto ciò a partire dall'astrofisico hawkins, relegato sulla sedia a rotella, vincolato ad un sorriso permanente e con la possibilità di muovere la sola mano sinistra che usa per muovere la sedia e per parlare digitando parole su una tastiera che vengono poi riprodotte da un marchingegno.
cmq sia pace alla sua anima.
spero che la commissione di bioetica ed il professor de agostino si siano sensibilizzati rispetto a questi temi ed alla dirompente necessità di regolamentarli con una legge ad hoc o perlomeno di dare vita ad una prassi di tolleranza e non denuncia di queste situazioni, simile a quelle di belgio e lussemburgo.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:26.

Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it

www.quellidellelica.com ©