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Originariamente inviata da diavoletto
(Messaggio 6909290)
sará ma senza fare l´idiota a me in sfizzera a rispettare i limiti mi viene l ´orchite
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Forse la ragione sta nel mezzo, in Svizzera sono severi riguardo ai limiti e spesso è difficile seguire i continui cambi di limite dovuti a gallerie o lavori in corso, in Italia non è da meno ma sappiamo che i controlli sono solitamente meno fiscali di quelli svizzeri.
Però sti svizzeri non hanno del tutto torto, escludiamo per un attimo l'argomento moto e pensiamo al classico repertorio di frasi retoriche che tiriam fuori quando qualche straniero viola la legge sul territorio italiano.....non vi girano ancora di più le balle ?
Bene tutti gli svizzeri o quasi ci sono ormai abituati alla severità elvetica e immagino che vederti sverniciare da un italiano o da un tedesco o inglese che se ne infischia delle regole locali faccia infuriare non poco gli svizzeri che diranno la stessa cosa che diremmo noi "
Vai al tuo paese a fare le corse su strada, stai mettendo a rischio anche la mia di vita !!!"
Un mesetto fà ero giusto di passaggio per lo stesso passo, lo Julier appunto.
Arrivati in cima riscendiamo dall'altro versante, da lontano si vede un posto di blocco ma fermano solo motociclette......arriviamo e ci fanno segno di accostare, preparo subito documenti prima che me li domandino ma il poliziotto fa segno che non serve, mi dice di scendere e di aspettare il collega che parla italiano.
Arriva sto poliziotto fluorescente e ci spiega che quella domenica era la giornata del "Poliziotto amico del biker", ci fanno entrare nel loro capannone dove tengono l'attrezzatura da neve etc. c'è uno spazio con cartelloni esposti con grafici, fotografie statistiche, il poliziotto inizia a spiegarci che dal 2005 hanno iniziato a prendere coscienza degli incidenti stradali che avvengono sulle strade di montagna del loro cantone.
Non ricordo bene i numeri ma nonostante la loro
stagione calda per andare in moto duri solo 3/4 mesi, i morti all'inizio del 2005 erano circa una dozzina, diviso 4 mesi fanno 3 morti al mese, la media di un morto alla settimana, ok ?
Hanno provato fermare gli incidenti aumentando i controlli e inasprendo le sanzioni è servito ma non si sono accontentati, dal 2005 hanno deciso quindi di conoscere meglio il target del motociclista che causa incidenti.
Salta fuori che una buona percentuale è formata da due tipologie di motociclista, l'età delle due categorie vanno dai 30 ai 45 anni.
La prima è formata da motociclisti che percorrono abitualmente autostrade e statali con moto da strada di grossa cilindrata, arrivano in montagna e non capiscono che l'asfalto, le curve e tornanti non sono come il rettilineo della Milano-laghi e si spalmano addosso alla prima macchina di belgi che ha deciso di passare da quelle parti con la roulotte trainata da una station wagon.
La seconda categoria dicono sia formata da uomini che in passato hanno guidato una motocicletta, poi vuoi la famiglia, vuoi le poche disponibilità finanziarie, vuoi il mutuo, hanno abbandonato l'idea su due ruote.
Ritornano a girare i soldi e si comprano un bel 1000 da 150cv e portano la mogliettina a prendere il fresco in Engadina dimenticando che la Yamaha che avevano vent'anni prima aveva un terzo dei cavalli della moto di oggi e finiscono dritti in un fiume.
Le foto esposte non erano per niente rassicuranti, moto divise di metà, moto dentro ad un ruscello, macchie di sangue su un guard rail.......
La volontà insomma queste autorità ce la mettono tutta, quelle strade sono spettacolari da fare alla velocità giusta, ed è giusto che bastonino questi personaggi che corrono a velocità folli perchè domani potremmo essere travolti da un idiota che vuole imitare Valentino Rossi tra i tornanti.
Il poliziotto parlava un buon italiano e tocca a lui chiamare le famiglie quando vengono coinvolti negli incidenti italiani e mi ha detto che nonostante i 30 anni di servizio non è mai una bella esperienza chiamare a casa per avvisare che il povero motociclista c'ha lasciato le penne tra verdi praterie e panorami mozzafiato.......