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Io ne ho 3 di caricabatterie (quello LIDL compreso) avendo più moto da tenere sotto carica. Funzionano tutti egregiamente, ma quello grigio BMW è l'unico che viene riconosciuto dal can bus ed è l'unico che mi permette di caricare la batteria senza smontare ogni volta la sella, attraverso le prese di bordo. Gli altri si collegano direttamente ai poli della batteria e funzionano benissimo. Lammmpppsss
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E spendere i 90 euri di differenza, in qualcos'altro di meglio... |
tipo comperarsi gli attrezzi per fare il bricoleur. Sono scelte...
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spendeteli du' soldi. prendete il CTEK che sono una bomba! io le mie bambine le tengo attaccati a quelli, ne ho tre, un XS3600 e due XS800 il più piccolo va benone e non costa una follia!! |
x Motovolante: grazie del codice. A questo punto chiamo il conce e verifico. Saprò dire
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Se può interessare, il codice di quello grigio di cui si parla nei vari post è:71 60 7 688 864
Lammmpppsss |
moto febbraio 2007 (2 anni e pochi mesi), 2 inverni manutentore batteria attaccato. Batteria a giugno ko. Mi ha lasciato a piedi in vacanza a Messina. Brutta esperienza ed incazzatura.
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lo dicevo io che questi manutentori friggono le batterie....
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Denghiu |
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Se devo essere onesto, anche io ho sentito dire da varie parti che questi manutentori (specie gli originali ma non so quali tipi nello specifico) friggono le batterie come dice spitfire01. Però sono solo voci sentite qui e là. Se qualcuno ha questa esperienza la metta a disposizione di tutti . Lammmpppsss
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dicono che l'ironia salva dalla sorte .... ;) |
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I caricabatterie di una volta erano costituiti da un trasformatore, un ponte di graetz a diodi che raddrizzava ,qualche condensatore di filtro e pedalare. La tensione di uscita opportuna si otteneva scegliendo adeguatamente la tensione secondaria del trasformatore sapendo un paio di formulette. Il pregio era che non c'era elettronica, e il funzionamento era "naturale". Ovvero, principio dei vsai comunicanti, si faceva uscire circa 14 volt dal raddrizzatore, e quindi questo "pisciava" corrente proporzionale alla tensione di batteria. Quando questa arrivava a 12 volt e qualcosa i "vasi comunicanti" erano quasi in pari e la corrente si riduceva spontaneamente quasi a zero, proprio come due vasi comunicanti quando arrivano a pari livello. Il problema e' che se la batteria era molto giu' avevi magri 14 volt "poggiati" su 6-7, una valanga di corrente spontanea dovuta al grande divario di tensione, che poteva danneggiare la batteria. Il caricabatterie elettronico e' uguale, ma invece che i diodi ha i transistor, regolati in corrente. Quindi funziona al medesimo modo del precedente, ma e' come se avesse un "rubinetto" con cui tiene costante la corrente anche se e' diverso il divario di tensione. Inoltre aggiunge diverse funzioni tra cui il mantenimento quando la tensione di batteria viene letta sotto una certa soglia (questo lo farebbe in maniera naturale anche quello antico...). Mi sento percio' in grado di dire che sia una leggenda messa in giro da chi non conosce molto bene questi caricabatteria. ieri ho sentito da mio figlio che e' ancora molto in vog una leggenda metropolitana dei miei tempi, che conoscerete tutti: giocherellando con la manopola del gas a motore SPENTO, questo si ingolfa. Le belinate son dure a morire! |
CTEK e Accumate sono una spanna sopra gli altri. Hanno mille protezioni contro tutto (inversione di polarità, polvere, umidità, cortocircuito, ecc...), che sono sicurezze non da poco se li devi tenere attaccati magari per settimane.
L'Accumate costa 50 euro e viene venduto con sue set di cavi: uno con i classici morsetti a coccodrillo e uno con un cavetto da fissare alla batteria della moto (con fusibile) e attacco rapido per metterlo e toglierlo al volo senza problemi. Io personalmente ho comprato due Accumate e ne sono soddisfatissimo. http://www.carpimoto.it/product/Lang.../Prod_4862.htm ciao |
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