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Premessa: vengo da un GS1150 quindi considerate l'abitudine fatta in più di 70.000 Km alla posizione di guida, alla coppia del motore, ecc.ecc. Leggerete cose ovvie molte delle quali già scritte nelle varie prove delle riviste specializzate. Qualche cosina invece è emersa dalla prova "de visu" delle moto in oggetto. Esame statico: la Norge, nonostante il peso sia simile alla concorrente, dà la sensazione di pesare la metà, sia per la ridotta superficie della carena sia per la snellezza della zona di contatto sella-serbatoio. Il grado di finitura appare buono, non ci sono particolari errori di accoppiamento delle plastiche. La distanza sella-pedane è a favore dell'RT, specie per i piloti più alti, grazie anche al fatto che si può regolare al contrario della Norge. Posizione di guida: con la Norge si assume una postura leggermente allungata, un po' come da tradizione Guzzi anche se meno accentuata del normale, ricordiamoci che stiamo parlando pur sempre di una moto votata al turismo. Le ginocchia assumono un'angolazione adeguata, né troppo piegate né troppo distese, a tutto vantaggio della sensibilità nella guida "spinta" quando si spinge sulle pedane. Nel mio caso non ho avuto particolari problemi di interferenza delle testate dei cilindri con le ginocchia, solo in qualche sporadico caso ho toccato il cilindro dx ma è solo una questione di abitudine, non è un difetto della moto. L'ergonomia del posto guida è molto buona, la strumentazione è ben visibile ad eccezione del display del computer di bordo che a causa della limitata grandezza dei caratteri è di difficile lettura in movimento e può distrarre il conducente per cui è sconsigliabile giocare con il pulsante mode durante il viaggio. Chi viene da una Bmw potrebbe sentire la mancanza dell'indicatore di marcia inserita, su una turistica è oramai un accessorio indispensabile, basti pensare che l'hanno messo anche sulla GSR 600... Il parabrezza era regolato quasi all'altezza minima, rimane sotto la linea degli occhi e non interferisce con la visuale della strada, ripara bene ma genera qualche vortice in autostrada. Da rivedere perché non ho avuto la possibilità di regolarmelo ad hoc. L'RT invece, data la minor distanza del manubrio, impone una postura eretta, prettamente turistica che da una parte assicura un controllo totale della moto dall'altra dà meno sensibilità nella guida al limite che, nell'RT, appare elevato. Parabrezza regolabile elettricamente al mm che all'altezza minima devia l'aria direttamente sulla visiera, in autostrada sembra letteralmente di essere fermi grazie alla protezione dall'aria davvero eccellente senza distorsioni dell'immagine. Si parte: a parte l'attesa per il check nell'RT, l'avviamento è pronto per tutte e due le moto. La Guzzi vibra decisamente, la strumentazione purtroppo segue il movimento di tutta la moto tanto da essere addirittura difficilmente leggibile quando si parte da fermo. Direi che è il lato peggiore della moto e non è poco, le vibrazioni della mia GS sono decisamente più sopportabili, ricordiamoci che stiamo parlando di moto da turismo e nei lunghi viaggi (ma anche nelle brevi percorrenze) non sò quanto possa far piacere sentirle a tutti i regimi, se le desiderassimo potremmo comprare un'Harley, non credete? Il cambio è molto buono così come la frizione molto morbida che, come già scritto da altri, da fermo ricorda (e non è bello) il rumore di una Ducati. Rapporti ben spaziati, ottima manovrabilità, progressività della frizione che stacca quasi ad inizio corsa della leva, fanno del cambio della Norge un buon dispositivo che certamente farà piacere al turista come al pilota "allegro". L'unico appunto che si può fare è la sesta marcia, invero troppo corta a mio parere, specie se abbinata alle vibrazioni ed alla sonorità dello scarico (vedi in seguito) che, una volta in autostrada, farebbe piacere limitare nei lunghi trasferimenti. Ciclistica: devo dirlo, maneggevolezza da URLO! In pratica sembra di guidare una moto che pesa 100 Kg in meno, più agile (almeno all'apparenza) della mia GS, pensi alla curva e sei già dentro tanto che all'inizio, solo all'inizio, lascia addirittura disorientati specialmente considerando la carenatura che ci si trova davanti. La mia opinione è che probabilmente hanno adottato un'avancorsa ridotta per cui la moto appare più vicino ad una naked che ad una turistica sotto il profilo dell'immediatezza dei movimenti. Tutto ciò però ha un prezzo: imbocco l'autostrada, rettilineo con vento laterale, a 100 all'ora devo chiudere il gas causa oscillazioni dell'avantreno, probabilmente proprio a causa di questa scelta progettuale di privilegiare l'agilità alla stabilità, però in una moto da turismo la cosa mi infastidisce non poco anche per il confronto con l'RT nella stessa situazione, davvero ìmpari. Eccoci alla frenata: l'impianto mi è sembrato pronto, modulabile, ben sostenuto dalla forcella anche se per decelerazioni importanti bisogna applicare una forza non indifferente per ottenere la potenza richiesta. Non ho frenato abbastanza da provare l'abs, in mezzo alle altre macchine non era "igienico".... Capitolo confort: la carenatura protegge bene, specie in rapporto alla sua estensione che è circa 2/3 di quella dell'RT, vibrazioni insistenti a tutti i regimi ma soprattutto due cose: calore quasi insopportabile proveniente da sotto la sella nei rallentamenti e scoppi da smagrimento allo scarico ad ogni decelerazione, coreografici ma fastidiosi alla lunga. Il conce dice che al primo tagliando, rimappando la centralina con una nuova carburazione (e cambiando lo scaricosi possono eliminare ma una moto in prova dovrebbe essere l'ultimo stadio del modello, bisogna spendere 13 mila e rotti euro sulla parola? Boh...... Ed ora veniamo all'RT: impressiona la mole della moto ma è (quasi) tutta apparenza, una volta in sella ci si ricrede e non di poco. La sistemazione è, come detto, più turistica, più confortevole della Norge, più possibilità di variare la posizione del bacino, nella Norge la conformazione della sella obbliga ad assumere una sola posizione. Per farla breve veniamo alle principali differenze: ciclistica più tendente alla stabilità, il vento laterale in autostrada le fa un baffo, sono arrivato a 140 senza un plissé dove a 100 con la Norge ho dovuto chiudere il gas.....il tutto con parabrezza regolato ad altezza media, senza vortici, per non parlare delle vibrazioni, quasi assenti, il lungo viaggio che nella Norge può creare qualche problema nell'RT diventa piacere puro. La maneggevolezza è quindi molto buona per il tipo di moto e si è portati ad osare di più proprio per la sensazione di stabilità che trasmette la ciclistica, consci che non ti mollerà sul più bello, magari di un curvone autostradale. Nel misto credo che non ci sia storia, la Norge con la sua maneggevolezza vola via che è una bellezza, l'RT può recuperare con la potenza del suo motore, pronto nel salire di giri, davvero un'altra cosa rispetto al suo predecessore. Capitolo freni: ormai si sà, con il servofreno si ottiene tutto e subito. Non si scopre niente quindi dicendo che la Norge è più modulabile ma, a parer mio, la potenza dell'impianto dell'RT dà più tranquillità al motociclista medio: per sfruttare bene le qualità frenanti della Norge ci vuole più "manico". Il servofreno non è stata quindi una brutta sorpresa come scritto da molti. Confort: senza storia. L'RT è da sempre IL riferimento per qualsiasi altra moto e la Norge non sfugge alla regola, deve subire. Ho provato entrambe le moto con 38°: con la Norge ho sofferto parecchio, con l'RT quasi per niente, nonostante l'abbondante carenatura il calore è confinato agli stinchi ed ai piedi e si può sopportare, con la Norge ce l'hai sulle gambe e sotto la sella ed è poco sopportabile. Conclusioni: dipende, come sempre, dalle abitudini dell'utente. Strade miste, percorrenze medio-brevi: la Norge è la vostra moto, non molto potente ma rapida, cambio preciso, sonorità coinvolgente e buona protettività ad un prezzo buono. Viaggi, sicurezza di guida, confort, protettività: l'RT regna sovrana, si guida meglio della mia GS ed ho detto tutto...... Freni a fondo con un dito, stabilità a prova di bomba, trasmette sicurezza a piene mani contribuendo così ad un piacere di guida difficilmente migliorabile per non parlare della qualità costruttiva ai massimi livelli, tanta plastica ma di elevata qualità. Il motore quasi non lo senti, poche vibrazioni trascurabili, sale di giri con buona progressività e la sesta marcia è sì di potenza ma si può tenere, in autostrada, praticamente all'infinito. Per le mie caratteristiche di guida propenderei per l'RT però riportando indietro la Norge, avendoci "preso la mano" il gusto per la guida stava aumentando..... Scusate la lunghezza, vado in ferie, ci risentiamo il 13 Agosto.:D |
Niente di nuovo per i turisti, allora...RTisti rimarranno tali!
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l'RT rimane ancora l'unica vera turistica a 360°, la usi come uno scooter in città, poi imbocchi l'autostrada e ti porta a spasso a 180 senza un plissè, poi ti arrampichi sui passi e gli unici che ti danno del filo da torcere sono i GS...
la moto totale! (no, io in off non ci vado, quindi del GS non me ne importa na' cippa! :lol: ) |
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Ma scusa una tourer da 13-15.000 € se non la compri per fare i lunghi viaggi... Che ca@@o la compri a fare??!?!? |
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...'stardo....:rolleyes: :) |
360°, non esageriamo, °C:lol: :lol: Scherzo, l'RT è una gran moto, non si può dire che sia bella ma va bene, forse:lol:
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Non mi toccare l'RT! :chain: :lol: |
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Ho letto vari test in comparativa sulle due moto. E' la prima volta che emerge il fatto che tu citi. Mi pare strano e credo sia da imputare a sospensioni o altro. Il mio California vecchio di 10 anni a 180 all'ora corre su binario e mi pare assai strano che i progettisti Guzzi abbiano fatto una moto che a 100 all'ora se ne va per gli affari suoi. Idem per il Centauro a 200 all'ra e privo di ogni riparo. Il balletto di cui tu parti non lo fa un V11 prima serie che è ballerino per definizione. Anche sul funzionamento dell'Abs: il nuovo riferimento è il Bosh montato fa Ktm e Guzzi. Ciò che hai preso in pieno è invece il discorso della maneggevolezza e divertimento su misto. Sia Motociclismo, che Due Ruote, che Motosprint, sono sulle tue posizioni. Giusto il rilievo sul calore, notato anche dai tester delle riviste. Due ruote citano anche un fastidioso rumoire proveniente dalla cassa filtro. Ma e l'unico inconveniente che cita relativamente a viaggi su lunga distanza. Le vibrazioni, parlo per pluridecennale esperienza non sono fastidiose su Guzzi vecchie figuriamoci sui modelli di oggi. Complimenti cmq per il test solo, permettimi, con qualche piccolo...appunto ;) |
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bella no sicuro. Specialmente rispetto al 1150. .... ok dietro al convento..scelgo la cerbottana :lol: |
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Che fare se non quotarti al 100%? Il tentativo della Guzzi, anche se lodevole, non si avvicina nemmeno lontanamente alla RT, anche se il legittimo desiderio di rivalsa per l'industria nazionale ci spinge ad esagerare con i giudizi positivi. La Norge - che io ho visto al Salone di Milano - ha componenti e assemblaggi che non si avvicinano nemmeno a quelli della RT. Per quanto riguarda il motore, la RT va un gran bene, eccezion fatta per la prima che è troppo lunga. Qualche giorno fa ha segnato un bel 230 sul tachimetro solo allungando la sesta. Esteticamente, poi, non ha nulla di "italiano" (ovviamente IMHO), assomiglia di più a una jap da granturismo. In ultimo, sfido chiunque a trovare una "MOTOPESANTE" agile e piegosa come la RT, vero esempio di bravura progettuale e di risposta ai bisogni di chi con la moto viaggia davvero. Saludos..... |
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e tutto si può dire meno che la california sia un fulmine stile supermotard, |
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la Norge semplice. Vedi Motociclismo, Due Ruote ecc ecc. Ps chi in moto viaggia davvero (che vorrà dire poi...boh...vai a caponord tutti i mesi o fai mototusirmo come facciamo tutti?) ha molte altre moto oltre la Rt da prendere in considerazione. cmq cito da Due Ruote <<Sui tornanti e sulle strade di collina la Norge vola ed è un piacere far cantare il suo twin. senza troppo pensare alle borse laterali e ammenniccoli vari>>. Mototour ha avuto la stessa identica sensazione guidandola. |
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Io ho parlato di stabilità. Cosa diversa imho... il mio V11 prima serie è agilissimo nel misto, ma non stabile sul dritto. |
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forse non parlo l'italiano:( |
sipperò qua si cita la stabilità della RT, che e' ANCHE agile. mi sembra invece di leggere tra le righe che la Norge è sì maneggevole, ma che questa maneggevolezza si paga in termini di stabilità alle alte velocità.
quindi la RT è un compromesso + riuscito nel complesso |
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sono due cose diverse.... |
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Oltre a questo ribadisco che abbia dei difetti facilmente risolvibili quali il calore sotto sella (una paratia ad hoc sarebbe un toccasana importante) e gli scoppi allo scarico che se lì per lì sono "gratificanti", già dopo 10 minuti sono, almeno per me, fastidiosi, se è vero che su una (presunta) tourer si dovrebbe restare in sella per parecchio tempo...... Rimango però dell'idea che la Norge sia più vicino allo stereotipo di Breva "vestita" che di vera e propria tourer, non è un difetto, semplicemente (forse) una scelta della Casa. |
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puo darsi, ma e' l'impressione di Mototour, come riporta qui sopra in risposta al mio post. Peraltro il suo un notevole test. Cmq francamente mi pare molto strano che una moto di ultima generazione sia meno stabile di quelle della vecchia. Ps conosco molto bene la Breva 1100. Ha tutto meno che problemi di stabilità :) |
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