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Finale full carbon Yoshimura rs5 per il cbr 600 RR del 2004, ordinato e comprato direttamente in america (nel 2009), lo pagai finito di spese in dogana 470 euro... L'importatore ufficiale (uno in riviera romagnola ma non ricordo il nome) voleva pari pari il doppio.
Ora poi non oso immaginare quanto costi vista il caro dei materiali primi e della manodopera. |
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Sulla Z900RS i collettori LeoVince sono 2 volte meglio degli akra, che costano il doppio secco e sono sostanzialmente dei tubi piegati. Peso identico. Akra puo continuare a prendere per il culo tutti quanti e vedere la roba con bilancino del gioiellere.. non sono il loro cliente tipo, evidentemente. |
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Ha senso, per una moto stradale da 150 CV, spendere millemila Euro per guadagnare 6-7 CV (che non saranno mai sfruttati, come i 150 di base), facendo più casino (di solito) e rischiare di incorrere negli strali della Polizia Stradale?
Chiedo per un amico... |
Sono contrario all'idea di fare di tutta l'erba un fascio.
Impianti di scarico in titanio, prodotti in fabbriche europee mediante saldatura al tig (al di la dei tubi piegati con macchine utensili) a regola d'arte (guardare alcuni impianti per moto con motori V4 e non solo) non hanno costi di produzione allineati a quello che oggi in europa è il costo orario della MdO e dell'energia. Non dico che le aziende rinuncino ai loro margini (quale azienda correttamente gestita lo fa?), ma in alcune realizzazioni il valore c'è. Va poi considerato il doppio mark up nei casi dell'accessorio "griffato" dal produttore ma montato da catalogo del costruttore della moto. Non entro nel discorso del "senso" di cambiare o no terminali, impianti, uso stradale etc...: sono sclte individuali, dove spesso - come capita nel mondo motociclistico - la razionalità c'entra poco. Poi vanno fatti gli opportuni distinguo: in generale, comunque, trovo più "fuori-prezzo" certi terminali di scarico rispetto agli impianti completi di alcuni cataloghi. |
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Che poi, se posso "capire" i prezzi degli after market, e' assurdo che quelli optional offerti dalle case costino cosi' tanto... Ok, li pago ma mi dai anche quello che "non" mi metti!
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grazie per la risposta, ma gli originali sarebbero immuni se ho inteso il tuo discorso? |
Parlo per esperienza personale, no. Aumenta la rumorosità anche in quelli. Non ho usato apparati per rilevare i dba ma ho la netta percezione che anche lo scarico originale aumenti la rumorosità a causa del suo stesso consumo. Ho tenuto l'indegno scaldabagno del vstrom 1050 per circa 17k km per poi sostituirlo con uno Speed Edge. Negli ultimi chilometri percorsi con lo scarico originale avevo già percepito un innalzamento dei livelli di rumorosità.
Tornando al topic, credo che ci siano ottime soluzioni a prezzi ragionevoli, è chiaro che se si acquista il terminale dal catalogo accessori della casa motociclistica ti costa circa un 25/30% in più. Stesso discorso per altri accessori, faretti, piastre para-coppa... |
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Qualcuno dice si sia trovato male, con me son stati economici e perfetti, anche quando ho avuto bisogno di un ricambio. |
Gli scarichi originali all'interno sono formati solo da passaggi forzati in metallo, non capisco come possano aumentare il livello di rumorosità.
Quelli after market che per abbassare il rumore hanno del materiale fono assorbente, tipo lana di roccia, con il passare dei km ed il deterioramento della stessa, hanno un aumento della rumorosità. Non so come sono fatti gli scarichi after con il catalizzatore, se utilizzano sempre lana di roccia, non ne ho mai visto uno aperto. Alla Honda CRF 450 il silenziatore si apriva e si sostituiva la lana all'interno e si richiudeva con i rivetti. Ora con gli scarichi €5, credo che non si possa aprire nulla. |
ciao Pietro, sei rimasto a molti anni fa, direi che nessuno fra gli scarichi aftermarket di adesso utilizza più lana di roccia o qualsiasi altro materiale degradabile all'interno.
Sono tutti fatti interamente in metallo anche dentro con camere varie ed un DB killer finale che spesso è la ragione di prestazioni modeste in quanto mai studiato appositamente per ottimizzarle ma solo per ottemperare ai vincoli normativi. Ma ripeto, lana di roccia non si usa da un bel pò, almeno per tutti i costruttori di prima fascia. Te lo posso dire con certezza avendone comprati da Akrapovic, Boss, Remus, Mass, Thiel, GPR, Leovinci ed altri negli ultimi anni. |
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lo montai sulla prima ns125... adesso però ad un amico per la brutale hanno detto 13 settimane di attesa:rolleyes: e non dichiarano se ha variazioni minime sulla resa |
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Ciao @carlo46, eh sono un po' datato, e lo dimostra il fatto che ho conosciuto gli scarichi anni 80 di cui parla tuo fratello.
Quelli dell'RD 350 non marcivano perchè erano sempre pieni d'olio. Ma quelli della GPZ 550 marcivano solo a guardarli, anche quelli del VFR 750 dell'88. Gia sul VFR 750 del 96 lo scarico era completamente in inox ed era sempre perfetto. |
una chicca anni 70. Mi son sempre chiesto da ragazzino cosa erano quelle sbarrette trasversali che si intravedevano negli scarichi dei kawa 3 cilindri a 2 tempi.
Quando poi l'ho avuta e restaurata ho capito la somma sapienza dei jap. Erano per afferrarli con le pinze senza rovinare la marmitta ed estrarre i silenziatori e cambiare la lana di roccia! |
Ricordo perfettamente le sbarrette trasversali nei terminali delle jappo, e adesso dopo 40 anni mi hai spiegato la funzione ahahahah
non si finisce mai di imparare :!: |
Il mio gs del 2008 ha quasi 190000 km e il rumore è sempre lo stesso con la marmitta originale mai sostituita e addirittura una volta affogata in un fiume (non penso le abbia fatto benissimo).
Oggi giorno dubito si possa parlare di deterioramento interno. |
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