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Elycando 09-06-2023 13:02

Quote:

Originariamente inviata da rasù (Messaggio 10950123)
un amico nei 70…

…un giorno aveva preso la moto ed era andato a fare un giro in afghanistan

provateci adesso!

Qui non lo facevano in moto, ma era comunque un’avventura (e credo lo sia stata anche se il film venne girato solo ai meri fini pubblicitari)

https://youtu.be/askePCSn_tQ

Che bello dev’essere stato il medioriente in quegli anni…


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Zorba 09-06-2023 13:18

I viaggi mi emozionano tutti, sia quelli di una volta, alla cazzara, sia quelli di adesso, fin troppo programmati.

Però effettivamente il problema (per me) è riuscire a limitarsi, con 'ste nuove tecnologie.
E' una bella comodità avere molte informazioni, ma finiscono inevitabilmente per diventare troppe, e quindi paradossalmente a crearmi stress, anziché levarmelo.
Ho sempre paura di perdermi qualcosa di fondamentale in un posto dove magari non capiterò mai più.

Questo - in senso più ampio - è uno dei motivi per cui preferisco non avere uno smartphone: so già che finirei con l'abusarne :mad:

Non so però dire quanto i viaggi di una volta fossero realmente più poetici, e quanto - invece - incida la nostalgia per la gioventù e la sua spensieratezza.

Skiv 09-06-2023 13:34

C'è da fare un distinguo.
Se la tecnologia serve per fari scoprire luoghi che mai avresti scovato (posso assicurarvi che ci sono indigeni che ignorano l'esistenza di certi posti pur avendoli sotto al naso) ben venga. Io prima dell'avvento di internet per un viaggio mi documentavo tramite libri, riviste, documentari, ora lo faccio tramite il web, in fondo è la stessa cosa, poi si partiva senza tanti problemi e ansie, lingua compresa.
Quello che proprio non riesco ad accettare sono le tabelle di marcia alla Furio o la continua ricerca di recensioni o consigli pur per trovare un tabacchino.
Se sono rilassato in spiaggia o in un bosco a passeggiare o in moto a farmi 2 pieghe l'ultima cosa che voglio è star a prenotare il ristorante.

robygun 09-06-2023 13:57

Personalmente trovo che la fase di pianificazione sia parte integrante del piacere di viaggiare ..
Scegliere la meta, cercare i posti interessanti o le strade curvose.. su Gmaps ho oltre un centinaio di posti salvati come "da vedere"..

Poi sul momento decido..

Mi lasciano un po' lì quelli che chiedono le tracce da seguire ciecamente o che pianificano minuto per minuto.. ed anch'io ho i giorni contati, non è che posso scialare..

Lo zingaro quando gli gira, gira! (cit.)

Bradipo Moto Warano 09-06-2023 14:07

Partito con amica 1980 ...ducati scrambler usata...senza cartina geografica...senza tenda solo sacco a palo in due...meta MAROCCO...via Francia poi Spagna...pochi Traveler's chequein tasca...dopo due mesi e mezzo siam tornati . Pesavo meno 8 kg

Enzofi 09-06-2023 14:09

Anche per le attività nel sacco

Zorba 09-06-2023 14:14

Magari l'amica era "ingrassata", contestualmente

aspes 09-06-2023 14:45

ricordo ridendo quando ho preparato il mio primo "lungo viaggio".
Avevo il benelli magnum 50 (e gia' se ne vedete una foto ridete pure voi), il mio amico di ogni avventura il boxer di suo fratello.
Avevo 14 anni e l'esperienza fatta montando e smontando biciclette fin dai 9 anni mi suggeriva di attrezzarmi per bene. Poi sfogliando motociclismo vedevo cosa facevano i piloti della regolarita', per cui il benelli preparato era finalmente dotato di attrezzi pari a una officina attaccati con elastici e nastro adesivo da tutte le parti del telaio.
Il grande giorno arriva, la meta e' in effetti lontana...........Recco.
Guardatevi la distanza da chiavari per capire l'epicita' del viaggio per due quattordicenni !:lol:
il lato avventuroso fu quando ci fermo' la polizia e riuscimmo a fatica a convincerli che non eravamo scassinatori da appartamento.
Per il resto con i 50 l'avventura era sempre tornare a casa senza aver strappato un cavetto, divelto la catena o sciolto il tubetto della benzina (anzi no , quello diventava di marmo).
Per i cavetti acceleratore si tornava col moncherino tirato a mano, per i freni tanto c'era l'altro, per la frizione si cambiava senza. Un rimedio c'era sempre, finche' un giorno ho strappato i cavetti di entrambi i freni contemporaneamente. E non e' uno scherzo...

carlo46 09-06-2023 16:30

In quel caso rimaneva sempre la suola delle Superga da inserire a blocco fra gli steli forcella e schiacciare sulla ruota, come sulle bici.
Infatti avevamo tutti una striscia centrale della suola che si consumava in un attimo.
Ma bisognava asportare il parafango, cosa che su tutte le bici era istantaneo in quanto considerato una vergogna.

rasù 09-06-2023 16:34

ah ah io primo viaggio superare il turchino per portare nella casa di campagna il califfo K

vi fu anche un cambio candela e rifornimento a rossiglione

Zorba 09-06-2023 16:57

'azz, il Turchino!
Il passo del Turchino...

La prima volta che ci sono passato mi sono chiesto:
"Ma dov'è il passo?"

Un pacco, più che un passo!

Enzofi 09-06-2023 17:00

Mi catalogo tra i superstiti e non credo per capacità

Zorba 09-06-2023 17:16

Beh, i vecchi son tutti superstiti.
Qui dentro è pieno, di superstiti :lol:

aspes 09-06-2023 17:27

Quote:

Originariamente inviata da carlo46 (Messaggio 10950430)
Ma bisognava asportare il parafango, cosa che su tutte le bici era istantaneo in quanto considerato una vergogna.

se ricordi bene levavamo anche i freni...e ci fermavamo con derapata con colpo di culo.
Faccio notare che la differenza di impostazione dei fratelli era gia' evidente, io aquiletta modificata per fare "cross" (telaio spaccato in atterraggio da un gradone...), lui fighetto con la saltafoss con la sella lunga e forse molleggio (non ricordo bene...):lol:

state all'occhio perche' forse e' in arrivo il secondo fratello (stavolta non ho sbagliato), pare stia comprando una r1250rs ...e allora si che ci si diverte !

carlo46 09-06-2023 18:00

la Saltafoss :eek:
L'ho venduta al volo per 5000lire, ne valeva almeno dieci volte tanto, perchè non avevo i soldi per andare a vedere la Samp. Il biglietto di gradinata costava 2200lire, mi ci venne fuori anche un super panino alla farinata in Borgo Incrociati e con il resto mi sono sentito molto ricco per un paio di giorni.

Nik650 09-06-2023 18:14

uguale Aspes.....Monza Rapallo in vespa 50. Il casco non era ancora obbligatorio e mio padre non mi avrebbe mai lasciato andare senza indossarlo. Partimmo in due, io in vespa e il mio amico con un Gilera 50 T , lui senza casco. Io mi vergognavo come un ladro. Fu in viaggio incredibile, bellissimo , indimenticabile. 7 h , con tanta acqua sui Giovi e tanti problemi da risolvere, in primis fare miscela.
Che storia .......................

aspes 09-06-2023 18:24

una volta sono andato a vedere una gara di regolarita', ho preso tanta acqua che entrato in casa ho letteralmente strizzato le mutande. Ero rimasto pure senza miscela e me la sono travasata da un amico con la bottiglietta di un succo di frutta...
ma avevamo tanta voglia che quando dovevo prendere la moto (50 peraltro...) scendevo le scale correndo.

rasù 11-06-2023 19:54

Quote:

Originariamente inviata da zorba (Messaggio 10950459)
'azz, il Turchino!
Il passo del Turchino...

La prima volta che ci sono passato mi sono chiesto:
"Ma dov'è il passo?"

Un pacco, più che un passo!

sta a 5 o 6 km dalla costa, ti aspettavi lo stelvio? la galleria del vecchio valico è a 500 metri di quota, dal 2013 è stata anche leggermente abbassata di quota. l'adiacente passo del faiallo cui si arriva da lì è già 1044 metri slm, non mi pare male...

Bruno62 11-06-2023 22:42

Quote:

Originariamente inviata da zorba (Messaggio 10950482)
Beh, i vecchi son tutti superstiti..... :lol:

Direi un forun di reduci sopravissuti :!:

gldani 11-06-2023 23:31

Negli anni '80 giravamo l'Europa con le fotocopie delle cartine (quelle rimanevano rigorosamente a casa), il percorso segnato in pennarello rosso e le località da attraversare sottolineate in verde.
Morini 125H, Aprilia Tuareg, Kawa 400Z. Telefonate a casa quando trovavi una cabina. Bei ricordi.


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