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Delle mie tre moto (italiana, inglese, giapponese) in garage, tutte e tre sui 15-20 anni, quella che mi ha portato a casa stasera è la giapponese.
Italiana rotta. Inglese in fase di rimontaggio con problemi infiniti su ogni cosa che tocco, credo che siamo ormai ben oltre l'accanimento terapeutico, non fosse che è davvero bella sarebbe già in un fiume. Diciamo che se avessi bisogno di usare la moto per lavoro, ogni giorno, sicuro una giapponese e senza pensarci un secondo. |
Avevo una Yamaha ybr 250 comprata usata da un moldavo che la trattava meglio di una figlia. Utilizzata per 4 anni di casa lavoro. Tolto un carro attrezzi nel centro di Milano nessun problema con pioggia neve e vento.
Una noia totale e per darmi una botta di vita presi una Benelli bn 251. Che botta che presi ! |
tutte le jappe che ho avuto, tutti i 4 marchi in tutte le salse, sempre vendute in 2 giorni, ed una volta a Torino si usava solo "business" cartaceo.
L'ultima, una gsx1250 venduta in 24h con intermediario. Honda le smontavo con le chiavi della trousse in dotazione. |
Tornano in thread
Ripeto... .la moto non ha l'abs, ma probabilmente molti lo ritengono inutile per il proprio figlio...... L'unica cosa buona è il prezzo che si assesta sui 2500€ franco concessionario......credo che questo incida molto sulle vendite Per dire......la Yamaha yzf R125 costa 5200€ franco concessionario.....più del doppio, ma con abs che funziona egregiamente, un telaio a doppio trave in alluminio e fasatura variabile....... Però per molti è più importante il prezzo drll'abs Inviato dal mio SM-N950F utilizzando Tapatalk |
Non pensavo si potessero ancora immatricolare moto senza abs.
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Obbligatorio oltre 125 cc
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A questo punto meglio una yamaha usata. |
io non son stato a guardare il dettaglio, l'ho vista in vetrina e mi e' sembrata bella, non avevo nemmeno mai vista la marca. Stilisticamente sti cinesi non saranno originali ma prendendo un po' di qua e un po' di la' non le fanno certo brutte. Mi sa che i disegnatori pero' son sempre europei o italiani
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[Però per molti è più importante il prezzo drll'abs.....
per me no , in effetti a mio figlio ho preso un Honda CB125R (che costa 2000 euro in più) ma in termini di sicurezza è 2 spanne avanti (con ABS cornering , l'unico 125 sul mercato). Poi ognuno ovviamente fa i conti con le sue tasche. |
sarebbe bene fare i conti soprattutto con le proprie ossa poi con le tasche. questo vale per gomme lisce ma "a codice" , pastiglie freni finite ma c'è ne è ancora e tanto altro
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eh pero' con 2000 euro di differenza hai voglia a metterci abs . cioe', difficile spiegare un raddoppio del prezzo per il solo abs e qualche altra cosa.
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Per me non ne sarebbe un limite, ovvio che chi lo trova irrinunciabile si indirizzerà su altro.
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però sarà almeno impermeabile?
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L'avevamo guardata per mia figlia.
Poi senza ABS la abbiamo lasciata li. |
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ho passato qualche mese a chiedermi come mai motociclismo facesse tutta sta pubblicità gratis a questi e come fosse possibile che sto benedetto Franco Concessionario avesse tutte le moto di tutte le marche :-o |
ancora a comprare o valutare prodotti cinesi? Nonostante tutto? Mi sembra incredibile.
I cinesi sono i nazisti dell'era moderna e qualsiasi civiltà occidentale ha il dovere, e anche le possibilità, di boicottarli a tutti i livelli. Non capirlo o far finta di niente per inseguire le piccole convenienze del momento ci esporrà a conseguenze terribili. Per fortuna gli USA , Trump o Biden che sia, l'hanno perfettamente capito e magari ci faranno da scudo come sempre. |
Carlo perdonami, iniziamo ad usare nuovamente telefoni fissi e cabine sip allora, il 90% della componentistica elettronica che gira a livello smartphone è cinese, stesso per i pc. Su auto e moto non mi esprimo perché non è il mio settore ma a giudicare dalla difficoltà di approvvigionamento di primarie case automobilistiche, direi che molti vengono prodotti lì. Il male non è la Cina in sé. Economia globale, possibilità di delocalizzazione dove il costo del lavoro è inferiore, acquisizione di know how da parte di paesi storicamente arretrati (economicamente) che adesso puntano su una maggiore capacità produttiva (anche in barba all'ambiente), sono queste le cose che hanno spostato e stanno spostando gli equilibri.
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Mmmhhh, il grosso delle componenti dei cellulari per quel che ne so io son fatte a Taiwan (semiconduttori) e Korea (schermi, batterie)
I cinesi mettono tutto assieme. |
Dipende dai componenti chiaramente, nel caso di Qualcomm effettivamente è così, producono in Taiwan e Corea del sud ma Qualcomm è americana. Era per dire che da lì, in virtù di quanto esposto, tocca passare. Non bastano i ban, anche perché le quote di mercato dei bannati, leggi Huawei, vengono erose da altri produttori della stessa nazionalità, leggi Xiaomi.
Ahimè questa è realtà. |
Se volessimo potremmo benissimo bloccarli.
Metti una tassa della madonna su cellulari provenienti da Cina et voilà. Bloccati. Chiaro, la risposta sarebbe immediata e corrispondente. Chiaro anche che staremmo con le pezze al culo perchè ormai assemblaggio è fatto tutto la, e per spostare catene di produzione da 1 miliardo e passa di pezzi all'anno ci va un attimo. Però mi pare che la tendenza di EU e USA sia invertita, con quantomeno dichiarazioni pubbliche che indicano l'intenzione di "riportare" a casa un po' di tecnologie, a cominciare dai semiconduttori (dove stupidamente abbiamo lasciato Taiwan diventare un centro troppo grosso). Vedremo se ai proclami seguirà quel che serve, cioè il grano. |
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