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purtroppo girando tutti i giorni per lavoro, non ti dico quante volte vedo volare dai finestrini di camion e autoveicoli in corsa, bottiglie, pacchetti di sigarette, e ogni tipo di immondizia. La stesso comportamento lo noto tutti i giorni portando il cane a spasso la sera, e sul lungomare vedere aiuole piene di mozziconi, plastica, mascherine, feci dei cani non raccolte dai padroni,ed altro. Ieri ho percorso il passo dei Mandrioli, mi sono fermato in uno spiazzo a lato della strada per bere e riprendermi un po dal caldo, mondezza a non finire, allucinante:rolleyes::rolleyes: credo che meritiamo l'estinzione :(:( |
Assolutamente d'accordo.
Ma - in questo caso - il fatto che la bomboletta fosse piena mi fa pensare che sia caduta. O magari era quasi vuota... fosse stata piena avrebbe riverniciato totalmente moto e pilota! |
Questa storia rientra perfettamente nel manuale della sfiga
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Ma quale sarebbe la funzione del telelever in questo caso? Così tanto per capire…
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Non basta il fatto di esserci eh... [emoji848] per la verità me lo chiedo anch'io, ma la domanda è corretta.
Lucky59, ovviamente mi spiace per l'accaduto. Meno male che tu non hai avuto conseguenze (moto e auto si sistemano [emoji6]) Giessista a tempo determinato. |
Forse rispetto ad una forcella normale la moto balla di meno nell'urto, non si accuccia solo d'avanti.
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Il sistema telelever separa la funzione sterzo da quella ammortizzante mentre, con le forcelle tradizionali, le due funzioni sono combinate in unico dispositivo. Questa significa che in caso di urto su un ostacolo il telelever tende ad assorbire l'impatto senza necessariamente trasmettere le sollecitazioni anche allo sterzo, che rimane più "neutro", cosa che non succede alla forcella telescopica. Per questo il telelever è meno sensibile ad eventuali urti o ostacoli, per contro non riesce a trasmettere al pilota quel feeling all'anteriore che una buona forcella telescopica sa dare, come si dice in gergo "sentire la ruota fra le mani".
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Sì, è meno sensibile, a me piace, etc etc
però quando prendo una buca mi dà delle sverze secche preoccupanti, cosa che con una buona forcella non accade |
il telelever lo ha teletrasportato oltre la lattina, quello che ha fatto il disastro deve essere stata la ruota dietro.
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Sì, proprio così.
Non c'è sbacchettamento, ma il colpo secco che sento è davvero sgradevole. Comunque il telever a me, per il mio uso e la mia guida, piace parecchio. Anche se ho letto più volte che forche attuali vanno benone, e sono quindi altrettanto godibili. |
Ovviamente le forche tradizionali vanno bene, seppure con grandissime differenze da modello a modello, altrimenti non sarebbero montate sul 99% della produzione mondiale. Ma il telelever offre qualcosa, l'antiaffondamento in frenata "naturale", che le forcelle telescopiche non potranno mai dare, neppure le più sofisticate.
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Qui una descrizione sunto di un articolo di Dueruote di luglio 2020. ... Le sospensioni semi-attive, costituiscono una valida alternativa alle sospensioni attive, quest'ultime troppo ingombranti e complesse per essere impiegate su una moto. Si tratta di sospensioni in cui i freni idraulici variano a seconda delle caratteristiche del percorso, regolati passo passo da una centralina elettronica che li modifica alla bisogna in tempi brevissimi (millesimi di secondo). Rispetto alle sospensioni attive non hanno la possibilità di intervenire sul precarico, ma solo sull'idraulica. Con tale tipo di sospensioni si riuscirebbe a soddisfare le esigenze contrastanti tra comfort e stabilità (soprattutto in velocità) allungando la "coperta" che ci obbliga a cercare il compromesso tra le due. La notizia strabiliante è che la regolazione dei freni idraulici non avviene tramite i tradizionali "fori" sul "pistone" attraverso i quali passa l'olio, bensì sfruttando le straordinarie capacità di un liquido innovativo (detto reologico) che ha la capacitatà di variare le sue caratteristiche di densità e viscosità sotto l'effetto di un campo magnetico o elettrico. Passa dallo stato semisolido (quasi plastico) a quello di fluido con densità bassissima, in circa 1/1000 di sec.. Il campo magnetico/elettrico è ovviamente comandato da una centralina che deve essere regolata cercando il giusto algoritmo, che consente di allungare il più possibile la famosa "coperta". E' questa variazione di densità e viscosità che consente di frenare/sfrenare la compressione e l'estensione delle sospensioni." Giessista a tempo determinato. |
Una grande qualità del telelever è che non soffrendo della affondata in frenata si può tarare l'ammortizzatore molto morbido fornendo un comfort invidiabile.
Esteticamente invece fa cagare, vedere una gruccia appendiabiti e due manici di scopa al posto di una bella forcella è disgustoso. |
Claudio, è roba del secolo scorso. Funziona bene, ma c'è di meglio.
Giessista a tempo determinato. |
...e anche più bello da vedere.
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