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Caro Sgu, il discorso sarebbe moooolto lungo. :lol::lol::lol: ...magari un'altra volta. :lol: |
Premesso che le norme vanno applicate e interpretate cum grano salis…
premesso che un motociclista intutato che scenda da un passo frequentato da motociclisti, che dichiara di tornare dalla visita ad un amico può suonare come una presa per i fondelli per le forze dell'ordine al lavoro nel giorno di Pasqua… premesso che occorrerebbe sapere in che modo il motociclista si sia effettivamente posto con le forze dell'ordine durante il controllo… premesso che secondo le regole vigenti durante i giorni di Pasqua e Pasquetta era possibile andare a trovare parenti ed amici (non più di due persone per volta)… premesso che, se non erro, nel caso di controlli è sufficiente consegnare l'autocertificazione, che sarà poi oggetto di controlli da parte delle forze dell'ordine… mi rifiuto di credere che nel verbale le ragioni a sostegno della sanzione siano solo quelle dell'essere vestito con la tuta da motociclista...;) |
ma di cosa si parla, pensate veramente che quello che ha scritto il poveraccio dell'articolo sia vero, ma neanche l'ultimo dei meno svegli delle forze dell'ordine farebbe un verbale per una ragione del genere e se mai ce ne fosse 1, si può fare ricorso. Quindi il post sarà un pretesto per descrivere tutti i soprusi patiti dalle forze dell'ordine..poteva essere scritto più chiaro "soprusi delle forze dell'ordine", ma i moderatori non lo avrebbero forse accettato...
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Al di la delle battute di Claudio Piccolo, io il sabato prima di Pasqua, andando a trovare mia madre (25 km + 25 km, entro la regione) ho preferito indossare i pantaloni "borghesi", proprio per evitare di sembrare uno che si fa il giro in moto.
Poi avrei avuto la "giustificazione", ma meglio evitare anche di essere fermati, se possibile. Ammetto di averlo fatto per fare un giro in moto, comunque. |
Ma si io immagino che il tizio nn sia andato a trovare nessuno ma abbia fatto un giro poi è stato fermato e come dice @mamozio si sarà posto in modo arrogante di fronte alle richieste degli agenti , probabilmente vedendo il comune di residenza del ragazzo unendo i puntini gli agenti hanno pensato di multarlo per il dpcm , quindi come capita spesso in questo periodo si crea il caso mediatico ...detto questo se si poteva andare in giro giustificandosi con la scusa trovata sul momento il verbale non doveva essere fatto
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Nei giorni 3-4-5 era permesso recarsi in visita presso amici e parenti all'interno della propria regione.
Poteva pure accadere, che giunti a destinazione, amici e parenti non fossero nemmeno in casa. Si continua a discutere su idiozie assolute come le limitazioni agli spostamenti, facilmente aggirabili, da chi vuole, con le scuse più banali. |
provo ad interpretare - la motivazione della contravvenzione è riportata nell'articolo.
il soggetto non è stato multato per la tuta - è stato multato perché violava le disposizioni e la propria autocertificazione (vado a trovare un amico) è stata ritenuta inverosimile sulla base della presunzione che, indossando la tuta da biker, era probabile che stesse facendosi un giretto in moto. Ovviamente la presunzione può essere vinta dalla prova contraria, il cui onere spetta al motociclista in sede di opposizione dove porterà l'amico visitato a testimoniare. le presunzioni già le conosciamo, ad esempio: in assenza di alcool test gli agenti posso desumere lo stato di ebbrezza anche dall'"alito vinoso" o dalla "favella alterata e confusa". sta poi al contravvenzionato fare opposizione - se è furbo va immediatamente a farsi fare un prelievo del sangue dal quale risulta che non c'è traccia di alcool (se mi rovesciano addosso un bicchiere di vino, mi resta adesso l'odore ma non significa necessariamente che abbia bevuto - se mi fermano alle 2 del mattino dopo 15 ore di lavoro certamente non ho un linguaggio fluido e forbito). mi pare poi di ricordare che gli spostamenti consentiti debbano avvenire per il percorso più breve: e da Trecenta a Padova non mi pare che la via per Teolo sia la più breve. il sospetto che il soggetto si sia fatto un giretto, o ne abbia approfittato per farsi un giretto, credo sia venuto a tutti noi - esattamente come il carabiniere il quale lo ha sanzionato ritenendo anche "sospetto" l'abbigliamento. Farà ricorso, spiegherà al giudice che la tuta garantisce sicurezza (come il casco), che la sicurezza prescinde dalla distanza percorsa (come il casco - che indossi anche per fare 100 mt), chiamerà a testimoniare l'amico che confermerà la visita (anzi, neppure lo chiama, farà ammettere la testimonianza scritta) e farà annullare la sanzione. dovrà sbattersi perchè il Giudice di Pace competente sarà quello di Padova davanti al quale dovrà comparire almeno per una udienza - il ricorso lo deposita via raccomandata, della costituzione della PA può fare a meno, salvo leggerla 10 minuti prima dell'udienza. sempre se è in grado di scriversi il ricorso da solo - altrimenti deve dare mandato ad un avvocato che gli costa da 2 a 3 volte la sanzione. la domanda è: ne è valsa la pena? |
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Non è proprio così ...in caso di rifiuto a sottorporsi ad alcoltest l agente può descrivere la sintomatologia, alito vinoso occhi rossi atteggiamenti aggressivi ecc, ma solo in caso di rifiuto categorico nel sottoporsi al test , se invece il trasgressore è collaborativo non si fa il verbale in base alla presunzione dello stato dello stesso...in poche parole se fermo qualcuno che ha una sospetta sintomatologia ma non ho L etilometro dietro non posso fargli il verbale se il trasgressore non rifiuta di sottoporsi al test , diversamente aspetto sul posto L etilometro da un’altra pattuglia per effettuare il test |
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Però ci sarebbe da considerare che stando alla regola dell'andare in visita all'interno della regione si autorizzava la gente a spostarsi presso conoscenti o parenti indipendentemente dal fatto che questi fossero d'accordo, quindi della testimonianza se ne potrebbe pure fare a meno. C'è poi un secondo punto, ovvero che non ne vale la pena, perchè occorre sbattersi per farsela annullare, ma se chi ha elevato la sanzione dovesse pagare quando sbaglia, come accade per molte altre categorie professionali, forse sarebbero più attenti a verbalizzare dicendo: "può fare ricorso, se ha ragione non pagherà" |
secondo me è un articolo che riporta solo la una parte della medaglia.
chissà cosa si sono detti durante il fermo e come stava guidando e altro. credo che sia uno di quegli articoli che vanno letti per intero e forse sono fatti solo per far notizia |
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anche perché personalmente non ho mai subito soprusi e frustrazioni a seguito di interventi da parte delle FDO nei miei confronti.... la mia era solamente una curiosità che ho voluto condividere coinvolgendo, chi lo fa di professione, visto che imho abbiamo la fortuna, onore e privilegio di averne quì sul forum. Mi è capitato tra le mani questo articolo che per quanto possa essere stato romanzato ad arte da parte del giornalista, riporta comunque un fatto accaduto il giorno di Pasqua; fatto che potrebbe essere imputato a molti che ho visto girare liberi e belli lo scorso week-end più o meno intutati. Il sottoscrittto, nonostante la voglia matta di farsi un giro, mantiene appositamente le due moto non assicurate, per non farsi venire la tentazione di salirci sopra ed uscire per un giro, anche nel comune..... visto che almeno per quanto mi riguarda da martedì scorso potrei farlo senza autocertificazione al seguito in quanto zona arancione. Per completezza dell'informazione, l'articolo era sul quotidiano "Il Gazzettino" del 7 aprile 2021 a firma della giornalista Ilaria Bellucco |
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Sul fatto che un ricorso al giudice di pace "costi" alla fine più della multa è vero. Si tratta di un giorno di lavoro perso, almeno, e pure del testimone. Questo è grave. In un paese civile non dovrebbe accadere.
Detto questo, se le FFO gli hanno dato la multa per quello, nutro seri dubbi sul loro intelletto. Ovvero, uno che esce con la moto intutato, così su due piedi, potrebbe avere: - scarico aftermarket. Hanno controllato il DB Killer? Catalizzatore? - supporto targa. Lo hanno controllato? - specchietti. Frecce. Catarinfrangente targa? - mandarlo in revisione sospettando una taroccatura? Allora, non so l'atteggiamento del tipo con le FFO, ma pure il comportamento delle FFO che hanno deciso di rovinargli la giornata, è molto da tonti. Amen |
Ma non esiste il verbale per la tuta in pelle a livello di codice, quindi non è sicuramente quello
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Il sabato prima di Pasqua sono andato a trovare un amico che abita in cima ad una montagna a circa 1 ora e poco più di strada da casa mia, ovviamente in moto; fuori comune, fuori provincia ma entro la regione. Avevo in tasca autocertificazione debitamente compilata, ero vestito di tutto punto con casco, guanti, jeans da moto con protezioni, giaccone da moto con protezioni, paraschiena e minchiate varie. Fermato da Carabinieri lungo una remota strada provinciale, controllato patente/libretto/assicurazione/autocertificazione e lasciato proseguire indenne con tanto di augurio di una buona giornata. Un amico ha addirittura attraversato due regioni, il giorno di Pasqua, per raggiungere la sua residenza, fermato dai Carabinieri, stessa trafila, stessi controlli e stesso augurio di buona giornata. Mi viene da pensare che ci sia qualcosa di più che l'articolo non ci racconta.
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... bhe... però... se ogni volta che scrivono questi articoli, ci deve essere per forza la parte non scritta che da ragione sempre e comunqune alle forze dell'ordine, di cosa potremo parlare?
Chi può sapere cosa è successo veramente? Conosco persone che hanno preso verbali per mascherina male indossata... alle 8 di sera, in mezzo al nulla e con la pattuglia a 200m... Come ci si pone e cose si dice non dovrebbe avere nulla a che fare con il fatto che si è sansionabili o meno. Se poi si scrive... me la fanno pagare... bhe... allora è tutto chiaro. |
Tanto rumore per nulla.
Bisogna leggere il verbale per capire cosa è successo. I giornalisti scrivono per farsi pubblicare gli articoli. Gli avventori pizzicati la vedono e la raccontano dal loro punto di vista. La mia opinione è che se il motociclista fermato aveva l'auto certificazione scritta come doveva, o la compilava sul posto correttamente come doveva, in alternativa, le Forze dell'Ordine non gli facevano la multa. Evidentemente qualcosa non era come previsto. Sennó non avrebbero potuto attaccarsi. Perchè nel verbale contesti un articolo di legge e scrivi quello che bai rilevato. E la tuta è irrilevante. Se c'è un Decreto Legge e ci sono delle prescrizioni, ci si deve attenere. Se non ti attieni e ti beccano, ti tieni la multa. Inutile farci i ricamini, come i giornalisti. Inutile puntare i piedi perchè lo si ritiene ingiusto. Chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Chi sbaglia, se beccato: paghi e non rompa i coglioni. Che piaccia o no, è la storia del mondo. Almeno, nei paesi civili. E nel migliore dei casi. Ciao! |
Guarda a me è capitato in zona arancione, sono residente in un comune con 3000 abitanti, quindi meno di 5000, quindi con la possibilità di spostarmi in un raggio di 30 Km dai confini del mio comune, anche in un'altra provincia, anche in un'altra regione, senza alcun motivo.
Secondo chi mi ha fermato dovevo avere dei motivi per uscire di casa: falso Non potevo uscire dalla regione: falso I 30 Km andavano calcolati non come raggio: falso Ciliegina sulla torta, visto che avevo con me il plico cartaceo con mappa e relativi limiti, dpcm e relative faq governative, perchè temevo di incontrare qualche ignorante nel senso che ignora, hanno avuto il coraggio, (entrambi, erano in due), di sostenere che le faq governative non avessero alcun valore. |
E ti hanno multato [emoji15]?
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