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E' passato un altro anno, e domani ne saranno trascorsi 48 dal giorno che cambiò per sempre la storia del motociclismo.
Oggi, prima di rituffarsi in un nuovo fine settimana di gare, voglio ricordare non solo i due campionissimi ma tutti i piloti che hanno pagato il tributo più alto alla propria passione. Non si deve dimenticare, anche per imparare a rispettarli, sempre. |
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Grazie Balde, ho trovato e letto ora...
bellissimo racconto di cui ci hai voluto farci dono... belle parole, bella passione la tua, si sprigiona da ogni parola scritta da te e dalle belle recensioni che ci fai ogni giorno... io sono del 61 al tempo non ero ancora appassionato di moto, quindi quasi non ho ricordi di "quella maledetta domenica" , invece ne ho altrettanto vividi di villeneuve e sopratutto di SENNA ... grandissima persona oltre che grande pilota... (e anche della morte del povero Simoncelli...) spesso mi stupisco a pensare quanto ormai non se ne parli piu per nientedi Senna ... ormai quasi dimenticato... in favore di 4 pilotini nuovi che ora fanno la formula 1 ... di cui non ricordo nemmeno i nomi, non seguo piu la F1 ormai da anni..:( ...grazie... Bello !!!:D:D |
@Joecanguro
Sempre troppo gentile. I drammi, vissuti peraltro anche in giovanissima età formano una sensibilità ed una passione più profonde, mi hanno aiutato a dare significati diversi a questo sport meraviglioso. |
Oggi sono 49 anni
Fa strano a dirlo, ma è già passato quasi mezzo secolo, e sembra ieri. Forse perchè si era bambini ed i ricordi restano più impressi, forse perchè a livello emotivo fu qualcosa di devastante, e le sensazioni provate rimangono scolpite dentro. Una tragedia che, almeno per me, invece di allontanare la passione l'ha fortificata, resa diversa, più intensa e profonda. RIP |
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Mi ricordo come fosse ora l’angoscia dopo quella notizia ed il mio primo pensiero: il motociclismo e’ finito!
Poi il mondo va avanti, come sempre, perche’ deve andare avanti, ma in quel momento a Monza si era rotto un incantesimo, un sogno, i miti del motociclismo, quelli amati da tutti perche’ non si poteva non voler bene a quei due, morti nel tempio della velocità, qualcosa di inverosimile impossibile da pensare ed accettare. |
@Bim
Proprio come dici tu, io l'ho vissuta così, e come ho scritto nel mio pezzo. Prima volta che vedevo i miei eroi dal vivo, fino a quel momento avevo avuto la percezione di un sogno, si un incantesimo, di una magia. Lì, in quell'angoscia, in quella sensazione di un gigantesco sudario che era sceso su tutto e tutti, mi era piombato addosso il lato oscuro, il male, l'incubo. In una parola, il contrappasso tra una passione, ed il prezzo che questa può costare. E sei di fronte ad una scelta, anche da semplice spettatore, accettare o rinnegare. Io non ho dovuto scegliere, è stato un processo naturale, il lato oscuro mi ha spinto però ad un approccio diverso, pià rispettoso, più intimo oserei dire. Mi ha ha segnato, anzi in-segnato, moltissimo. |
Ciao Blad, immaginavo che eri così, traspare da come scrivi, grande competenza, grande passione, rispetto indistintamente per tutti questi uomini "particolari" che oggi ricorderemo per merito tuo con più nostalgia e ammirazione. Approfitto per ringraziarti del tuo contributo che leggo sempre con molto piacere, che dire mi viene spontaneo fare i complimenti a Bumoto, per i suoi collaboratori veramente Speciali...
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òMag27
Sono io che ringrazio, per aver modo di raccontare e condividere esperienze anche molto personali, in nome di una passione comune. Questo mondo e questi ragazzi mi hanno trasmesso talmente tanto, a livello emotivo, da aver condizionato tutta la mia vita. La mia esistenza ha sempre gravitato intorno a questo ambiente, che avrei voluto vivere da protagonista in prima persona, ma la manetta è quella che è, dunque bello anche solo ammirare e basta, con rispetto, perchè chi mette in gioco la vita per una passione va rispettato, sempre. orse proprio grazie ad una passione infinita, rimasta quasi infantile nel suo candore, ho avuto modo di conoscere dal vivo personaggi che probabilmente hanno colto questo approccio quasi spirituale. Conoscenze e privilegi maturati anche in modo buffo, come quando Claudio Castiglioni mi prese a benvolere dopo che in retromarcia col furgone abbattei tre Cagiva nuove nel cortile dell'azienda...prima o poi racconterò anche questa, ma sta di fatto che l'occasione per conoscere e parlare con Ayrton maturò proprio in seguito a quell'episodio. Potrei raccontare anche di quella volta che nelle strade interne dell'autodromo, a Monza, inseguii e tirai la staccata a Niki Lauda, pur di avere il suo autografo. E non posso nemmeno dire... 'Ero giovane', perchè sono mattane che rifarei tali e quali pure adesso. Avere un idolo, dei miti da ammirare, e poi per un gioco del destino, per il candore, per la passione percepita come 'pura', aver avuto il privilegio di condividere il loro cammino anche solo per pochi minuti, è qualcosa che mi porterò dentro per sempre |
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@Joecanguro
No, questo è n thread troppo delicato, va lasciato per ricordare due grandissimi campioni, due eroi. Era solo per dire che la passione quando è tanto sincera e profonda è qualcosa che viene 'sentita' da altri esseri dotati si pari passione. E' una sorta di empatia, non so come spiegare. E quella gente, i Castiglioni intendo, vivevano dei miei stessi bisogni, delle mie stesse emozioni. Poco importa se Claudio era il padrone di un'azienda ed io un garzone di officina, quelli erano dettagli senza importanza. La passione accorciava qualsiasi distanza, pareggiava qualsiasi livello, e mi è capitato con tani personaggi di questo ambiente. Adesso poi c'è Internet. che può diventare qualcosa di meraviglioso per entrare in contatto con persone con cui mai avresti pensato di poter interagire. Poter conversare e parlare di jarno con Soili...e chi lo avrebbe mai immaginato. Ci vuole passione e tanto, tantissimo rispetto... e i miti restano miti, a si lasciano dare del tu. |
Quote:
Grazie Blade ciao:D |
50 anni senza Renzo e Jarno
Come ogni anno, esprimo il mio ricordo, riportando di attualità questo thread. molto personale. Lo faccio con qualche giorno di anticipo, prima che lo facciano tutti gli altri, perchè, come spiegato tante volte, questo evento ha avuto un impatto fortissimo sulla mia passione, sul mio modo di amare questo sport, perfino sulla mia stessa vita privata. Ha inciso sulla mia visione fatalista, su quello che io chiamo 'il senso del destino'. E soprattutto sul profondo rispetto che provo per i piloti, per chi, per una passione, è disposto a mettere in gioco tutto, anche la propria esistenza. Una data, ed un evento che hanno cambiato la storia del motociclismo, una tragedia che ha coinvolto due campionissimi, due idoli assoluti, tanto diversi ma uniti da un destino beffardo e crudele. Giusto o sbagliato che sia, quando a perdere la vita sono i campioni, il 'peso' della vicenda è diverso, è stat così per Renzo e jarno, per Gilles, per Ayrton, per il Sic. Ma forsec'è un senso, anche per questo. Il thread è dedicato a tutti gli eroi che hanno dato la vita per la lorp passione. |
Nico: 'Pasolini e Saarinenm 50 anni dopo'
Il puntuale ricordo di Nico, anche lui, quel giorno, c'era. L'incontro con Soili karme Saarinen,la mitica compagna di jarno, e con Sabrina e Stefano Renzo, i due figli di Pasolini. https://www.youtube.com/watch?v=KYmNdNsq1Rg |
Motociclismo - Monza 1973'
Video di 'Motociclismo', uscito lo scorso sabato, che racconta in ogni dettaglio quanto accaduto il 20 Maggio, ma anche il successivo 8 Luglio, quando, sempre al Curvone ed in circostanza del tutto analoghe, persero la vita Carlo Chionio, Renzo Colombini e Renato Galtrucco. https://www.youtube.com/watch?v=F4AgLB7OXck&t=1109s |
Molto bello...:D
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Renzo e Jarno, 51 anni dopo
Come sempre, in occasione della ricorrenza ricordiamo qui due eroi del nostro sport. Una giornata terribile, che qualcuno di noi ha vissuto in prima persona, restandone segnato per sempre. Ciao ragazzi, sempre nel cuore. [IMG]https://i.postimg.cc/DZHsfkbg/rp2.jpg[/IMG] [IMG]https://i.postimg.cc/PrCkgGtx/js2.jpg[/IMG] |
Mi ricordo perfettamente quel giorno con le moto che rientravano ai box contromano ...che tragedia
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Stampato nella mente anche per me, rivivo sulla pelle le sensazioni e l'angoscia, non posso dimenticare.
Ma forse proprio quel giorno, vissuto da piccolo, ha contribuito a forgiare un certo tipo di passione, è stato come trovarsi di fronte ad una scelta, una valutazione del 'peso' di quella passione. Subire il dolore, e rinunciare, o prendere coscienza del rischio, e di un prezzo da dover pagare. Anche il grande rispetto che porto ai piloti, è figlio di quella giornata. |
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