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In condizioni ottimali di temperatura e umidità anche un anno dato che ha una autoscarica minima. e che le batterie vadano caricate in un ora non è del tutto esatto. Più la carica è lenta meglio è. :) |
Era carica ai minimi previsti secondo il grafico temperatura-voltaggio......
PERO' : cazzarola e' piu' piccola e diversa nelle quote rispetto alla originale. Ho dovuto fare un supporto per alzarla e uno per distanziarla dalla sua sede. Insomma...ho guadagnato altri 5000 anni di purgatorio. E poi avere un pezzo di legno sotto la batteria, per quanto sia rovere di slavonia ( davvero, era un pezzo di parquet) sagomato da me di pezzona pezzonalmente un poco mi fa girare i gabbasisi. Io sono uno da roba originale...:lol::lol: Non mi piacciono gli accrocchi anche se alla fine li faccio sempre. Ma mi generano ansia... Comunque ora e' in carica col manutentore e vediamo che succede. L' altra e' li' pronta. Si sa mai...:lol: |
Beh il legno di rovere è certamente meglio di una plasticona originale :))
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Legno?!!?!?
Uno come te non ha una barretta di titanio in officina? |
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Ho installato anche di recente diverse batterie di "nuova generazione" pronte all'uso, ma collegate al caricabatteria una volta "avviate" con acido, lo strumento dell'apparecchio evidenziava una carica debole, al limite dell'inefficienza. Probabilmente, usando il mezzo sul quale erano installate, si sarebbero caricate con l'uso ugualmente, ma anche no... Tanto per contraddire un altro stereotipo, prova ad aprire una batteria sigillata dopo un anno di utilizzo (se dotata di tappi, ovviamente) e vedrai che i sigilli non sigillano granché. Senza polemiche, ovviamente, ognuno è libero di gestire le proprie cose come preferisce. :) |
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Comunque un pezzettino di titanio da qualche parte lo devo avere. Ma il mio orgoglio sono le barre di alluminio 2024 t3 . Le uso per i manici delle chitarre. In Italia introvabili.:lol::lol: |
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Mi spiego meglio (l'ho già detto in passato e mi scuso per la ripetizione, ma è un esempio "comodo") : ho due vecchissime batterie, che da oltre 20 anni uso come peso per non fare ribaltare gli stendibiancheria nei giorni di vento. Se vado a controllare con il tester rilevo ancora della carica di qualche Volt (in passato anche una decina). E' una carica fasulla, perché basta collegare una lampadina da 12 V per precipitare a 0 V immediatamente. |
Per le vibrazioni anche il pom-c potrebbe andare bene ...
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x @ Bassman
:thumbup: assolutamente polemiche ;) :toothy2: |
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cosa che non si verificherà di certo con una Odissey nuova di pacca :( P.S. per verificare se una batteria è carica non è necessario che "stia lavorando"....... credo che nessuno si sogni di installare una batteria per poter misurare lo stato di carica successivamente. :-o |
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Questo sono io nel 1986 (mi sono decapitato per decenza...). Basso Kramer, manico in alluminio. Suono estremamente definito. |
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Se misuri 12V a vuoto, ci attacchi una lampadina e la tensione va a 0 V, hai misurato 12 V, fasulli. P.S. Non voglio convincere nessuno, si fa pour parler...:) |
ripeto....stiamo parlando di una Odissey NUOVA...di pacca
hai presente la qualità e affidabilita delle Odissey / Spark ? se un tester di dice 12,4........quello è. |
SE dovessi acquistare una Odyssey, lo terrò presente...
E' che sull'attuale moto non saprei dove metterla. :lol: |
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Le cosiddette "sigillate" contengono la stessa soluzione delle "normali" ed è facilissimo che dopo un anno o poco più presentino dei "problemi" di carica (mi è capitato ultimamente sia su moto che su auto). Tolta la striscia "multitappo" ho constatato che le piastre erano scoperte ed ho reintegrato la soluzione (solo H2O dist.) e la batteria è tornata in piena efficienza! Ed in ogni caso la batteria per non soffrire va caricata al 10% della sua capacità, di cariche "veloci", generalmente, ne può sopportare tre o quattro nella sua vita... Tutto ciò tratto da fonte attendibile. |
Naturalmente non so se il soprascritto è applicabile alle BatterieOdyssey in quanto si sa che sono al TopDelTop specialmente se accoppiate a spessori in MasselloDiSlavonia...
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Quando attivate una batteria nuova fornita con acido a parte dovete lasciare aperti i tappi dopo il riempimento per almeno 30min, poi verificate la tensione, poi eventualmente fate una ricarica
Le batterie a carica secca (da attivare) sono inerti (le piastre sono elettrochimicamente formate ma senza acido non c'è reazione) e durano a scaffale mediamente 4/5 anni Quelle attivate (che non ha niente a che vedere con "sigillate" o meno) hanno invece autoscarica e se lasciate a scaffale vanno monitorate e ricaricate alla bisogna Una volta riempite e lasciate "gasare" 30min sono pronte all'uso e normalmente con una buona tensione (che ricordo va misurata lontano dalla attivazione e lontano da una ricarica per eliminare cariche superficiali che falserebbero la lettura) Sopra ai 12,6/12,7V sono considerate cariche (la tensione nominale è 12,84V), se leggete meno di 12,6V meglio caricarle. Per la ricarica, la maggior parte dei "manutentori" è anche caricabatteria (poi qui si potrebbe aprire un capitolo sui profili di ricarica, la desolfatazione etc), concordo con chi dice che è meglio una ricarica lenta C/10 o anche C/20, tensione max 14,8V (14,4 se AGM o Gel) Diverso se parliamo di batteria usata e con OCV sotto i 12,5V, qui serve desolfatare le piastre e per farlo servono corrente e tensione elevate (ma i caricabatteria seri lo fanno in automatico) |
Et voilà... :D
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aggiungerei che la ricarica "ideale" per una batteria da 70 amp./h (per esempio) è di 20 ore non superando i 3,5 amp. iniziali (che tendono a diminuire durante la ricarica)
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